Recensione in anteprima – Kasia Smutniak e Pierfrancesco Favino sono i protagonisti di Moglie e Marito, opera prima di Simone Godano. Questa divertente commedia degli equivoci, distribuita da Warner Bros. Pictures e prodotta da Matteo Rovere e Roberto Sessa, sarà nelle sale italiane a partire dal 12 aprile.

Sofia e Andrea sono una bella coppia, anzi lo erano. Sposati da dieci anni, in piena crisi, pensano al divorzio. Ma a seguito di un esperimento scientifico di Andrea, di professione neurochirurgo, si ritrovano improvvisamente l’uno nel corpo dell’altra. Letteralmente. Andrea è Sofia e Sofia è Andrea. Senza alcuna scelta se non quella di vivere ognuno l’esistenza e la quotidianità dell’altro: lei nei panni di lui, geniale neurochirurgo che porta avanti una sperimentazione sul cervello umano e lui nei panni di lei, ambiziosa conduttrice televisiva in ascesa.

Una commedia graffiante e rocambolesca che racconta il viaggio incredibile e sorprendente che Sofia e Andrea saranno costretti a fare nella vita del partner; esperienza che li cambierà per sempre, facendo ritrovare loro quel senso di empatia reciproca e vera connessione, indispensabile per amare veramente qualcuno.

Moglie e Marito segna l’esordio alla regia di Simone Godano, un’esilarante commedia degli equivoci che diverte senza cadere nei cliché della lotta tra i sessi. Uno dei punti di forza del film risiede nella sceneggiatura scritta da Giulia Steigerwalt con Carmen Danza. La storia di Sofia e Andrea, pur partendo da uno spunto immaginifico, viene raccontata utilizzando un registro realistico, vicino ai personaggi e, quindi, sincero. Anche i due attori protagonisti, Kasia Smutniak e Pierfrancesco Favino, sono stati liberi di sperimentare creando poco alla volta i loro ruoli, attraverso un importate lavoro sui movimenti, sulle espressioni, sulla voce, sui caratteri dei loro personaggi e rendendo il tutto con una grande spontaneità.

Nonostante la premessa surreale, la commedia si inoltra in una messinscena realistica in cui la quotidianità è posta al centro della narrazione: si portano in scena tematiche come i sentimenti, il rispetto, l’equilibrio di coppia.

L’espediente dell’inversione menti/corpi, frequentemente utilizzato nel cinema americano, rappresenta invece una novità all’interno del panorama cinematografico italiano. Il regista porta sul grande schermo un film sulle relazioni, sulla crisi, sull’amore che muore e rinasce soprattutto grazie alla scoperta dei reciproci punti di vista. La parola d’ordine è empatia: l’elemento fondamentale che permette di entrare nei panni dell’altro e capirne le esigenze e i bisogni.

Moglie e Marito è un film realistico che parte da uno spunto di pura fantasia in cui coesistono una dimensione più profonda e riflessiva ed una più leggera e divertente. L’attenzione è sempre focalizzata sulla qualità umana dei due protagonisti evitando così di scivolare nella dimensione farsesca che il soggetto potrebbe offrire. Una storia inverosimile ma reale al tempo stesso, in cui lo spettatore può divertirsi ma anche riconoscersi nelle tematiche proposte e, di conseguenza, emozionarsi.

Il risultato è una commedia intelligente, delicata ed originale che racconta con singolarità il confronto tra l’universo maschile e quello femminile.

Voto: 6,8

Di Silvia

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