Cannes 2016 –  Grazie a Cinefile.biz abbiamo una finestra sulla 69esima edizione del festival di Cannes. Vi proponiamo la recensione sul posto, del film di Steven Spielberg (fuori concorso) e del film di Kirill Serebrennikov (Un Certain Regard).

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Recensioni di due film del terzo giorno di festival a Cannes. Grazie all’inviato, sul posto di Cinefile.biz

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“Il GGG – il Grande Gigante Gentile” di Steven Spielberg

Sono le tre di notte e la piccola Sophie è l’unica sveglia in tutto l’orfanotrofio. Dei rumori per strada attirano la sua attenzione, e vede un enorme gigante camminare tra gli edifici. Ma anche lui la vede, e la rapisce per portarla nel paese dei giganti. Dove però lui è un microbo in confronto agli altri giganti malvagi…

Sotto l’egida di Walt Disney, Steven Spielberg porta sullo schermo il romanzo di Roal Dahl Il GGG – Il Grande Gigante Gentile. Lo fa con la tecnica usata per la prima volta da James Cameron in Avatar, che permette di riprendere contemporaneamente gli attori in carne e ossa e quelli che lavorano invece in performance capture, dando così modo a Mark Rylance di recitare realmente insieme all’esordiente Ruby Barnhill nonostante la differente stazza dei loro personaggi. Per un film di questa magnitudine, però, lascia decisamente perplessi quanto poco l’elemento estraneo (l’attore in carne e ossa nell’ambiente disegnato o il personaggio fittizio nell’ambientazione reale) si sposi con ciò che lo circonda: forse agli occhi dello spettatore disattento la differenza illuminazione e “coesistenza” tra gli elementi può anche passare inosservata, ma a tratti sembra quasi di star guardando un film vecchio di oltre un decennio. (continua)

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“(M)uchenik” di Kirill Serebrennikov

Nel pieno dell’adolescenza, Veniamin affronta una grossa crisi mistica. Legge continuamente la Bibbia, parla solo per citazioni sacre e contesta qualunque cosa non sia scritta nel libro. Una delle insegnanti si trova costantemente bersaglio delle sue invettive durante le lezioni. Prova allora a tenergli testa, ma la scuola non la aiuta…

Vincitore con Playing the Victim nel 2006 della prima edizione del Festival di Roma e presente a Venezia 2012 con Izmena, Kirill Serebrennikov porta il suo nuovo (M)uchenik nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2016. Finora nessun suo film è arrivato nelle sale italiane, eUchenik non dovrebbe fare eccezione, ma ad ogni pellicola questo apprezzato regista teatrale si dimostra autore interessante e capace, anche se non certo adatto al grande pubblico. (continua)

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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