Recensione in anteprima – Venezia 74 – In concorso Primo lungometraggio in terra americana, con cast e produzione americana per Paolo Virzì. Il film passa l’esame di questa nuova avventura anche se indugia un po’ troppo su situazioni create ad arte e che risultano un po’ finte. Al cinema dal 25 gennaio.

The Leisure Seeker è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d’estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima. Il loro sarà un viaggio pieno di sorprese.

Paolo Virzì sbarca negli Stati Uniti con un cast e una produzione quasi totalmente americana. Questo il suo primo film non italiano, in lingua inglese che si avvale di un cast di tutto rispetto ad iniziare dai protagonisti, dei superbi Helen Mirren e Donald Sutherland.

I figli di Ella e John si accorgono, nella loro visita giornaliera che i genitori non sono più in casa, panico e sgomento ma subito il film vira su una commedia pura on the road che vede uno show del duo di fantastici attori. E’ un continuo viaggiare fisicamente e viaggiare nella memoria dei ricordi e dei sentimenti. Una memoria labile per John, affetto da Alzheimer, e che si trova spesso a fare i conti con il ritrovarsi o il risvegliarsi accanto a una donna che non riconosce oppure in luoghi senza ricordare come ci sia arrivato.

Paolo Virzì sfrutta molto bene Donald Sutherland ed Helen Mirren. Insieme i due danno prova di affiatamento, di grande recitazione, di piegare la sceneggiatura, in media abbastanza buona, alle loro esigenze e al loro estro. Diretti in maniera precisa i due grandi attori determinano il successo del film e le scene che li vedono coinvolti sono divertenti, ben strutturate e sopperiscono a qualche passaggio non propriamente riuscito.

Parlare di malattia, anzi della doppia malattia perché si scopre presto che anche Ella é malata, in una commedia che vuole anche approfondire i rapporti familiari non é facile e il regista ci é riuscito senza scadere troppo in scene artefatte o forzatamente create per la lacrime facile. Sia chiaro, in alcune scene, questa scena rimane come anche le usuali panoramiche della bellezza della natura americana sembrano un po’ telefonate e abbastanza banali.

Grazie a una sceneggiatura molto ben sviluppata ci si pone delle domande esistenziali riguardo al proprio ruolo in famiglia, alla propria storia affettiva e a tutta l’eredità d’amore che si dovrà lasciare alla propria dipartita. Il film parla anche della libertà di viaggiare, di decidere, di poter esser consapevoli e padroni del proprio destino anche in una condizione disagevole come quella di essere malati.

The Leisure Seeker“, tutto sommato non sfigura in un panorama internazionale ed é un film che va visto soprattutto per l’incredibile prova di Donald Sutherland e Helen Mirren.

Voto: 6,7

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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