Martedì 10 febbraio 2015, Rete 4. L’anti-serata inaugurale di Sanremo perfetto. Ed essendo anche un film usato storicamente come contro-programmazione al festival, Rete 4 sta mandando in onda uno spot esplicito e autoironico.

L’ESORCISTA
(The Exorcist, 1973, USA)
Horror
Regia di William Friedkin
Con:
Ellen Burstyn
Max von Sydow
Jason Miller
Linda Blair
Durata: 122 minuti

Trama:
Washington. L’adolescente Regan, figlia di una famosa attrice, comincia a presentare strani sintomi, che la cambiano sul piano fisico e mentale. Quando sua madre si accerta che tutte le spiegazioni mediche non sono esaurienti, si rivolge ad un prete che è anche uno psicologo. Questi si convince che Regan è posseduta dal demonio, e avverte padre Merrin, un prete esperto in esorcismi, unica persona che può salvare la ragazza.

Curiosità:
Il film ottenne uno straordinario successo di pubblico (89 milioni di dollari d’incasso), ribadito dagli incassi della riedizione restaurata del 2000, e fu premiato con due Oscar: per il sonoro e la sceneggiatura non originale di William Peter Blatty. Ha avuto però anche altre otto nomination: per il film, la regia, la fotografia, le scenografie, il montaggio e le interpretazioni di Ellen Burstyn (miglior attrice), Linda Blair e Jason Miller (come non protagonisti).

Friedkin durante la lavorazione aveva fatto disegnare sulla sua sedia un Oscar con un punto interrogativo accanto.

L’omonimo best-seller di Willam Peter Blatty (13 milioni di copie vendute), firmato nel 1970, fu ispirato da un caso di possessione accaduto nel 1949 in un paese del Maryland.
Lo sceneggiatore appare anche in un cameo: è il produttore del film che sta interpretando Chris.

Concepito come la risposta delle Majors al boom dell’horror indipendente lanciato nel 1968 da “La notte dei morti viventi” di Romero, al suo arrivo in sala il film fu definito dalla famosa critica Pauline Kael “un fenomeno troppo orrendo per essere preso alla leggera”; mentre Andrew Sarris, del “Village Voice”, lo descrisse come “uno spettacolo incredibilmente divertente e un film totalmente malvagio”.

La scena dove l’entità demoniaca lascia padre Karras fu filmata prima con Jason Miller truccato, poi con il trucco rimosso creando un salto che non dava l’effetto sperato.
La versione in videocassetta uscita in occasione del venticinquesimo anniversario elimina questo scompenso con un sottile effetto di morphing.

Ellen Burstyn avrebbe accettato di fare il film soltanto se il suo personaggio non avesse più dovuto dire la battuta: “Io credo nel diavolo!”. I produttori acconsentirono ed eliminarono l’espressione.

Ellen Burstyn si infortunò alla schiena durante le riprese. Infatti, nella sequenza dove viene spinta dalla figlia posseduta, un cablaggio la spinse via dal letto. Lei cadde sul coccige e gridò per il dolore, e il tutto è stato inserito nel film.

Inizialmente la produzione pensò per la regia a Kubrick, Mike Nichols e Mark Rydell. La possibilità di girare il film fu poi offerta a John Boorman, ma il regista rifiutò perché ritenne che la storia fosse “crudele verso i bambini”. Tuttavia accettò l’offerta per dirigere il seguito “Esorcista II: l’eretico” (1977), considerato da alcuni critici all’altezza del primo.

Mercedes McCambridge dovette citare la Warner Bros. per farsi accreditare come la voce del demone.

Nel film ci sono scene semi-subliminali: quando il prete sta sognando di sua madre che esce dal sottopassaggio, vi è un singolo fotogramma di una faccia, truccata in bianco e nero. Ci sono altri due scene in cui si presume sia visibile questa immagine: quando Regan, sul letto, gira lo sguardo verso padre Merrin e padre Karras e subito dopo la scena in cui gira la testa a 360 gradi.

Jane Fonda, Shirley MacLaine, Audrey Hepburn e Anne Bancroft furono contattate per interpretare il ruolo di Chris MacNeil, mentre si dice che per il ruolo di padre Merrin l’idea era di avere Paul Newman, o addirittura Marlon Brando. Invece Friedkin contattò von Sydow, perché assomigliava a un archeologo missionario che aveva visto in fotografia.

