Recensione – 20 anni – È possibile innamorarsi senza conoscersi? E se l’anima gemella conosciuta on line fosse nella vita reale il nostro peggior nemico? Ce lo racconta la commedia romantica C’è posta per te , film cult degli anni ’90. Distribuito da Warner Bros in Italia il 23 dicembre 1998, regia e sceneggiatura di Nora Ephron, musiche di George Fenton. Con Tom Hanks, Meg Ryan, Greg KinnearParker Posey.

C’è posta per te – You ve got Mail – Joe Fox (Tom Hanks) – Kathleen Kelly (Meg Ryan)

Un mondo senza Social Network e con pochi cellulari

20 anni fa non esistevano social network né app, Google non era che un agglomerato di poche cellule e i primi telefoni portatili facevano capolino tra le nostre tasche, accompagnando le nostre storie d’amore con messaggini di testo e squilli. Erano i tempi delle chat, dei modem rumorosi a 56k e delle e-mail. È proprio grazie all’innovativa, per l’epoca, modalità di scambio epistolare che Joe (Tom Hans) e Kathleen (Meg Ryan) cominciano ad avvicinarsi e conoscersi ed è proprio quell’avviso “C’è posta per te”, tanto carico di trepida attesa, a dare il titolo alla commedia sentimentale di Nora Ephron.

Siamo a New York, lei ha una storica libreria per bambini e lui è un imprenditore di successo che apre un enorme bookstore proprio davanti al negozio di Kathleen. La libreria dietro l’angolo che ha incantato per lunghi anni generazioni di bambini regalando storie, fiabe e consigli di lettura, con il tempo è costretta a cedere all’avanzata dell’ennesimo business di Joe Fox. Mentre le vite reali dei protagonisti si intrecciano più volte inconsapevolmente, facendoli diventare acerrimi rivali, la loro segreta corrispondenza telematica accende in loro la luce della speranza e tira fuori tutta la forza della loro determinazione.

Le vite di Joe e Kathleen

Joe convive con Patricia, editrice intraprendente e decisa. Kathleen vive con Frank, giornalista ed intellettuale elegante. Entrambi credono di avere un’esistenza perfetta ed appagante, fino a quando non si conoscono in una chat ed iniziano a scriversi delle e-mail che li fanno evadere dalle loro ansie quotidiane e dalle loro storie stagnanti. Decidono di non svelare la loro vera identità e grazie all’anonimato della rete si confidano, si sfogano, si consigliano e si aiutano, riuscendo a far avvicinare due mondi lontani e quasi totalmente opposti.

Qualche ovvietà e ritmi non proprio degni del miglior velocista sporcano lievemente il simpatico tira e molla amoroso delle doppie vite dei protagonisti, ma la trama acquista il giusto brio e giunge ad una svolta quando finalmente decidono di incontrarsi e cominciano gli imprevisti.

…La “posta” oggi

La commedia è un omaggio a Scrivimi fermo posta di Ernst Lubitsch del 1940, dove due commessi che lavorano nel “negozio dietro l’angolo” cominciano scriversi romantiche lettere anonime mentre nella vita reale non possono sopportarsi. Sentimentale e ironico, C’è posta per te è un’iperbole della comunicazione digitale che può entrare così prepotentemente nelle nostre vite da farci addirittura trasformare rispetto a come siamo nelle relazioni reali.

Passano gli anni, la tecnologia si evolve e i mezzi per comunicare cambiano, ma anche dopo 20 anni la storia d’amore-odio tra vita virtuale e reale del film rimane quanto mai attuale, facendo sfumare sempre più il confine tra chi siamo di persona e chi diciamo di essere sul web. Certo, sappiamo bene che non sempre le storie nate sui social o per corrispondenza hanno lieti fini (forse, quasi mai!) ma dentro alla pellicola è sempre concesso sognare!

Voto: 7,5

Di mammaalcubo

Metà mamma e metà ingegnere, vivo con tre uomini in una casa piena di LEGO. Segni particolari: planner addicted.

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