Oscar 2016 – L’88esima edizione degli Academy Awards presentata da Chris Rock incorona miglior film “Il caso Spotlight” mentre vede il dominio nelle categorie tecniche di “Mad Max Fury Road” primatista con 6 statuette. DiCaprio ottiene il suo Oscar così come Ennio Morricone finalmente.

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Ore 6.02 (ora italiana), la cerimonia degli Academy Awards termina ufficialmente con 2 minuti di ritardo rispetto a quanto preventivato dagli organizzatori e lo fa con grandi festeggiamenti e “Il caso Spotlight” che ritira il premio come Miglior film.

Cosa resterà di questa serata degli Oscar? Sicuramente le tanto attese vittorie di Leonardo DiCaprio (“The Revenant”) e di Ennio Morricone (“The Hateful Eight”). Quest’ultimo, con l’Oscar alla miglior colonna sonora, corona una carriera formidabile e ringrazia in italiano (tradurrà il figlio in contemporanea) i vinti, regista dedicando il premio alla moglie. La standing ovation per l’artista italiano commuove il pubblico, commuove l’italiano davanti alla tv e commuove anche Ennio Morricone visibilmente emozionato sul palco in uno dei momenti più veri e sinceri della serata.

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Ma andiamo con ordine. La nostra diretta inizia sulla nostra pagina fb (https://www.facebook.com/Cinematik.it/) e su Twitter (@Cinematik_it) sin dalle 2.30 da quando appare Chris Rock in giacca e camicia bianca, pantaloni neri e papillon nero come d’obbligo. E’ sin dall’inizio un chiaro riferimento alla polemica delle nominations che non comprendono artisti di colore. Lui, brillante comico di colore, scherzerà molto su questo fatto, persino “invadendo” i film candidati a miglior film in un divertente video parodia.

La serata viene strutturata diversamente rispetto alle annate edizioni, si seguirà un ordine di premiazione che ricalca vagamente il processo di realizzazione di un film quindi i primi premi che vengono assegnati sono quelli relativi alla miglior sceneggiatura originale e non. Tutto nasce dalla sceneggiatura e vengono ringraziati gli sceneggiatori veri artisti indispensabili per il cinema. Un divertente siparietto tra Ryan Goslin e Russell Crowe chiude questa premiazione che vede trionfare “Il caso Spolight” per la sceneggiatura originale e “La Grande Scommessa” per quella non originale.

Tra una risata e l’altra, tra uno sketch ben riuscito e qualcuno un po’ meno, la serata continua con un Chris Rock che man mano sembra non insistere più sulla questione nominations bianche e l’obiettivo dei discorsi dei premiati si sposta anche su ecologia, rispetto delle minoranze, uguaglianza degli artisti e soliti argomenti e appelli come tutti gli anni come da programma.

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Protagonista della parte centrale della serata è “Mad Max Fury Road” che porta a casa 6 statuette tutte tecniche che lo rendono il film più premiato e quello che mette a frutto più premi rispetto alle dieci nomiantions. Fanno la loro comparsa sul palco anche C-3PO, R2D2, BB8, i Minions (che presentano le categorie animate) e si affaccia seduto in platea anche un orso quando viene richiamato alla memoria “The Revenant” nel riepilogare i film in gara.

Vikander

Senza che nessuno comprenda la sua collocazione praticamente a inizio serata viene assegnato anche il premio a Miglior attrice non protagonista a Alicia Vikander per “The Danish Girl”.

Dopo l’incetta di premi di “Mad Max Fury Road” la serata continua con due premi largamente prevedibili: Miglior film straniero a “Il figlio di Saul” e Miglior film d’animazione a “Inside Out” con uno dei discorsi più belli della serata: “…. abbiamo creato il film osservando i comportamenti dei nostri figli” dirà Lasseter il produttore di questo ennesimo capolavoro Pixar.

Inside-Out-113Il filmato che celebra gli artisti scomparsi prevede il nostro Ettore Scola ma ne dimentica altri, è “nella tradizione”, si chiude con l’immagine di Leonard Nimoy. Il momento più emozionante per i presenti in sala e per coloro che seguono la cerimonia dallo schermo, soprattutto in Italia è il premio alla Miglior Colonna Sonora a Ennio Morricone per “The Hateful Eight”. Un giusto riconoscimento per il lavoro nel film di Quentin Tarantino ma soprattutto la giusta celebrazione delle magnifiche opere scritte nei decenni dall’artista italiano. La standing ovation è sentita, partecipata e commossa come commosso è Ennio Morricone che ringrazia in italiano e dedica il premio alla moglie.