La produzione avrebbe voluto Marlon Brando per la parte di padre Karras. Friedkin impose invece Jason Miller. Questi era un commediografo (vinse addirittura un premio Pulitzer), prima di esordire al cinema con questo film. Tra l’altro tornerà ad indossare la tonaca ne ”L’esorcista III” (1990).

Il leit motiv fu inizialmente composto da Lalo Schifrin, ma il suo lavoro fu rifiutato da Friedkin, che gli preferì “Tubular Bells” di Mike Oldfield, che divenne così un successo planetario; le musiche di Schifrin furono poi riciclate per il film “Amityville Horror” (1979).

William Friedkin usò qualsiasi mezzo per abusare della pazienza del cast. Minacciava gli attori con delle pistole dietro per ottenere lo spavento richiesto. Si dice poi che schiaffeggiò un attore, che strattonasse di continuo e violentemente i membri della troupe, e che addirittura arrivò persino a legare Linda Blair ed Ellen Burstyn.

La fama di film maledetto è stata confermata da parecchi eventi strani che hanno circondato l’anno di riprese del film: la morte improvvisa di nove persone connesse in vari modi con la produzione del film (tra cui l’attore Jack McGowan) e un misterioso incendio che distrusse il set.

L’agenzia che rappresentava Linda Blair la trascurò, suggerendo almeno altri 30 clienti per la parte di Regan. Fu la madre della Blair a portarla al provino per il ruolo, che la figlia superò, battendo la concorrenza di oltre 600 candidate.

Blatty ha dichiarato di recente che secondo lui una bambina non poteva interpretare il ruolo, e suggerì di scritturare un nano.

Il regista Friedkin chiese al consigliere tecnico, il reverendo Thomas Bermingham di esorcizzare il set. Questi rifiutò, perché un esorcismo avrebbe potuto aumentare l’ansia. Il reverendo si limitò a dare una benedizione e a rassicurare la troupe e il cast.

Gli allievi dell’università di Georgetown facevano pagare alla gente 5 dollari ciascuno per poter guardare dal tetto la scena della morte di padre Karras .

Eileen Deitz era la controfigura di Linda Blair per alcune scene, compresa quella della masturbazione con il crocifisso.

Per evidenziare il fiato gelido dei personaggi nella scena dell’esorcismo, la stanza della protagonista venne costruita all’interno di un bozzolo refrigerante. La troupe dovette sopportare i –30/-40 gradi, con le conseguenti complicazioni tecniche e i guasti all’impianto. In un occasione addirittura si formò sul set un sottile strato di neve prima che la troupe arrivasse per le riprese.

Dopo la fine delle riprese, Friedkin trasferì la produzione sulla Quinta strada, al numero civico 666.

La voce del demone inizialmente doveva essere della stessa Linda Blair. Dopo 150 ore di lavoro sulla registrazione del suono in pre-produzione, Friedkin la rifiutò. Invitò la voce di Mercedes McCambridge che per inasprire la voce usò uova, alcool e sigarette, oltre ad essere legata ad una sedia, riuscendo così a formare quei suoni insoliti.

Gonzalo Gavira fu contattato per creare molti degli effetti sani speciali dato che Friedkin ammirava il suo lavoro fatto nel film El Topo (1971). Uno dei suoni più memorabili, la rotazione a 360 gradi della testa di Regan, fu ottenuta torcendo un vecchio portafogli di cuoio di un tecnico del suono davanti a un microfono.

La versione TV è stata stampata dallo stesso William Friedkin, che girò una scena con la statua della Madonna truccata come una prostituta (al posto della ancor più oscena vista al cinema). Anche il doppiaggio della voce del demone (per rimuovere il linguaggio volgare) fu rifatto dallo stesso Friedkin. Comunque questa versione per la TV non viene generalmente utilizzata.

L’infermiera che entra nell’ufficio del dottor Taney dopo l’arteriografia è la madre di Linda Blair.

L’appartamento di Prospect Avenue in cui la storia avviene era abitato una volta dall’autore del film, William Peter Blatty, quando studiava all’università di Georgetown.

L’arrivo di von Sydow alla casa è ispirato a un quadro di Magritte.

Nella versione uscita al cinema nel 2000 ci sono 11 minuti in più: le scene inedite comprendono alcuni effetti computerizzati, una scena in cui Regan, a testa in giù, scende per le scale come un ragno, e un dialogo tra padre Merrin e padre Karras.

Linda Blair, oltre che nel seguito diretto da Boorman, ha recitato anche nella parodia “Riposseduta” (1990), con Leslie Nielsen.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *