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È il giorno di Interstellar. Il film di Nolan è, se non il più atteso sicuramente uno dei più attesi dell’anno. Dopo uno dei più bei trailer degli ultimi anni, Interstellar è pronto per essere visto dal pubblico nella sua interezza. Volutamente senza 3D il film è girato in formato 70mm apprezzabili in Italia solo al cinema ARCADIA di Melzo.Difficile togliere il primo posto a questo film nei prossimi giorni. Ci tenteranno Ficarra e Picone con il loro “Andiamo a quel paese”, rivisitazione comica dei problemi seri legati alla disoccupazione. Da segnalare il nuovo film di Ermanno Olmi: “Torneranno i prati”

Riassunti tratti da filmup.it

Interstellar

In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un “wormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l’unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell’umanità.

Andiamo a quel paese

All’inizio di questa divertentissima storia, Valentino e Salvo – amici di vecchia data, rimasti disoccupati – decidono di cambiare vita e trasferirsi dalla città al piccolo comune siciliano di Monteforte, paese d’origine di Valentino e della moglie di Salvo, Donatella, nella speranza di limitare le spese. L’impatto dei nuovi arrivati con la piccola realtà del paese, però, è abbastanza complicato, specie per Salvo, abituato alla vita di città. A questo si aggiunge il fatto che Salvo, con la sua famiglia, va a vivere in casa con la suocera e che il piccolo centro pare essere abitato solo da anziani. Salvo e Valentino, sempre in cerca di una soluzione per sbarcare il lunario, trovano modo di sfruttare la cosa a loro favore, trasformando la casa in una specie di ospizio improvvisato. Il patto è chiaro: “Voi ci date la pensione e noi ci occupiamo di voi!”. Gli a#ari in principio fioriscono. Peccato che un giorno, complice una serie sfortunata e improbabile d’incidenti mortali, i vecchi sopravvissuti si convincano che la casa sia stata colpita dal malocchio e decidano di sloggiare. L’unica a non cedere, al ricatto della superstizione, è Lucia, l’anziana zia della moglie di Salvo: lei non se la sente di lasciare Valentino, Salvo e la sua adorata nipote sul lastrico. Salvo, però, sa bene che nessuna pensione è per sempre. Quando zia Lucia non ci sarà più chi penserà a loro? Così, durante una notte insonne, gli viene in mente la soluzione: Valentino deve sposare zia Lucia! Solo così la pensione sarà salva e la sua famiglia potrà raggiungere l’agognata sicurezza economica! Valentino e Lucia progettano di sposarsi in gran segreto al comune di Palermo, così da sfuggire agli occhi indiscreti dei paesani. Ma a Monteforte la notizia è così succulenta da metterci pochissimo ad arrivare alle orecchie di tutti. I primi a gridare allo scandalo sono: l’anziano parroco Padre Benedetto, il burbero brigadiere dei carabinieri, e Carmelo il nullafacente nipote della donna, che vorrebbe mettere le mani sulla pensione della zia. L’unica a non accorgersi di nulla pare essere Roberta, l’ex fidanzata storica di Valentino, tornata in paese dopo una brutta separazione sentimentale. Ma non tutti i mali vengono per nuocere e così in tutto il paese si assiste ad un rifiorire delle anziane rivitalizzate dalle attenzioni nuove riservate loro dai giovani disoccupati. La messa in scena prosegue fino all’imminenza del matrimonio ma un impensabile imprevisto verrà però a sconvolgere i loro piani e quelli dell’intero paese.

Torneranno i prati

Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.

Non escludo il ritorno

La storia parla della “terza vita” di Franco Califano: dal suo declino alla rinascita fino alla morte. Esperienze di vita, momenti tragici e di sofferenza superati sempre con leggerezza e caparbietà dal cantautore. Il Maestro cammina per una spiaggia. Si allontana dai suoi amici più cari per andare a morire lontano, in solitudine. Nel suo cammino di distacco ripercorre i momenti più duri e più belli della sua vita. Rivive attimi di divertimento avvicendati ad istanti di solitudine ed amarezza. Scopriamo il rapporto con se stesso, con gli amici, con il mondo dello spettacolo, con i giornalisti. Rammenta il suo rapporto con i giovani e quella spinta da questi ricevuta per tornare a scrivere e riemergere dall’abisso in cui si era confinato. È durante questa riflessione che il Maestro mostra i lati meno conosciuti del suo animo, attraverso frasi, pensieri ed esperienze. Un lungo e particolare viaggio che ci fa conoscere un Franco Califano inedito, del quale solo i pochi intimi che lo frequentavano ne conoscevano le sfumature. Un viaggio per dimostrare che le persone possono commettere errori e prendere strade sbagliate ma possono anche trovare la forza di risalire, cercando uno spiraglio di allegria dalle vicende più amare. A volte non conformarsi alla regola può portare all’allontanamento dalla società che ci circonda, ma è la scelta migliore per rimanere se stessi.

Tre cuori

Perso il treno per Parigi, Marc si ritrova solo in una piccola cittadina e così vagando per le strade incontra Sylvie, i due parlano del più e del meno sino all’alba, quando l’uomo prende il treno per rientrare in città; prima di partire i due si danno appuntamento a Parigi qualche giorno dopo. Quando Sylvie si presenta nel posto e all’ora concordata, di Marc non c’é nessuna traccia. Lui comunque tenterà, invano, di rintracciarla ma alla fine incontrerà un’altra donna… che si rivelerà essere la sorella di Sylvie..

La storia della principessa splendente (già dal 03/11)

Ispirato a uno dei più popolari racconti giapponesi (Taketori monogatari, Il racconto di un tagliabambù), La Storia della principessa Splendente narra le vicende di Kaguya, minuscola creatura arrivata dalla Luna e trovata in una canna da bambù da un vecchio tagliatore. Accolta e cresciuta come una figlia dal tagliabambù e sua moglie, la piccola cresce a vista d’occhio, affascinando tutti quelli che entrano in contatto con lei, fino a diventare una splendida giovane donna. Molti sono i suoi pretendenti, ma nessuno è in grado di portarle quello che davvero desidera, e nessuno, nemmeno l’Imperatore, riesce a conquistare il suo cuore…

Dopo il successo per una sola giornata di “Musei Vaticani in 3D” primo negli incassi del 04/11, escono anche: Carmen, Doraemon – il film, Get on up – la storia di James Brown, My Little Pony – Equestria Girls – Rainbow Rocks, On Any Sunday – La storia continua, Sils Maria

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Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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