Recensione in anteprima – Torino 36 – Festa Mobile Nuovo film di Stanley Kwan, “First Night Nerves”, al 36° Festival del Cinema di Torino nella sezione “Festa mobile”, rappresenta un prodotto formalmente ben curato, dosato fra toni leggeri da melodramma e lati più tragici nel tessuto drammaturgico della vicenda.

Storia di due attrici un tempo rivali e ora in procinto di apparire insieme sulla scena teatrale nella City Hall di Hong Kong, per la nuova commedia teatrale “Two Sisters”, è un po’ la versione orientale della famosa vicenda hollywoodiana del conflitto fra Bette Davis e Joan Crawford.  Conflitto ben rappresentato nella prima stagione della serie tv antologica “Feud”, creata da Ryan Murphy). Nella realizzazione di “Che fine ha fatto Baby Jane?”, in assoluto uno dei film più iconici del cinema americano. Tuttavia dietro all’apparente superficialità della vicenda sono presenti vari messaggi e contenuti importanti della cultura di Hong Kong e cinese in generale.

Hong Kong fra oriente e modernità

Ciò che colpisce della città è senza dubbio la commistione fra le radici orientali e le nuove ondate del progresso, per una città da sempre in bilico, dopo essere stata per molti anni colonia britannica, fra i due estremi. Il dialogo fra oriente e occidente traspare più volte nel corso del film, che arriva a definire come spazzatura il passato e a citare persino Harry Potter.

L’opposizione fra i due mondi, esempificatamente identificati secondo tradizione nello yin e nello yang, traspare nelle stesse protagoniste. Yuan Xiuling (Sammi Cheng) rappresenta infatti il passato, attrice già di teatro, da tempo fuori dalle scene dopo la morte del marito infedele, mentre He Yuwen (Gigi Leung) è parte del nuovo mondo del grande schermo, star televisiva già affermata che vuole ampliare la sua carriera d’attrice calcando il palcoscenico.

Questo aspetto viene poi ulteriormente sottolineato dalle musiche, nel bel momento dell’opera cinese, suonata con gli strumenti tradizionali come la pipa, a cui fa da contraltare il moderno karaoke intonato da Yuwen. Il finale non a caso si svolge poi di fronte alla baia di Hong Kong sul Victoria Harbour, naturale divisorio fra l’isola di Hong Kong a sud e il resto del territorio a nord. Porto per le navi internazionali, nel tempo ha subito varie trasformazioni ed espansioni, che sono andate a minare la conformazione geografica della zona e il suo ambiente.

Riflessioni sul sociale

Oltre al discorso sulla modernità, Stanley Kwan, uno dei pochi registi cinesi apertamente omosessuali, imbastisce l’opera di vari importanti discorsi di stampo sociale.

Vi è infatti innanzitutto la tematica LGBT, portata avanti dal regista fortemente a partire dal 1996, dopo il suo coming out, con “YANG±YIN”, e qui incarnata dal regista della commedia teatrale “Two Sisters”, Ouyang An (Kam Kwok Leung), transessuale che ha da poco subito l’operazione per diventare donna a tutti gli effetti, nonché da altri personaggi chiave della vicenda: il figlio di Yuwen emigrato per studi a Londra, e Fu Sha (Bai Baihe), lesbica di classe.

Altri temi importanti sono poi il tradimento coniugale, di cui è stata vittima la stessa Yuwen, le difficoltà familiari, il femminismo, l’aborto, e il lutto.

Punti di forza e lati negativi

“First Night Nerves” è dunque un film ricco di spunti di riflessione, portati avanti con stile allegro ed elegante, con fotografia e costumi di forte bellezza, ed è costruito su una salda struttura narrativa, seppure si rischia di perdersi fra i molti personaggi che attraversano la vicenda, fra loro collegati in una maglia non sempre facile da ricomporre.

Voto: 6,8

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