Laguardiadelcopro

Produttore: Clint Productions

Genere: Noir

Regista: Marc Forster

Interpreti: Tom Hardy, Eva Green, Ethan Hawke, Armie Hammer, Bill Nighy, Mark Boone Junior, Jason Clarke

Trama: Charlie (Hardy), un piccolo gangster di New York dal passato burrascoso, ha una sola regola: mai accettare dei lavori che coinvolgono delle donne. Ma non può rifiutare l’incarico affidatogli da un ricco uomo d’affari legato alla malavita (Nighy) di prelevare da un hotel di Philadelphia e scortare a New York una prostituta d’alto borgo, Amelia Hayes (Green), una donna volubile e arrogante. A New York, Amelia riceve il compito di partecipare a dei party e Charlie le fa da guardia del corpo. Ma cosa si nasconde dietro a tutto questo? Mentre tra i due l’ostilità iniziale lascia pian piano spazio all’affetto, Charlie si rende conto di essere entrato in un gioco più grande di lui, un gioco che potrebbe costare caro a entrambi.

Un uomo viene assoldato per proteggere una donna, ma non sa perchè. Premessa del film che costituirà il mistero principale dell’intera vicenda, quello attorno al quale si muovono i personaggi che appartengono al classico universo noir dove Clint ormai sguazza felice e sicuro. Dopo un inizio un po’ vacillante per via di troppi clichè gettati addosso allo spettatore (parlo anche di dialoghi un po’ forzati e sentiti tante volte), la storia si fa sempre più avvincente grazie probabilmente alla magnetica presenza di Eva Green che cattura lo spettatore con la sua sensualità e fragilità messe insieme. Non si capisce bene se tra i due protagonisti scatta una scintilla d’amore e ne abbiamo conferma solo verso la parte finale, dove ciò diventa più chiaro. Non aiuta a tal proposito il carattere duro e freddo di Charlie che passa per il classico tipo tutto d’un pezzo, difficile da scalfire. In realtà anche lui nasconde un animo ferito da un passato burrascoso e pieno di rimorsi. Il “cattivo” della situazione lo fa riemergere, ma finisce là il suo scopo, rivelandosi alla fine solo un mero mezzo per permettere ai due di cambiare.

La sceneggiatura ha le sue forzature, personaggi che agiscono in modo talvolta poco verosimile, talvolta esagerato, talvolta senza motivi apparenti. Mi son chiesto perchè il capo di Amelia volesse ucciderla a tutti i costi (bastava farle capire di dover tenere la bocca chiusa), perchè il “cattivo” si fa ammazzare così facilmente, e altri piccoli dettagli che però alla fine son di poco conto. La vera storia, quella del rapporto tra i due protagonisti, va più che bene e raggiunge il suo scopo. Il finale sembra voler portare un po’ di giustizia, eppure è ugualmente malinconico.

Marc Forster è un regista che si è cimentato in film diversissimi tra loro, difficile giudicare quanto sia attinente in questo, diciamo che non si può dire che sia una cattiva scelta, anche se non è il primo nome che mi sarebbe venuto in mente con un film di questo tipo.

Ottimo il cast, come al solito. La Green ha il premio in tasca. Buone anche la colonna sonora e la locandina.

Bel film, che mescola l’azione con i sentimenti giocando attorno al ruolo misterioso di una prostituta d’alto rango che sembra in pericolo di vita e un uomo che deve proteggerla, senza sapere però da chi o per cosa. La rivelazione non è di quelle che ti lasciano senza fiato, anche per via di un antagonista che in fin dei conti si rivela poco incisivo ai fini della storia ma quasi un pretesto per raccontarci del passato di lui. Questo, assieme a piccole forzature nella trama, non lo elevano tra i migliori film del semestre, ma ne fanno comunque un prodotto d’intrattenimento e di qualità. (Andrew)

Altre recensioni dal forum:

Insomma, il film è ben fatto e scorre bene. E il rapporto dei due protagonisti è sicuramente avvincente e ben gestito. Peccato per la gestione di alcune piccole cose, che inficiano in negativo sul voto finale.

MadHatterPictures

La guardia del corpo è un noir riuscito per metà. Da una parte l’eccellente caratterizzazione dei due protagonisti, il loro enigmatico rapporto e la confezione del film (le suggestive inquadrature), dall’altra l’intreccio e il mistero principale da svelare, poco incisivo e che si risolve in maniera un po’ troppo confusa.

Hermetico

“La guardia del corpo” appartiene a quel genere di film che predilige l’intensità dei rapporti umani rispetto alle tipiche scene action.

Mastruccio

La guardia del corpo è un film che mescola, il genere action, noir, malavitoso, d’amore e drammatico, con due protagonisti notevoli, interpretati da altrettatnto notevoli attori.

Tomcat75

 

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