The Prestige, lunedì 12 ottobre 2015, Iris, 23.00. – Relegato in seconda serata, il film rompicapo di Christopher Nolan che ha consacrato il regista britannico, ambientato nel mondo dei prestigiatori, dei loro trucchi e della magia che si fa metafora del cinema e della meraviglia dello spettatore.
THE PRESTIGE
(id., 2006, USA, UK)
Drammatico
Regia di Christopher Nolan
Con: Hugh Jackman, Christian Bale, Scarlett Johansson, Michael Caine, Rebecca Hall, Piper Perabo, David Bowie, Andy Serkis
Durata: 130 minuti
Trama:
Due giovani maghi apprendisti, Robert Angier e Alfred Borden, vengono istruiti e seguiti da Cutter, un ingegnere illusionista ed ex mago, ma durante un numero in cui una donna viene legata e messa in una cassa di vetro piena d’acqua, qualcosa va storto e Angier incolperà l’amico dell’accaduto, tentando di vendicarsi. Inizia così un crudele gioco tra i due uomini su chi sia il migliore e la rivalità si trasformerà pian piano in ossessione.
RECENSIONE
Film che ci narra la sfida per il trucco perfetto di due illusionisti ex amici, che sono volti a rovinare la vita l’uno dell’altro. Una sfida drammatica, che non conosce pietà per l’avversario. Come per “the illusionist”, anche questo film, vanta un ottimo cast, location ottime di quella Londra Vittoriana fumosa e una bella fotografia. La storia non è semplice e balza avanti ed indietro nel tempo, nascondendoci la verità come fanno i due protagonisti nel film. Il problema che affligge il film è forse una certa lentezza, che alla fine però non inficia più di tanto. Ottimo Bale, che è un artista sofferto e povero, che lotta con le unghie per arrivare al successo. Suo contraltare è il ricco e dandy Jackman. Notevoli le interpretazioni di Caine, Serkis e magnifico Bowie nel ruolo dello scienziato “folle”, Tesla.
Il film letto più approfonditamente è quasi una lotta fra i ricchi ed i poveri; oltre ai due illusionisti, c’è anche Tesla contro Edison. Film in alcuni punti filosofeggiante e dai dialoghi mai banali. Dicevo che la storia è artificiosa e una buona dose di fantastico entra in scena prepotentemente, ma sempre tenendo i piedi a terra per mostrarci il dualismo fra i due.
Un film affascinante e che riporta alla ribalta, personaggi (gli illusionisti), che ciclicamente hanno ammaliato il pubblico. (recensione di Marco Garavaldi alias Tomcat)