Recensione in anteprima – Torino 33 (2015) – Arriva dal portogallo un film semplice, lineare, fantasioso. Il regista Joao Nicolau da’ spazio e sfogo alla fantasia e ai sentimenti di una diciassettene in una commedia solare, immaginifica che pecca solo di malcelata ingenuità.

John_from

Rita e Sara sono amiche inseparabili. Parlano un codice che conoscono solo loro, fanno girare la testa ai ragazzi e condividono fantasie sfrenate che le allontanano dalla routine di tutti i giorni. Quando Rita nota il suo vicino, un maturo fotografo single ma padre di una bambina, scatta immediato il colpo di fulmine. Pur di conquistarlo imparerà tutto della cultura melanesiana, fino a rendere il suo quartiere una nuova Melanesia.

Irrompe al 33esimo Torino Film Festival la solarità del film di Joao Nicolau. Una solarità sia all’esterno, siamo infatti nell’estate portoghese, sia all’ìnterno della stessa protagonista Rita, una bravissima attrice diciassettenne di nome Julia Palha. Quando poi la bella stagione lascia lo spazio alla nebbia e una stagione più fredda è proprio il calore della sua fantasia che accende un film altrimenti destinato a seguire una sceneggiatura piatta e abbastanza scontata.

La fantasia, spesso ingenua e illusoria di Rita, con la complicità dell’amica Sara da senso al film e accelera sempre di più come in una sorta di piano inclinato, sempre più veloce, sempre più ampi i cerchi immaginifici della protagonista tutta concentrata a realizzare il suo sogno, nel vero senso della parola.

“John From” è quindi un film che risulta godibile per gran parte del tempo, dando spazio a elementi anche surreali, iperbolici e ironici senza quasi mai perdere di vista l’obiettivo principale: Rita e la sua realizzazione del suo improbabile e tenero sogno d’amore che, vien fatto ben presente durante il film, è solo una vera e propria cotta.

john_from_2

La fotografia, le inquadrature, i movimenti di macchina fanno risaltare un’ambiente paesano tipico di una vita da adolescente della provincia. La vacanza estiva è specchio anche della desolazione e a tratti della noia della protagonista calmierata solo da feste qua e là interessanti ma sempre uguali e strimpellate isteriche al pianoforte.

Film interessante che ha nel pubblico adolescenziale il suo target e che si lascia vedere anche dagli adulti.

Voto: 6,4

Fom per chi? Adolescenti e giovani

Fom perché? Adorabile e inconsueta cotta di una diciassettenne per una figura più matura.

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *