Recensione  3D – Sala Energia Arcadia – Ridley Scott porta sullo schermo il libro di Andy Weir che vede protagonista un sopravvissuto sul pianeta Marte. Un solido e ottimistico film di fantascienza, molto ben calcolato, ironico e divertente. A distanza di un anno torniamo tra le stelle con entusiasmo via via crescente per portare a termine la missione.

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L’equipaggio della missione Ares 3 sul suolo di Marte si trova nel mezzo di una tempesta che non lascia scampo. Il botanico Watney viene colpito da un detrito: credendolo morto, il comandante Lewis ordina alla squadra di abortire la missione e tornare sulla Terra. Ma Watney è vivo e, mentre cercherà di prolungare il più possibile la sua sopravvivenza sul Pianeta Rosso, la Nasa ricorrerà a ogni stratagemma per provare a riportarlo a casa.

Nonostante una partenza difficile dovuta a problemi tecnici col server del Cinema Arcadia di Melzo, ne è valsa la pena aver scelto la visione in 3D in sala Energia. Un 3D che non è invasivo e allo stesso tempo aggiunge qualcosa al film più che togliere qualcosa dal portafoglio. Esaminato il 3D, il motivo della recensione è senz’altro il film. Una pellicola che porta sul grande schermo il libro di Andy Weir e lo trasforma in un buon film di fantascienza.

THE MARTIAN

A portare il libro al cinema è Ridley Scott, non nuovo a film epici e rivolti allo sci-fi, però questa volta il regista preferisce dare al suo film un clima di generale ottimismo piuttosto che ribadire un futuro negativo e distopico come nel caso di “Blade Runner”, “Aliens”, “Prometheus” giusto per citare i suoi film più noti sull’argomento. Dopo l’odissea nello spazio di “Gravity” che culmina in una allegorica rinascita, dopo il viaggio nelle profondità del tempo e dell’animo di “Interstellar”, si ritorna nello spazio con un grande appuntamento. Si ritorna sul pianeta rosso che è stato ambientazione anche di altri film: “Mission to Mars”, “Total Recall”, ecc…

Purtroppo il “sopravvissuto” aggiunto al titolo italiano, con una scelta nuovamente discutibile, toglie qualche riserva sull’esito finale della vicenda anche senza aver visto il film. Il lato positivo è invece rappresentato dal fatto che il film si regge su ben altri meccanismi rispetto a una specie di “Salvate il soldato Ryan” dello spazio, tra l’altro con protagonista, ironia della sorte, ancora una volta un personaggio interpretato da Matt Damon.

Matt Damon interpreta un novello Robinson Crusoe in maniera impeccabile come fu Tom Hanks in “Cast Away”. Ovviamente qui si tratta di sopravvivere all’arida natura marziana senza farsi lasciar andare a troppi drammi. In “The Martian” lo sconforto fa capolino solo rarissimamente, Watney (Matt Damon) infatti è estremamente realista, analizza la soluzione e ne ricava spunti, teorie che mette in pratica per ritornare sulla Terra…. in qualche modo appunto perché come dice “io non morirò su questo pianeta” (cit.)

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Non privo di qualche slancio più fantasioso che verosimile e senza farsi mancare nemmeno il nerd di turno con la sua teoria geniale che rende il film banale in alcuni tratti, la sceneggiatura è ben scritta con anche qualche interessante e spassosa scena, divertente infatti è la scena che vede protagonista Sean Bean quando viene citato e spiegato il consiglio di Elrond de “Il Signore degli anelli” oppure le citazioni sparse di serie tv e canzoni degli anni 80. Si scimmiotta un po’ anche il mondo dei supereroi e il film viene invaso dalla musica dance degli anni 70-80 giusto per far presente che “The Martian” non è un film che vuole aspirare a chissà quali traguardi ma vuole essere intrattenimento, divertimento, avventura che può sfociare non nel classico e banale “volemose bene” ma in un più costruito tifo per lo stesso obiettivo.

Molto buona la fotografia e la scelta degli interpreti con Matt Damon in grande spolvero e con personaggi secondari come Jessica Chastain, Sean Bean e Jeff Daniels che danno sfoggio della loro bravura nei seppur pochi momenti a loro dedicati. Regia che non si lascia sedurre da virtuosismi alla Cuaron ma rimane classica, asciutta, efficace.

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In pratica “The Martian” è un buon film, senza troppe pretese, guarda alle stelle e rimane con i piedi per…. Marte.

Voto: 7,7

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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