Al cinema – Non un fine settimana memorabile quello delle uscite di questo week end se non fosse per il controverso (anche a livello di critica) “The Neon Demon” del regista Nicolas Winding Refn. Da segnalare il secondo capitolo di “Now You See Me” e l’horror settimanale “Friend Request”.

NYSM2_3Ecco i film in uscita questo fine settimana. Tre le nostre recensioni in anteprima “Now You See Me 2”, “Friend Request” e “In nome di mia figlia”

Now You See Me 2 (Recensione)

I Quattro Cavalieri affrontano una seconda avventura portando in tutto il mondo l’illusione a nuove vette di stupore. Un anno dopo aver ingannato l’FBI e aver conquistato il favore del pubblico con i loro spettacoli di magia alla Robin Hood, gli illusionisti ritornano con una nuova performance, nella speranza di smascherare le pratiche immorali di un magnate della tecnologia. L’uomo dietro il loro ritorno è Walter, un prodigio della tecnologia che minaccia la vita e la reputazione dei Cavalieri agli occhi del mondo. La loro unica speranza è di mettere in scena una spettacolare esibizione senza precedenti per riabilitare il loro nome e rivelare la mente dietro al complotto.

Friend Request (Recensione)

Laura è una studentessa molto popolare e molto amata dai suoi amici, cosa facilmente deducibile anche dai suoi 800 amici su Facebook. Usa quotidianamente i social media per parlare con i suoi amici e condividere momenti di vita quotidiana. Un giorno riceve una richiesta di amiciizia da parte di una sconosciuta, Marina. Quando decide di accettarla, iniziano a morire i suoi amici, uno dopo l’altro, e le restano solo pochi giorni per risolvere l’enigma…

The Neon Denom

Quando l’aspirante modella Jesse si trasferisce a Los Angeles, la sua giovinezza e vitalità vengono fagocitate da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza e disposte ad usare ogni mezzo per prenderle ciò che ha.

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In nome di mia figlia (Recensione)

Nel 1982, Kalinka, la figlia quattordicenne di André Bamberski, muore mentre è in vacanza in Germania con sua madre e con il patrigno. André è convinto che non si sia trattato di un incidente e inizia a indagare. Gli esiti di un’autopsia sommaria sembrano confermare i suoi sospetti e lo spingono ad accusare di omicidio il patrigno di Kalinka, il dottor Dieter Krombach. Non riuscendo però a farlo incriminare in Germania, André cerca di far aprire un procedimento giudiziario in Francia e dedicherà il resto della sua vita nella speranza di ottenere giustizia per sua figlia.

L’uomo che vide l’infinito

India Coloniale, 1913. Srinavasa Ramanujan è un venticinquenne, impiegato spedizioniere e genio autodidatta, espulso dal college a causa del suo studio solitario e quasi ossessivo della matematica. Determinato a seguire la sua passione nonostante lo scherno e il rifiuto dei suoi pari, Ramanujan scrive una lettera a G.H. Hardy, un illustre professore di matematica presso il Trinity College a Cambridge. Hardy riconosce subito l’originalità e la brillantezza del talento grezzo di Ramanujan e contro lo scetticismo dei suoi colleghi, s’impegna a portarlo a Cambridge in modo da poter esplorare le sue innovative teorie. Ramanujan lascia la sua famiglia, la sua comunità e la sua amata giovane moglie, Janaki (Devika Bhisé) per attraversare il mondo fino all’Inghilterra. Li trova comprensione e una profonda connessione con il suo eccentrico e sofisticato mentore. Sotto la guida di Hardy, il lavoro di Ramanujan si evolverà in modo tale da rivoluzionare per sempre la matematica e trasformare il modo in cui gli scienziati spiegano il mondo. Hardy combatte assiduamente per garantire a Ramanujan il rispetto e il riconoscimento che merita, ma la realtà è che lo scienziato si ritrova a essere emarginato dalla cultura tradizionale di Cambridge, tanto quanto lo era stato dai suoi pari in India. Ramanujan lotta contro la malattia e l’intensa nostalgia di casa, per provare formalmente i suoi teoremi e far sì che il suo lavoro riceva finalmente la giusta considerazione e il riconoscimento da parte di una classe di matematici, ancora impreparata per i suoi metodi non convenzionali.

Ciao Brother

Angelo, un quarantenne simpatico e un po’ truffaldino, si ritrova a dover fuggire a Los Angeles dopo aver venduto dei quadri falsi. Giunto in California senza un soldo e con le carte di credito bloccate, si arrangia come può, dormendo anche per strada. Un giorno, scopre che un ricco imprenditore italoamericano è morto, lasciando un’enorme eredità al figlio George, e nota che il caro estinto gli somiglia moltissimo. Così, Angelo si presenta a casa di George, sostenendo (senza fornire alcuna prova) di essere suo fratello. Tra gag, colpi di scena e situazioni folli, i due fratelli acquisiti finiranno per diventare amici per la pelle.

Escono inoltre: Cristian e Palletta contro tutti, Istanbul e il museo dell’innocenza di Pamuk

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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