Recensione in anteprima – (5 Flights up) Diane Keaton e Morgan Freeman in un film tutto newyorkese pieno di buoni sentimenti, nostalgici ricordi di 40 anni di vita di coppia e il grosso dubbio di vendere casa e cambiare abitudini. Commedia senza pretese tratta dal bestseller “Heroic Measures” di Jill Ciment. Il film esce il 25 giugno 2015

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Il giovane pittore Alex Carver acquista per lui e sua moglie Ruth un appartamento di due stanze un po’ malmesso nella periferia di New York, a Brooklyn. Oggi, dopo 40 anni, il quartiere è diventato di moda e il loro appartamentino vale una piccola fortuna. Ruth (Diane Keaton), ormai insegnante in pensione e Alex (Morgan Freeman) che ancora dipinge, sono sempre innamorati come il primo giorno. Permettono alla nipote di Ruth, l’agente immobiliare Lily (Cynthia Nixon), di mettere in vendita la loro casa per vedere che cosa se ne può ricavare…Affrontando gli imprevisti e un bizzarro gruppo di aspiranti acquirenti, RUTH e ALEX iniziano a chiedersi se sia il caso di cambiare drasticamente vita…

18 giugno – Anteprima stampa milanese presso Cinema Apollo di una nuova commedia distribuita da Videa con protagonista Morgan Freeman. L’attore, insieme a Diane Keaton, rappresenta di per sè una buona garanzia di film non banale e interessante. Ed è essenzialmente così. Il risultato finale però è molto al di sotto delle aspettative e delle interpretazioni da Oscar dei due.

Tratto dal bestseller “Heroic Measures” di Jill Ciment, che in Italia verrà venduto dal 25 giugno con lo stesso titolo del film “Ruth & Alex, l’amore cerca casa”, il film si regge solo e unicamente sui due attori principali che si trovano a recitare un copione abbastanza piatto e con qualche spunto narrativo interessante che non viene purtroppo approfondito.

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Se l’idea del cambio di casa dopo 40 anni viene affrontato con il giusto tatto e la giusta attenzione agli interrogativi e ai flashback della memoria che riaffora, non si può dire altrettanto per gli elementi di contorno che, probabilmente, sarebbe stato interessante affrontare e non solo vederli abbozzati. Elementi abbozzati che alla fine rischiano di lasciare nello spettatore poco o nulla se non la domanda: “perché? Giusto per fare numero?”.

Una regia sufficiente e superficiale certificano un’attenzione solo alla vita normale di Ruth & Alex che viene lievemente sconvolta da questo passaggio del cambio di casa che sembra quasi obbligato. Sullo sfondo una società profondamente cambiata che, forzatamente e in modo didascalico cerca di entrare nella vicenda ma il raccordo non è dei migliori e il tutto risulta un po’ sfilacciato.

Molto interessanti risultano quel paio di incontri ripetuti con i potenziali acquirenti di case che strappano qualche momento di divertimento e qualche riflessione sociologica. Molte situazioni vengono descritte come fossimo davanti a una piéce teatrale e la sceneggiatura sembra, a tratti, cavalcare questo genere per poi distaccarsene attraverso l’esplodere di una New York con i suoi ponti, le sue strade, i suoi palazzi.

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Al di là di una dinamica di vendita delle case assolutamente fuori dalla realtà (diverse offerte milionarie e vendite che si chiudono in poche ore), “Ruth & Alex” risulta un film gradevole solo per il talento di due attori come Diane Keaton e Morgan Freeman che sembrano perfetti nella loro complicità di coppia. Il resto è totalmente rivedibile e solo a tratta interessante e divertente.

Voto: 5,3

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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