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Escono questo fine settimana due film che hanno già ben impressionato critica e pubblico e che saranno, a loro modo, protagonisti della prossima serata degli Oscar del 28 febbraio. Stiamo parlando di “Revenant” con Leonardo Di Caprio e “Creed” con Sylvester Stallone vincitore del Golden Globe come miglior attore non protagonista. Completano l’offerta l’ottimo “Il labirinto del silenzio” e l’italiano “La corrispondenza”. E’ evidente che il Checco nazionale ha le ore contate in testa al box office giornaliero.

Revenant – Redivivo

Tratto da una storia vera, racconta l’epica avventura di un uomo che cerca di sopravvivere grazie alla straordinaria forza del proprio spirito. In una spedizione nelle vergini terre americane, l’esploratore Hugh Glass (Leonardo Di Caprio) viene brutalmente attaccato da un orso e dato per morto dai membri del suo stesso gruppo di cacciatori. Nella sua lotta per la sopravvivenza, Glass sopporta inimmaginabili sofferenze, tra cui anche il tradimento del suo compagno John Fitzgerald (Tom Hardy). Mosso da una profonda determinazione e dall’amore per la sua famiglia, Glass dovrà superare un duro inverno nell’implacabile tentativo di sopravvivere e di trovare la sua redenzione.

Creed

Adonis Johnson (Jordan) non ha mai conosciuto il suo celebre padre, il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, morto prima della sua nascita. Nonostante tutto, non c’è modo di negare che la boxe scorra nelle sue vene, quindi Adonis va a Philadelphia, luogo del leggendario incontro tra Apollo Creed e il difficile sfidante Rocky Balboa. Una volta arrivato in città, Adonis rintraccia Rocky e gli chiede di essere il suo allenatore. Nonostante l’insistenza nello spiegare al giovane che lui ormai è fuori dal giro da parecchio tempo, Rocky vede in Adonis la stessa forza e determinazione caratteristiche di Apollo – il fiero rivale che diventò anche l’amico più stretto. Quindi acconsente a prendere Adonis sotto la sua protezione, allena il giovane combattente, anche se è già chiaro che il campione in carica, e da sfidare, è il più letale che si sia mai visto in giro. Con Rocky al suo angolo, non ci vuole molto prima che Adonis abbia una possibilità per vincere il titolo… Ma riuscirà a sviluppare in tempo il cuore, e non solo i muscoli, che servono al vero combattente per vincere?

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Il labirinto del silenzio (recensione)

Il labirinto del silenzio racconta la storia di un giovane pubblico ministero che decide di mettersi alla ricerca della verità alla fine degli anni ‘50. Combattendo contro ogni ostacolo immaginabile, supera i suoi limiti e quelli di un sistema, dove è più facile dimenticare che ricordare. Sullo sfondo di eventi realmente accaduti, Il labirinto del silenzio getta uno sguardo molto personale e particolare sullo stile di vita degli anni del “miracolo economico”, l’era delle sottogonne e del rock’n’roll, in cui le persone volevano solo dimenticare il passato e guardare avanti. Il film racconta in maniera emozionante un capitolo poco noto di quegli anni, che fondamentalmente hanno cambiato il modo in cui la Germania guardava al suo passato. Un’emozionante storia di coraggio, responsabilità e di lotta per la giustizia.

La corrispondenza

Una giovane studentessa universitaria impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspense, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Ma un giorno il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel nulla. È fuggito? Per quale ragione? E perché lui continua a inviarle messaggi in ogni istante della giornata? Con queste domande, che conducono la ragazza lungo la strada di un’indagine molto personale, inizia la storia del film.

Sherlock e l’abominevole sposa

Per la prima volta al mondo Benedict Cumberbatch (nei panni di Sherlock Holmes) e Martin Freeman (in quelli dell’immancabile Watson) sbarcheranno al cinema con Sherlock. L’abominevole sposa, l’inedito episodio speciale in abiti vittoriani della serie investigativa più amata degli ultimi anni. Questa volta saremo dunque nel cuore della Londra vittoriana (come nell’originale Sherlock Holmes ideato da Conan Doyle) e Thomas Ricoletti rimarrà stupefatto nel vedere la moglie vestita con il suo vecchio abito da sposa. Perché, solo poche ore prima, la donna… ha perso la vita. Così il fantasma della signora Ricoletti sembra ora aggirarsi per le strade con un’insaziabile sete di vendetta. Dalla nebbia avvolgente di Limehouse alle viscere di una chiesa in rovina, Holmes e Watson dovranno usare tutta la loro astuzia per combattere un nemico apparentemente già morto e solo il finale del film rivelerà la scioccante verità su l’abominevole sposa del titolo. L’episodio, intitolato Sherlock – L’abominevole sposa e mai visto sino ad oggi, sarà corredato da 20 minuti di riprese aggiuntive e da una visita guidata al 221B di Baker Street con il produttore esecutivo Steven Moffat.

Daddy’s home

Sono un patrigno contro un papà – Will Ferrell contro Mark Wahlberg – i personaggi di questa spensierata commedia natalizia su un tranquillo dirigente radiofonico che si trova a dover affrontare la “sfida più ardua per un patrigno” quando l’ex di sua moglie, uno sregolato agente segreto a cavallo di una scintillante motocicletta torna in città. E’ solo l’incontro tra due padri orgogliosi – quindi cosa potrebbe andare storto? Ma quello che dovrebbe essere un primo tentativo di conoscersi si trasforma in una guerra a tutto campo, con i due avversari che tentano di surclassarsi a vicenda nel ruolo di genitore con conseguenze esilaranti e disastrose. La posta in gioco continua a crescere – da dei cuccioli ad un pony ad un campione della pallacanestro (Kobe Bryant) – ma i due riusciranno a sopravvivere alla rivalità? Il patrigno Brad vuole solo essere lì per la sua nuova famiglia, ma non ha idea di quanta fatica dovrà fare per conquistare i loro cuori quando in città “arriva papà”.

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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