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Il dio del 36° piano

Produttore: Cassius’ feeling for you

Genere: Commedia

Regia: Alex Proyas

Cast: Rufus Sewell, Jennifer Connelly, Harvey Keitel, Tim Roth, Sigourney Weaver, John Voight, Ricky Caria

Data di uscita: 17/02/2001

Incasso totale: 116.726.460

Trama: Derrence Cale è un impiegato della Chemical Chester. Svolge piuttosto bene il suo lavoro di caposezione al piano; nessuno gli ha mai affidato quell’incarico e data la vastità dell’azienda per otto anni tutto è sempre filato liscio.
Un giorno Derrence conosce Edwin Tzadi; questo lo mette in guardia dalla sua segretaria, Mercy Adrians, la quale, secondo Tzadi, lo vorrebbe eliminare. Derrence, sconcertato, rivela la cosa a Brian ed Aileen: ma questi non sembrano per nulla sorpresi, ma anzi sembra quasi che si aspettassero che una situazione del genere si sarebbe prima o poi creata; quindi premono affinchè egli abbandoni l’azienda o, come già gli aveva chiesto Tzadi, uccida Mercy Adrians.
Una inquietante vicenda che si concluderà con una rivelazione catastrofica non solo per Derrence ma per tutto il genere umano

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Recensione (Tomcat)

Film che ci riporta nel lontano 2001 e che fu prodotto dalla Cassius Feeling for You. Un film che ha incassato 116 milioni e spicci di Euromatik, che tocco la vetta al box office e rimase in sala per 6 settimane. Nella classifica di quell’anno si posiziona al 51° posto.

Regia: 5 Proyas dirige il film in maniera decisamente flebile. Sicuramente la sceneggiatura statica e le 3 location non hanno certamente aiutato.
Sceneggiatura: 5 Una sceneggiatura con alcuni errori grammaticali (virgule, etc) e scritta con poca attenzione. Purtroppo le 3 location non aiutano a far decollare per ritmo un film basato tutto sui dialoghi, che tolgono ritmo e inficiano anche sul soggetto che non era affatto male. Anche sotto l’aspetto dello spessore dei personaggi c’è da dire che sono piatti e vengono sbattuti in scena senza troppi complimenti. La storia stessa è sviluppata in maniera confusionaria e se riesce nell’intento della sorpresa finale, rimane caotica.
Soggetto: 6 ½ La storia dell’ultimo uomo visto come un Dio non era affatto male. Fino a l’ultimo non avevo afferrato il succo della stessa. Però lo sviluppo della stessa è caotico e alla fine ne risente tutto il film.
Cast: 6 ½ Un cast di ottimi attori che svolge il suo dovere, ma sotto un certo aspetto sono perfino sprecati per il ruolo che svolgono; per assurdo quello più in vista è un attore di cui si sono abbastanza perse le trace: Sewell. Gli altri hanno piccolissimi ruoli, che non riescono a valorizzare la loro recitazione.
Locandina: 6 La locandina è carina, ma dice ben poco sulla vicenda e sfrutta una foto dell’interprete principale.
Musiche: N/A
Sito: 6 Per essere un film del 2001, non è male, con la sezione del cast ben fatta e l’approfondimento sulla trama che spiega alcune cose; peccato la mancanza di una pagina per il regista.
Voto complessivo: 5 ½ Film che lascia ben poco dopo la visione. Aveva una storia interessante, che se sviluppata meno caoticamente e rifinita meglio, avrebbe reso la visione più memorabile.

Il pregio/La cosa migliore del film: Il cast.
Il difetto/La cosa peggiore del film: Sviluppo con poche location, troppo verboso e caotico.

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Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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