Recensione in anteprima – Venezia 76 – In concorso – E’ il coraggioso regista Todd Phillips, noto per aver realizzato la trilogia di Una notte da Leoni, a dirigere “Joker”, l’attesissimo film che mette al centro l’antieroe della DC comics. Dal 3 ottobre al cinema.

E’ tempo di Joker

Presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2019 è senza dubbio un film che ripone aspettative molto alte tra il pubblico in quanto Joker non è mai stato un personaggio troppo approfondito dal grande schermo. 

Gotham City, 1981. Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) vive in un appartamento tra i sobborghi della città assieme alla madre di cui si prende cura spinto da un forte senso di affetto e dovere nei suoi confronti. Travestito da clown, lavora come comico tra le strade della città, dove non manca però essere vittima di aggressioni. La vita nella povertà e la malattia psichiatrica di cui è affetto non lo aiutano certo a compiere gesti stabili e le violenze ingiustificate nei suoi confronti lo portano sempre più alla follia ed a compiere i primi omicidi.

Personaggio ben noto per essere l’acerrimo nemico di Batman nonché la peggior mente criminale della città, trova in questo film l’analisi che merita una figura dalla psicologia tanto intricata.

Joker di mamma

Nel cinema infatti questo personaggio non era mai stato approfondito, lasciando attorno a sé un alone di mistero oltreché dubbi e incertezze circa le sue origini.

“Mia madre mi diceva sempre di sorridere e mettere una faccia felice. Mi diceva che ho uno scopo: portare risate e gioia nel mondo”.

Mettiti una faccia felice è quello che ripete sempre Arthur, sforzando finti sorrisi davanti ad uno specchio, anche se di fatto non ha conosciuto un giorno di felicità nella sua vita,  sembra trovare sollievo soltanto quando nota che gli altri si accorgono di lui proprio quando inizia a compiere i primi omicidi.

Se la sua vita non ha lasciato un segno lo lasceranno le morti che provoca.

“Non è tutto bellissimo?”

Chiede dopo essere stato arrestato e rendendosi conto di aver dato vita ad una catena di violenze e caos.

Grazie alla regia di Tod Phillips finalmente “Joker” si conosce nella sua interezza svelando i motivi e le origini che l’hanno portato a sfogare la sua pazzia.

Avendo il regista come modelli di riferimento film come “Serpico”, “Re per una notte”, “Taxi Driver” e “Qualcuno volò sul nido del cuculo” non stupisce certo che il risultato di questo film sia oscuro e non risparmi violenze, anche se senza dubbio rimodellate da accordi presi con la casa di produzione: il colosso Warner Bros. E’ infatti questo lo studios che ha permesso a Todd Phillips di realizzare il “Joker” che aveva immaginato.

Joker e gli altri

Oltre al protagonista indiscusso appaiono attori del calibro di Robert De Niro, nel ruolo di un presentatore televisivo che parteciperà al delirio di Arthur, Zazie Beetz e Frances Conroy, tutte star che non fanno altro che alzare le aspettative per i certi premi del film.

Joker è non solo il protagonista del film ma appare anche come l’eroe nell’eterna lotta tra popolo e potenti, diventandone inconsapevolmente il capo.

Sicuramente nel corso del film lo spettatore sviluppa una certa empatia con il suo personaggio che lo porta a comprende le ragioni della sua allucinante follia. Al termine del film infatti il personaggio del Joker ne esce quasi giustificato.

Joaquin Phoenix verrà di certo ricordato per questa sua interpretazione strabiliante che dà un volto al “Joker” che tutti ci aspettiamo di vedere.

Assolutamente da non perdere.

Voto 8,5

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