Mercoledì 15 aprile, ore 21.00, Iris.

Per chi non guarderà la Champions League, Iris mette in prima serata uno degli ultimi film di David Cronenberg, regista cult dell’horror e non solo sin dagli anni ’80, che dal 2000 in poi indaga incessantemente le mutazioni – anche quelle spaventose – dell’uomo contemporaneo e della società in cui viviamo. In seconda serata va in onda anche Spider, con Ralph Fiennes.

locandina

 

LA PROMESSA DELL’ASSASSINO

(Eastern Promises, USA/GB/CAN, 2007)

Regia di David Cronenberg

Con

Viggo Mortensen

Naomi Watts

Vincent Cassel

Armin Mueller-Stahl

Durata: 100 minuti

Trama:

Londra. Nikolai Luzhin è uno degli uomini di fiducia del clan russo capeggiato da Semyon, proprietario di un elegante ristorante transiberiano che, dietro la sua impeccabile facciata, nasconde una natura fredda e brutale. Un giorno, Nikolai si imbatte in Anna Khitrova, una giovane ostetrica, anche lei di origine russa, sconvolta per la morte di una ragazza da lei assistita durante il parto. Nonostante venga fortemente scoraggiata dai suoi parenti, Anna vorrebbe rintracciare la famiglia di origine della defunta per affidare loro il neonato. Nikolai si offre di aiutarla, ma la sua iniziativa provocherà drammatici avvenimenti e creerà in lui sentimenti contrastanti.

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RECENSIONE

Il film è un capolavoro, un noir gelido e violento che dimostra quanto Cronenberg sia l’autore più “critico” della società odierna. Ottimo Mortensen (purtroppo per lui agli Oscar aveva contro il Day-Lewis di There Will Be Blood), in originale la sua prova la si apprezza ancora di più. Alcune scene, poi, sono girate davvero bene: non solo quella famosa nella sauna, ma anche l’ammissione di Nikolai nell’organizzazione criminale o la dimostrazione di Nikolai a Kirill di non essere una “checca”. Personaggi fantastici e descritti benissimo. Io spero che il previsto seguito si faccia (anche alla luce del finale, che è da storia del cinema: forse è esagerato, ma a me piace comunque lo stesso), anche se vorrei che si concentrassero sui personaggi di Nikolai e Kirill.

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CURIOSITA’

Questo è stato il primo film di Cronenberg girato completamente fuori dal Canada.

Cronenberg torna a dirigere Mortensen dopo A History of Violence. Il film viene considerato una sorta di sequel di Piccoli affari porchi, scritto dallo stesso sceneggiatore Steven Knight.

Il corpo di Nikolai è ricoperto da 43 vistosi tatuaggi. Mortensen ha studiato per mesi i tatuaggi criminali grazie ad un libro e al documentario girato nelle prigioni russe da Alix Lambert.

Per ricoprire il corpo di Viggo Mortensen di tatuaggi, Stephan Dupuis ha impiegato più di quattro ore.

La scena in cui a Nikolai vengono tatuate delle stelle sulle ginocchia, sta a significare che “egli non si inginocchierà mai di fronte a nessuno”; inoltre, le stelle sul petto significano che è entrato nella famiglia come membro effettivo.

Per la scena di lotta nella sauna, Cronenberg ha chiesto a Mortensen di girare la sequenza completamente nudo, dando così vita a una scena già diventata
cult.

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Il finale lascia aperta la possibilità di sviluppare un seguito. Al riguardo, Cronenberg ha dichiarato d’avere le idee molto chiare sul da farsi, ma dovrà prima discuterne con Mortensen, Knight e Webster per ottenere il consenso d’andare avanti. A oggi comunque il progetto è nel limbo e Cronenberg ha intanto
girato altri tre film.

Il film ha ricevuto una sola nomination agli Oscar, per l’interpretazione di Mortensen. Senza fortuna anche le candidature ai Golden Globes per il film
drammatico e la colonna sonora di Howard Shore.

Mortensen durante le riprese si recò in un pub con i costumi di scena e i tatuaggi in bella mostra, spaventando gestore e clienti del locale.

Nessuno dei membri della malavita russa usa pistole durante il film, preferendo quasi sempre i coltelli. Arma più facilmente “giustificabile” in caso di controlli di polizia.

I tatuaggi sulle caviglie di Nikolai dicono “Dove stai andando?” e “Cosa diavolo te ne frega?” in russo.

Tra i tatuaggi sulla pelle di Mortensen si vede anche quello in “elfico” che l’attore scelse con gli altri compagni del Signore degli Anelli. Significa “I nove”.

Armin Mueller-Stahl suona davvero il violino e da giovane si è esibito anche in concerti. Il suo personaggio è basato su un vero gangster russo, Semion Mogilevich, anch’egli proprietario di un ristorante.

Naomi Watts scoprì di essere incinta dopo un paio di settimane di riprese. A venirlo a sapere per prima sul set è stata Denise Cronenberg, la costumista.

Il cognome di Nikolai è Luzhin, un riferimento a un romanzo di Nabokov. Il nome dello scrittore viene citato anche in una scena, ma riferito a un personaggio fittizio.

Nel film recita anche Jerzy Skolimowski, che sostiene di essere stato in passato un agente del KGB.

Nello script originale, Nikolai nel finale svelava ad Anna di essere un agente sotto copertura.

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