Film al cinema – Torna al cinema Robert Zemeckis con il suo “Benvenuti a Marwen”, un cinema di rara poesia. Tra le nuove uscite da segnalare l’apprezzato “Una notte di 12 anni” che è stato presentato a Venezia 75 (Orizzonti) e due commedie italiane “Attenti al gorilla” e “Non ci resta che il crimine”. Buona visione.

Una notte di 12 anni (recensione)

1973. L’Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Una notte di autunno, tre prigionieri Tupamaro vengono portati via dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta. L’ordine è chiaro: “Visto che non possiamo ammazzarli, li condurremo alla pazzia.” I tre uomini resteranno in isolamento per 12 anni. Tra di loro c’è anche Pepe Mujica, futuro Presidente dell’Uruguay.

Benvenuti a Marwen

La commovente storia vera della disperata lotta di un uomo, psicologicamente distrutto, che scopre come l’immaginazione artistica possa contribuire a guarire lo spirito.

Non ci resta che il crimine

Coverciano era infatti il luogo ideale per un film in cui la passione per il calcio e la vittoria ai Mondiali in quell’estate italiana del 1982 – in cui Per uno scherzo del destino, i protagonisti vengono imprevedibilmente catapultati a Coverciano in quell’estate italiana del 1982 che vide la vittoria ai Mondiali della squadra azzurra. La febbre per il calcio si rivelerà una possibile via di fuga dall’intrigo in cui i protagonisti si ritroveranno coinvolti: una esilarante, quanto beffarda, sfida all’ultimo gol con la Banda della Magliana nella Roma degli anni ’80, in un mood da improbabile avventura criminale raccontata nei toni e nella cifra della commedia.

Attenti al gorilla

Come ci si sente se all’improvviso ci si ritrova a condividere la casa con il più intelligente degli animali: un gorilla? Lo sa bene Lorenzo, un avvocato fallito, che per recuperare la stima della sua famiglia e l’amore di sua moglie decide di fare causa allo zoo della città. Ovviamente la vince ma dovrà portarsi il primate in casa. E vivere con Lorenzo non è una cosa facile… provare per credere. Una riflessione irriverente ed esilarante sulla famiglia più pazza del mondo, vista dagli occhi di un tipo tosto, saggio e divertente come il nostro gorilla. E non chiamatelo animale che si offende!

City of Lies – L’ora della verità

Russell Poole è un ex-detective che ha dedicato la sua vita ad un caso mai risolto, gli omicidi delle due star del rap Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., avvenuti alla fine degli anni ’90. Vent’anni dopo riceve la visita di Jackson, un reporter dell’ABC che a sua volta legò a quel caso il suo unico momento di notorietà e oggi vede smantellate le teorie esposte nel documentario che gli valse un Emmy Award. I due si immergono insieme in una nuova indagine, decisi a smascherare il coinvolgimento della corrotta polizia di Los Angeles.

Tundra 

2027. A errare in una Roma desolante e senza più cinema aperti, ravvisiamo una bambina e una giovane ragazza, docilmente spaesata, che si apprestano a compiere una missione: il recupero di un raro vestigio, una pellicola contenente una inestimabile testimonianza poetica sulla magia del Cinema. Le insegue un bizzarro detective filippino, intralciato da una maliarda femme fatale e da una lolita da strapazzo, che tenta, goffamente, di anticipare le due nel ritrovamento dell’ambita pellicola. Il detective scopre che sono dirette ad un cineclub abusivo nascosto ai margini della città, laddove un saggio precettore della bambina, custode del segreto (di uno o più segreti che coinvolgono anche una seconda misteriosa bambina), possiede l’indispensabile esemplare di pellicola.

Per poter giungere a destinazione e fare propri i contenuti della preziosa poesia, utile a ridar vita ad almeno un cinema, sarà doveroso tornare dove quegli stessi cinema di un tempo hanno chiuso i battenti per far posto a multiplex e istituti del credito vari. Vi hanno preso letteralmente dimora eterogenee forme di fauna umana che nelle loro eccentricità e idiosincrasie arrischiano nel ravvivare quei posti in avanzato stato di abbandono e degrado, rendendole spettatrici di forme di protesta, situazioni grottesche e surreali, vitali manifestazioni di natura artistica. Una regista decide di documentare i fatti, ricostruendoli attraverso le testimonianze della ragazza, vettore all’alba di una nuova era.

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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