Lady Gaga si esibisce sul palco al piano per la canzone da lei interpretata e in gara e benché la canzone meriti il premio e l’ovazione finale del pubblico è un bel tributo, vincerà “Writing’s on the Wall” di Jimmy Napes e Sam Smith per “Spectre”, bella canzone ma sembra proprio una delle sorprese della serata e, il discorso dei due vincitori fa capire che le poche speranze di Eddie Radmayne per il suo premio sono ormai svanite.

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Nel finale, siamo già oltre le 5.20 del mattino (ora italiana ovviamente), si assegnano le statuette più attese. Miglior regista per il secondo anno consecutivo è Alejandro Gonzalez Inarritu per “The Revenant”.

Rylance

Sylvester Stallone (“Creed”) vede frantumarsi le sue ambizioni di ricevere un Oscar davanti alla premiazione di Mark Rylance come miglior attore non protagonista per “Il ponte delle spie”.

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Il trittico di premi finali si aprono con il premio a miglior attrice protagonista all’outsider Brie Larson per “Room”, al debutto nelle nominations, ha la meglio su attrici che non si trovano lì per la prima volta.

DiCaprio

L’attesa per Leonardo DiCaprio finisce. Viene premiato come miglior attore protagonista per “The Revenant” e nel suo discorso ricorda l’ambiente e il mondo da salvare (ora!), l’ovazione di tutti (o quasi) è un giusto riconoscimento per un attore che già altre volte ha sfiorato l’ambito premio e con questa vittoria pone fine a tutti gli sberleffi dei social.

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Il premio come miglior film va a “Il caso Spotlight”, viene premiato il film impegnato, giornalistico e di denuncia, un premio giusto ma un po’ telefonato e che non convince tutti nell’ambiente anche se il film è un ottimo film e molti degli altri concorrenti non erano alla sua altezza. Si chiude così un’edizione che non ha avuto momenti esaltanti se si eccettua il premio a Morricone e che ha manifestato accelerazioni e rallentamenti abbastanza casuali. Spettacolo poco e lasciato a piccoli siparietti delle coppie di presentatori dei premi. Un Chris Rock divertente ma che alla lunga ha mostrato un po’ il fiato corto. Non ci rimane ora che andare alla caccia dei film che potranno essere protagonisti della prossima edizione, con la speranza che siano sempre più film belli, ben fatti e che possano far sognare.

  • Miglior film

    Michael Sugar, Steve Golin, Nicole Rocklin e Blye Pagon Faust per Il caso Spotlight

  • Miglior regia

    Alejandro González Iñárritu per Revenant – Redivivo

  • Migliore attore protagonista

    Leonardo DiCaprio per Revenant – Redivivo

  • Migliore attrice protagonista

    Brie Larson per Room

  • Migliore attore non protagonista

    Mark Rylance per Il ponte delle spie

  • Migliore attrice non protagonista

    Alicia Vikander per The Danish Girl

  • Migliore sceneggiatura originale

    Josh Singer e Thomas McCarthy per Il caso Spotlight

  • Migliore sceneggiatura non originale

    Charles Randolph e Adam McKay per La grande scommessa

  • Miglior fotografia

    Emmanuel Lubezki per Revenant – Redivivo

  • Miglior montaggio

    Margaret Sixel per Mad Max: Fury Road

  • Miglior scenografia

    Colin Gibson e Lisa Thompson per Mad Max: Fury Road

  • Migliori costumi

    Jenny Beavan per Mad Max: Fury Road

  • Miglior colonna sonora originale

    Ennio Morricone per The Hateful Eight

  • Miglior canzone originale

    Sam Smith per 007 Spectre

  • Miglior trucco e acconciature

    Mad Max: Fury Road

  • Miglior sonoro

    Mad Max: Fury Road

  • Miglior montaggio sonoro

    Mad Max: Fury Road

  • Migliori effetti speciali

    Ex Machina

  • Miglior film d’animazione

    Pete Docter e Jonas Rivera per Inside Out

  • Miglior film straniero

    László Nemes per Il figlio di Saul

  • Miglior documentario

    Asif Kapadia e James Gay-Rees per Amy – The Girl Behind the Name

  • Premio alla carriera

    Spike Lee

    Gena Rowlands

  • Humanitarian Award

    Debbie Reynolds

  • Miglior Corto documentario

    A Girl in the River: the price of forgiveness

  • Miglior Corto

    Stutterer

  • Miglior Corto d’Animazione

    Bear Story.

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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