51a8e1bc4c06b51287

Scoprendo Cecilia
Arcadia Productions

Genere: drammatico

Regista: Cary Joji Fukunaga

Cast: Nicole Kidman, Emile Hirsch, Matthew McConaughey, Michael Madsen, Chloe Sevigny, Garrett Hedlund, Ashley Benson, Sarah Gadon, Matthias Schoenaerts

Descrizione: Los Angeles 1974. Johnny è un bravo caldaista di trenta anni e svolge questo lavoro da dieci. Preciso e puntuale, viene chiamato da Cecilia Watts, attrice che vive in una villa fuori città, per riparare una caldaia mal funzionante. Ma niente è come sembra…

Intervista:

Cosa ti ha spinto a proporre questo film?
Allora, è una storia che ho scritto per il corso, ce l’ha assegnata l’editor di “Un posto al sole”. Ci siamo stati sopra un anno, praticamente :P.
Un anno a scrivere la storia vera e propria e il dialogo della scena fondamentale: lui, oltre a essere particolarmente in gamba, è anche particolarmente esigente (forse per deformazione professionale, non so: lui come editor non scrive solo i trattamenti degli episodi, ma coordina anche il lavoro degli story liner che sono quelli che concertano con gli story editor le trame dei vari episodi). Siccome mi piaceva molto come storia, ho deciso di proporvela, anche perché secondo me funziona (e ha un protagonista che svolge un lavoro insolito, mai visto al cinema, credo). Prometto inoltre che è una delle ultime prese dal corso che userò qui :D, anche perché alcune di esse
credo le scriverò professionalmente.

Parlaci delle scelte di cast e regia.
Allora, alla regia dopo varie incertezze (non sapevo chi scegliere) ho scelto Cary Joji Fukunaga, di cui ho apprezzato “Jane Eyre” e “True Detective”: penso che questa storia sia molto simile a “True Detective”, per lo meno nelle atmosfere. Ho avuto anche un po’ di perplessità su alcuni dei protagonisti: per lei, la protagonista, ero indeciso tra Naomi Watts, Julianne Moore, Sophie Marceau e Nicole Kidman, tutte bellissime e tutte, a loro modo, adatte:
peraltro avevo pensato per un momento anche a Sharon Stone, ma lei ormai nella mia mente è Cassie Wright (“Gang Bang”) e quindi penso di non ingaggiarla più in futuro. Dopo tanti tentennamenti, comunque, ho preso Nicole Kidman: uno dei miei primi amori (lo è tuttora, comunque) e secondo me perfetta per il ruolo.
E’ in un certo senso il suo esordio su Ck: in 14 anni di vita, infatti, non è mai stata ingaggiata da nessuno (se si esclude la partecipazione a un vecchissimo film uscito nel 2000, “Behind Eyes Wide Shut”, ma era un testo di 4 pagine di una casa di produzione che non ricordo, credo nemmeno si possa definire un film vero e proprio). Non so se Nuno ha informazioni migliori delle mie, ma se non sbaglio è così: è incredibile pensare che una diva come Nicole Kidman non abbia mai calcato i nostri set (forse appunto perché è diva?). Il protagonista è Emile Hirsch, amatissimo in “Into The Wild”: all’inizio avevo pensato anche a James Franco, il quale era fisicamente perfetto, ma sforava di parecchio d’età. C’è poi Matthew McConaughey, attore che finalmente sta dimostrando di che pasta è fatto, e quindi mi sembrava perfetto per un ruolo che è più sul lato “Killer Joe” (sua grande interpretazione). Ci sono poi Michael Madsen, Garrett Hedlund e Matthias Schoenaerts, attori che mi son piaciuti in vari film (Madsen è un grande, lo adoro), Sarah Gadon e Ashley Benson la cui bravura e bellezza non può lasciarmi indifferente (:P) e Chloe Sevigny, una un po’ borderline ma che è oggettivamente brava e bella.

Come pensi che sarà accolto questo progetto?
Spero bene: la storia secondo me funziona (non ho messo tutti gli snodi narrativi per non guastarvi la sorpresa), il regista e il cast sono di prestigio.

A che punto sei con la lavorazione? Quando conti di farlo uscire in sala?
Devo ancora iniziarlo: ma il soggetto/trattamento c’è, a ottobre mi ci metto e ci lavoro, se lavoro di buona lena son capace di finirlo anche in una decina di giorni.

Convinci la gente a votare il tuo film.
Votate, votate, votate: che al prossimo raduno vi offro una birra (straniera, of course, le birre italiane le detesto cordialmente), agli astemi un caffè/tè/succo/bibita analcolica.

Come ti senti ad essere un produttore che spesso narra storie al femminile?
Mi sento bene: mi piace scrivere personaggi femminili (anche per il corso, spesso, mi son trovato a scrivere storie con personaggi femminili). Ci ho pensato a lungo su questa cosa: mi piace scrivere personaggi femminili un po’ per le mie influenze (quelle cinematografiche sono per esempio David Cronenberg e Quentin Tarantino, che in questo aspetto sono dei maestri), un po’ perché credo che per un uomo sia difficile scrivere un personaggio femminile realistico, e quindi più ci si esercita meglio è, un po’ perché vedere una donna “cazzuta” (diciamo così) rende la storia più interessante (infatti molti film italiani sono pessimi anche per questo aspetto qui, ma più che per maschilismo direi per incapacità di registi e scrittori). Infatti credo che prima o poi scriverò qualcosa (film, fumetto, serie tv, anche romanzo ché bisogna sempre mettersi in gioco) con protagoniste principali donne. Su Ck ho da sempre questo desiderio e credo di aver trovato anche il libro giusto, almeno la trama mi piace: “Se stasera siamo qui” di Catherine Dunne, dovrei leggerlo, però (ma siccome sono uno che parte in quarta, avevo già pensato che due attrici del cast avrebbero potuto essere Kate Winslet e Marion Cotillard…
insomma, epicità a pacchi :D).

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *