Film al cinema – Sbarca, nel vero senso della parola, al cinema “Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar”, il quinto capitolo della saga. Da non sottovalutare anche gli italiani “Cuori Puri”, “Indizi di felicità” e “Milano in the Cage”. Buona visione.

“PIRATES OF THE CARIBBEAN: DEAD MEN TELL NO TALES”..Film Frame…..©Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved..

Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (Recensione)

Catapultato in una nuova e travolgente avventura, lo sventurato Capitan Jack Sparrow vede peggiorare la propria sfortuna quando dei letali marinai fantasma fuggono dal Triangolo del Diavolo guidati dal terrificante Capitano Salazar e decisi a uccidere ogni pirata del mare… soprattutto Jack. La sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone, ma per riuscire a trovarlo Jack dovrà formare una precaria alleanza con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth e con Henry, un giovane e risoluto marinaio della Royal Navy. Capitan Jack si metterà al timone della sua nave, un piccolo e malandato vascello, per sconfiggere la sorte avversa e scampare al nemico più forte e crudele che abbia mai affrontato.

Cuori Puri (Recensione)

Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l’uno dell’altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata.

Indizi di felicità 

Indizi di felicità costruisce delle ipotesi di felicità a partire da persone comuni, dal loro vissuto personale, familiare, professionale: un incontro importante, l’arrivo di una notizia a lungo attesa o un momento di crisi profonda. Perché, anche quando non ce lo si aspetta, la felicità esiste, non è un miraggio, ma una concreta esperienza, vissuta e possibile.

Milano in the Cage – The Movie

Al, 36 anni, Alberto all’anagrafe, un nome comune, un uomo che si può definire ancora giovane, ma Al non è né comune né giovane. Siamo a Milano, immersi nella lenta agonia economica di una città che, nonostante tutto, rimane iperattiva anche nei suoi aspetti più negativi di degrado e povertà. Al ha fatto di tutto nella vita, boxeur, esperto di arti marziali, guardia del corpo, buttafuori. Non si è risparmiato nulla, nemmeno lo scendere a compromessi con la malavita, la clandestinità, il vivere gli angoli più bui dell’illegalità fino a farne la propria dimensione. Questo sottobosco urbano è l’unico habitat in cui ha ancora la possibilità di contare qualcosa, in cui si sente rispettato seppur perso in un inesorabile senso di progressiva alienazione. Quella di Al è anche la storia di un padre che ha mancato di essere padre e che vuole recuperare il tempo perduto. La disciplina estrema di MMA sarà una possibile via di fuga da quel mondo. Infatti la chance per riscattarsi arriva con la finale del torneo “Milano in the cage”, un incontro realmente combattuto per il film, nel quale Al si gioca il tutto per tutto per regalarci un finale che nessuno potrà conoscere fino al suono del gong.

Ritratto di famiglia con tempesta

Ryota è un loser che sembra uscito dalla penna di Svevo: promessa (non mantenuta) della letteratura, giocatore d’azzardo, investigatore privato per tenersi a galla, ex marito di un’ex moglie che ha esaurito le ingentissime scorte di fiducia, padre maldestro di un bambino che conosce poco, figlio fragile di un’anziana madre amorevolmente rassegnata. Basterà una lunga notte di tempesta, con i quattro personaggi obbligati a condividere gli stessi metri quadrati fino all’alba, per attutire gli spigoli del presente e, soprattutto, del futuro?

Escono inoltre: 2night, 47 Metri, Noi eravamo, Alamar, Cloud

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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