Mel Gibson regista di Iron Man 4? Robert Downey Jr. lancia la sfida alla Marvel

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Scritto da:  tratto da cineblog.it

Il cambio di rotta improvviso. Dopo aver più volte detto di no ad Iron Man 4, Robert Downey Jr. ha clamorosamente riacceso la speranza dei fan Marvel. Perché Tony Stark potrebbe tornare ad avere un film tutto suo con Robert mattatore se, udite udite, sarà Mel Gibson a dirigerlo. Esatto. Intervistato da Deadline il divo ha spezzato una lancia in favore del collega, di fatto ‘bandito’ da quella Hollywood che per decenni ha tenuto in pugno, a causa dei deliri xenofobi e omofobi di qualche anno fa.

D’altronde Downey e Gibson sono grandi amici nella vita ‘reale’. Fu Mel ad aiutare Robert nel momento in cui toccò il fondo, causa droghe ed alcool. Fu Mel a stargli vicino, a dargli forza. Proprio per questo motivo Downey Jr. vorrebbe ricambiare il favore. Offrendo a Gibson una seconda chance. E che chance, potremmo dire, visto che stiamo parlando di un possibile film ‘miliardario’.

Robert ha sottolineato come Mel sia ‘cambiato’, anche se Hollywood rimane pur sempre ‘business’. E tutto si riduce a questo. “Lui è così dotato, tanto come narratore quanto come regista“, ha proseguito Downey, sottolineando le qualità di un divo due volte premio Oscar nel 1996, grazie all’epico Braveheart. 5 statuette vinte tra le quali quelle come Miglior film e Miglior Regia. Poi arrivarono La passione di Cristo e Apocalypto. Era il 2006. Da allora il nulla. Perché ad Hollywood Gibson viene ormai considerato una sorta di ‘appestato’. Tutti i film interpretati negli ultimi anni hanno deluso al botteghino: Fuori controllo, Mr. Beaver, Viaggio in paradiso, Machete Kills e I Mercenari 3. Solo la Marvel, solo Iron Man, solo Tony Stark, solo Robert Downey Jr. potrebbero riuscire nell’impresa di rilanciarlo. Ma lo studios accetterà di correre il rischio?

Fonte: SlashFilm

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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