Recensione in anteprima – A metà strada tra fantascienza e thriller classico, “Criminal” non decide mai da che parte stare e il film risulta altalenante e con una doppia anima. Il film è nelle sale dal 14 aprile.

Criminal-2016L’agente della CIA Bill Pope ha stretto un accordo con “l’Olandese”, un giovane hacker che, in cambio di un bel bottino e una garanzia di sicurezza, può impedire che il controllo di un arsenale finisca nelle mani sbagliate, quelle dell’anarchico Heimdahl. Ma l’agente Pope, unico detentore delle informazioni riguardo il luogo in cui si trovano tanto l’hacker quanto i soldi, viene assassinato e al capo della sezione inglese della CIA, Quaker Wells, non resta altra scelta che affidarsi al dottor Franks, per un esperimento mai tentato prima: trasferire la memoria di Pope nel cervello di Jerico Stewart, detenuto nel braccio della morte, incapace di distinguere il bene dal male e di provare sentimenti.

Un altro riassunto, non autorizzato, della trama potrebbe riportare quanto segue: Deadpool/Green Lantern è sposato con Wonder Woman e viene minacciato dal losco padre di Superman. A riportare un po’ di ordine il Man in Black nonchè colonnello in Captain America Tommy Lee Jones e, soprattutto, il tenente Gordon del Batman di Nolan. Aggiungiamoci pure la ricercatrice di bordo Alice Eve del secondo capitolo di Star Trek targato JJ Abrams e la fantascienza mista a fumetto è oltremodo rappresentata.

Criminal-2016-Movie-Wallpaper-02Come raccomandato dall’ufficio stampa preposto e anche a causa della conferenza stampa di presentazione a Roma del film, questa recensione in anteprima arriva a poche ore dallo sbarco nelle sale di questo “Criminal”. In verità chi vi scrive si è accorto solo poco fa che il film esce un giorno prima del canonico giovedì e quindi poco male, il film, lo rivelo subito, non è un’appuntamento imperdibile della cinematografia mondiale, anzi.

Fermo e sospeso tra due generi, il regista Ariel Vromen crea un thriller fantascientifico che in realtà sa poco di fantascienza e sa di thriller classico, adrenalinico sì ma con schemi e impostazioni vecchio stile. Ne vien fuori un film un po’ pasticciato sia nella trama sia nella sceneggiatura che non incide, non aggiunge grande interesse nel pubblico e non permette agli stessi spettatori di provare emozioni.

Si arriva a fatica alla fine del film senza sorridere di scelte assurde, di situazioni tra il Rambo e il Demolition Man di un Kevin Costner abbastanza fiacco e sempre pieno di grugniti. Un cast stellare sprecato per un film che non aggiunge nulla al genere, anzi ai generi e conferma una trama poco curata e prevedibile fin dalle prime battute. “Self/Less” uscito poco più di un anno fa anche nelle sale italiane non aiuta l’originalità del racconto che vede, casualmente e nuovamente Ryan Reynolds nel cast, questa volta come tenutario dei pensieri e non come deposito degli stessi.

Criminal_Gal_Gadot_foto_dal_film_1_mid“Criminal”, benché voglia fare solo intrattenimento, non può adottare la scusa della superficialità in alcuni passaggi e l’incredibile potenziale sia umano che tecnico a disposizione non può essere stato così mal gestito e dilapidato. Menzione speciale per Gal Gadot (Le colpe degli altri) che, seppur in una parte secondaria e banalmente accessoria, illumina la scena con la sua presenza.

Voto: 5,2

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *