Sul nero dello schermo, ascoltiamo due voci. Una maschile e una femminile.

Dissolvenza in apertura.

EST. GIUNGLA – ALBA

UOMO

Vento.

DONNA

Trenta chilometri orari, media standard. Raffiche a trentacinque.

UOMO

Deviazione anemometrica.

DONNA

Sud-sud-est.

Sono le primissime ore dell’alba. Una debole luce filtra tra gli enormi alberi della giungla del Messico del Nord. Il vento caldo agita le felci, che si perdono a vista d’occhio. Non capiamo che mese o anno sia.

UOMO

Campo di fuoco: distorsione trasversa. DONNA Tre click, senso antiorario. UOMO Valido: tre click antiorario. UOMO Distanza del bersaglio: riferimento lineare al baricentro. DONNA Ottocentoquaranta… al tempo, al tempo: sono ottocentoquaranta metri.

Con una dissolvenza incrociata, la mdp ci mostra due persone, ventre a terra sul basalto coperto di lichene. È una squadra di penetrazione: l’Uomo è uno Sniper, la Donna è uno Spotter. Entrambi indossano scarponi d’assalto, mimetiche a strisce di tigre, giubbotti e cinturoni tattici, pistole da combattimento.

L’Uomo si chiama RUSSELL BRENDAN KANE, tenente colonnello del SAS, ha poco più di 35 anni; la donna ha 25 anni circa, e si chiama ELLEN MYRA GRANT. Entrambi li vediamo in campo medio. Lo spotter osserva con un cannocchiale l’altro lato della cordigliera. Kane ha in mano un fucile.

KANE

Dislivello.

GRANT

Centottantacinque metri.

KANE

Rettifica verticale.

GRANT

Grant resta a guardare, a lungo.

GRANT

Negativo, ripeto: negativo. Bersaglio fuori focale. KANE (per nulla ansioso) Continua a osservare.

GRANT

(dura) L’ho perso…

Cinque click, ascendente.

La mdp stringe sui volti dei due: sono coperti di una mescolanza di tinte fangose, di fluido anti-insetti, sudore. Sono lì in attesa da tempo, si vede. Kane ha un volto duro, segnato da anni di esperienza sul campo, capelli castani corti (Christian Bale). Grant, invece, ha un volto giovane, pulito, capelli lunghi biondi arrotolati (Scarlett Johansson).

KANE

Valido: cinque click, ascendente.

La mdp inquadra per un istante il cielo: nubi color cenere. Comincia a piovere.

KANE

Campo di fuoco in reticolo. Ultima acquisizione bersaglio.

GRANT

Confermata. Bersaglio in focale… (poi, allarmata) Un momento, aspetta un momento.

Lo spotter osserva con più attenzione. Nella sua soggettiva, la mdp ci mostra il lato opposto del canyon.

La mdp ci mostra l’altro lato della cordigliera, al di là del baratro: fitta vegetazione tropicale continua a oscillare.

GRANT

(f. c.) L’ho proprio perso, merda!

Primo piano di Kane, impassibile.

KANE

Non l’hai perso. È lui che vuole farcelo credere.

GRANT

(dubbiosa) Non può sapere che l’abbiamo tracciato. KANE Lo sa. L’ha capito nel momento in cui siamo usciti dal suo reticolo. GRANT (c. s.) Ma tu riesci a vederlo?

Kane si avvicina al cannocchiale e scruta nel mirino.

KANE

Riesco a percepirlo: è sempre là fuori. Da qualche parte tra le rocce. Sai quello che devi fare.

Grant striscia in avanti, una progressione calcolata e controllata. Lo spotter si passa la lingua sulle labbra.

GRANT

Campo di fuoco in osservazione…

Lo spotter riposiziona il bipode d’appoggio e spinge il massiccio cilindro ottico del cannocchiale. Inquadra di nuovo il versante opposto del canyon.

GRANT

(scrutando) Acquisizione bersaglio rimane negativa.

Nulla si muove dall’altro lato del canyon.

KANE

Sei troppo vicina al vuoto. Sei anche troppo esposta.

GRANT

Ho un’ultima linea di piante davanti a me…

KANE

E lui potrebbe avere un mirino telescopico a scansione termica. Arretra, spotter. Fallo ora… Grant si appoggia su un gomito: si allontana dal telescopio e si gira per guardare Kane.

GRANT

Una domanda, colonnello: quando comincerai a fidar…

All’improvviso, le lenti del telemetro esplodono: frammenti eruttano e alcuni di essi colpiscono Grant alla guancia, che comincia a sanguinare. Un proiettile di grosso calibro la sfiora. Kane fa fuoco: il fucile a precisione spara più volte. Lo spotter, per proteggersi, schiaccia il volto sul lichene.

Vediamo l’altra parte del baratro. Qualcosa si muove: un UOMO, ghillie mimetico, capo e volto celati da un cappuccio a rete, fucile in braccio. L’Uomo barcolla, colpito in pieno: resta in bilico sull’orlo della voragine, poi cade nel vuoto.

Kane si rialza, si stiracchia, osserva l’altro lato a lungo. Poi si avvicina a Grant, ancora immobile a terra, scie minuscole di sangue sulla tinta mimetica del viso. Kane le offre la mano sinistra, inquadrata in dettaglio: è protetta da un guanto nero privo del solo dito indice, il dito con cui Kane spara.

Dissolvenza in chiusura.

KANE

Ti avevo detto di non esporti.

EST./INT. LOS ANGELES/CANTINA VALLEJO – MATTINA

La mdp mostra una panoramica di Los Angeles. Stacco.

La mdp con un totale ci mostra la Cantina Vallejo, un bar. Il bar è piccolo: il bancone da una parte, le finestre che danno sulla strada dall’altra, tavoli e sedie nel mezzo, antiquati ventilatori a pale. Muri e soffitto sono rovinati da numerose crepe e dai colori indefiniti. Kane è seduto a un tavolo. Una cameriera, una ragazza messicana sui 15 anni, con sandali di cuoio, gonna corta a fiori e camicetta di cotone bianco a spalle scoperte, gli si avvicina. In sottofondo sentiamo “Amor y control” di Ruben Blades.

CAMERIERA

Otra tequila, señor?

Kane, pantaloni kaki, camicia slacciata su tank-top grigio, risponde senza distogliere lo sguardo dalla finestra.

KANE

Sì, por favor.

La cameriera sistema uno spicchio di limone tagliato di fresco sul tovagliolo di carta e si protende verso Kane per riempirgli nuovamente il bicchiere. Nel farlo, gli offre la visione di un seno solido nella scollatura abbondante, i capezzoli eretti.

CAMERIERA

Provecho, señor.

Kane annuisce impercettibile, fa scivolare sul tavolo di legno una banconota da 20 dollari, inquadrata in dettaglio. La ragazza la prende e fruga nella tasca della gonna alla ricerca del resto. Kane però la ferma con un gesto della mano. Primo piano della ragazza: sorride.

CAMERIERA

Muchas gracias, señor.

KANE

De nada.

Kane continua a guardare oltre i vetri incrostati: ombre si muovono fuori del bar.

Kane beve la tequila in un solo sorso. La ragazza torna a portargli un altro spicchio di limone e a riempirgli il bicchiere. Notiamo solo ora che dietro il bancone c’è il barista: ha poco più di 50 anni, guance butterate dall’acne, la camicia chiazzata dal sudore. Asciuga in modo meccanico i bicchieri.

Verso il fondo del locale, avvolti nella semioscurità, tre uomini, ispanici dai lineamenti pesanti e con le barbe ispide, bevono scotch e birra messicana. La mdp ci mostra uno di loro: doppio mento, occhi porcini, giacca nera di pelle. Si guarda intorno, Kane però lo ignora.

All’improvviso, una voce maschile.

Primo piano di Kane.

UOMO

Oye, qué pasa, mi querida?

Un UOMO entra nella Cantina Vallejo, assieme alla polvere. La cameriera corre verso di lui: gli attorciglia entrambe le gambe attorno alla vita, le braccia al collo e lo bacia su entrambe le guance. Fine della canzone.

CAMERIERA

Eduardo!

L’Uomo si chiama EDUARDO MORENO RIVAS, 35 anni circa, barba curata, capelli castani mossi (Edgar Ramirez). Eduardo indossa pantaloni e una maglietta bianca. Sussurra qualcosa nell’orecchio della ragazza, che lo bacia di nuovo sulla guancia. Rivas, però, getta uno sguardo veloce ai tre uomini, poi rivolge la sua attenzione a Kane, immobile.

Eduardo mette la ragazza a terra e va a sedersi di fronte a Kane: offre la sua mano destra.

EDUARDO

Mi avevano detto che eri finito in paradiso, hombre.

KANE

(stringendo la mano) Il paradiso è una leggenda. L’inferno è in terra. EDUARDO Ah, sì? Non ci avevo fatto caso. KANE Siamo già tutti sull’altro lato, compadre. Il punto è accettarlo. EDUARDO Molto metafisico. Al passaggio di Tijuana, avevo sentito che i fratelli Colon ti stavano cercando.

KANE

Mi hanno trovato.

EDUARDO

Y qué pasó?

KANE

Uno credeva di essere a prova di proiettile, l’altro era convinto di poter volare… Eduardo ascolta, la mdp stringe su Kane.

KANE

Eduardo sorride.

Avevano entrambi torto.

EDUARDO

Niente male, hombre, niente male… Per un cadavere.

Eduardo toglie il bicchiere dalla mano di Kane, lo scola di un fiato e fa cenno alla cameriera per un altro giro. Kane guarda prima lei, poi lui.

Kane accenna alla cameriera.

Rivas è scandalizzato.

KANE

Stai commettendo un crimine, Eddie.

EDUARDO

Quale, scroccarti un altro drink?

KANE

La ragazza potrebbe essere tua sorella.

EDUARDO

Oye, hombre… È come se lo fosse, ok? Sono stato io a farle passare il confine. KANE Lo stesso vale per quelli che hai nel furgone? EDUARDO (stupito) Come diavolo hai fatto a vederli?

Kane resta in silenzio. Eduardo comprende. Kane resta in silenzio. Arriva la cameriera: riempie i due bicchieri, poi va via. Eduardo riprende.

EDUARDO

Sono una famiglia, nient’altro che una famiglia. Quello che ne resta. L’uomo si chiama Francisco Menendez, sua moglie è morta, come suo padre. KANE I padri di molti uomini sono morti. EDUARDO Questo qui lo hanno assassinato, Kane. Per farla pagare al figlio. KANE Vendetta trasversale. EDUARDO Esatto: Menendez era giornalista investigativo a Guadalajara. Non aveva paura di dire la verità sugli imperatori della neve messicana.

Kane dà un fugace sguardo ai tre uomini nel fondo del locale.

KANE

Chi ha cercato di sbattere in prima pagina: Hurtado, Duran o entrambi?

Eduardo beve un sorso di tequila.

EDUARDO

Duran. L’ordine è partito proprio da lui in persona. (scuote il capo) Menendez è rimasto a seccare al sole. I pezzi di merda della polizia della città gli hanno riso in faccia e l’hanno mandato a fare in culo. Il giornale gli ha voltato le spalle. I narcos lo stanno ancora cercando. Per questo il Comandante Orozco mi ha chiesto di portarlo fuori, lui e suo figlio.

Primo piano di Kane: beve.

KANE

E quanto fuori li stai portando, Eddie? Eddie, colto alla sprovvista, non risponde.

KANE

Gulfstream Mark-V.

EDUARDO

Hombre, ascoltami…

KANE

(senza badargli) Fuerza Aerea de Mexico. Siglia internazionale di navigazione: K-T-due-quattro-due-zero. EDUARDO Devi lasciarlo sepolto quel demone, hombre. Tutto il Messico del Nord è tappezzato dalla tua faccia: ogni cholo cabròn da Los Cabos a Matamoros è pronto a bere il tuo sangue per molto meno di 100.000 dollari americani.

Kane ha un sorriso distante.

KANE

Davvero? Anche i fratelli Colon avevano sete. E da te, Eddie, non ho ancora avuto una risposta.

Eduardo rotea gli occhi.

EDUARDO

A quale domanda?

KANE

Gulfstram Mark-V.

EDUARDO

Hombre, devi sapere che il Comandante Orozco non è del tutto d’accordo su questa cosa. Se deve accadere, accadrà negli Stati Uniti, oltre confine. KANE Non ci sono confini nel regno dei morti. EDUARDO Ma c’è comunque un problema. Un problema (calcando la parola) politico.

Per un istante, Kane sposta lo sguardo da Eduardo al fondo della Cantina Vallejo: i tre messicani continuano a bere.

KANE

Ti ordino un’altra tequila, Eddie.

EDUARDO

Stammi a sentire, cazzo! Se noi allarghiamo il campo di fuoco al di fuori del Messico, se la connessione zapatista arriva in superficie, gli americani sentirebbero puzzo di quella roba che li fa sempre incazzare…

Primissimo piano di Eduardo.

EDUARDO

Terrorismo, Kane! Terrorismo de mierda! Sono passati anni dal casino di New York, ma i gringos continuano ad avere il sangue agli occhi, cazzo.

Kane ha un sorriso sardonico.

KANE

Gli piace avere il sangue agli occhi. Fa un gran bene ai contratti degli armamenti. Eduardo resta serissimo.

EDUARDO

Il che sposta ma non modifica il problema. Lo Zio Sam continua a prometterci appoggio: tu crea qualche altro casino, e tutto finisce in fondo a un cesso intasato! KANE Le promesse sono altro materiale da regno dei morti: tu e il Comandante Orozco questo dovreste averlo imparato da molto tempo. EDUARDO Lo sappiamo, hombre, lo sappiamo! Ma abbiamo bisogno di tutto tra quelle montagne maledette: cibo, armi, munizioni, carburante, tende, medicinali! (calcando la parola) Di tutto, capisci? L’ultima volta che sono stato su al campo, ho visto bambini malati di tifo, di tubercolosi, di dissenteria. Orozco è costretto a muoversi sempre: sia l’esercito che i narcos continuano a darci la caccia. Senza l’aiuto americano siamo finiti.

Kane resta un attimo in silenzio.

KANE

Impressionami con un altro po’ con la politica, Eddie. Chi sarebbe a mandare avanti il negoziato di beneficenza sul versante del sempre munifico Zio Sam? EDUARDO (sporgendosi in avanti) Un pezzo da novanta della CIA. Un certo Porterfield.

Kane è decisamente sorpreso.

KANE

Malcolm F. Porterfield, direttore delle operazioni per l’America Latina?

EDUARDO

Allora lo conosci. Che tipo è? Ci si può fidare? Kane non risponde. Eduardo si spinge contro lo schienale della sedia, passandosi le dita tra i capelli.

Kane allunga una mano alla borsa di cuoio che ha ai suoi piedi: in dettaglio, vediamo scattare le fibbie a cerniera.

KANE

Gulfstream Mark-V. Il piano di volo.

Primissimo piano di Kane, serissimo.

EDUARDO

Non l’ho con me.

KANE

Eddie, non turbare Caino.

EDUARDO

L’ho lasciato nel furgone, con Menendez. Kane continua a fissarlo. Eduardo, alla fine, espira a fondo sconfitto.

EDUARDO

D’accordo, andiamo a prenderlo. Particolare della mano destra di Kane nella borsa.

KANE

Quanto ci vuole per estrarre?

EDUARDO

(non capendo) Cosa? (poi, teso) Ah, mierda… Diciamo un secondo e mezzo. KANE Al mio mark.

Ascoltiamo un secco scatto metallico dall’interno della borsa.

KANE

Tre, due, uno: mark!

Kane si alza per primo, un fucile d’assalto nero emerge dalla borsa e gli vortica in pugno: calcio estensibile, proiettile in canna, sicura tolta. Eduardo schizza verso destra, ruotando su se stesso: da sotto la camicia tira fuori un fucile a pompa Mossberg 590 calibro 12, canna segata, impugnatura a pistola, niente calcio. La mdp ci mostra i tre gorilla messicani, pistole di grosso calibro puntate: Giacca di Pelle ha una semiautomatica Ruger calibro 45, il secondo, 20 anni circa, capelli lunghi unti, una pistola mitragliatrice MAC-10 impugnata a due mani, il terzo, barbetta rada su una gola fitta di tatuaggi, una pistola mitragliatrice Heckler&Koch MP7 9mm parabellum.

La cameriera adolescente, pallida come il gesso, è addossata al bancone, nel bel mezzo delle bocche da fuoco. La mdp inquadra in dettagli rapidi e ravvicinati i grilletti delle armi, le canne, i calci, le bocche da fuoco. Inizia “Killed by Death” dei Motörhead

GIACCA DI PELLE

(a Eduardo)

Eduardo ride.

Te vai in culo, hombre. Noi vogliamo Menendez.

EDUARDO

Oye, maricón, chi cazzo è Menendez? CAPELLI UNTI Oye, pezzo di merda…

Capelli Unti si sposta verso il bancone, verso la ragazzina.

CAPELLI UNTI

Io lo chiedo alla chica aquí donde está Menendez. Kane ha seguito Capelli Unti puntandolo col suo fucile.

KANE

Questo dipende. Quanto ci tieni a saperlo? GOLA TATUATA Tu chi cazzo sei, hijo de puta? KANE Puoi chiamarmi Caino.

I tre si bloccano. Giacca di Pelle si passa la lingua sulle labbra, nervoso. Silenzio.

KANE

Due alternative: andare in pace. Oppure restare a crepare. Eduardo contrae l’indice sul grilletto del fucile.

EDUARDO

Andate via. Dimenticate Menendez, dimenticate che tutto questo sia mai avvenuto e andate via.

All’improvviso, accade qualcosa, alla sinistra di Kane e Rivas, alla destra dei tre gorilla: il barman ha afferrato per la gola la ragazza, trascinandola con la schiena a ridosso del bancone e puntandole alla gola un revolver 357 Magnum.

BARISTA

Io gli piscio in bocca a Menendez!

EDUARDO

Lasciala andare, amigo. Rivas stringe l’impugnatura del fucile: le dita scricchiolano.

EDUARDO

Lei non c’entra.

BARISTA

Ce la faccio entrare io! Caino vale 100.000 dollari! Kane sposta ancora l’angolo di tiro.

KANE

E il tuo cervello sul muro quanto vale? Il barista arma il cane del revolver, inquadrato in dettaglio.

BARISTA

Va’ a fare in cu…

Il fucile di Kane spara un solo colpo. Metà della testa del barista esplode e vola sulla parete, sangue finisce addosso alla ragazza. Kane cade nel momento esatto in cui Capelli Unti tira il grilletto della sua arma. I proiettili falciano i tavoli, schegge in tutte le direzioni.

Kane spara sette colpi col fucile: i proiettili colpiscono Capelli Unti al centro del corpo, facendolo caracollare all’indietro. Sangue e frammenti di ossa fuoriescono dalla schiena del messicano. Ci spostiamo su Eduardo: spara. Gola Tatuata incassa la prima scarica al ventre, la seconda lo centra al torace.

Gola Tatuata viene letteralmente sollevato da terra e viene catapultato attraverso la finestra fuori dalla Cantina Vallejo. Un momento di stasi. Giacca di Pelle guarda prima Kane, poi Rivas. Vuota a casaccio tutto il caricatore della sua pistola, coprendosi la ritirata verso l’uscita della Cantina Vallejo. Rivas spara per la terza volta: demolisce la porta e parte del muro, inondando Giacca di Pelle di legno e intonaco.

Giacca di Pelle esce. Kane va in strada, fucile puntato in alto. Attorno a lui si forma il vuoto: i passanti scappano, urlando. Vediamo Giacca di Pelle correre centocinquanta metri più lontano. Kane, inquadrato in figura intera, si posiziona al centro della strada e allinea il mirino telescopico, visto in dettaglio. Vediamo ancora una volta Giacca di Pelle: filtrato dalle onde termiche, è un’ombra tremolante. Restiamo su di lui. Un colpo. L’ombra sul crinale della collina si piega in due, barcolla e cade a faccia avanti. Fine musica.

NT. QUONSET – GIORNO

Un dettaglio ravvicinato della foto di un UOMO. La foto è in bianco e nero sgranato, sfuocato. L’Uomo ritratto nella foto ha folti capelli neri, un’età tra i 45 e i 50 anni, in giacca e cravatta. Ascoltiamo una voce maschile.

UOMO

Hurtado.

La mdp allarga a partire dalla foto: è appuntata su una lavagna di sughero poggiata su un treppiede metallico. Un UOMO in abiti civili, abito grigio, camicia azzurra, cravatta, è in piedi verso la parte più interna del quonset: è MALCOLM F. PORTERFIELD (Michael C. Hall).

PORTERFIELD

Xavier Reynaldo Hurtado. Breve pausa a effetto di Porterfield.

PORTERFIELD

Il bersaglio più grosso di tutti.

La mdp ora ci mostra tre uomini seduti al tavolo da campo, su cui ci sono mappe, diagrammi, altre foto, come sulle pareti del quonset. Il primo è Kane, in mimetica da combattimento nera, maniche sopra i gomiti. Il secondo uomo, seduto accanto a Kane, è poco oltre la sessantina, occhi azzurri, anche lui in mimetica nera: è SIR PETER CARVER DE BLENHEIM, Comandante in capo del 22° Reggimento Special Air Service (Malcolm McDowell).

Il terzo, invece, poco più di 40 anni, mascella quadrata, folti capelli castani, un accenno di barba, mimetica ricca di specializzazioni militari, è il Colonnello CRAIG MURRAY BAUMGARTEN, capo della Delta Force USA (Josh Brolin).

PORTERFIELD

Non conosciamo l’esatta entità dei capitali sotto il controllo di Hurtado. Porterfield guarda i tre uomini. Kane sembra sul punto di sbadigliare.

PORTERFIELD

Stime ragionate parlano di cifre comprese tra i 50 e i 70 miliardi di dollari. Più di Warren Buffett, più di Bill Gates, più del suo connazionale Carlos Slim Helú. A tutti gli effetti, Xavier Reynaldo Hurtado potrebbe essere l’uomo più ricco del pianeta.

La mdp ci mostra di nuovo la foto di Hurtado.

PORTERFIELD

Non quella che si definisce una nozione importante, considerando soprattutto da dove viene tutta questa prosperità…

La mdp stringe su Porterfield.

PORTERFIELD

Cocaina. (breve pausa) Il nome della grande macchina di Hurtado: Cartello di Palenque.

La mdp ci mostra un punto sulla mappa del Messico, nella parte meridionale: Palenque.

PORTERFIELD

La città è nel Chiapas, ma quasi tutte le operazioni chiave del Cartello si sviluppano tra i Monti Nombre de Dios, a tremila chilometri a nord-ovest.

La mdp passa in rassegna i volti di Kane, DeBlenheim e Baumgarten.

PORTERFIELD

In un limitato arco di anni, quasi dal nulla, Hurtado ha fatto del Cartello di Palenque il più

colossale impero mondiale della droga. Ha preso il posto di coloro che lo precedevano, ha conquistato i loro regni, la terra coltivabile e la manodopera. Ha comprato poliziotti, agenti della Narcotici, giudici, ministri. Persino capi di stato.

Porterfield siede.

Porterfield inarca le sopracciglia, perplesso.

PORTERFIELD

Potrebbe essere più chiaro, tenente colonnello Kane? La mdp inquadra Kane.

KANE

Siamo stati noi a creare quegli assassini.

PORTERFIELD

Kane non perde la sua calma mentre parla.

Kane guarda la foto di Hurtado.

KANE

L’Occidente, il Norte…

KANE

PORTERFIELD

Carlos Ortiz, penultimo presidente del Messico, costretto alle dimissioni in quanto sul libro paga del Cartello di Palenque.

Altro momento di silenzio.

PORTERFIELD

Non è fantapolitica, signori. Hurtado ha tutto, davvero: piantagioni di coca sui monti, raffinerie. Trasporto via terra, via mare e via aria. Vendita all’ingrosso, spaccio al dettaglio. E, naturalmente, a difesa di tutto ciò, un vero esercito di narcos: migliaia di uomini armati fino ai denti, ben addestrati da ex ufficiali usciti da tutte le peggiori dittature del Centro e Sud America. (altro silenzio) Assassini, signori. Autentici assassini. Loro e chi li comanda.

La mdp resta su Porterfield.

KANE

(f. c.) La catena della responsabilità.

Noi?

Abbiamo tenuto in piedi sanguinari figli di puttana come Pinochet, Somoza, Stroessner, Noriega, Hussein, bin Laden. A loro soldi. E alle loro squadre della morte soldi, armi, addestramento, strumenti di tortura.

Porterfield non sembra affatto colpito.

PORTERFIELD

A quel tempo, colonnello, era cruciale che quei governi contenessero l’avanzata comunista e castrista. KANE In questo tempo, cos’è cruciale?

Interviene DeBlenheim.

DEBLENHEIM

Brendan.

Kane lo guarda: DeBlenheim è l’unica persona nella stanza verso cui sembra mostrare del rispetto.

DEBLENHEIM

Lasciamo che Mr Porterfield termini il suo briefing.

KANE

Sì, signore.

PORTERFIELD

(mellifluo) La ringrazio, generale. Signori, parliamo di un apparato che ha ormai superato la penetrazione e l’influenza dei grandi cartelli colombiani di Cali e di Medellin. Ha anche superato il loro giro d’affari.

Porterfield mostra dei grafici, inquadrati in dettaglio: varie linee partono e si diffondono in varie direzioni da Palenque.

PORTERFIELD

La neve di Palenque fluttua su tutto il Nord America, l’Europa, su buona parte della Russia a Ovest degli Urali. E potrebbe addirittura essere arrivata alla Corea, al Giappone e al continente australiano.

La mdp mostra di nuovo la foto di Hurtado.

PORTERFIELD

Anche qui siamo a livello di stime, ma il fatturato annuo generato dalla tempesta di polvere bianca che il Cartello di Palenque scarica sullo scacchiere internazionale potrebbe essere compreso tra i 150 e i 200 miliardi di dollari.

Kane e DeBlenheim restano impassibili. Baumgarten invece è sorpreso.

BAUMGARTEN

Malcolm. Cerchiamo di essere cauti con i numeri: è quasi la metà del deficit federale degli Stati Uniti. PORTERFIELD

È così.

Baumgarten serra le labbra. Malcolm, stai dicendo che dei fottuti maricónes spacciatori di cocaina gestiscono qualcosa

BAUMGARTEN

di simile al bilancio di uno stato?

PORTERFIELD

Apprezzo la valutazione, colonnello, ed è per questo che il governo degli Stati Uniti (passa a guardare Kane e DeBlenheim) e il governo di Sua Maestà Britannica, in rappresentanza dell’Unione Europea Allargata, sono concordi nel riconoscere nell’attività del Cartello di Palenque un pericolo chiaro e palese alle rispettive sicurezze nazionali.

Primo piano di Kane.

KANE

Non fermeremo questo pericolo chiaro e palese, Mr Porterfield. Almeno non con i nostri metodi da Era Paleolitica. PORTERFIELD E per uscire dal Paleolitico, tenente colonnello Kane, quali metodi più evoluti suggerirebbe? KANE Quelli classici, ovvio: confiscare i conti in banca, come inizio. Poi incenerire le piantagioni con il napalm, bombardare le raffinerie, fucilare i trafficanti, piantare un proiettile nel cranio degli spacciatori, il prezzo della pallottola addebitato ai parenti superstiti. Se esistono. PORTERFIELD E dei tossicodipendenti, che dovremmo fare? KANE Dovremmo concedere loro un tentativo di riabilitazione, usando i fondi confiscati ai signori della droga. Un tentativo e uno solo. PORTERFIELD E se dovesse fallire? KANE Si ritorna al proiettile nel cranio.

Porterfield assume un’espressione acida.

PORTERFIELD

Già che ci siamo, colonnello Kane, perché non anche qualche bomba all’idrogeno su Città del Messico, La Paz e Bogotá? KANE L’idea del secolo, Porterfield. Pensi solo a tutti quei grassi contratti pubblicitari nei servizi della CNN da Ground Zero.

Porterfield sogghigna. La mdp ci mostra DeBlenheim: si concede un sorriso anche lui.

PORTERFIELD

Della CNN faremo a meno, ma rimuoveremo comunque dall’equazione il Cartello di Palenque. In realtà, l’uomo che i nostri governi hanno scelto per rimuoverlo è lei, tenente colonnello Kane.

Kane, stupefatto, fa per parlare, ma si blocca. Porterfield si protende verso di lui, la mdp lo inquadra in primissimo piano.

PORTERFIELD

E visto che l’idea le piace tanto, sarà lei a piantare un proiettile nel cervello di Xavier Reynaldo Hurtado.

Stacco.

La mdp mostra una mappa sistemata su una lavagna di sughero. Un piccolo punto luminoso color rosso di un puntatore laser indica una specifica coordinata sulla mappa. La voce di Baumgarten.

BAUMGARTEN

Aztlan. Il campo di fuoco conclusivo.

Nel quonset, oltre Baumgarten, sono presenti Kane e Porterfield. Kane segna un appunto sul suo taccuino.

BAUMGARTEN

Aztlan è un altopiano disabitato, quota 2100 metri. Non abbiamo una recon fotografica, ma l’analisi del satellite mostra tracce di antiche strutture in rovina, forse i resti di una chiesa. La Casa Alambrada, hacienda e quartier generale di Xavier Hurtado, è a oltre sessanta chilometri a sud-est, eppure Aztlan ha per quell’uomo un significato di estrema importanza. KANE Quale significato? BAUMGARTEN Non lo sappiamo. KANE E allora come fate a sapere che è così importante?

Baumgarten e Porterfield si scambiano un’occhiata.

PORTERFIELD

Temo che questa sia un’informazione top-secret. Kane guarda prima lui poi Baumgarten. Il disprezzo è evidente.

KANE

Porterfield, eviti il manuale idiota della spia idiota. Chi è la vostra gola profonda all’interno del Cartello di Palenque? PORTERFIELD Lei è al corrente, Kane, di ciò che disse quel saggio, non è vero? KANE Forse lo stesso che disse la buona donna: servizio completo, cento dollari?

Porterfield resta serissimo.

PORTERFIELD

Ciò che non si sa, non può danneggiare.

KANE

Lei è al corrente, Porterfield, che i pezzi di quel saggio finirono sparsi in un raggio di una

ventina di metri: il povero stronzo non sapeva di essere entrato in un campo di mine. Porterfield si irrigidisce.

BAUMGARTEN

Russell, ascolta. Abbiamo una gola profonda tra i maricónes. Ma nemmeno io so chi è: Malcolm e gli altri sono molto abbottonati al riguardo. Devi credermi. KANE Ok. Continua, Craig. BAUMGARTEN Aztlan è meta di un pellegrinaggio per Xavier Hurtado. Quello che potrebbe essere un rito di rimembranza, un rito che accade ogni anno, sempre nello stesso giorno.

Baumgarten dà uno sguardo al suo orologio.

Kane resta in silenzio.

BAUMGARTEN

Quasi esattamente 96 ore da adesso.

BAUMGARTEN

La Casa Alambrada è una fottuta fortezza. Impossibile colpirlo là. Invece, Aztlan è indifendibile.

Baumgarten sorride: Kane resta ancora in silenzio. Baumgarten sposta il puntatore su un diverso punto della mappa.

BAUMGARTEN

L’inserzione avrà luogo in questo quadrante: Barranca de Aguilar, la valle contigua all’altopiano, verso ovest. Stanotte, Russell: questo vuol dire che avrai un giorno per arrivare al campo di fuoco, più due interi giorni per fare tutte le recon ravvicinate che ti servono. KANE Come estraggo? BAUMGARTEN Evac primario, evac secondario.

Baumgarten muove di nuovo il puntatore, mostrando a Kane e a noi due diverse coordinate della mappa.

BAUMGARTEN

Ti diamo tutto il meglio dell’equipaggiamento, Russell: Delta Force ti porta dentro, Delta Force ti tira fuori.

Un momento di pausa. Torno a dirlo: abbattere Hurtado non servirà. Qualcun altro ha già la bava alla bocca per

KANE

salire al trono del Cartello di Palenque.

PORTERFIELD

Questo non è necessariamente lo scenario futuro che stiamo osservando.

Porterefield fruga tra le carte che ha davanti, prende un’altra foto e la porge a Kane che la guarda.

PORTERFIELD

Eusebio Lorenzo Duran y Ybarra. Quest’individuo è l’eminenza grigia alle spalle di Hurtado: laurea ad Harvard, Ph.D. al MIT, molto raffinato e senza alcun briciolo di coscienza.

Kane restituisce la foto.

PORTERFIELD

Con Hurtado rimosso dall’equazione, Duran cercherà di assumere il completo controllo dell’impianto. È inevitabile. KANE Ma la CIA non ritiene che ciò funzionerà. PORTERFIELD La CIA ritiene molto difficile che possa funzionare. All’interno del Cartello, Duran è temuto da quasi tutti, ma gradito a ben pochi. Questa donna, in particolare…

Porterfield prende una terza foto e la passa a Kane, che guarda e resta sorpreso. La mdp ci mostra la foto: vi è ritratta una DONNA sui 35 anni, lunghi capelli corvini, labbra turgide e sensuali, occhi bistrati, scollatura generosa, minigonna che fa risaltare le lunghe gambe (Paz Vega).

PORTERFIELD

Dolores Natalia Echevarria. Ex Miss Messico, ex soubrette della tv messicana, ex amante dell’ex presidente Ortiz deposto per corruzione. Pare voglia intraprendere la carriera d’attrice a Los Angeles.

La mdp inquadra per un attimo Baumgarten, poi Kane che annuisce.

PORTERFIELD

A Miss Echevarria, una sorta di ministro degli esteri di Hurtado, l’idea di essere scavalcata da un unto bastardo come Duran potrebbe non piacere.

Kane si alza e indossa il giubbotto sopra la casacca della mimetica.

KANE

Guerra tra bande all’interno del Cartello di Palenque?

PORTERFIELD

Qualcosa del genere. Lei vada dentro e abbatta il bersaglio grosso.

INT. TARMAC – ALCUNI MINUTI DOPO

Kane, in mimetica e col paracadute sulla schiena, seguito da DeBlenheim e Baumgarten si sta avvicinando al cargo in attesa: il primo trasporta il bergen, lo zaino tattico, di Kane, il secondo regge la custodia con dentro il fucile da tiro dello sniper.

Kane si ferma e si volta.

BAUMGARTEN

Russell, sta’ a sentire…

BAUMGARTEN

Non vogliamo credere che accadrà questa volta, ma le Black Ops sono le Black Ops… Kane controlla l’imbracatura dell’apparato a ossigeno.

KANE

Non sai mai come e quando la merda può finire nel ventilatore.

BAUMGARTEN

Infatti. Se dopo il tiro manchi entrambi i punti di estrazione, c’è ancora qualcuno che gioca nella nostra squadra nella cordigliera Nombre de Dios.

Kane resta in ascolto, mentre con le dita passa sugli alloggiamenti con le munizioni.

BAUMGARTEN

Orozco, Comandante Orozco. Non è il suo vero nome ma è così che si fa chiamare. Guida una banda di guerriglieri zapatisti antigovernativi: sono straccioni, d’accordo, ma hanno comunque dato qualche problema al Cartello e al movimento della cocaina. Dovesse andare tutto male, cerca di unirti a loro e trova il modo per comunicare: verremo a tirarti fuori. KANE Perché questo Orozco ce l’ha con Hurtado? BAUMGARTEN Non lo sappiamo. DEBLENHEIM Non sapete molto, Craig, o sbaglio? Il problema è che sarà uno dei miei uomini a pagare il prezzo della vostra ignoranza.

Rapidi sguardi silenziosi tra Baumgarten, DeBlenheim e Kane. La mdp ci mostra l’interno del tarmac: uomini in corsa lungo il perimetro della base. Altri uomini, mimetiche da combattimento e armi in pugno, sono appostati attorno a killing houses, strutture composte di copertoni di autocarro riempite di sabbia.

DEBLENHEIM

A questo punto, colonnello Baumgarten, scambierò qualche parola in privato col colonnello Kane.

Baumgarten annuisce e va via. DeBlenheim attende poi parla a Kane.

DEBLENHEIM

Brendan, ho metà del G Squadron nel Belize. Mi bastano dodici ore per far arrivare l’altra metà da Hereford, in pieno assetto da guerra.

Kane dà appena uno sguardo alla UMV che si avvicina a Baumgarten e alla rampa del cargo. Poi si rivolge a DeBlenheim.

KANE

Tu lo sapevi, Peter. Dall’inizio.

DEBLENHEIM

Lo intuivo. La scelta era tra te e Wolf Hellstrom, della Divisione L norvegese.

La mdp inquadra entrambi in piano americano di profilo. Vediamo scendere dalla UMV Porterfield e qualcun altro in mimetica. Kane ignora tutto.

KANE

Hellstrom non ci sarebbe stato, lo conosco bene. Non si fiderebbe mai di un fangoso figlio di puttana targato CIA. DEBLENHEIM Nemmeno noi ci fidiamo. Per questo, ti dicevo: chiama noi, piuttosto che loro.

Stacco.

Kane si sta avvicinando alla rampa di carico del C-130. Una ragazza è lì in attesa: indossa la mimetica ed è equipaggiata con fucile d’assalto, caricatore, giubbetto tattico, bergen, paracadute, apparato a ossigeno. Accanto a lei, Baumgarten e Porterfield. Inizia “I’m Nobody’s Baby” di Marion Harris.

RAGAZZA

Colonnello Kane?

KANE

L’intervista per Stars&Stripes dovrà aspettare. La ragazza, inquadrata in primo piano, saluta rigidamente.

RAGAZZA

Signore, non c’entra affatto con Stars&Stripes. Sono il capitano Ellen Myra Grant, Delta Force.

Kane ignora il gesto e passa oltre.

GRANT

Sono il suo spotter, signore. Kane lascia cadere il suo equipaggio.

KANE

Tu saresti il mio che cosa?

GRANT

Il suo spotter, l’osservatore…

KANE

Lo so che cosa è uno spotter. Kane passa con lo sguardo da Baumgarten a Porterfield.

KANE

Chi è il genio, Craig, tu o Mr CIA?

BAUMGARTEN

La direttiva viene dal Capo di Stato Maggiore.

KANE

Non il capo del mio Stato Maggiore. Ellen Grant sposta il suo peso: la sua bellezza si nota al di là dell’equipaggiamento.

GRANT

Signore, vorrei portare a sua conoscenza di essere in possesso di certificazione sniper Categoria A dal centro addestramento tiratori scelti dell’Esercito degli Stati Uniti di Fort Bragg, North Carolina. Sono anche qualificata come paracadutista in caduta libera HA-HO e HA-LO. Inoltre… KANE Me ne sbatto il cazzo delle tue qualifiche, Grant. Quanti uomini hai abbattuto?

Grant non risponde.

KANE

D’accordo, qualcosa di meno difficile: su quanti campi di fuoco sei stata? Di nuovo, Ellen non risponde.

KANE

(a Baumgarten e Porterfield) Riprendetevi la vostra dilettante e datele un lecca lecca.

Kane riprende la custodia del fucile di precisione, voltando le spalle a Baumgarten e Porterfield.

KANE

Io vado dentro da solo.

BAUMGARTEN

Russell, questa è un’operazione congiunta: Inghilterra e Stati Uniti.

KANE

Dovevate dirlo dal principio.

PORTERFIELD

Lo abbiamo detto dal principio, tenente colonnello Kane. Forse è lei a non aver capito bene. Per cui ora glielo stiamo ordinando.

Kane resta in silenzio e raccoglie il proprio equipaggiamento. Primo piano di Kane: è infastidito. Fine musica.

EST./INT. THERMAL, CALIFORNIA/CASA TANYA – PRIMO POMERIGGIO

Restiamo sul primo piano di Kane: alla guida della sua Defender scoperta, sta percorrendo una sterrata in salita. Poco dopo, il fuoristrada arriva nei pressi di una catena di colline. Vediamo due strutture che

sorgono ai contrafforti inferiori della cordigliera, seminascoste dalle frastagliate formazioni di roccia. Due igloo identici, in cemento armato sbiadito. Al lato del sentiero che unisce le strutture, pannelli solari e una parabolica di connessione satellitare.

Kane ferma il veicolo e scende. In dettaglio, vediamo i suoi stivaloni. Un rumore. Quello di un fucile a pompa caricato. Kane non si muove. Una voce femminile.

Kane inspira.

DONNA

In cosa credi, viandante?

KANE

Sesso, eccesso e decesso.

DONNA

Che uomo. Un altro scatto, quello del fucile messo in sicura.

DONNA

Proprio il tipo perfetto da presentare alla mamma di una brava ragazza timorata di Dio.

KANE

Sei certa di rispondere a questa descrizione? In dettaglio, vediamo degli stivali da cowboy.

DONNA

Credo proprio, colonnello, che invocherò il Quinto Emendamento.

La mdp inquadra in piamo americano una DONNA sui 30 anni, capelli castani lunghi raccolti a coda di cavallo, occhiali da sole. E’ TANYA B. HOLLITT (Eliza Dushku): Tanya indossa pantaloni e un reggiseno da ateltica di spandex nero. La donna il fucile a tracolla. I due alla fine sono faccia a faccia.

TANYA

Una domanda, colonnello. Mi avevi vista prendere posizione?

KANE

Da almeno un chilometro più indietro.

TANYA

Occhi da sniper. Occhi che vedono l’invisibile. Kane sposta lo sguardo sulla depressione alcalina di Thermal e sorride.

KANE

C’è solo il nulla nell’invisibile: è il visibile a essere molto più misterioso, Tanya, molto più terribile.

TANYA

Stai deviando, colonnello. Stai nuterndo gli incubi dell’esistenzialismo.

KANE

Stai attribuendomi i tuoi pensieri, tenente.

TANYA

Certo, colonnello, certo. Ma temo che tu dovrai comunque essere… sanzionato. Tanya gli passa il braccio sinistro attorno alla vita, con la mano destra gli afferra la nuca. Kane non

si oppone: Tanya lo attira a sé e incolla le labbra alle sue.

TANYA

Sei troppo teso, Russell. Tanya gli passa la lingua sulla gola, leccando i tendini che risaltano.

KANE

Il deserto…

TANYA

Sbagliato: è il crepaccio che continua a scavarti dentro. Tu lo sai, io lo so. Propongo di occuparci dell’elemento iniziale della tua fede. KANE Dammi un momento per mettermi il flak-jacket. TANYA Sto parlando di rilassanti bagni nelle sorgenti termali tra le rocce, più gin&tonic ghiacciato a volontà. KANE Niente alcol ai margini del campo di fuoco, tenente Hollitt.

Tanya gli mordicchia il lobo dell’orecchio.

TANYA

Quanto vicino al punto d’impatto?

KANE

(stringendola con forza) Molto. Troppo. TANYA Questo potrebbe non essere un problema.

Kane, quasi a malincuore, si scioglie dall’abbraccio di lei.

KANE

Lo è per me.

TANYA

Stai cercando di proteggermi, colonnello?

KANE

Nessuno può proteggere nessun altro.

TANYA

D’accordo, Russell. Le sorgenti termali e il gin&tonic un’altra volta.

KANE

Un’altra volta.

TANYA

Vieni a dare un’occhiata al sistema.

Stacco. Kane segue Tanya tra le rocce, lungo lo stretto camminamento che porta all’igloo in cui vive.

KANE

Come sta tua sorella Domino?

TANYA

Sempre la solita dura.

Kane si lascia sfuggire un sorriso.

TANYA

Un’unica precisazione, Russell.

KANE

Ti ascolto.

Tanya imposta la combinazione di apertura sulla piastra numerica a lato della porta corazzata e la apre. Noi restiamo su Tanya e Kane, che esplora l’interno dell’igloo, attento.

TANYA

L’unico collaudo possibile è quello sul campo di fuoco.

EST. SIERRA NOMBRE DE DIOS – NOTTE

Kane ed Ellen si sono appena paracadutati e sono appena giunti nella fitta giungla messicana. Primo piano di Kane.

KANE

Grant?

GRANT

Ci sono, ci sono…

KANE

Danni?

GRANT

Solo al mio orgoglio.

KANE

Classico materiale per epigrafi postume.

GRANT

I sempre allegri inglesi. Deve bruciarvi proprio di aver perso l’impero.

KANE

Scozzesi, bambina. Non inglesi.

Primo piano di Ellen: sorride.

Ellen

recupera

il paracadute.

L’uomo trova il nord Nel posto sbagliato.

GRANT

Qualche idea di dove accidenti siamo finiti?

Kane, da una tasca del giubbetto tattico, estrae la bussola e una mappa sigillata in una busta di materiale plastica.

KANE

e orienta la mappa.

(scrutando nel vento pieno di polvere) Al momento sbagliato.

Ellen segue la direzione dello sguardo di lui. Nubi pesanti, nere, stanno ammassandosi sulla cordigliera che sbarra l’orizzonte occidentale. Le nubi di un monsone.

Kane si

GRANT

Quanto fuori squadra?

KANE

Ottanta chilometri. Valutazione per difetto. passa la bussola attorno al collo.

GRANT

(grugnendo) Magnifico. Ricordami di sparare in bocca a quello stronzo dell’ufficiale di lancio quando rientriamo.

Kane estrae il fucile di precisione dalla custodia antiurto.

KANE

Al cuore, capitano Grant, sempre al cuore. A piantargli una palla in bocca, rischi di spezzargli solamente la mascella. Dando a lui almeno una possibilità per farti fuori. GRANT Antica regola degli scozzesi? KANE Antica regola dei tiratori scelti.

Kane

verifica

l’arma, cosa che fa anche Grant.

GRANT

Vuoi saperne una, colonnello? Kane torna a sigillare il fucile nella custodia, voltandosi verso di lei nell’oscurità.

GRANT

Tu andresti molto d’accordo con mia sorella.

Dallo zaino tattico, Kane toglie un altro fucile, semiautomatico e col calcio ripiegabile.

KANE

Anche tua sorella va in giro a sparare alla gente per mestiere?

GRANT

A ogni occasione. In dettaglio, vediamo la prima pallottola da 5.56 mm mandata in canna al fucile di Ellen.

KANE

(f. c.) Satana li fa.

In rapidi dettagli, vediamo le mani di Kane inserire nel suo fucile otto cartucce a pallettoni d’acciaio.

KANE

(c. s.) L’assassinio li accoppia.

Ellen torna a osservare il paesaggio desolato. Il vento sibila.

EST. CASA ALAMBRADA – POMERIGGIO

La mdp ci mostra in primo piano un UOMO sui 45 anni, capelli scuri corti, un volto magro e duro, dagli occhi di un nero intenso (Benicio Del Toro). L’uomo è seduto all’ombra di spessi teli di canapa intrecciati a mano, nel palmo della sinistra una statuetta incaica e lo lascia vagare oltre la terrazza. A ovest, le cime imponenti della Sierra Nombre de Dios.

La Casa Alambrada è un’hacienda che sorge alla base della montagna. Un vero e proprio castello: due piani a U aperta, alte terrazze e ampi tetti, vasti balconi, tantissimi fiori multicolori dovunque. Decine di uomini armati di fucili d’assalto, mimetiche verde palude e baschi neri, la sorvegliano: uomini dai lineamenti duri, di origine caucasica, stazionano nei punti chiave della terrazza e indossano jeans stinti, ampie sahariane, berretti a visiera. In pugno, fucili d’assalto, pistole- mitragliatrici, radio tattiche.

Oltre i soldati, i tetti, tutto il resto, un gruppo di bambini si rincorre sui prati. Alcune donne, ampie sottane a fiori e camicette bianche, li tengono d’occhio da sedie sdraio sistemate sotto alcuni ombrelloni. Torniamo sull’uomo: prende un pennello a setole fini e con calma e precisione rimuove i residui di polvere rossastra dalla statuetta. Il tavolo di fronte a lui è coperto di altri artefatti antichissimi. Poi torna a far vagare lo sguardo.

Il gruppo di bambini si ferma: silenzio assoluto. Poi i bambini lo salutano in coro.

BAMBINI

Tío Xavier! Tío Xavier! Tío Xavier…

L’uomo posa la statuetta e si alza. Due dei soldati, istantaneamente, lasciano le loro posizioni per coprirlo ai lati. L’uomo alza la mano sinistra e i due si fermano. Senza guardare né loro, né le loro armi, l’uomo esce dall’ombra e si ferma a ridosso della balaustra. La mdp resta sull’uomo mentre risponde al saluto dei bambini che continuano a gridare e ad applaudire, con le loro madri che si uniscono all’applauso.

La mdp inquadra in primo piano Xavier Reynaldo Hurtado, Xavier sorride, ma il sorriso non arriva agli occhi. Una voce femminile lo chiama.

DONNA

Eccellenza. Xavier fa un ultimo cenno ai bambini sul prato e si volta.

XAVIER

Encantado, mí querida.

La mdp ci mostra una DONNA sui 35 anni, lunghi capelli corvini, labbra turgide e sensuali, occhi bistrati, scollatura generosa in un reggiseno di nylon: Dolores Natalia Echevarria. Dolores si inchina al cospetto di Xavier e gli bacia la mano destra con grande sensualità.

XAVIER

Sai che questo non è affatto necessario tra di noi, Dolores.

DOLORES

Io desidero che sia necessario, eccellenza.

XAVIER

Perché non ti accomodi, Dolores? Perché non ci accomodiamo tutti, possibilmente all’ombra?

La mdp ci mostra due uomini: uno, elegante in giacca e cravatta, coi capelli corti scuri, il volto quadrato, più o meno della stessa età di Xavier: Eusedio Lorenzo Duran y Ybarra (Nestor Carbonell).

EUSEBIO

Ti ringrazio, Xavier.

L’altro uomo, sui 50 anni, un po’ sovrappeso, con pizzetto e capelli castani corti, in pantaloni kaki e camicia bianca chiazzata di sudore, è Jorge Manuel Gomez-Castro (Demiàn Bichir).

XAVIER

Coraggio, Jorge. Anche tu.

JORGE

Muy obligado, excelentia.

Anche Jorge bacia la mano di Xavier, in modo fin troppo reverenziale. I quattro si avvicinano a un tavolo rotondo di vimini a lato di quello con le statuette. Eusebio scosta una delle sedie e fa accomodare Dolores, mentre Xavier fa un cenno a un giovane cameriere in attesa.

XAVIER

Ti faccio portare una bella birra ghiacciata.

JORGE

Muchas gracias, excelentia.

Duran apre un sottile portfolio e ne estrae alcuni tabulati oltre a una piccola carta geografica.

EUSEBIO

Abbiamo un ordine del giorno piuttosto fitto. Suggerisco, Xavier, di entrare subito in argomento.

DOLORES

C’è una brutta notizia, eccellenza. Ma anche molto buone. Primo piano di Xavier.

XAVIER

Sapete da quale cominciare.

EUSEBIO

Dopo il fiasco dei fratelli Colon a Tijuana, avevamo acquisito di nuovo Caino.

XAVIER

Dove?

EUSEBIO

Los Angeles, nel barrio.

XAVIER

Qualche idea del perché si trovasse là?

EUSEBIO

Forse un’altra azione contro il trasporto della nostra merce attraverso la frontiera americana.

DOLORES

Ma si tratta solo di un’ipotesi, eccellenza. Non lo sappiamo per certo. Il confronto è accaduto quasi per caso. XAVIER Caino non si sposta mai per caso.

Primo piano di Gomez-Castro. Una nostra squadra stava cercando di chiudere i conti con Francisco Menendez, quel periodista de

Xavier aggrotta la fronte.

mierda di Guadalajara.

XAVIER

Credevo di avervi detto di lasciarlo perdere.

JORGE

JORGE

Non abbiamo fatto in tempo a richiamare gli operatori.

EUSEBIO

E rimane il fatto che Menendez ha danneggiato la nostra immagine, e anche di molto…

Xavier resta in silenzio, negli occhi uno sguardo di disapprovazione che gela tutti.

XAVIER

Quanti uomini abbiamo perso?

JORGE

Tre.

XAVIER

Occupatevi delle famiglie.

EUSEBIO

Già fatto, Xavier. La brutta notizia è che Caino è ancora da qualche parte là fuori, pronto a continuare a uccidere.

Gli occhi taglienti come lame di Xavier passano da Eusebio a Jorge a Dolores: nessuno di loro

sostiene il

suo

sguardo.

coordinata.

Eusebio

Notizia vecchia, Eusebio. Vecchia almeno quanto gli eventi di Aztlan. (dopo una pausa) Mi avete parlato anche di buone notizie.

apre la mappa e con il dito indica una

EUSEBIO

XAVIER

Il Comandante Orozco. Abbiamo localizzato la sua ultima base d’oper… Xavier alza una mano, fermandolo. Un giovane cameriere è entrato nella stanza, con un vassoio con

una caraffa di margarita con ghiaccio e una di birra. Quando se ne va, Eusebio riprende a parlare.

EUSEBIO

Orozco e i suoi bandidos si stanno avvicinando, Xavier. E lo stanno anche facendo in modo pernicioso…

Jorge si versa un bicchiere di birra. Inizia “Camino al celo” di Vicente Fernandez.

XAVIER

Un dato numerico, Jorge. Qual è la forza a difesa della Casa Alambrada?

JORGE

Quattrocento uomini, eccellenza. Tutti motivati e ben equipaggiati. Più molte armi pesanti quali mortai, lanciafiamme, mitragliatrici anticarro… XAVIER (guardando Eusebio) La forza del Comandante Orozco? EUSEBIO Tra le cinquanta e le sessanta unità. XAVIER Quante in grado di combattere? EUSEBIO Venti, forse venticinque… contando anche alcune donne.

Xavier guarda oltre la mangrovia.

Hurtado

XAVIER

Contando le donne, certo. Procediamo oltre.

EUSEBIO

Xavier. Vorrei rimanere sull’argomento Orzco. Ritengo sia importante. beve un po’ di margarita, senza dire una parola.

EUSEBIO

Sappiamo che Caino e Orozco non solo sono entrati in contatto ma che addirittura operano assieme contro di noi. A partire da… dall’incidente di Aztlan, hanno distrutto due impianti di trattamento, intercettato trasporti di almeno cinquecento chilogrammi di merce altamente raffinata. JORGE Y matarón trenta y dos nostros hombres…

Un breve attimo di silenzio.

EUSEBIO

Xavier, tu conosci la magnitudine di ciò che stiamo preparando meglio di chiunque altro: sei stato tu a concepirlo. Per il Cartello di Palenque, Orozco è un pericolo. E Caino è un pericolo anche più grosso.

Xavier lo guarda.

EUSEBIO

Io dico di porre fine a Orozco.

XAVIER

(a voce bassa, distaccata) Tu non dici, Eusebio. Tu proponi. Qui sono io a dire chi pone fine a chi. E per ora, nessuno porrà

fine a un pugno di uomini, donne e bambini che stanno probabilmente morendo di stenti aggrappati a una montagna.

Xavier si alza. Gli altri si alzano in piedi a loro volta.

Dolores

mostra

un’altra

DOLORES

Eccellenza Hurtado…

XAVIER

Che altro, Dolores? mappa a Xavier, che la studia.

XAVIER

Chi ha preparato questo piano di volo?

DOLORES

Il colonnello Valdez, eccellenza.

XAVIER

Penetrazione sotto il radar nel quadrante del Salton Sea. Valdez è consapevole dei rischi di una violazione dello spazio aereo americano? EUSEBIO Questo volo deve essere fatto, Xavier. Tu lo sai, tutti noi lo sappiamo. Sarà la cartina di tornasole definitiva per il nostro uomo al Norte.

Dolores e Gomez-Castro vanno via. Restano solo Eusebio e Xavier. Eusebio ripone dei documenti nel portfolio, mentre Xavier guarda in basso, poggiato alla balaustra.

XAVIER

Eusebio. Eusebio gli si avvicina. Xavier continua a guardare le montagne.

XAVIER

Non provi mai un senso di vuoto? Vuoto dentro? Eusebio non risponde. Fine musica.

EST. GIUNGLA – SERA

La mdp inquadra in dettaglio uno sciame di vespe che ronza attorno a un albero, causando un grande rumore, distorto e amplificato. La terra trema, le felci si agitano. La mdp abbandona lo sciame e ci mostra un grossa jeep UMV dipinta di nero che emerge da destra. E dietro di essa, tre camion a tre assi. Un’altra UMV carica di narcos armati chiude il convoglio.

La mdp ci mostra Kane ed Ellen, nascosti nella giungla. Kane guarda di nuovo. I veicoli sono andati ad arrestarsi tra i quonset e l’hangar di un aeroporto. Parecchi dei narcos stanno raggruppandosi attorno al retro del camion, fucili d’assalto ad armacollo. Un altro motore, molto più potente. Kane riallinea fucile di precisione e mirino telescopico. Un muletto per carichi pesanti viene fuori dall’hangar: trascina sull’asfalto un learjet a due reattori.

KANE

Gulfstream-V. Sigla internazionale di navigazione: K-T-2-4-2-0. Spotter?

GRANT

Valido.

KANE

(continuando a guardare) Equipaggio: pilota, copilota…

Alcuni gorilla in abiti civili, occhiali da sole, mitragliette in pugno, seguono a piedi la lenta avanzata del learjet. Sono armati con mitragliatori UZI, pistole semiautomatiche calibro 9 parabellum. Impressa sulla carlinga del Gulfstream, la coccarda tricolore della Fuerza Aerea de Mexico.

KANE

Usano l’aviazione militare messicana come vettore di spostamento della droga.

GRANT

Kane… ore quattro, vicino al reattore di destra.

Kane, occhio al mirino telescopico, sposta la canna del fucile tra le felci. Due altri gorilla stazionano alle spalle di qualcun altro. Una donna, molto sensuale, con indosso un vestito a un pezzo di seta nera, scollatura profonda, tacchi alti.

GRANT

Dolores Natalia Echevarria.

I narcos la spogliano con gli occhi mentre Dolores segue le operazioni di carico della droga tenendosi in disparte.

GRANT

Affanculo anche l’immunità diplomatica del cazzo. Grant mette giù il binocolo e imbraccia il fucile d’assalto.

GRANT

Io adesso faccio un bel buco in quel suo bel vestitino da troia.

KANE

Cerca di non strafare, spotter. Ellen toglie la sicura al fucile d’assalto.

KANE

Sei davvero pronta a farlo? Sei davvero pronta ad assassinare la raffinata Ms Echevarria?

Un breve momento di pausa. Kane abbassa la canna del fucile di Grant. Vediamo di nuovo Dolores: qualcuno è emerso al suo fianco. Il corpo e la testa sono celati sotto un groviglio di frange di nylon, scaglie di stoffa, frammenti di reti militare: è lo sniper avversario. Ellen stringe il binocolo. Lo sniper avversario indica un ampio arco di direzioni verso il margine nord della pista.

GRANT

Figlio di puttana, come cazzo fa a sapere che siamo qui?

KANE

Identificazione e acquisizione bersagli. Lui sa, o forse intuisce, che cosa tu e io potremmo stare cercando.

I gorilla in abiti civili si stringono attorno a Dolores Echevvaria, ostruendo ogni campo di fuoco. Lo sniper avversario si sposta sul tarmac, dando ordini in spagnolo verso gli uomini sulla piattaforma della torre di controllo. Dalla pista,

UOMO

(f. c.) Fuego!

Dalla torre di controllo prorompe una grandinata di proiettili che falciano la giungla, squarciano felci, spezzano mangrovie, frantumano il legno. I resti delle cortecce degli alberi piovono su Kane ed Ellen, a terra, stretti uno all’altra. Poi, tutto tace. Kane solleva appena il volto.

KANE

Spotter? Ellen si muove sotto la vegetazione disseminata di frammenti di legno.

GRANT

Ci sono, uomo, ci sono…

Kane rimuove una scheggia di legno annerita andata a conficcarsi in profondità nel suo zigomo destro. Ne osserva la punta, gocciolante sangue. Un po’ di sangue cola dalla lacerazione. Ellen solleva una mano e tampona la lieve emorragia.

Ellen

GRANT

Lo hai veramente fatto, Russell.

KANE

Fatto cosa? gli sfiora la fronte con la punta delle dita.

GRANT

(sussurrando) Proteggermi.

Silenzio tra i due: poi, i narcos sulla pista si lasciano andare a un fragoroso applauso cui seguono risa, fischi, parole oscene.

GRANT

Ma quanto si divertono, i coglioni…

KANE

Facciamoli divertire ancora di più.

un urlo.

In un unico movimento, Kane riporta il calcio del fucile di precisione a contatto della spalla, fa scorrere il percussore e spinge nella camera di sparo il proiettile calibro 7.62. Inizia “Hysteria” dei Def Leppard. Ellen torna a puntare il telemetro: Dolores, i suoi gorilla e lo sniper avversario sono scomparsi. Solo i narcos sul tarmac.

Kane

accosta

l’occhio sinistro al mirino telescopico.

KANE

Dammi conferma sul campo di fuoco.

GRANT

Torre di controllo. Piattaforma.

KANE

Distanza.

GRANT

Seicentosessanta metri.

I narcos, sempre ridendo e parlando, riprendono a scaricare gli involucri di cocaina. Vediamo la piattaforma della torre di controllo: un uomo si ferma, poi a poco a poco si accartoccia su se stesso. Attorno a lui , si sparge il sangue. Kane mette un secondo proiettile nel fucile. L’involucro tra le braccia di uno degli uomini vicino al learjet esplode, come il suo ventre. Il sangue si mescola alla cocaina. La mdp inquadra in dettaglio la mescolanza. I narcos vanno faccia a terra. I pacchi di cocaina vengono buttati via, alcuni si rompono. Silenzio. Torniamo su Kane e Grant.

KANE

Era importante che tu vedessi, Ellen.

Kane si mette in piedi nella giungla. Sul tarmac, verso la coda del learjet, un movimento. Lo sniper avversario. Kane, seguito dalla mdp, si spinge fino al limite estremo della foresta, fucile imbracciato. Lascia che lo sniper avversario lo veda, per un momento.

KANE

Questo è il cuore nero di uno sniper. Kane inserisce un terzo proiettile. Fine musica.

INT. AEREO – SERA

La mpd inquadra in primo piano un UOMO sui 45 anni, con capelli neri corti e un pizzetto. L’Uomo si chiama GUILLERMO AURELIANO VALDEZ (David Zayas) ed è un pilota. Una voce maschile fuori campo.

UOMO

Comandante Valdez.

VALDEZ

L’ascolto, tenente Miller.

La mdp mostra un Uomo sui 26 anni, con capelli castani corti. L’Uomo fa scattare alcuni interruttori

sul proprio

pannello comandi.

Miller

VALDEZ

Li voglio seduti tutti quanti. E con le cinture di sicurezza ben allacciate. si alza dal sedile di

VALDEZ

Soprattutto Dolores Echevarria.

MILLER

copilota.

pilotaggio.

Mi rendo conto, comandante. Valdez si rilassa contro lo schienale. La voce di Dolores, fuori campo.

Valdez non si volta.

DOLORES

Io voglio guardare, Aureliano.

VALDEZ

Sul serio? E io che ero certo che guardare non ti piacesse. Dolores si mette tra i sedili di

Valdez la guarda.

DOLORES

Stai cercando di offendermi.

VALDEZ

MILLER

Uscita dal quadrante radare del controllo traffico di San Luis in tre secondi-due-uno… Mark.

VALDEZ

(annuendo) La ringrazio, tenente. MILLER Passiamo in silenzio radio, tenente.

Miller apre il circuito elettromagnetico primario sulla trasmittente di bordo.

MILLER

Silenzio radio in effetto.

VALDEZ

Inizio manovra di penetrazione in tre-due-uno… (dà uno sguardo all’orologio) Due minuti da ora.

Valdez accenna dietro di sé con un dito.

Ma perché dici così, mio delicato angelo? Non io, ti pare? Loro, forse.

DOLORES

E chi cazzo sarebbero questi loro?

VALDEZ

I miscredenti incapaci di saperti apprezzare. Sei particolarmente seducente, questa sera, mia leggiadra signora.

Valdez

Dolores,

le rivolge

un sorriso

acido.

la mano.

L’altro uomo parla.

MILLER

Donna Echevarria, la prego. Ritorni al proprio posto.

DOLORES

Levati dai piedi, coglione!

UOMO

Ora sono io a chiederle di tornare in cabina, Donna Dolores.

DOLORES

VALDEZ

Un vero e proprio inno all’estetica da bordello di Tijuana. furente, fa per schiaffeggiarlo, ma Valdez le ferma

VALDEZ

Non si parla al manovratore.

Vediamo Miller sulla soglia del portello di connessione. Ha accanto una figura imponente, minacciosa, dall’espressione truce.

Va’ a chiedere a tua madre di baciarmi il culo… Valdez continua a stringere il polso di Dolores.

VALDEZ

Dolores, non dirmi che sei così sboccata anche a tutte quelle pompose cene di protocollo. (poi, ai due) Mr Baroni, tenente Miller, avete sentito la signora, no? Vuole guardare. E allora che le sia concesso.

Valdez lascia la presa. Dolores, boccheggiando, si siede. Sia Baroni che Miller escono dalla cabina.

VALDEZ

(strizzando gli occhi a Dolores) Rossetto a posto, tortorella? DOLORES Cerca solo di non sbagliare, figlio di puttana. Abbiamo mezza tonnellata di cocaina su questo aereo.

La mdp mostra le mani di Valdez serrate sulla cloche. Valdez la spinge in avanti.

EST. BARRANCA DE AGUILAR – MATTINA

La mdp inquadra sangue disciolto sulla roccia, disperso a causa della pioggia che cade copiosa. Kane è immobile. Solleva il volto nel diluvio, la mdp lo inquadra mentre viene investito

dall’acqua. Poi Kane china il capo, lasciando che la pioggia ruscelli lungo le pieghe della bandana che ha avvolta attorno alla fronte. Kane è stanco. Nella sua soggettiva, vediamo, almeno duecento metri più in basso, i resti dello sniper avversario, il ghillie mimetico fradicio di sangue.

GRANT

(f. c.) Loro adesso ci staranno aspettando, non è vero?

Kane, il fucile imbracciato, torno dietro la copertura delle felci nane che dominano alle alte quote della gola. Ellen siede a terra, schiena contro la parete di roccia.

GRANT

Siamo arrivati in questo canyon fottuto con quarantott’ore di ritardo. I narcos figli di puttana hanno capito che stiamo andando all’ultimo campo di fuoco.

Kane siede accanto a lei. La mdp li inquadra in campo medio.

KANE

Ogni campo di fuoco è diverso da ogni altro campo di fuoco.

GRANT

Che cosa intendi? L’elemento sorpresa è saltato. L’operazione è compromessa…

KANE

Rimani sull’analisi degli obiettivi, spotter. Dal nostro punto di vista e dal loro. Primo piano di Ellen.

GRANT

Abbiamo trovato l’aeroporto. Abbiamo visto il Gulfstream e identificato Echevarria. Hai abbattuto il loro premiato cecchino. Tutti obiettivi riconoscibili. KANE E tutti incidentali. Ma questo i narcos non lo sanno, perché non sanno che siamo stati inseriti nel posto sbagliato.

Con la punta delle dita, Ellen sfiora le piccole ferite lasciate sul suo viso dalle schegge di vetro del telemetro.

GRANT

Pensano che siamo venuti nella Nombre de Dios alla ricerca del prossimo obiettivo riconoscibile. La grossa raffineria di droga.

Primissimo piano di Kane.

KANE

Ammesso che esista.

GRANT

Non ha importanza se esiste oppure no. La realtà è che noi stiamo andando da tutt’altra

parte.

KANE

E dov’è che stiamo andando?

GRANT

Ora giochi con le parole? Il vero obiettivo: Aztlan.

KANE

Luogo cancellato, su una mappa dimenticata. Ellen allunga una mano al bergen e lo apre.

GRANT

Molto melodrammatico.

Kane la osserva in silenzio. Ellen estrae i componenti di una radio e comincia ad assemblarli. Inizia “Last Goodbye” di Jeff Buckley

GRANT

Dò conferma a Craig Baumgarten che andiamo dentro. I narcos figli di puttana non ci arrivano a fare il mezzo passo di logica in più. KANE Nelle Black Ops, la logica è uno specchio incrinato.

Ellen

Kane

si ferma

e lo

guarda.

nubi.

Che stai cercando di dirmi, Russell? osserva il vento sfilacciare

KANE

le

GRANT

Hawr al-Whaan. Iraq, basso corso dell’Eufrate. Ci inserirono dietro le linee, molto in profondità. I clown dello spionaggio yankee avevano parlato di roba grossa: antrace, tossina botulinica, gas nervino. Obiettivo: trovare e distruggere. GRANT E c’era, la roba grossa? KANE Non c’era un cazzo, capitano Grant. Due capannoni ridotti a immondezzai, fosse piene di niente, mucchi di rottami. Non c’era stato mai un cazzo, su quella coordinata. GRANT A che punto ha cominciato ad andare male? KANE C’erano cinque compagnie della Guardia Repubblicana in quel quadrante, Divisione Hammurabi. Erano state appena spostate da qualche parte a nord. I coglioni dello spionaggio non sapevano nemmeno questo. Nemmeno noi sul campo di fuoco lo sapevamo.

Ellen inghiotte duro.

KANE

La coordinata di estrazione primaria era piena di indiani. Non ce la facemmo a raggiungere

quella secondaria. Finimmo trincerati in una rovina in bilico tra il deserto e il fiume.

GRANT

Hawr al-Whaan.

KANE

(annuendo) Un mausoleo assiro. Qualcosa vecchio di millenni. Noi dentro, in otto. Loro fuori, a centinaia. Chiunque ti dica che il soldato arabo non è capace di combattere, ti dice una grossa stronzata, capitano Grant. Quegli uomini non avevano paura di attaccare. E avevano ancora meno paura di morire. Saremmo stati distrutti. Questo almeno lo sapevamo.

Kane chiude gli occhi, poi li riapre, iniettati di sangue.

KANE

Peter DeBlenheim e gli altri pezzi da novanta del SAS riuscirono a mettere su una missione di soccorso. Gli elicotteri arrivarono all’alba, appena prima dell’assalto conclusivo. Io restai a coprire la ritirata. GRANT Riuscirono a estrarli?

La mdp stringe su Kane.

KANE

La Guardia Repubblicana aveva fatto affluire sull’Eufrate due interi battaglioni di artiglieria antiaerea. Aspettarono che gli elicotteri tornassero a sollevarsi. E a quel punto, li cancellarono dal cielo…

Kane appoggia la nuca alla roccia, chiude di nuovo gli occhi.

KANE

Ho guardato quegli uomini morire, Ellen. I miei uomini. Più gli uomini che erano venuti a tirarli fuori. Tutti quanti.

Fine musica. Stacco. Continua a piovere.

GRANT

Non avresti dovuto accettare questa missione. Kane sorride, per nulla divertito.

KANE

L’accordo era che sarei andato dentro da solo. Credo si chiami desiderio di morte.

GRANT

Tu hai le tue ragioni, Russell. Io ho le mie. Sono un soldato delle Forze Speciali degli Stati Uniti. Sono consapevole dei rischi, e sono soprattutto consapevole delle responsabilità.

Kane non

dice nulla.

Ellen non

dice nulla.

Che intendo assumermi fino in fondo.

GRANT

So che stai cercando di proteggermi, Russell. L’ho capito. Così come ho capito che uccidere un uomo è una di quelle stazioni senza ritorno. Ma quello che deve accadere, accadrà. Nessuno può impedirlo, è troppo tardi.

Kane la afferra per il bordo del giubbetto tattico. La mdp inquadra entrambi in primissimo piano.

KANE

Non è troppo tardi! Puoi ancora uscirne, Ellen. Puoi farti estrarre qui, adesso. A tutti gli effetti, l’operazione è compromessa. GRANT Farmi estrarre? E tu intanto cosa fai, colonnello Kane, rimani qui a coprire la ritirata? KANE (duro) Questa non è mai stata la tua missione. GRANT Russell, se credi che me ne salga su un merdoso elicottero, non hai capito proprio un cazzo di Ellen Myra Grant! KANE Non c’è niente di nobile e glorioso in tutto questo, Ellen Myra Grant! Andiamo dentro ad assassinare un gangster del cazzo: è solo un fottuto regolamento di conti. GRANT Loro vengono ad assassinare noi, Kane! Con la loro fottuta lercia polverina bianca. KANE Continueranno a farlo, non ti rendi conto? Non riusciremo a fermarli: troppi soldi, troppa avidità, troppa corruzione. Rimosso questo, di gangster, ce n’è dietro un’intera orda che non aspetta altro di affondare il grugno nello stesso piatto.

KANE

Questa guerra è già persa, Ellen. Era persa ancora prima di combatterla, è persa perché il sistema politico occidentale non vuole che venga vinta.

La pioggia ruscella lungo il volto scavato dalla fatica di Ellen.

KANE

Sono io il comandante della squadra, Ellen. E la mia decisione è che tu, capitano Grant, sei inadeguata ad affrontare l’ultimo campo di fuoco. Niente di personale.

Kane afferra il microfono della radio e si appresta ad attivarla.

KANE

Per te la guerra è finita.

Ellen prende allora la radio e mulina le braccia, con rabbia, gettando la radio nel vuoto. Kane resta a guardare con il microfono ancora in pugno.

EST. SILURIAN HILLS – NOTTE

Kane, Heckler&Koch G-3 in pugno, è in attesa. L’uomo si contorce sulla piattaforma di ossidiana, poi toglie il dito dal grilletto e posa il fucile contro la roccia vulcanica. L’unico suono che si ascolta nella notte inoltrata è il rado, irregolare battito d’ali di un pipistrello. Kane beve un sorso d’acqua da una borraccia. E torna in attesa.

INT. AEREO – NOTTE

La mdp inquadra le mani di Valdez contratte attorno alla cloche. Il Gulfstream, che ha iniziato la manovra di atterraggio, sussulta.

VALDEZ

(distaccato) Turbolenza. Quota mille metri, in diminuzione. Rilevamento radar avversario negativo. Ripeto: negativo. Novecento, ottocento…

Dolores, impietrita, muove le perline di una delle collane che ha al collo, preoccupata.

VALDEZ

… settecento, seicento, cinquecento metri…

Valdez guarda i rilevatori di onde hertziane.

VALDEZ

Radar sempre negativo. Inizio rientro in assetto di volo orizzontale in due-tre-uno… Mark! Vediamo il muso dell’aereo sollevarsi tra barriere evanescenti di polvere in sospensione.

VALDEZ

Inclinazione in discesa: quarantacinque gradi a quattrocento metri. Trentacinque gradi a trecento. Venti gradi a duecentocinquanta. Quindici gradi a centocinquanta metri…

Fuori, stormi di avvoltoi si levano in volo dalla superficie dell’acqua.

VALDEZ

Dieci gradi. Cento metri di quota. Radar sempre negativo. Penetrazione nella regione anomala in cinque-quattro-tre…

L’aereo scivola in mezzo a picchi di roccia vulcanica.

Dolores chiude gli occhi. Dettaglio della bocca di Valdez.

VALDEZ

… due-uno…

VALDEZ

Penetrazione. L’aereo sfreccia sulla sabbia, sfiorandola quasi.

VALDEZ

Regione anomala raggiunta. Assetto zero gradi. Quota settantacinque metri. Velocità al suolo in volo orizzontale duecentoottanta chilometri orari. Spazio aereo degli Stati Uniti d’America. Rilevamento radar…

Primissimo piano di Valdez, che verifica gli strumenti.

VALDEZ

(con enfasi) Negativo!

La cabina principale del Gulfstream si riempie di urla, fischi, applausi.

EST. SILURIAN HILLS

Un battito d’ali. Poi un altro. E un altro ancora. La mdp ci mostra un intero stormo di pipistrelli che sale dai contrafforti più bassi delle Silurian Hills. Kane li osserva, espressione indecifrabile sul volto. Poi lo sniper attiva il mirino telescopico attivato sull’arma, appoggia l’occhio sinistro alla diottria laterale ed esamina la prospettiva del Chuckwalla Walsh. Kane si protegge le orecchie con una cuffia afonica da poligono di tiro, mette la mano sinistra nel bergen e ne estrae un proiettile, calibro 30 mm. Inizia “Ramble On” dei Led Zeppelin (che continuerà nelle scene successive). In dettaglio, vediamo il proiettile scivolare nella camera di sparo. Kane spara e osserva.

INT. AEREO

Il Gulfstream sussulta, si sposta nel vuoto, la sua strumentazione impazzisce. Diversi allarmi si mettono a pulsare. Il proiettile sparato da Kane trapassa il Gulfstream da parte a parte, in diagonale sull’intera lunghezza dello scafo. Fuoriesce dalla sezione propulsione aprendo un foro slabbrato largo quanto un pallone da calcio.

Vediamo la turbina di destra esplodere. Valdez, calmo mentre Dolores comincia a urlare isterica, toglie alimentazione al reattore annientato, pigia il comando degli estintori automatici.

VALDEZ

Centrati! Colpiti in pieno!

Alcuni monitor diventano neri. Una dozzina di pannelli vanno in corto circuito. Valdez dà potenza massima al reattore superstite. Il Gulfstream scivola d’ala sinistra, sfiorando il crinale, calando inesorabilmente verso il fondo del Chuckwalla Wash. Altri strumenti scoppiano, il ponte di pilotaggio piomba nell’oscurità, spezzata da fiammate livide. Dolores urla frasi incoerenti.

Valdez si aggrappa alla leva dei freni ad aria. Il Gulfstream picchia contro il fondo dell’arroyo. Prima il sotto dell’impennaggio di coda, poi sulla parte inferiore delle ali. L’ala destra intercetta la carcassa di un camion cisterna: all’impatto, viene sradicata di netto. Corpi consunti di uomini, ancora legati ai sedili, volano. Valdez non molla la cloche. Un lampo di timore gli squarcia gli occhi. Dissolvenza in chiusura.

Dissolvenza in apertura.

Al ralenty, vediamo nella soggettiva di qualcuno la ricaduta lenta, impalpabile, appena perturbata dal debole vento della notte, di qualcosa simile a neve. Alcuni viticci arrivano fino al deserto. Candida, evanescente cocaina allo stato puro. L’immagine torna a velocità normale: Aureliano e Dolores sono ancora ai loro sedili, nel ponte di volo immerso nella semioscurità.

Dolores tossisce.

Valdez tossisce anche lui.

VALDEZ

Dolores…

VALDEZ

Puoi sentirmi?

DOLORES

Sí… te siento…

VALDEZ

Hai fratture? Riesci a muovere il collo?

DOLORES

Mueve, sí… Estoi bien, Aureliano.

VALDEZ

Dobbiamo uscire da qui, Dolores. Aureliano cerca di aprire le cinture di sicurezza che trattengono Dolores al sedile del copilota.

VALDEZ

Al decollo, ho riempito i serbatoi a un terzo, ma questa carcassa può ancora esplodere. Valdez fa forza, niente da fare: le fibbie di acciaio non cedono.

Lui

tenta

DOLORES

Qué pasa, Aureliano? di nuovo. Niente. Dolores si agita sulla poltroncina.

DOLORES

Qué pasa, Aureliano? VALDEZ Il metallo si è deformato.

Dolores impreca. Valdez fruga sotto il proprio sedile e trova la torcia elettrica, preme il tasto

d’accensione: la torcia si accende.

Dolores

VALDEZ

Io vado in cabina. Cerco qualcosa con cui tagliare le cinghie. lo afferra per un braccio.

DOLORES

Sei pazzo? Non puoi lasciarmi qui, Aureliano!

VALDEZ

Non ti lascio. Voglio vedere se anche qualcun altro ce l’ha fatta…

Gli occhi di Dolores si sbarrano, in preda al panico e alla paura. Gli getta un braccio attorno al collo, indicando con l’altro braccio.

DOLORES

Aureliano! Ho visto qualcosa muoversi!

Aureliano ruota su se stesso, torcia elettrica in pugno. All’esterno, che vediamo nella sua soggettiva, polvere, relitti metallici, rocce e tenebre. Valdez si muove verso il portello di connessione, malamente scardinato, ne afferra il bordo del portello scardinato, riesce ad allargare un varco sufficiente a infilarsi di traverso. Nella cabina, sangue dappertutto. Il sangue gocciola dal soffitto venato di crepe, dalle plafoniere folgorate, dalle paratie spezzate, inzuppa i sedili e la moquette. E oltre al sangue, parti di corpi. Valdez arranca lungo il corridoio, superando un cadavere irriconoscibile. Fine musica.

Una mano

VALDEZ

Kevin? Baroni? Ortega… lo afferra per la cintura.

UOMO

(voce soffocata) Spegni quella luce del cazzo, Valdez!

A parlare è stato Claudio Baroni, pistola-mitragliatrice M-12 in pugno. Baroni fa inginocchiare Valdez sul pavimento, sporco di sangue e cocaina mischiate. Restano dietro sedili sradicati, verso il varco nello scafo che ha preso il posto dell’ala destra. Inizia “Burn” dei Deep Purple.

BARONI

Lui è là fuori, non capisci? L’ho visto! Merda, merda, merda!

VALDEZ

Chi è là fuori!?

BARONI

Caino! Viene a finirci!

Baroni punta l’arma verso il buio oltre lo squarcio, apre il fuoco. Baroni poi smette di sparare, riprende copertura.

La voce di Dolores, fuori campo.

DOLORES

(isterica) Aureliano! Qué pasó, Aureliano! BARONI Chiudi quella cazzo di bocca, Dolores!

Baroni toglie il caricatore vuoto e ne inserisce uno pieno.

BARONI

Non lo so, cazzo! Non lo so se l’ho colpito…

Sul lato del sedile si apre un foro, improvviso. Nella gola di Baroni si apre un foro: l’urto spinge il suo corpo a crollare sugli altri corpi, mentre dalla gola zampilla sangue. Valdez cerca copertura lontano dal varco nello scafo.

DOLORES

(f. c.) Aureliano…

Valdez la ignora: striscia palmo a palmo nel corridoio sporco di cocaina, detriti, sangue e grumi organici. Trova l’arma di Baroni. Fine musica.

KANE

(f. c.) C’è una fine.

Valdez si inchioda tra corridoio, sedili e corpi, pistola-mitragliatrice in mano. La voce è controllata.

KANE

Non è necessario che questa sia anche la tua fine.

Un’arma: fucile d’assalto Heckler&Koch G-3, silenziatore, mirino telescopico. E dietro l’arma, Kane: la parte superiore della sua testa è nascosta da un apparato ottico a visione notturna.

KANE

Sei riuscito ad atterrare, colonnello Valdez. Sei riuscito a sopravvivere.

Valdez lascia cadere l’arma e chiude gli occhi. Lungo momento di silenzio. Kane sposta l’arma.

Valdez si rimette in piedi.

KANE

Non tornare mai più nel Norte.

VALDEZ

C’è un altro sopravvissuto…

KANE

No, non c’è…

VALDEZ

Caino, ascolta…

KANE

Donna Dolores Echevarria e io dobbiamo porre fine a una conversazione rimasta incompiuta. Comincia a camminare. Non voltarti indietro.

Valdez lo scruta negli occhi.

VALDEZ

Questo non posso farlo. Sono ancora il comandante di questo aereo. Ho ancora la responsabilità dei miei passeggeri. KANE Hai cojones, Guillermo. D’acciaio. VALDEZ Io ho fatto la mia scelta, Caino. Fa’ la tua.

Valdez a questo punto vola letteralmente fuori dal Gulfstream.

KANE

(f. c.) Sei rilevato dal comando, colonnello Valdez.

Stacco. Il portello della cabina di pilotaggio, sradicato, viene divelto e cade a terra con un grande tonfo.

KANE

(f. c.) Sarà rapido, Dolores.

Dolores, fradicia di sudore e scossa dai tremiti, smette di aprire le cinture di sicurezza. Kane le si para dinnanzi.

DOLORES

No me mata, no me mata…

Kane le infila la canna della pistola in bocca: Dolores cominicia a mugolare. Kane le copre gli occhi.

KANE

Molto più rapido, molto meno osceno di quanto avete fatto ad Aztlan.

I denti di Dolore strisciano sull’acciaio nero dell’arma, la mordono. Il corpo della donna trema, i capelli attaccati alla fronte per il sudore. Dettaglio del dito di Kane sul grilletto. Dettaglio degli occhi di Dolores, vitrei.

Dettaglio dei denti di Dolores sulla canna dell’arma. Primo piano di Kane. La carcassa del Gulfstream comincia a tremare. La vibrazione è tanto poderosa che uno dei parabrezza va in frantumi: Kane e Dolores sono inondati dai frammenti. Una luce abbacinante li investe. Ondate di sabbia si alzano. Kane va al portello, corre lungo la cabina, esce dall’aereo.

EST. CHUCKWALLA WASH

Il vento tormenta il Chuckwalla Wash: è prodotto da un mastodontico elicottero militare che fluttua a una ventina di metri. Figure in mimetica da combattimento, fucili d’assalto e maschere antigas, stanno scivolando da esso lungo funi di nylon. Altri soldati sono già al suolo, hanno formato un compatto perimetro difensivo e coperto tutti i campi di fuoco.

La luce sciabola sul Gulfstream, prendendo Kane in pieno.

UOMO

(dall’elicottero) Getta quell’arma! Non ci sarà un secondo avvertimento! Getta quell’arma, ora!

Kane butta il fucile d’assalto nella polvere. Altri commandos stanno scendendo lungo le funi. Quelli che sono a terra si avvicinano a Kane, fucili puntati, chiudendolo da tutti i lati. Dettaglio del simbolo della Delta Force sulle uniformi.

EST. AZTLAN – MATTINA

La mdp mostra in dettaglio tantissimi steli vegetali che oscillano. Kane, fucile da combattimento in mano, scivola attraverso l’erba: Ellen è dietro di lui a una ventina di metri. Il sole è alto. Kane è sudato, mentre Ellen respira affannosa, la tinta sul viso liquefatta a chiazze. Aztlan è un luogo largo quattro chilometri e lungo sette in bilico tra le gole di Barranca di Aguilar e la foresta di Joconoxtle.

GRANT

(con fatica) Merda, tutto terreno allo scoperto. Questo posto è un fottuto incubo di tattica…

Kane posa il fucile Remington calibro 12 nell’erba, si toglie lo zaino e lo apre.

GRANT

Kane, mi hai sentito?

Kane le getta un binocolo.

KANE

Dimmi qualcosa che non so, spotter.

Lei non lo guarda. Kane estrae il fucile di precisione dalla custodia antiurto e scruta Aztlan attraverso le lenti del mirino telescopico. Nella sua soggettiva, vediamo i resti di una piccola chiesa: mura diroccate, un campanile semidistrutto.

KANE

Ore due. Ultimo campo di fuoco. Ellen guarda il terreno a destra della chiesa: croci e lapidi.

Ellen avanza fino a lui.

GRANT

Va bene, Kane: io vado dentro.

KANE

Tu non vai da nessuna parte.

GRANT

Ellen

sposta di

colpo il binocolo.

Russell, ascoltami, ti prego: ho distrutto io la radio, ti ho costretto io a continuare…

KANE

Non mi hai costretto a fare niente.

Ellen fa per parlare, ma Kane la trascina al suolo. Vediamo apparire cinque UMV in carovana. I veicoli, marciando a velocità sostenuta, si fermano presso le rovine e ne scendono una trentina di narcos, tutti giovani, armati di AK- 47 e mitragliatori UZI. Torniamo

GRANT

Sembra un gruppo diverso dai gorilla dell’aeroporto.

KANE

(continuando a guardare) Lo è.

I narcos entrano nella chiesa abbandonata, controllano il piccolo cimitero.

su Kane ed Ellen.

KANE

(f. c.) Addestramento ricerca e distruzione. Questa è gente istruita militarmente.

GRANT

Aspetta un momento! Ma quell’uomo è…

Vediamo, in piedi accanto a una Range-Rover, Eusebio Duran: l’uomo inforca degli occhiali, mentre gli si avvicina un altro uomo, Jorge Manuel Gomez-Castro. I due si parlano, ma non ascoltiamo ciò che dicono: intorno a loro, i narcos continuano la perlustrazione. Torniamo su Ellen e Kane. Ellen abbassa il binocolo, Kane appoggia il fucile di precisione al bergen.

KANE

Devi tornare indietro.

GRANT

Che cosa? Indietro dove?

KANE

A quei veicoli distrutti che abbiamo visto.

GRANT

Sono almeno due chilometri ad andare e due a tornare, cazzo!

Kane toglie una delle borracce dal cinturone e gliela mette tra le dita.

Grant sembra

non capire.

Stacco.

KANE

Voglio che tu riempia questa di olio di macchine.

KANE

La nostra strategia iniziale è andata in pezzi. Dobbiamo trovarne un’altra.

Kane indica i narcos, che camminano attorno alle lapidi e alla chiesa distrutta.

KANE

L’ultimo campo di fuoco è compromesso. Siamo arrivati tardi ad Aztlan.

GRANT

Non è colpa nostra se i coglioni del C-130 ci hanno inseriti nel posto sbagliato!

KANE

Parlare di colpa non ha più alcun significato. Non qui, non ora. Torna a quei relitti.

GRANT

Mi stai chiedendo di abbandonarti!

KANE

No, ti sto chiedendo di coprirmi le spalle.

Ellen torna con la borraccia riempita, mentre Kane si toglie il giubbetto tattico e la giubba a striscia-di-tigre: comincia a ridurre la giubba a righe, che avvolge attorno al fucile, coprendolo del tutto. Kane annoda poi quanto rimane della stoffa attorno al capo, lasciando solo una fessura per gli occhi, quindi protende le mani a coppa verso Ellen, che versa il contenuto: olio per auto.

Kane se lo sparge sulle braccia e sul torace, sui pantaloni, gli scarponi, sugli stracci che avvolgono il fucile e il capo.

GRANT

Russell, non voglio che tu vada là fuori. Non voglio, cazzo! Kane non dice nulla.

GRANT

Avrei dovuto ascoltarti, sulla montagna. Questa non è la mia missione, non lo è mai stata. Silenzio.

Altro silenzio.

GRANT

Ma non è nemmeno la tua, Russell.

GRANT

(guardandosi attorno)

Rusell… Kane è scomparso. Nella soggettiva di qualcuno, vediamo Ellen.

EST. CIMITERO

La mdp inquadra in dettaglio una lapide, i cui nomi sono leggibili a stento: CAYETANO Y SOLEDAD

Eusebio la supera e le lancia un’occhiata indifferente. Poi qualcosa vibra: il suo cellulare. Eusebio lo estrae dal fodero di pelle e ascolta per qualche secondo, poi compone un numero.

All’altro capo, un uomo.

EUSEBIO

Sai chi sono.

UOMO

Tempo.

EUSEBIO

Il tempo è due minuti da adesso. Prevedi qualche problema?

UOMO

Solamente se sarai tu o uno dei tuoi primitivi a crearlo.

La comunicazione viene interrotta. Eusebio guarda verso la foresta che circonda il cimitero.

EST. FORESTA

Ellen, inquadrata in primissimo piano, stringe le palpebre, le riapre. Una UMV dei narcos, canne di armi automatiche che emergono dappertutto, si muove sulla sabbia. Ne vediamo l’interno: Jorge Gomez-Castro al sedile del passeggero. Quattro narcos, dita sul grilletto dell’AK-47, sono nel retro. Un quinto è in piedi al centro del vano di trasporto, il dito sul grilletto della mitragliatrice anticarro. Ellen segue lo spostamento della UMV.

EST. CIMITERO

Un elicottero scende dal cielo e atterra tra le rovine della chiesa e le lapidi del camposanto. I portelli dell’elicottero vengono aperti e scendono alcuni gorilla armati. Poi, dopo di loro, appare Xavier Reynaldo Hurtado. La mdp lo inquadra in figura intera: resta un attimo immobile, dietro la sua guardia personale di otto uomini.

Poi, Xavier scende dal predellino e comincia a muoversi verso il cimitero: al suo passaggio, i narcos abbassano le armi e si inginocchiano. Xavier sfiora le loro teste e i loro volti.

INT. QUARTIER GENERALE DELTA FORCE – MATTINO

Kane, inquadrato in piano americano, è seduto a una panca. Un gruppo di soldati della Delta Force, armati fino ai denti, lo sorveglia, standogli ai lati. Peter DeBlenheim e Craig Baumgarten sono in piedi al limite dell’hangar. Malcolm Porterfield invece cammina avanti e indietro davanti a Kane.

PORTERFIELD

Distorsione. Sappiamo che esiste. Perché se tale distorsione non esistesse, tenente-colonnello Kane, lei non sarebbe rimasto fuori da qualsiasi controllo per quattordici settimane. Se non esistesse, lei non sarebbe andato a combattere la terza guerra mondiale contro il Cartello di Palenque tutto da solo.

Dettagli delle armi e degli accessori dei soldati della Delta Force.

PORTERFIELD

Lei non avrebbe abbattuto un aereo dell’aviazione militare messicana, aprendo il fuoco con un fottuto cannone anticarro da 30 mm!

Kane non dice nulla.

PORTERFIELD

Schizofrenia paranoica, psicopatologia distruttiva e autodistruttiva, sindrome da onnipotenza, desiderio di morte… tutto questo e di più. Per cui, tenente-colonnello Kane…

Porterfield si piazza davanti a Kane e lo guarda con disgusto. Kane ricambia lo sguardo.

PORTERFIELD

Qual è la tua cazzo di distorsione, maledetto figlio di puttana?

KANE

Qual è il tuo cazzo di problema, piccolo stronzo senza coglioni?

Kane si alza e va a piazzarsi di fronte a Porterfield, faccia contro faccia. I Delta Force mettono le dita al grilletto, in allerta.

KANE

Cerchiamo di capirci, signori. Non mi avete mandato a raccogliere fondi per la Croce Rossa: mi avete mandato ad assassinare qualcuno. PORTERFIELD A rimuovere una grave minaccia per l’Occidente!

Kane

lo

KANE

L’ipocrisia del cazzo, Porterfield, va’ a cagarla sui divani di Langley.

guarda.

avanti.

Baumgarten si

fa

BAUMGARTEN

La realtà, Russell, è che quel qualcuno tu non lo hai assassinato.

KANE

La realtà, Craig, è che i tuoi geni del volo notturno non hanno fatto bene i compiti. Tutto è andato in fogna tossica fin dal principio. BAUMGARTEN Cioè? KANE Grant e io siamo stati inseriti a ottanta chilometri dall’ultimo campo di fuoco.

DeBleneheim guarda prima Baumgarten, poi Porterfield.

BAUMGARTEN

Merda, Russell, perché non hai deciso un abort mission? Perché, potevi farlo!

KANE

La radio è andata perduta, irreparabilmente danneggiata.

PORTERFIELD

Sia tu sia Grant avevate i radiofari di emergenza. Perché non li avete usati?

KANE

Non eravamo ancora in emergenza. Kane guarda l’elicottero che lo ha prelevato.

Primo

KANE

Siamo finiti in emergenza ad Aztlan.

BAUMGARTEN

L’analisi dell’orbita ha rilevato segni di combattimento lì. Duro combattimento.

KANE

Siamo stati costretti a fronteggiare il nemico. piano di Porterfield, furioso.

PORTERFIELD

Questo non sarebbe dovuto accadere, in teoria. In teoria, sarebbe dovuta essere una situazione one shot, one kill.

Dettaglio degli occhi di Kane.

KANE

Su un campo di fuoco, con la teoria si scavano le fosse.

BAUMGARTEN

Ma che cazzo, Russell! Uno dei miei migliori tiratori scelti non ha fatto ritorno da questa cazzo di missione!

Kane guarda prima DeBlenheim, poi Porterfield. Qualcosa, dietro l’elicottero, sembra muoversi nell’oscurità.

KANE

Io ti avevo avvertito, Porterfield.

PORTERFIELD

Avvertito? E di che cosa?

KANE

Non ricordi? I metodi classici: ho dato fuoco alle piantagioni di coca del Cartello di Palenque. Qualcuno ha cercato di fermarmi: li ho abbattuti. Ho intercettato i trasporti del Cartello. Qualcun altro ha cercato di fermarmi. Ho abbattuto anche loro.

Kane sorride, un sorriso grottesco.

PORTERFIELD

Tu sei un maniaco, Kane. Sei un assassino!

KANE

Sono uno sniper. Questa è una guerra. Il nemico è il Cartello di Palenque. Dovere di uno sniper: abbettere il nemico. PORTERFIELD Pazzo bastardo! Noi sapevamo tutto di quel dannato Gulfstream, Kane! Tutto quanto!

Kane

applaude in modo ironico.

KANE

Congratulazioni. Era tempo che concludeste l’accordo con il Comandante Orozco.

PORTERFIELD

Come fai a sapere dell’accordo con Orozco?

KANE

Solo un uomo può avervi detto della penetrazione del Gulfstream attraverso la regione anomala. Eduardo Moreno Rivas. E lui può aver avuto un’unica ragione per farlo: ottenere altro cibo, medicinali e armi per i guerriglieri di Orozco. Ottima ragione, in realtà. BAUMGARTEN Non ottima abbastanza. Non ti rendi conto, Russell? Abbattendo quell’aereo, hai spinto gli USA sull’orlo di una guerra di frontiera con il Messico. C’erano corpi umani macellati sparsi per tutto il fottuto Chuckwalla Wash!

Primo piano

di Kane.

KANE

Non c’era niente di umano in quei corpi. Guerriglieri narcos: bruciano villaggi, tagliano la gola a donne e bambini, torturano gente con trapani ad alta velocità… BAUMGARTEN Lo so quali atrocità commettono i narcos! KANE E allora se lo sai, Craig, risparmiami le cazzate del politicamente corretto. PORTERFIELD Il Segretario di Stato è stato costretto a scusarsi con il governo straccione del Messico! Il Segretario di Stato degli USA che si sparge il capo di cenere per una mandria di cholos di merda! KANE Che episodio increscioso. Si è anche scusato per tutti quei quintali di cocaina al massimo grado di raffinazione che la mandria di cholos di merda tentava di trasportare nella California dopo averne violato lo spazio aereo?

Lungo momento di silenzio.

KANE

E questo è solo l’inizio.

PORTERFIELD

Cosa è l’inizio?

KANE

La penetrazione del Gulfstream. Il Cartello lo farà di nuovo. Sanno che può essere fatto.

PORTERFIELD

Tu deliri davvero, Kane!

KANE

Continuiamo a delirare: Eddie Rivas vi ha anche detto da dove è decollato l’aereo? Altro lungo momento di silenzio.

KANE

Valle Temescal.

BAUMGARTEN

Russell, cazzo! Con i satelliti, abbiamo setacciato quel quadrante palmo a palmo. Non sono saltati fuori né aeroporti né aerei. KANE Mimetizzazione profonda: è da lì che è partito il Gulfstream. Ed è da là che partirà la roba grossa, veramente grossa. DEBLENHEIM Vieni al punto, Brendan. KANE Cocaina. Tonnellate di cocaina pura. La stanno ammassando nel loro luogo più difendibile: la Casa Alambrada. Dovranno muoverla, in un modo o nell’altro. E questa volta, non sarà per gettarla nel deserto del Mojave. PORTERFIELD Tu hai visto la Casa Alambrada? KANE Io vedo molte cose, Porterfield. PORTERFIELD (con un sorriso) Vedi anche gli spettri?

Kane osserva il buio sotto il rotore dell’elicottero: intravede una forma umana. Cammina, a passo lento. La forma è una donna, e prende forma a poco a poco davanti a Kane e a noi: stivali neri, jeans a tank-top neri, capelli rossi tagliati corti, occhi azzurri. Per un momento, vediamo il suo volto: il volto di Ellen.

KANE

(boccheggiando) Ellen…

La donna si ferma davanti a lui. E Kane riesce a distinguere alcune sottili differenze nel taglio degli occhi, agli angolo della bocca, all’attaccatura dei capelli. La donna ricorda molto Ellen. (Scarlett Johansson)

Kane resta

DONNA

Sono Cassandra.

CASSANDRA

in silenzio.

Tu mi parlerai dell’ultima vita di mia sorella, il capitano Ellen Myra Grant e della sua prima morte.

EST. CIMITERO

XAVIER

Troppe armi, in questo vecchio cimitero.

La mdp ci mostra Xavier, osserva il gruppo dei guerriglieri narcos, le loro armi. Accanto a lui, Eusebio.

EUSEBIO

Xavier, sai che c’è una ben precisa ragione per la presenza di queste armi.

Dettaglio degli occhi di Xavier.

XAVIER

Troppa gente, troppo caos.

Vediamo Jorge Gomez-Castro, alla sinistra dei narcos: l’uomo si produce in una goffa genuflessione alla quale Xavier non presta attenzione. Eusebio si avvicina a Xavier.

EUSEBIO

Ragione della quale tu sei del tutto consapevole.

XAVIER

Tra ciò di cui io sono consapevole, Eusebio, e ciò che apprezzo c’è un baratro molto profondo. EUSEBIO Sono stato contrario a questa tua venuta ad Aztlan fin dall’inizio: non è la giornata adatta.

Primissimo piano

di Xavier.

XAVIER

Non esistono giornate adatte su questa terra. Solo giornate meno maledette di altre. Mr Strauss.

Un UOMO di colore, pistola-mitragliatrice in pungo, si avvicina a Xavier.

STRAUSS

Eccellenza Hurtado.

XAVIER

Tra esattamente dieci passi, contando da questo punto, lei e i suoi uomini vi fermerete. E io continuerò da solo. EUSEBIO Xavier! Ti prego, non farlo!

Ma Xavier se li lascia alle spalle. La mdp lo segue in piano sequenza. Xavier avanza nel cimitero abbandonato. Si ferma davanti a una lapide, resta immobile e solleva lo sguardo

verso di essa. La

mdp ci mostra i nomi incisi CAYETANO Y SOLEDAD

sulla lapide:

EST.

FORESTA

Ellen sta osservando nel binocolo telemetrico Xavier: nella sua soggettiva lo vediamo sostare di fronte alla lapide e allungare una mano verso di essa, con lentezza, quasi con pietà.

UOMO

(f. c.) Ti ha dato una via d’uscita.

Ellen rotola sulla schiena, la mano destra abbandona un oggetto quadrato, vola alla pistola nella fondina. Uno scarpone da combattimento la centra al basso ventre, appena sotto la cintura.

Vediamo, sfuocato, un uomo avvolto in un

UOMO

Avresti dovuto ascoltarlo, Grant. L’uomo dà un altro calcio a Ellen, dritto alla base del cranio.

EST.

ghillie mimetico.

CIMITERO/FORESTA

Nella soggettiva di Kane, vediamo Xavier di fronte alla lapide, l’espressione assorta mentre con le dita tocca le lettere incise. Kane ha l’indice destro in appoggio sulla guardia del grilletto, alza quindi di poco la bocca da fuoco, porta il dita sul grilletto e torna a osservare Xavier nel mirino.

Dagli occhi di Xavier, fuoriesce qualcosa: lacrime. Hurtado si porta una mano alla faccia per asciugarsi gli occhi. Dettaglio del dito di Kane sul grilletto del fucile. All’improvviso, un suono si dilata su Aztlan. Il suono è prodotto dai motori di due UMV dipinte di nero. Vediamo Kane, che riprende a osservare nel mirino: Xavier non c’è più. Inizia “Warriors Code” dei Dropkick Murphys. Le UMV si fermano presso le rovine, dove ci sono moltissimi narcos. Dolores scende per prima, seguita dai narcos ammucchiati sui mezzi. I narcos a calci trascinano qualcun altro a terra: Ellen. Kane è sconvolto. I narcos rimettono Ellen Myra Grant in piedi e le urlano oscenità. Eusebio toglie un coltello dalla cintura di uno di loro e va di fronte a Ellen. Gocce di sangue, inquadrate in dettaglio, sporcano la terra polverosa di Aztlan. Xavier si avvicina a Eusebio, che ha le braccia allargate, la camicia schizzata, il pugnale gocciolante in mano.

Xavier indica Ellen.

XAVIER

Non qui.

EUSEBIO

Come dici, Xavier?

XAVIER

Non ad Aztlan.

EUSEBIO

Xavier, questa donna è venuta per uccidere te!

Duran apre la giubba mimetica di Ellen: il suo tank-top è intriso di sudore e sangue che fuoriesce dalle guance. Eusebio prende in mano le piastrine e le strappa.

EUSEBIO

Forse Speciali, Xavier! Forse Spciali USA! Xavier lo guarda negli occhi. Fine musica.

XAVIER

Tanto sangue è corso su questa terra. Tu lo sai meglio di chiunque altro, Eusebio. Tanto sangue e tanta morte. EUSEBIO Xavier, c’è uno sniper là fuori! XAVIER Non qui!

Hurtado guarda di nuovo Ellen: il sangue continua a colare dagli sfregi sulle guance. Di colpo, Hurtado arretra e poi le volta le spalle. Strauss e gli altri membri della guardia si stringono attorno a lui. Eusebio guarda Jorge Gomez-Castro.

EUSEBIO

Jorge, a te.

Jorge non risponde, ma una luce sinistra appare nei suoi occhi. Nella soggettiva di Ellen, distorta, vediamo Gomez-Castro prendere qualcosa che ruota, mentre i narcos urlano, fischiano, applaudono. Un trapano elettrico. Ellen capisce e comincia a urlare, mentre Gomez-Castro avvicina lo strumento al capezzolo destro. Primissimo piano di Kane: sta osservando tutto, scioccato e disgustato. I narcos sono ammassati contro il frontale di una delle UMV. Eusebio ha un megafono in pugno e si mette di fronte all’orda.

EUSEBIO

Ehi, sniper! Riesci a sentirmi, sniper!

L’orda alle sue spalle si apre: Ellen è stata denudata. La lamiera è coperta dai resti della mimetica, piena di sangue. Il corpo di Ellen è ridotto a brandelli. Inizia “Morte di un soldato” di Ennio Morricone.

EUSEBIO

Ce ne mette a crepare, la tua puttana! Vieni qui da noi a riprenderla, sniper!

Nella soggettiva di Kane, vediamo il volto di Duran.

EUSEBIO

Altrimenti noi andiamo avanti!

Sempre nella soggettiva di Kane, ci spostiamo su Gomez-Castro, che impugna ancora il trapano: vediamo il suo stomaco.

EUSEBIO

(f. c.) Perché noi tempo ne abbiamo, sniper!

Dolores afferra Ellen per il collo, la raddrizza a sedere sul metallo, le divarica le gambe piene di buchi. Gomez-Castro punta il trapano al basso ventre della ragazza, ma mentre sta per dare l’affondo, Xavier gli afferra il polso e gli strappa il trapano di mano e lo spinge via.

Trapano in pugno, punta rivolta in basso, Xavier urla qualcosa contro tutti. Non ascoltiamo quel che dice, perché le sue parole sono coperte dalla musica e da uno sparo. Ellen, vista in figura intera, sussulta. Sul parabrezza della UMV si apre un foro. La ragazza crolla in avanti, scivola sulla sabbia.

In dettaglio vediamo la sua mano sinistra, perforata in più punti: cade e non si risolleva. Fine musica.

STRAUSS

Sniper!

Strauss si avventa a tuffo su Hurtado, lo butta a terra. Gli altri membri della guardia li coprono. Eusebio, Dolores e Gomez-Castro si dispergono dietro la UMV, mentre i narcos si buttano in ginocchio.

La mdp inquadra uno di essi: è poco più che adolescente. Inizia “Bring Your Daughter… To The Slaughter” degli Iron Maiden.

RAGAZZO

Mira…

Il narcos indica a braccio teso: sfuocato, un uomo è in piedi nella terra di nessuno.

RAGAZZO

Es un…

Il ragazzo non completa la frase: tossisce due volte di seguito e vomita sangue, finendo nella polvere in una posa innaturale. Strauss tiene Hurtado.

STRAUSS

Formazione di copertura due per due! Ralston! Baroni! Avete la punta! Al mio mark: tre- due-uno.. Mark!

La guardia schizza in piedi, compatta, Hurtado al centro: corre verso l’elicottero, il cui

rotore principale sta raggiungendo la velocità critica. Uno dei membri viene colpito alla testa: schizzi di sangue volano sull’esterno della carlinga e sui sedili. Hurtado viene fatto sistemare nell’abitacolo, mentre un altro proiettile centra uno degli oblò: frammenti cadono su Hurtado e i soldati.

Stacco. Gomez-Castro, pistola in pugno, spara a casaccio contro il nulla.

JORGE

Vamonos, hijos de puta! Muevese!

Una ventina di narcos si muovono, sparando coi loro fucili. Salgono sulle UMV.

EST.

FORESTA/AZTLAN

JORGE

Muevese, hijos de puta!

Kane sta correndo nella foresta, fucile in pugno. Dietro di lui, il rombo delle UMV cresce di intensità. I narcos sparano nell’erba. Vediamo l’artigliere della prima UMV: prepara la mitragliatrice Browning calibro 50. Dettaglio del dito di Kane che preme un tasto.

In dettaglio vediamo le ruote di una UMV sull’erba. Un’esplosione fortissima. I parabrezza delle UMV vengono disintegrati, come gli uomini al loro interno: i narcos nei vani di carico vengono macellati. Una delle UMV si avvita su se stessa e si rovescia poco dopo. L’altra, il cui conducente è senza faccia, fa un testa-coda e si ferma sul confine dell’erba. Vediamo cinque narcos, all’interno dell’UMV, le divise con piccoli buchi strappati, piene di sangue: uno è cieco, un altro ha perso un orecchio e parte della faccia, uno ha perso tre dita, che pendono dalla mano trattenute a stento dai tendini, gli altri due hanno perso piedi e mani. Un’ombra li copre, emergendo dal nulla. Vediamo l’UMV dal di fuori: cinque assordanti rumori in rapida sequenza.

Stacco.

I narcos dietro uno dei muri smozzicati della chiesa vengono centrati da altri proiettili. I corpi volano in mezzo alla sabbia e ai mattoni distrutti. Eusebio, il volto una maschera di terrore, corre verso una delle poche UMV intatte, dove si trovano Dolores e Gomez-Castro al posto di guida.

La UMV si allontana. Alcuni narcos gettano le armi a terra e scappano: qualcuno viene colpito alla schiena, mentre l’ultima UMV va a fuoco. Alcuni narcos vengono investiti dalle fiamme. Fine musica.

INT. ELICOTTERO

Nella soggettiva di Xavier, vediamo auto distrutte, rottami, corpi carbonizzati, cadaveri. Sulla plancia di pilotaggio, si accende la spia luminosa di comunicazione radio in arrivo. Il copilota chiude il contatto, ascolta e terreo in volto tende a Xavier una delle cuffie collegate all’impianto di cabina da un lungo cavo. Xavier se le sistema.

KANE

Ho visto le tue lacrime.

XAVIER

Potevi uccidermi. Perché non l’hai fatto?

KANE

Per tutto quello che deve ancora venire, Hurtado, non ti basteranno tutte le lacrime dell’universo. XAVIER E che cosa deve ancora venire? KANE Incubi. XAVIER Hai un nome, uomo che mi parla di incubi? KANE Ho molti nomi, Hurtado. Ma tu puoi chiamarmi…

Dettaglio della bocca di Kane al microfono.

KANE

Caino.

INT. CELLA DI ISOLAMENTO – MATTINA

La cella di isolamento è lunga due metri e mezzo, larga uno e mezzo e alta due. Contro la parete di fondo, servizio sanitario e lavello integrati, erogatore d’acqua a cellula laser. La luce è data da una lampada incassata a soffitto, protetta da una griglia. Kane sta completando una serie di addominali. Nel frattempo, ascoltiamo un dialogo tra lui e Cassandra.

Kane

finisce ed

CASSANDRA

(f. c.) Kane. Tu l’hai vista morire. KANE Sì. CASSANDRA (c. s.) Che cos’altro hai visto?

estende le braccia fino a toccare il soffitto.

CASSANDRA

(c. s.) Sto ancora aspettando una risposta. KANE

Non fare questo a te stessa, Cassandra.

CASSANDRA

(c. s.) L’ho già fatto a me stessa. L’ho fatto anche ad altri, a molti altri.

Kane ha una barba ispida, appare più magre e profonde borse appaiono sotto gli occhi.

Kane si

avvicina al lavello, si lava la faccia.

CASSANDRA

(c. s.) Ho imparato tutto quello che c’è da imparare sulla morte. KANE Nessuno impara mai abbastanza sulla morte.

Kane passa un dito sulla barba folta. La porta d’acciaio viene aperta: sulla soglia, una mimetica a strisce-di-tigre, e poi scarponi da combattimento, cinturone, giubbotto tattico.

CASSANDRA

(c.s.) Evoluzione dei convincimenti, Kane: c’è davvero sempre qualcosa di nuovo da imparare sulla morte.

INT. CORRIDOIO

BLACK GAP

La mdp ci mostra Baumgarten, alla sua sinistra Kane, Cassandra alla sua destra. Dietro di loro, vari soldati. Baumgarten porta sulla schiena un bergen di 30 chili, ma corre, frenetico.

BAUMGARTEN

Non è stato facile, Russell. Non sulla base delle coordinate scarne che ci avevi dato.

CASSANDRA

Siamo stati costretti a mettere di mezzo il National Reconnaissance Office. A modificare i parametri orbitali di tre diversi satelliti e a passare alla scansione laser multispettrale.

Kane non

dice nulla.

BAUMGARTEN

Ma alla fine, uomo, lo abbiamo trovato, il tuo aeroporto fantasma. Proprio dove avevi detto.

CASSANDRA

Valle Temescal. Una cordigliera e un canyon a ovest di Aztlan. Baumgarten, Kane e Cassandra entrano in un hangar.

INT. HANGAR 4-B

Di fronte al portale dell’hangar, un elicottero le cui turbine sono in fase di preriscaldamento. I soldati vanno verso il portello di carico, mentre Baumgarten, Cassandra e Kane raggiungono Porterfield e DeBlenheim, in attesa.

PORTERFIELD

Altro giro, Kane. Ma non altro regalo. Niente one shot, one kill, stavolta.

Kane rimane

in silenzio.

PORTERFIELD

L’analisi è inequivocabile: secondo stime per difetto, nella sua piazzaforte della Casa Alambrada, Xavier Hurtado sta ammassando qualcosa tra otto e dodici tonnellate di cocaina al massimo grado di raffinazione. DEBLENHEIM Forse, Brendan, in un modo distorto, tu hai veramente cercato di fermare tutto questo. La verità è che dieci tonnellate di cocaina non sono più definibili come un chiaro ed evidente pericolo per l’Occidente. Sono una catastrofe sociale a livello biblico. PORTERFIELD Se anche solo un terzo di quella polvere finisce a riversarsi sui mercati americano ed europeo, il Collasso di Los Angeles apparirà come una novena di Natale eseguita dal coro dei boy scout del cazzo.

Kane

guarda

KANE

Qual è la scelta per la bomba?

PORTERFIELD

L’opzione è aperta, ma non ci sentiamo di metterla in atto.

KANE

l’elicottero.

Concordo. Mettiamola in atto quando comincerà la guerriglia urbana lungo Pennsylvania Avenue.

BAUMGARTEN

Ce l’abbiamo la bomba, uomo!

Baumgarten afferra Kane per un gomito e indica il tarmac. La mdp ci mostra un elevatore industriale che traina una massiccia torpedine verniciata di nero, lunga due metri e mezzo, diametro mezzo metro.

BAUMGARTEN

(f. c.) General-Dynamics MK-90, sistema di guida laser, telecamera in ogiva… e 500 fottuti chili di plasma-napalm ad alta concentrazione.

DeBlenheim corruga la fronte.

DEBLENHEIM

Credevo fosse ancora in fase sperimentale.

Baumgarten continua a guardare Kane.

BAUMGARTEN

È tempo di passare al collaudo sul campo. Se vogliamo incenerirli, abbiamo il potere per farlo.

PORTERFIELD

E soprattutto abbiamo la volontà politica per farlo. Ma non senza aver giocato prima tutte le carte.

Kane guarda Caino è la vostra carta sbagliata. Sul campo di fuoco sbagliato.

KANE

tutti loro.

Cassandra gli va di fronte.

CASSANDRA

Questo non è più il tuo campo di fuoco: è il mio.

BAUMGARTEN

E della Delta Force. Non ci sarà una seconda Aztlan, Russell. Non questa volta, non con i miei uomini. CASSANDRA Tu dovrai solo portarmi dentro. Tu conosci il terreno, conosci il nemico e conosci Orozco.

Kane segue il movimento dell’ordigno: quando l’elevatore raggiunge l’elicottero, personale a terra

comincia

le operazioni di aggancio allo scafo.

KANE

Orozco non dialoga con il Cartello.

PORTERFIELD

I tempi cambiano: Orozco e Hurtado sono direttamente connessi.

KANE

E bravo Rivas: sta scoprendo tanti scheletri negli armadi.

PORTERFIELD

radici

Kane

estrae

CASSANDRA

(sussurrando) Vibrazioni meccaniche. Ore due.

un binocolo a visioni notturne

KANE

Il tuo obiettivo secondario, Cassandra.

morte.

e scruta.

Per Orozco, la CIA è l’ultima spiaggia. Tutto il suo gruppo è sull’orlo dell’estinzione. Orozco e Rivas hanno già accettato di stabilire contatto con Hurtado. CASSANDRA E a quel punto, sarò io a dare a Hurtado il nostro ultimatum.

Kane scuote

la testa.

KANE

Gente come Hurtado non accetta nessun ultimatum. Gente come Hurtado non accetta nessun negoziato. Gente come Hurtado può solo essere abolita.

EST. GIUNGLA – SERA

La mdp mostra le fronde degli alberi della giungla messicana: ha smesso di piovere. Cassandra avanza, ventre a terra, CAR-15 nella destra, bussola nella sinistra. Kane, fucile calibro 12 imbracciato, le copre le spalle. Cassandra solleva il pugno sinistro: entrambi si fermano e prendono copertura dietro un intrico di

Kane scivola di lato, permettendole di guardare. Duecento metri più in basso, la pista dell’aeroporto di Valle Temescal.

EST. AEROPORTO

Parecchi guerriglieri, fucili d’assalto AK-47 e baschi neri, pattugliano la zona tra la base della torre di controllo e il portale dell’hangar. I guerrieri vengono visti nella soggettiva di Cassandra.

CASSANDRA

Uno scozzese psicopatico ha fatto sprofondare nella sabbia quel loro Gulfstream così fico.

KANE

Che mondo ingiusto.

Cassandra e Kane sono ventre a terra, molto vicino al bordo del cemento, celati dall’ultima barriera di felci.

CASSANDRA

Il Cartello di Palenque deve avere un nuovo aereo, Kane. Notiamo solo ora che l’aeroporto è pervaso da una vibrazione, sovrapposta a un ronzio meccanico.

Kane annuisce. Cassandra

Cassandra

mette un silenziatore sulla canna del fucile

CASSANDRA

E io devo avere una risposta, prima del confronto con Hurtado.

KANE

Meglio trovarla in fretta, prima che sia la risposta a trovare noi.

segue lo sguardo di Kane. L’oscurità comincia a

CASSANDRA

Ci muoviamo in recon ravvicinata, Kane. Adesso.

d’assalto.

diradarsi.

Kane annuisce ed estrae una pistola Heckler&Koch USP calibro 45. Kane si muove. Noi restiamo su Cassandra. Ascoltiamo due spari, una pausa, altri due spari. A meno di dieci metri da loro, due corpi sussultano e vanno giù. Cassandra scivola dietro un tronco, allineando mirino e tacca d’alzo del CAR-15. Uno dei due narcos vomita sangue mentre cerca di raggiungere la sua arma. Un altro sparo e lui si ferma del tutto. Kane si appiattisce contro il cingolo di uno dei caterpillar, verifica oltre il veicolo, tra le felci verso la pista. Cassandra va a schiacciarsi a ridosso del metallo, fucile in basso, occhi guardinghi.

CASSANDRA

Lo hai fatto anche con Ellen?

KANE

Cosa?

CASSANDRA

Proteggerla.

Primo piano Nessuno può proteggere nessun altro.

Cassandra gli stringe il gomito.

KANE

di

Kane.

Fermo, Kane si libera della presa.

Stacco.

CASSANDRA

Era lei a dirlo!

KANE

Aveva ragione.

Kane e Cassandra hanno trovato copertura appiattendosi contro le pareti esterne dell’hangar. La vibrazione si ascolta ancora, più forte. Kane esce allo scoperto, pistola in pugno, aggira una piramide di fusti di kerosene vuoti e prende posizione a fianco di una porta. Cassandra va a piazzarsi di schiena sull’altro lato dell’ingresso, fucile in presa alta. Inizia “Painkiller” dei Judas Priest. La porta è sigillata da lucchetto e catena. Kane infila la pistola nel cinturone, estrae un paio di corte tronchesi industriali e con esse taglia la catena. Un guerrigliero, AK-47 ad armacollo, sigaretta in bocca, appare da dietro un’altra catasta di taniche. Cassandra si riposiziona, sollevando il fucile: Kane si accuccia. Il narco si accorge di loro, cerca di mettere mano all’arma. Cassandra apre il fuoco tre volte. Il corpo del narco cade a terra. Kane scatta in avanti e trascina il cadavere in un luogo scuro, prende il suo fucile e torna da Cassandra. Entrambi entrano nell’hangar. Kane arriva a ridosso di una teoria di container di alluminio, pistola in presa bassa a due mani. Cassandra gli è vicino. Vediamo nella soggettiva di Cassandra un Boeing 737-400, versione cargo: verso la sezione frontale, un grosso compressore diesel. Cavi di potenza alimentano due stazioni mobili di pompaggio sistemate sotto i reattori. Almeno due dozzine di narcos in tute da lavoro sporche di sudore e di vernice sono attorno al cargo. Hanno tutti pistole a spruzzo, e stanno cambiando il colore dell’aereo. Poco lontano dal compressore, un lungo tavolo. Un uomo è chino e controlla qualcosa. L’uomo alza la testa, la mdp ce lo mostra in primo piano: è Guillermo Valdez.

KANE

Non farlo, hombre. Non tornare nel Norte…

CASSANDRA

Di chi parli?

KANE

Guillermo Aureliano Valdez, Fuerza Aerea de Mexico, pattuglia acrobatica, Barone Rosso del Cartello di Palenque. CASSANDRA Potevi ucciderlo sul Gulfstream, ma non l’hai fatto. Perché?

Kane non risponde. Valdez dice qualcosa in spagnolo e indica un punto specifico della carlinga. Uno dei narcos sale sullo scafo e piazza qualcosa, poi dà una rapida spruzzata: l’emblema della US Air Force.

CASSANDRA

Stupidi. Non funzionerà mai.

KANE

No? Con il Gulfstream stava funzionando.

CASSANDRA

Cosa stai cercando di dire, Kane?

KANE

Sono andato nel sottosuolo. Nessun contatto, nessuna connessione con il sistema del Norte. Per quale ragione credi che lo abbia fatto, Cassandra?

Cassandra appare dubbiosa. All’improvviso, una voce maschile sovrasta il rumore del compressore.

UOMO

Intrusos! Allá abajo! Intrusos!

Al sentire la voce, tutti si inchiodano. A parlare è stato un narco, con pistola a spruzzo, in piedi sullo scafo, in prossimità del timone di direzione.

UOMO

Espias! Matelos! Matelos!

Continuando a urlare, indica frenetico verso Kane e Cassandra, che cominciano a fare fuoco quasi nello stesso momento. Il narco è strappato dalla carlinga e viene catapultato all’indietro, sangue e vernice si mischiano. Dal giubbetto tattico, Cassandra strappa una granata sferica, toglie la sicura e la lancia oltre i containers.

Guillermo vede la granata, fa per urlare, ma l’esplosione lo anticipa: il pilota rovescia il tavolo e si protegge con esso. Gli altri narcos vengono investiti dalle fiamme. Kane infila la pistola nel cinturone e prende l’AK-47 preso al narco ucciso.

Per un momento, gli occhi di Kane si incrociano con quelli di Valdez. Stacco. Kane arriva sulla soglia dell’accesso laterale, scrutando la torre di controllo e la pista dell’aeroporto.

Cassandra è dietro di lui, CAR-15 pronto.

KANE

Cassandra.

CASSANDRA

In linea.

KANE

Al mio mark: tre-due-uno… (allinea lo AK-47) Mark!

Cassandra e Kane scattano allo scoperto. Kane si riposiziona, spara, alcuni uomini cadono a terra. Cassandra si attesta dietro una catasta di profilati di alluminio, tiene la canna del fucile in appoggio sul metallo, spara quattro raffiche una dietro l’altra. Un gruppo di narcos viene colpito dai proiettili: tre di loro cadono, perdendo tanto sangue, altri si

disperdono dietro i bidoni, sparando dove capita.

Kane

Cassandra

li

colpisce alle

gambe

e al ventre.

toglie

Cassandra! Vai! il caricatore, ne pianta

CASSANDRA

Dov’è che vado, Kane?

KANE

un altro nell’arma.

KANE

La giungla… Kane e Cassandra si schiacciano dietro la catasta di alluminio. I narcos sparano.

KANE

(vuotando l’AK-47) Questa è la fine della strada. Ti copro l’estrazione.

Kane prende il fucile da combattimento.

CASSANDRA

Come hai fatto ad Hawr al-Whaan… oppure come hai tentato di fare con Ellen?

Kane serra la mascella, poi fa fuoco, due colpi in rapida successione. Cassandra spara a raffica.

Kane inserisce altre cartucce nel fucile.

KANE

Vattene, Cassandra.

KANE

Trova Orozco…

Il cemento comincia a vibrare, molto più del compressore. Se ne accorgono anche i narcos. Cassandra sorride. Dalla giungla, emergono una decina di cavalli, con sopra uomini vestiti di cenci, mascherati e armati alla bell’e meglio con fucili e pistole. I cavalieri superano Kane e Cassandra e vanno verso i narcos: alcuni di essi vengono colpiti e muoiono.

L’aria si riempie di bottiglie molotov: fiamme avvolgono i narcos restanti. I sopravvissuti scappano. Il capo dell’assalto arriva di fronte alla catasta di alluminio e si toglie il cappuccio nero: è un UOMO sui 50 anni, capelli corti scuri, viso spigoloso, baffi leggeri (John Leguizamo). Il

Comandante

Kane osserva

Orozco. Fine musica.

OROZCO

Oye! Caino, my hermano!

(sorride) Perché ci hai messo tanto ad arrivare, compadre?

il campo di battaglia e mette la sicura al fucile.

EST. ACCAMPAMENTO COMANDANTE OROZCO

L’accampamento del Comandante Orozco sorge su una corta collina, il terreno cosparso di rifiuti. Pentole bollono su un paio di fuochi. Tutt’attorno, poche tende coperte da fogli di plastica corrosa, la stoffa squarciata in più punti e rappezzata alla bell’e meglio. Più avanti, qualche approssimativo telaio ad a.

Kane si issa il bergen sulla spalla sinistra.

KANE

(a Cassandra) Il tuo caro amico Porterfield aveva ragione.

Cassandra tira fuori di tasca alcune tavolette di cioccolato deformate dal calore.

CASSANDRA

Non è mio amico.

Nell’accampamento del Comandante, una trentina di persone, la maggior parte donne e bambini, difesi da un paio d’uomini con fucili d’assalto a tracolla. Gente vesita poveramente, sfiancata dagli stenti e dalla fame. Kane fruga in una delle tasche interne del bergen e passa quello che trova a una ragazza di 16 anni incinta, mentre Cassandra distribuisce le tavolette di cioccolata ai ragazzini, che rispondono con grida di giubilo.

Kane si

Orozco prende

avvicina a

KANE

Come stanno i malati, Comandante?

OROZCO

Siamo ancora tutti vivi. in braccio uno

OROZCO

dei

Orozco.

bambini.

Ed è a te che lo dobbiamo, ai medicinali e al mangiare che il compañero Rivas ha comprato con il tuo dinero. KANE Non era il mio, era di Hurtado.

Kane

guarda

i

bambini.

KANE

Continuate a purificare l’acqua. Solo questo ha importanza.

Vediamo Rivas, stivali infangati e berretto dei Mets, venire incontro a Kane e a Orozco, con un largo sorriso e la mano protesa.

EDUARDO

Benvenuto all’inferno, mi amigo.

KANE

Il pardadiso è una leggenda, l’inferno è in terra, amigo. Kane parte in un corto uncino sinistro: Eduardo rotea e cade a terra. Orozco si inchioda, parecchi

suoi soldati si irrigidiscono. Vediamo la mano di Cassandra spostarsi al calcio del CAR-15.

EDUARDO

Oye, maricón! Qué fucking pasó!

KANE

La prossima volta, Eduardo, noi due ci intendiamo prima sui piani di volo del cazzo. Claro? Pausa. Poi Rivas sorride di nuovo. INT. TENDA COMANDANTE OROZCO

Kane e Cassandra sono alla destra dello schermo, Rivas e Orozco alla sinistra, un piccolo fuoco tra loro. La pioggia gocciola dagli orli del nylon, ruscellando sulla terra di montagna. La mdp inquadra i quattro in campo medio. Cassandra dà una boccata alla sigaretta arrotolata a mano.

CASSANDRA

Fermare la spirale della morte: è questa l’unica direttiva primaria, Comandante Orozco. Dal nostro lato della barricata come dal vostro. OROZCO Questo suona molto incoraggiante, señora Hill. E anche molto ambiguo. CASSANDRA Cercherò di rimuovere l’ambiguità: niente più cocaina nel Norte. OROZCO In cambio di? CASSANDRA Niente più matanzas nella Tierra de la Raza.

Orozco e Rivas si scambiano un’occhiata.

OROZCO

Señora Hill, lei conosce quei cartelli innalzati da alcuni dei nostri campesinos?

CASSANDRA

Coca o muerete?

OROZCO

Esatto. Io e i miei compañeros non siamo d’accordo. Il Messico è un grande paese pieno di problemi, è vero. Ma il Messico può e deve andare oltre la coca. Quindi non è con me che deve parlare, ma con Xavier Hurtado. CASSANDRA Comandante, questa è precisamente la ragione che mi ha portato qui: Rivas dovrebbe averglielo detto. OROZCO Lo ha fatto.

Cassandra getta il mozzicone nel fuoco.

CASSANDRA

Lei è davvero in grado di comunicare direttamente con Hurtado, Comandante?

OROZCO

Señora Hill, che cosa fa credere all’intelligencia americana che Hurtado sia disponibile a negoziare una sua uscita dal mercato più ricco del mondo?

CASSANDRA

Le garantisco di avere argomenti molto convincenti da presentargli. E conclusivi.

OROZCO

Quali?

CASSANDRA

Mi permetta di esporli direttamente a lui, se l’incontro avverrà, è chiaro.

Orozco e Cassandra si guardano negli occhi. Kane beve un sorso da una bottiglia avvolta nella canapa.

OROZCO

Immagino, señora Hill, che lei abbia argomenti molto conclusivi da presentare anche a me quale riconoscimento della mia… mediazione. CASSANDRA Aiuti, comandante. Vasti e senza limite di tempo. Fondi, medicinali, cibo, risorse, interventi politici presso il suo governo per un’amnistia… Tutto quello che lei chiede.

Cassandra si accende un’altra sigaretta.

Cassandra

Kane

KANE

Non dovresti inalartela nei polmoni, quella schifezza.

CASSANDRA

Non dovresti sparartela nel fegato, quella mierda.

EDUARDO

No es mierda, mujer! Quello è mescal che ho fatto io! esala fumo verso

CASSANDRA

Ah, sì? E con che cosa l’avresti distillato? gli passa la

KANE

Non parlare, Eddie. La risposta potrebbe non piacermi.

di lui.

bottiglia.

Tutt’e quattro ridono per qualche secondo. Poi, improvvise, delle grida dalla distanza. Orozco e Rivas scattano in piedi. Un giovane soldato arriva di corsa fino al telo, va da Orozco e parla con lui nel suo dialetto montanaro.

OROZCO

Maricela, la ragazza incinta: ha rotto le acque. Cassandra comincia a frugare nel suo bergen, alla ricerca del kit di pronto soccorso.

Dettaglio degli

Lei

occhi di

KANE

Cassandra. lo

Kane.

guarda.

CASSANDRA

Dimmi.

KANE

Nel mio bergen c’è una mimetica di ricambio. Asciutta, pulita. Tirala fuori e riducila in brandelli.

Cassandra

Kane apre

KANE

Eddie. Quanto ne hai di quel mescal fatto da te?

EDUARDO

Quanto ne vuoi. il suo coltello

KANE

annuisce.

a serramanico.

Ci serve del disinfettante. Porta un paio di bottiglie alla tenda di Maricela.

Eddie sorride e va via. Kane comincia a passare la lama del coltello sulla fiamma del fuoco.

Primo

EST.

E quello a che ti serve? piano

Kane.

NOTTE

KANE

Cassandra.

SIERRA

KANE NOMBRE DE DIOS

CASSANDRA

di A tagliare il cordone ombelicale.

Panoramica della Sierra Nombre de Dios immersa nell’oscurità più fitta. Silenzio. Poi il primo vagito di un bambino riempie la vallata.

INT. TENDA

Primo piano

CASSANDRA

Sei una contraddizione che cammina. Kane le offre la bottiglia avvolta nella canapa.

KANE

Speravo di sentirtelo dire. Un brindisi alla contraddizione. Cassandra scuote il capo.

CASSANDRA

Non conosco molti uomini in grado di condurre un parto al fondo del buco del culo del mondo, salvando madre e bambino.

Cassandra gli va di fronte.

di

Kane

Pausa.

Kane

beve,

senza rispondere.

CASSANDRA

Tu sei un medico. Un medico, cazzo! E anche bravo.

CASSANDRA

Lo Special Air Service. Le marce forzate, la guerra, la morte… lo sniping. Perché?

KANE

Che differenza fa, qui e ora?

CASSANDRA

Ne fa per me.

KANE

Università di Edimburgo, Facoltà di Medicina e Chirurgia. beve un altro sorso.

CASSANDRA

Non hai ancora risposto: cosa ha innescato la contraddizione.

Primissimo piano di Kane. Inizia “Father and son” di Cat Stevens.

KANE

La memoria di mio padre: è morto.

CASSANDRA

Mi dispiace.

KANE

Come fa a dispiacerti? Non l’hai mai conosciuto. Non conosci nemmeno me. Cassandra spinge all’indietro la testa.

CASSANDRA

Conosco la sofferenza. La sofferenza si fa beffe del tempo e dello spazio. Non lo sapevi?

KANE

Mi sembra di non sapere nient’altro.

Kane alza lo

sguardo al cielo.

KANE

Mio padre insegnava fisica. Ci conoscevamo poco e ci capivamo anche meno. Non capiva il perché mi fossi messo in testa di diventare medico, di coesistere ogni giorno con il dolore degli uomini… CASSANDRA Glielo hai spiegato? KANE Non credo di averlo fatto nel modo giusto. Forse un modo giusto nemmeno c’era. In ogni modo, non ho avuto il tempo di trovarlo. CASSANDRA Cosa accadde?

La mdp stringe su Kane.

KANE

Metastasi. Incurabile, inarrestabile. Gli ho letto il suo ultimo articolo di giornale, gli ho dato il suo ultimo cibo. Alla fine, l’ho guardato andarsene.

Kane lancia la bottiglia vuota.

KANE

Ancora adesso, dopo tanto tempo, ritorna. (lacrime sul viso) Continuo a chiedergli dove ho sbagliato. Se fossi stato più presente, se fossi stato più dalla sua parte, se avessi pensato meno a me stesso e alle mie pseudoconvinzioni umanitarie del cazzo…

Kane asciuga le lacrime.

Primo

piano

CASSANDRA

Hai trovato una risposta?

KANE

Non esiste risposta. Non è mai esistita.

CASSANDRA

Sei comunque un privilegiato, Kane.

KANE

Non me n’ero accorto. di Cassandra. Fine musica.

CASSANDRA

Quando se n’è andato, hai avuto il privilegio di essere con lui. Io non ero con Ellen.

EST. CASA ALAMBRADA – MATTINA

La mdp inquadra la terrazza della Casa Alambrada. Xavier è seduto a un tavolo, ai cui lati sono seduti Eusebio Duran e Jorge Gomez-Castro (a destra) e Dolores (alla sinistra). Tutti e quattro mangiano l’abbondante colazione. In piedi, Guillermo Aureliano Valdez.

XAVIER

E quindi hanno visto il 737.

VALDEZ

Sì, eccellenza.

XAVIER

Hanno visto anche quella che sarà la sigla di navigazione del 737?

VALDEZ

No, eccellenza, non l’hanno vista. Quando Caino è apparso, non l’avevamo ancora dipinta sullo scafo. Ma Caino ritornerà… Caino ritorna sempre.

Intorno al Cartello di Palenque, guardie armate fino ai denti: Scott Strauss staziona sull’angolo tra la terrazza e la scala in pietra bordata di fiori, in mano una mitragliatrice. Eusebio sorseggia il suo mint julep ghiacciato.

EUSEBIO

Xavier, s’impone una decisione. E tu sai di che sto parlando.

Xavier guarda

Duran si

i

XAVIER

Sul serio lo so, Eusebio?

reperti archeologici che sono sul

EUSEBIO

Quattordici tonnellate di cocaina pura. alza e indica a

EUSEBIO

tavolo a

braccio

fianco.

teso.

Il Cartello di Palenque è alle soglie della più grande operazione di trasporto clandestino nella storia del mercato mondiale della droga. E, potenzialmente, anche alle soglie della sua più grande catastrofe. XAVIER Questi patetici colossi dai piedi di argilla. EUSEBIO Detesto riprendere un certo argomento con te, Xavier, ma con gli eventi di ieri il Comandante Orozco e la sua banda di bandidos straccioni sono diventati una reale minaccia!

Dettaglio della bocca di Xavier.

XAVIER

Venti, forse venticinque uomini in grado di combattere. Non è questa la tua stima, Jorge? Jorge annuisce e mangia un po’ di uova producendo un gran rumore.

XAVIER

(a Eusebio) Sarebbe questa la tua reale minaccia, Eusebio? EUSEBIO Sapevano già dell’aeroporto nella Valle Temescal. Adesso sanno anche del 737. Hanno addirittura aiutato Caino ad attaccarci! JORGE E ad ammazzare i nostri uomini!

Primo piano di Guillermo.

VALDEZ

Questo non è del tutto esatto.

EUSEBIO

Un momento solo, Valdez…

XAVIER

Sto ascoltando, Guillermo.

VALDEZ

I cosiddetti bandidos del Comandante Orozco sono intervenuti dopo, molto dopo, che Caino e l’altro commando che era con lui sono penetrati nell’hangar.

Eusebio ha un sorriso sarcastico.

EUSEBIO

Ma tu, signor colonnello-pilota Valdez, da quale cazzo di parte stai?

VALDEZ

Non dalla tua, di parte del cazzo.

Xavier continua a mangiare, mentre assiste al confronto.

VALDEZ

Tu continui a parlare di questo nostro uomo al Norte: continui a dire che quest’uomo può bloccare radar, far passare aerei, evitare controlli. Ma nulla di tutto questo è accaduto, Mr Duran. Né in quel fiume di merda piena di rottami, né nella Valle Temescal. Il che apre tre alternative…

Primo piano di Duran, furioso.

EUSEBIO

Non dire nulla di cui potresti pentirti, hijo de puta!

VALDEZ

Va’ a minacciare qualcuno a cui frega un qualche cazzo, coglione. Io parlo, cammino, respiro, perché Caino, non tu, non nessun altro, ha permesso che io continuassi a farlo! Io sono un fottuto morto che cammina. (guarda Dolores) E non sono certo l’unico. (torna a guardare Duran) Mi capisci, stronzo?

Dolores inghiotte quel che mangia, e distoglie lo sguardo.

XAVIER

Torniamo a quelle tre alternative, Guillermo. VALDEZ La prima: l’uomo di Eusebio Duran al Norte semplicemente non esiste. La seconda: l’uomo esiste, ma fa il doppio gioco. (guarda Eusebio) La terza: è Eusebio Duran a fare il doppio gioco.

Eusebio gli si pone di fronte, entrambi si guardano in cagnesco. Xavier si alza dal tavolo e fa cenno al cameriere di sparecchiare il suo posto.

XAVIER

Quanto misteriosa e affascinante è la logica.

Durante il suo discorso, Xavier si sposta alle spalle di Duran, Valdez, Gomez-Castro e Dolores.

XAVIER

Alternative insidiose, reali minacce di bandidos, contraddittori doveri delle forze speciali americane.

Xavier raggiunge l’altro tavolo e prende una statuetta.

XAVIER

E tutto questo inquietante labirinto in nome di cosa?

Xavier esamina a lungo la statuetta. Tutti restano in silenzio. Xavier posa la statuetta e si volta: la mdp lo inquadra in primissimo piano.

Xavier lo guarda.

XAVIER

Polvere.

VALDEZ

(f. c.) Eccellenza.

VALDEZ

Nel nome della tua polvere, ho già affrontato una prima morte. Credo che per la mia seconda morte sceglierò qualcosa di molto, molto diverso.

Con molta calma, Valdez va alla scala. Xavier schiocca le dita. Valdez si volta.

XAVIER

Vajas con dios, hombre.

Valdez fa un breve inchino e se ne va. Eusebio si pone di fronte a Xavier.

EUSEBIO

Sono turbato, Xavier: molto turbato.

XAVIER

Sorprendente: prima la tua reazione col colonnello Valdez, ora il turbamento. Da quando l’uomo di ghiaccio per antonomasia soccombe all’emotività? EUSEBIO Da quando tutto ciò che è stato costruito in questa valle, e molto al di là di questa valle, rischia di venire annientato.

Xavier torna a sedersi. Dolores e Gomez-Castro hanno smesso di mangiare e ascoltano.

XAVIER

Stai suggerendo che sia io l’artefice dell’annientamento?

EUSEBIO

Sto dicendo che permettere a Valdez di andarsene potrebbe essere uno dei catalizzatori. Quell’uomo sa tutto di noi.

Primo

Xavier

piano

di

Xavier.

XAVIER

Valdez non ci tradirà. Lo so, e siccome sono il capo del Cartello, tanto basta.

EUSEBIO

Orozco e Caino. Devono essere distrutti. sembra stanco della discussione.

XAVIER

Per aver visto un aereo con il quale non sono comunque in grado di interferire in alcun modo?

EUSEBIO

Abbiamo rinunciato al nostro miglior pilota. Ora ci troviamo a confrontare ancora una nuova infiltrazione da parte di spie degli USA, che agiscono con i nostri nemici più pericolosi nel territorio messicano. Sei davvero disposto a esporre tutto e tutti a questo simile pericolo?

Primo piano

di Xavier.

XAVIER

Il mio bisnonno ha combattuto nella Rivoluzione. Pancho Villa gli insegnò molte cose. Sulla vita, ma soprattutto sulla morte. Villa gli disse: “Per ordinare a qualcuno di morire, devi prima dimostrargli di essere pronto a morire anche tu.”

Duran, Gomez-Castro e Dolores si guardano, incerti.

XAVIER

Tu ritieni, Eusebio, che io abbia dimostrato qualcosa del genere alla gente di questa valle, e molto al di là di essa? EUSEBIO Lo hai fatto, Xavier, molte più volte di quante chiunque di noi riesca a ricordare. XAVIER Tu sei molto intelligente, Eusebio, molto ambizioso: è venuto il tuo turno di farlo.

Breve

pausa.

XAVIER

Se non sbaglio, Eusebio, tra i tuoi molti traguardi c’è anche un brevetto di pilota. Sarai tu a pilotare quel 737. Sarai tu a portare a termine la più grande operazione di trasporto clandestino nella storia del mercato mondiale della droga. (sorride) E se, come ipotizza il colonnello Valdez, in questo sistema che coinvolge il tuo uomo al Nord c’è qualcosa di sbagliato, sarai tu ad assumertene la responsabilità di fronte al Cartello. E di fronte a me personalmente.

Eusebio non

EST. FORESTA

dice nulla.

– MATTINA

La mdp inquadra in campo medio una colonna, aperta dal Comandante Orozco: a seguirlo, Kane, affiancato da Cassandra, e Rivas. Sono tutti a cavallo. Il gruppo arriva ad Aztlan. Ad attenderli, Xavier Hurtado (inquadrato in figura intera) con tre uomini della sua guardia personale.

EST. AZTLAN

La mdp inquadra Xavier, con dietro le sue tre guardie (Strauss e altri due uomini), e il Comandante Orozco, con dietro Kane, Cassandra e Rivas.

Sono

Xavier

sotto

la torre

XAVIER

Molto tempo, Comandante.

OROZCO

Troppo.

XAVIER

campanaria.

selciato.

Tale è stata la tua decisione. Io ho chiamato, ma tu non hai mai risposto. fa alcuni passi sul

Primo

XAVIER

E adesso cosa è cambiato? piano

OROZCO

di

Orozco.

Kane

si ferma a fianco di

KANE

Il mio nome è Russell Brendan Kane. E ti ucciderò un altro giorno, perché (indica Orozco) ho dato la mia parola a quest’uomo.

Orozco.

Kane.

OROZCO

Non ero ancora pronto a farlo.

L’equilibrio tra la vita e la morte.

XAVIER

Quell’equilibrio, Comandante, è stato infranto molto prima che la nostra memoria avesse inizio. Forse non è nemmeno mai esistito. OROZCO E forse mai esisterà. Può darsi che non faccia parte della natura umana. Da parte mia, ho sempre ritenuto giusto cercarlo.

Durante tutto il dialogo, Orozco e Xavier sono avanzati fino a finire faccia a faccia. Xavier guarda Kane.

XAVIER

E in questa tua edificante ricerca, Comandante, tu hai trovato l’uomo venuto a uccidermi!

KANE

Io potevo ucciderti, Hurtado: tu lo sai, io lo so.

XAVIER

In questa tua ricerca, hai trovato Caino!

Kane avanza verso Xavier. Cassandra lo afferra per un braccio, per fermarlo, ma lui si libera della presa. Le guardie del corpo di Hurtado portano le dita ai grilletti delle armi.

Xavier lo guarda: dettaglio degli occhi di Xavier e

XAVIER

Davvero? Quanto vale la tua parola, Mr Russell Brendan Kane? E quanto sai di quest’uomo al quale l’hai data? KANE Solo quello che lui mi ha concesso di sapere. XAVIER Il che non è molto, credo.

Xavier

guarda

di nuovo Orozco, a lungo.

XAVIER

O forse mi sbaglio, Luis Guzmano, mi hermano? Per un lungo momento, si ascolta solo il vento. Kane guarda prima Orozco e poi Xavier. XAVIER

Tu leggi poesia, Mr Kane? Kane scuote

la testa. Peccato: tutte le domande e tutte le risposte si trovano nella poesia. Lo sapevi, Mr Kane?

Di nuovo, Kane

scuote la testa.

XAVIER

XAVIER

Ieri si è preparata la follia di oggi, il trionfo e il dolore, e il silenzio di domani. Omar Kayyam.

Xavier volta loro le spalle e si avvia. Senza guardare Orozco e gli altri, Kane lo segue tra le lapidi.

XAVIER

Lascia che ti mostri le radici profonde della follia di oggi. Erano giovani: 19 anni lei, 21 lui. Venivano da lontano, dal cuore della foresta di Palenque…

Campo medio di Kane che segue Xavier.

XAVIER

Tutto quello che volevano era un futuro. Per i loro figli, per la loro gente. Tutto quello che cercavano era una terra, un luogo in cui gettare qualche seme, su cui costruire una casa. Ma questa cosa così semplice, così elementare, fu loro negata. Latifondo, Mr Kane. La terra è di pochi, pochissimi. La fame è di tutti quelli che restano. Una qualche idea di che cosa stia parlando? KANE Feudalesimo. Avidità. Repressione.

Xavier

sorride.

XAVIER

Da uomo che conosce la morte, devi sapere che cosa accadde a quei due ragazzi e agli altri che erano con loro. KANE Vennero distrutti.

Xavier

Xavier

sorride di nuovo. Kane lo

XAVIER

Vennero distrutti, in un’unica grande festa di morte! si ferma, si volta e afferra Kane per

XAVIER

raggiunge.

una spalla.

(indicando la foresta) È accaduto là fuori, Mr Kane. Prima dell’erba. Poveri campesinos di Palenque. Famiglie, vecchi, gente inerme. Ci pensò l’esercito. Morti di fame contro altri morti di fame. La cosa bella dei morti dei fami, scrisse un saggio, è che è sempre possibile pagare una metà di loro per sterminare l’altra metà. Quelle carcasse di veicoli sono quanto rimane di quella festa rossa. E questa pietra…

Xavier accenna alla lapide di fronte alla quale si sono fermati. La mdp inquadra i nomi scritti su di essa:

CAYETANO Y SOLEDAD

La mdp inquadra in primo piano Xavier.

XAVIER

…è quanto rimane dei miei genitori.

Xavier si volta di scatto verso Orozco, pugno contratto.

XAVIER

(gridando) I tuoi genitori, fratello! Ogni anno io ti ho aspettato in questo cimitero, per non dimenticare. E ogni anno tu mi hai deluso. Fino a quando non è arrivato quest’uomo.

Xavier lascia la spalla di Kane e lo abbandona in mezzo alle lapidi. In piano sequenza, seguiamo Xavier che si dirige verso Orozco: il piano sequenza termina quando Xavier e Orozco sono faccia a faccia.

XAVIER

Perciò parlami, fratello mio. Parlami qui, ora. Potrebbe non esserci nessun’altra possibilità di dialogo tra noi.

Primo piano

di Orozco.

OROZCO

Tu hai combattuto nel tuo modo, Xavier, io nel mio. Tu hai scelto di vendere la polvere della morte. Io no. Non può esserci dialogo tra noi. XAVIER Io ho fatto la scelta di combattere con gli strumenti del potere, e di vincere! Il marxismo è tramontato, il capitalismo è in crisi, la società post-industriale stenta a reggersi. Solo la grande macchina della cocaina funziona. Funziona perché nel Norte ci sono 200 milioni di poveri patetici figli di puttana che preferiscono bruciarsi il cervello piuttosto che usarlo per pensare! Funziona perché non conosce menzogne ipocrite, ambiguità, problemi di bilancio, controversie sindacali. Io pago i campesinos 7 dollari all’acro per coltivare cocaina. Pago l’assistenza sanitaria per le loro famiglie. Pago le rette scolastiche per i loro figli. I luridi politicanti del governo danno loro 4 dollari all’acro e un proiettile in testa dagli squadroni della morte! Io ho fatto la scelta di dare alla gente del Messico una speranza!

Primo piano

di Orozco.

OROZCO

La tua speranza è fatta di sangue, corruzione e blue-jeans, è fatta di corruzione assassinio e tortura.

Orozco guarda la lapide con i nomi dei loro genitori.

OROZCO

Non ricordiamo i loro volti e le loro voci, ma io rifiuto di credere che i nostri genitori, se fossero vissuti, ci avrebbero insegnato questo! XAVIER

Xavier

Cassandra

Xavier

Non avremo mai una risposta, Luis.

OROZCO

Per questo combattiamo battaglie diverse, in modi diversi.

fa un gesto della

XAVIER

E allora torna alla tua montagna, Luis. Io tornerò alla mia hacienda.

mano.

loro.

guarda.

Silenzio.

CASSANDRA

(f. c.) Non è più così semplice, Mr Hurtado.

si frappone

CASSANDRA

I termini sono radicalmente cambiati. la

XAVIER

tra

Qualcun altro… con il tuo volto. Cassandra esita, guarda Kane, poi Hurtado.

CASSANDRA

(mostrandogli la tessera di identificazione) Agente Speciale Cassandra Hill, CIA. Lei non è un uomo facile con il quale comunicare, signore. XAVIER Non comunico con chi cerca di uccidermi.

CASSANDRA

Dobbiamo molto al Comandante Orozco per aver organizzato questo incontro.

XAVIER

Dobbiamo chi, Agente Speciale Hill?

CASSANDRA

Il governo degli Stati Uniti. E il Cartello di Palenque.

Xavier le rivolge un’occhiata furiosa. Orozco arretra, lasciandole campo libero. Cassandra, dalla giubba mimetica, estrae alcuni documenti piegati.

CASSANDRA

(porgendogliene uno) Questa foto è stata scattata da un’orbita geostazionaria alla quota di 250 chilometri, scansione a raggi X. Riconosce la planimetria di quel complesso?

Xavier guarda la foto e non risponde.

CASSANDRA

È il suo campo d’aviazione, signore. Quello che lei ha costruito nella Valle Temescal. Poco più di 24 ore fa, la sagoma dai contorni poco definiti visibile all’interno dell’hangar è stata identificata come un Boeing 737-400. XAVIER (furioso) Da lei e da Mr Kane, non è così? Uccidendo molti miei uomini.

Senza battere ciglio, Cassandra prende la foto e gliene porge una seconda.

CASSANDRA

Questa è la Casa Alambrada: dall’analisi delle emissioni termiche, riteniamo che la popolazione, militarizzata e non, si aggiri sulle 500 unità.

Hurtado non dice nulla. Cassandra gli porge una terza foto.

CASSANDRA

Questo è un ingrandimento del quadrante L-6. Alla data di 36 ore fa, sempre scansione a raggi X, stimiamo che la tettoia che si vede riparasse fino a 12 tonnellate di cocaina a elevato grado di raffinazione. XAVIER Tutta questa tecnologia è molto d’effetto, Agente Speciale Hill. Mi dica, allora: che intenzioni avrebbe il governo degli Stati Uniti, bombardare al napalm sia il mio aeroporto, sia la mia casa?

Cassandra annuisce. Hurtado guarda il fratello, che distoglie lo sguardo.

CASSANDRA

E devo precisare, signor, che non è napalm standard, ma plasma-napalm. Molto più efficace.

Primo

piano

di

Xavier.

Xavier

resta in silenzio.

XAVIER

Mi sta offrendo un affare, Agente Speciale Hill?

CASSANDRA

OROZCO

Sono pronti a farlo, Xavier. Alcuni di loro vogliono già farlo.

XAVIER

E allora cosa aspettate, Agente Speciale Hill?

CASSANDRA

Non vogliamo una strage di innocenti. Al tempo stesso, non vogliamo che 12 tonnellate di cocaina entrino nel territorio degli Stati Uniti. (pausa) Due miliardi di dollari.

Le sto offrendo una via d’uscita. A lei e a tutti quei bambini di cui si prende cura pagando loro le rette scolastiche. Un miliardo a lei. Personalmente. Esentasse, su un conto di sua scelta, in un paese a sua scelta. A

noi non interessa: il punto nodale è che quelle 12 tonnellate di cocaina vengano incenerite sotto la nostra supervisione. XAVIER

Il secondo miliardo?

CASSANDRA

Al governo del Messico, sotto il controllo delle Nazioni Unite. Per finanziare programmi di sviluppo agricolo, scolastico e sanitario agli attuali coltivatori di coca degli stati del Durango e dello Zacatecas.

Primo piano di Xavier.

XAVIER

Agente Speciale Hill, siete consapevoli che due miliardi di dollari è il valore sul mercato delle strade di una sola di quelle tonnellate di cocaina?

Cassandra

Stacco. Primo

intasca le

foto.

Orozco.

piano

CASSANDRA

La decisione spetta a lei, signore.

di

OROZCO

Ti distruggeranno, Xavier.

XAVIER

Non ne avranno il coraggio. Sarebbe un atto di guerra contro il Messico.

OROZCO

Il Norte non ha più nulla da perdere. Non sotto la spada di Damocle di 12 tonnellate di cocaina che si abbatta sulle loro strade. E dopo che sarai distrutto, anche io sarò distrutto. La mia gente sta morendo su queste montagne.

Xavir distoglie lo sguardo da Orozco. Guarda Cassandra, in disparte. Poi guarda Kane, ancora tra le lapidi, anche se sembra essersi spostato. Orozco gli mette una mano sulla spalla.

Stacco.

OROZCO

I guerrieri sono stanchi, fratello… davvero stanchi…

Una 4×4 con Hurtado e i tre uomini della scorta si allontana da Aztlan. Orozco e Cassandra la guardano.

Cassandra

OROZCO

Avremo la sua risposta.

CASSANDRA

Va bene, Comandante. gli volta le spalle.

CASSANDRA

È tempo che io abbia la mia, di risposta.

Cassandra Stacco. Primo

Kane

Cassandra mani dalle Cassandra

Ho avuto accettare.

Cassandra

Cassandra

Cassandra

si dirige verso Kane, nel cimitero abbandonato. Inizia “Crucify” di Tori Amos.

guarda

L’hai vista morire. davanti a sé.

KANE

piano

di Cassandra.

CASSANDRA

Mi hai già fatto questa domanda. L’ho vista morire.

CASSANDRA

È morta qui, ad Aztlan.

estrae la pistola. Kane non risponde, ma fa cenno a Orozco e a Rivas di distogliere le loro armi.

gli punta l’arma in faccia.

CASSANDRA

di fronte tutto quanto fin dall’inizio. Forse non volevo vedere, o forse mi sono rifiutata di Tu che vai nel sottosuolo, il tuo desiderio di morte, il tuo voler coprire la ritirata, qualcun

altro con il mio volto, la tua scelta terribile. mette il colpo in canna.

gli

CASSANDRA

Parlmene, Caino, assassino di mia sorella… punta la pistola

KANE

L’avevano presa. Le stavano facendo…

CASSANDRA

Che cosa le stavano facendo? Cosa?

KANE

Ho posto fine. comincia a

CASSANDRA

in faccia.

piangere.

Brillante operazione, Caino. Dove glielo hai piantato quel proiettile? Qui, forse? Cassandra mette la pistola in mezzo agli occhi di Kane.

CASSANDRA

Le hai fatto scoppiare la testa? È questo che hai fatto?

Con lentezza, Kane solleva una mano, stringe la canna dell’arma e la riporta in basso, poi indica con la stessa mano il proprio torace.

KANE

Al cuore, Cassandra.

Cassandra ha un gorgoglio strozzato, si vota di scatto e si allontana, mentre il vento solleva la polvere di Aztlan. Kane torna a guardare le lapidi. Fine musica.

EST. ACCAMPAMENTO COMANDANTE OROZCO – NOTTE

Vediamo Cassandra sotto un telo mimetico: ha in mano una ricetrasmittente. Piove.

Rumori gracchianti. Dettaglio

degli

CASSANDRA

Sierra Alta a Flagman. Passo. occhi di Cassandra, gonfi.

CASSANDRA

Sierra Alta a Flagman…

Altri rumori gracchianti, poi una voce, quella di Baumgarten: noi restiamo su Cassandra.

BAUMGARTEN

Flagman in linea!

CASSANDRA

Ti ricevo, Flagman. Riparo la mongolfiera in volo. Passo.

BAUMGARTEN

È un roger, Sierra Alta. Tempo stimato per l’atterraggio? Passo.

Un tuono squarcia la notte.

CASSANDRA

Non disponibile. Passo.

BAUMGARTEN

Il cavallo non beve, Sierra Alta. Passo.

CASSANDRA

Negativo! La mongolfiera può ancora atterrare! Passo.

BAUMGARTEN

Ma il cavallo non può più aspettare: bracconieri stanno avvicinandosi allo stagno. Passo. Cassandra stringe l’intercom, avvicina la bocca al microfono.

CASSANDRA

Dammi un limite critico, Flagman. Passo.

BAUMGARTEN

Prime luci. Limite non perforabile. A quel punto, il cavallo parte al galoppo. Passo e chiudo.

CASSANDRA

Flagman, no! Aspetta…

Ma dall’altro lato, nessuno.

Cassandra

spegne

la

radio.

Una

Vediamo

Cassandra:

si volta,

CASSANDRA

(rabbiosa) Merda!

voce

EDUARDO

(f. c.) Qué pasó, mujer?

pistola in pugno.

EDUARDO

Oye, sono io, Eddie.

CASSANDRA

Eduardo solleva

maschile.

le mani.

Eduardo ha un sorriso.

Stacco. Eduardo sta

parlando

EDUARDO

Mi sente, eccellenza Duran?

EUSEBIO

Alla perfezione, Eduardo.

EDUARDO

al cellulare.

(riponendo la pistola) La prossima volta, Eddie, prima di entrare, bussa.

Eddie continua a sorridere. Poi, lesto, colpisce Cassandra al sopracciglio sinistro. La ragazza rotola sulle rocce, trascinando l’intero sistema di trasmissione. Cassandra fa per prendere di nuovo la pistola, ma Eduardo le ferma il polso e la colpisce più volte al ventre.

È accaduto esattamente come lei aveva previsto, eccellenza.

EUSEBIO

La donna della CIA ha stabilito il contatto con il grosso della forza americana. Eduardo prende un grosso ramo sradicato e lo batte sulla ricetrasmittente.

EDUARDO

Sì, signore.

EUSEBIO

Flagman non è un problema per noi, Eduardo.

EDUARDO

Ovvio, signore. Eduardo batte a lungo la ricetrasmittente, fino a quando non è fuori uso.

EUSEBIO

Che altro?

EDUARDO

Questa donna è la sorella dell’altra.

EUSEBIO

Quale altra donna?

Rivas getta il ramo e allunga il piede contro il corpo di Cassandra, a faccia in giù.

EDUARDO

Quella venuta la prima volta.

EUSEBIO

Lo spotter di Caino?

EDUARDO

Sì, signore. Ha altri ordini per me, signore?

EUSEBIO

Distruggi la radio. E della donna, fa’ quello che vuoi.

Eusebio chiude la comunicazione. Rivas osserva per un momento il cellulare, lo rimette in tasca e afferra Cassandra per le ascelle.

KANE

(f. c.) Qué pasó, compañero?

Rivas si volta, la pistola di Cassandra in pugno. Kane emerge dall’oscurità, sorridendo, e si ferma.

KANE

Te la sei già sbattuta, Eddie?

EDUARDO

Non è come pensi! Stava parlando con Duran, Eusebio Duran, capisci?

Cassandra si muove, gemendo. Kane si toglie la bandana che porta al collo e la getta a Rivas.

Primo

Kane

Kane

piano

raccoglie

KANE

Mettile questa qui in bocca. di Eduardo,

KANE

Alla prima occasione, lei mi ammazza.

frastornato.

Eduardo.

palpebre.

il ramo

gettato via

da

Prima le sfondo il cranio, poi mi faccio il cadavere. ammicca. Eduardo stringe

EDUARDO

le

KANE

Cristo, Kane, sei proprio matto…

Primo piano di Kane che sorride in modo malsano. Cassandra si muove di nuovo, alla ricerca di un appiglio. Rivas le infila in bocca la bandana: lei riprende a lottare, gorgogliando. Rivas la trascina contro la pietra e si siede sulla sua schiena.

KANE

Pronto, Eddie?

EDUARDO

Pesta, Kane! Spacca tutto! In campo medio, vediamo Kane muovere il bastone: colpisce Eduardo al gomito destro. Le ossa

squarciano la pelle, schizzando sangue. Eduardo cade nel

fango.

piedi.

Eddie.

KANE

Che cazzo, Eddie, ti sei mosso proprio all’ultimo momento. Eddie fa per parlare ma Kane è più veloce di lui e lo colpisce al torace.

Cassandra si toglie la

bandana dalla bocca

CASSANDRA

Kane… aspetta! Deve dirci… Lo vediamo calare il bastone sul

KANE

e si rimette

torace di

in

Ma Kane non la ascolta.

Quei tre, a Los Angeles, non potevano sapere della Cantina Vallejo. Sei stato tu a dirglielo. Eduardo ansima.

In

dettaglio,

vediamo

CASSANDRA

(f. c.) Kane, non ucciderlo!

la punta del bastone

EDUARDO

coperta

esamina

di sangue.

l’ecchimosi.

nulla.

KANE

Era me che volevano. Per questo hai aspettato a darmi il piano di volo del Gulfstream.

Sparami, Kane, sparami… Ma Kane continua a calare la mazza, inesorabile.

Stacco. Kane passa

Kane

le

dita sul volto di Cassandra,

CASSANDRA

Kane, sto bene… non dice

CASSANDRA

È accaduto anche l’altra volta, vero? L’altro lato sapeva.

Kane toglie un cerotto dalle tasche, lo mette sulla contusione.

KANE

Tutto, da prima che la missione avesse inizio. Bisogna portare via la gente di Orozco. Adesso, Cassandra…

Un rombo insostenibile copre il rumore della pioggia. La mdp ci mostra un grosso elicottero militare che viene su dalla Barranca de Aguilar: l’elicottero esegue una virata sopra le rocce vulcaniche, assumendo configurazione d’attacco.

CASSANDRA

Tempo finito, Kane!

L’elicottero sale ancora più di quota, allineandosi alla dorsale della montagna. Kane prende Cassandra per il braccio, la spinge a terra. Qualcosa scende dall’elicottero. Si sente una denotazione fortissima.

Lo schermo diventa bianco per alcuni

INT./EST. STANZA DA LETTO DI XAVIER/TERRAZZA –

secondi.

NOTTE

Vediamo Xavier: si sveglia di soprassalto, la fronte sudata, ansimante. Xavier beve un sorso d’acqua, si alza dal letto, attraversa la stanza e apre le tende, trovandosi quindi sulla terrazza. Vede la Sierra Nombre de Dios avvampare in un incendio. Xavier sposta lo sguardo in basso: tutta la sua residenza brulica di centinaia di fiaccole, fin verso la tettoia che ripara la cocaina. Da lì proviene una voce, rabbiosa.

EUSEBIO

(nel megafono) …lottato per anni, sofferto per anni nel nome dell’uomo che credevamo essere il mentore, il fratello, il padre di tutti noi. Lo abbiamo fatto per difendere la risorsa della nostra terra!

Xavier stringe le palpebre: Eusebio è in piedi su una catasta di pacchi di cocaina. Ai suoi lati, in

basso, Jorge

e Dolores.

EUSEBIO

Ma nostro padre, nostro fratello, ci ha traditi! Il vostro, il nostro tío Xavier ha incontrato Caino! Ha fraternizzato con il Comandante Orozco e i suoi straccioni! Perché?

Con un gesto teatrale, Eusebio (visto in campo medio), straccia la plastica di uno degli involucri, prende un pugno di cocaina e lo getta addosso ai narcos.

EUSEBIO

La sola vera ricchezza della nostra terra non interessa più a tío Xavier! Lui è pronto ad accettare un miliardo di dollari dai gringos! Un miliardo di dollari per voltare le spalle, per distruggere, per incenerire! Guardate!

Eusebio indica il cielo.

Vediamo un elicottero, che perlustra l’hacienda.

EUSEBIO Stanno arrivando! Le Fuerzas Especiales de los gringos! Xavier li ha chiamati! Loro credono che sia tutto concluso! Loro credono che siamo sottomessi alla volontà di Xavier! Credono di essere i

nostri padroni! Non permettiamo loro di schiacciarci di nuovo, compadres! L’elicottero continua a sorvolare sull’hacienda.

EUSEBIO

Combattiamo, compadres! Combattiamo per la nostra ricchezza! Combattiamo per la nostra terra! Un’ovazione parte dai narcos.

Eusebio, in figura intera, alza entrambi i

EUSEBIO

QUÉ VIVA LA COCAINA! QUÉ VIVA LA MUERTE!

INT. CAPPELLA –

pugni.

MATTINA

Kane e Cassandra hanno trovato un riparo di fortuna in una cappella. I due sono svegli dopo aver dormito su dei giacigli sistemati accanto a un piccolo fuoco dietro l’altare, l’unica cosa che resta assieme a una statua della Madonna e un crocifisso. Il pavimento è zuppo d’acqua.

CASSANDRA

Hai parlato, stanotte. Ho udito un nome. Kane la

CASSANDRA

Ellen. Tu e lei avete…

KANE

guarda.

Avevamo un’unica direttiva primaria, Cassandra: restare in vita. Non c’è stata la possibilità per nient’altro. CASSANDRA E se ci fosse stata?

KANE

Un’altra risposta che non esiste. Che mai esisterà.

Kane si volta verso l’ingresso della cappella. Cassandra gli sfiora il volto.

CASSANDRA

Allora perché non vuoi dimenticarla?

Kane le fa cenno di fare silenzio e si alza, andandosi ad appostare alla porta, pistola in presa bassa a due mani. Cassandra getta terriccio sul fuoco e si posiziona sull’altro lato della porta, pistola in pugno. Kane guarda fuori.

Nella sua soggettiva, vediamo una UMV carica di narcos armati che percorre la radura. Un camion a tre assi segue l’UMV: una seconda UMV segue il camion.

KANE

Si dirigono alla Valle Temescal.

CASSANDRA

Prima dà fuoco a suo fratello, adesso trasporta la cocaina: Hurtado ha proprio scelto la linea dura.

Siamo

KANE

Oppure qualcun altro l’ha scelta per lui. fuori: la colonna dei narcos passa oltre la cappella.

CASSANDRA

Lotta per la successione all’interno del Cartello di Palenque?

KANE

Golpe all’interno del Cartello di Palenque. La CIA ha una gola profonda nel gruppo: qualcuno che ha informato dei pellegrinaggi di Hurtado ad Aztlan.

Cassandra e Kane, in figura intera, rinfoderano le pistole.

CASSANDRA

Chi?

KANE

Top secret: sia Porterfield che Baumgarten non me l’hanno detto. Al tempo stesso, il papabile al trono sarebbe Eusebio Duran. CASSANDRA Tutto questo è stato bruciato al plasma-napalm, Kane.

KANE

Non tutto. Sappiamo che Hurtado era con le spalle al muro, sappiamo che Rivas faceva il triplo gioco e infine sappiamo che Duran è dietro tutto questo.

Cassandra, inquadrata in primo piano, ha una smorfia.

CASSANDRA

Il figlio di puttana voleva inchiodare Hurtado fin dall’inizio: è lui la gola profonda della CIA nel Cartello di Palenque. KANE

Esiste un’altra gola profonda, Cassandra. Del Cartello nella CIA. L’uomo che ha distrutto la prima missione, l’uomo che poteva far filtrare il Gulfstream attraverso i radar al confine con gli USA, e che farà lo stesso con il 737. L’uomo che ha incenerito Orozco. CASSANDRA L’uomo che potrebbe aver incenerito anche Hurtado. Ci hanno mandato alla demolizione: Ellen, te, me, Orozco, la Delta Force, la CIA. Vogliono il Cartello, vogliono il potere. Tu lo avevi capito.

Kane è sulla soglia della porta, si volta verso Cassandra. Li vediamo da fuori.

KANE

I guerrieri sono stanchi, ma la guerra continua.

EST./INT. CASA ALAMBRADA – POMERIGGIO

La scena seguente è inquadrata in piano sequenza. Kane avanza per primo, Cassandra, UZI imbracciato, lo copre. Inizia “Rainy Night In Soho” dei Pogues.

Gli acciottolati del cortile sono pieni di crateri, bossoli di armi, detriti, sangue. Un intero blocco della hacienda è ridotto a macerie brucianti, un altro continua a bruciare. Tra la piattaforma di atterraggio degli elicotteri e il bunker arsenale, il Pave Low della Delta Force, spezzato in due, consumato dalle fiamme.

Intorno al relitto, decine di cadavari di narcos. Kane e Cassandra, circospetti, entrano nella abitazione principale della Casa Alambrada. Sui muri dell’abitazione, uomini della Delta Force denudati e inchiodati, altri invece giacciono a terra mutilati dai machete: i cadaveri dei Delta Force e dei narcos sono tormentati da numerosi sciami di insetti. Un sibilo si ascolta dall’alto, e poi un debole urlo. Kane si appiattisce contro la balaustra della scalinata che porta alla terrazza. Un nuovo sibilo. E un nuovo, ancor più debole, urlo. Kane va su a due gradini alla volta, fucile verso l’alto. Cassandra lo segue. La mdp segue entrambi, sempre in piano sequenza. Altri sibili, altre urla, poi qualche parola biascicata in spagnola cui seguono risa da ubriachi. Kane arriva alla terrazza: altri corpi, altri bossoli, altro sangue schizzato sui muri e gli oggetti. La mdp scavalca Kane e Cassandra e ci mostra due narcos, fucili d’assalto a tracolla, che armeggiano attorno a un tavolo al centro della terrazza. Uno di essi si volta e vede Kane e Cassandra: ha in una mano una bottiglia di tequila e nell’altra un trapano. Il narcos sorride, fa per parlare, ma Kane apre il fuoco: entrambi i narcos cadono a terra. Kane e Cassandra si avvicinano al tavolo, ma quando vedono ciò che vi è sopra si fermano: Xavier Hurtado macellato in più parti del suo corpo dal trapano, nudo, il volto una maschera di sangue e tessuti scoperti. Fine del piano sequenza.

Xavier

guarda Kane e Cassandra.

XAVIER

(con grande fatica) Kane… Luis… donde es, mi hermano? KANE Non è più su quella montagna.

Hurtado sputa sangue. Kane strappa un brandello della tenda, Cassandra lo imbeve d’acqua. Kane

passa

Primo

la

piano

pezzuola sul volto

KANE

Chi ti ha fatto questo, uomo? Duran?

XAVIER

Spri… Spri… Coca… NorteCASSANDRA La coca! Parli della cocaina diretta al Norte

di

Xavier.

Xavier

sorride.

di

Xavier, tenta di

XAVIER

Spings… Palm…

KANE

Stanno andando a Palm Springs!

annuire.

XAVIER

Kane, amico… mata todos… KANE Hai la mia parola, Xavier. XAVIER Kane… poni fine…

Vediamo Cassandra allontanarsi dal tavolo, mentre ascoltiamo lo scatto del carrello di armamento della pistola di Kane e uno sparo. Fine musica.

Stacco.

Primo piano di un narco strafatto e ubriaco, seduto al sedile di guida di una Ferrari Testarossa. L’uomo muove a destra e a sinistra il volante e fa versi con la bocca.

NARCO

Monza! Brrrmmmm! Schumi!!!!

Due ombre gli si parano davanti. Il narco sorride: ascoltiamo uno sparo. Il narco, colpito alla testa, caracolla all’indietro. Vediamo Kane e Cassandra: il primo spinge il cadavere e va al volante, trova le chiavi e le mette nell’accensione.

CASSANDRA

Ora so perché non vuoi dimenticarla. Ma non so quale scelta io avrei fatto. Un’altra domanda la cui risposta non esiste, non è vero, Kane? KANE

Tu non vuoi che una risposta esista.

Dettaglio delle chiavi che girano. L’auto

INT. AEREO –

parte.

NOTTE

La mdp inquadra in primo piano Eusebio: l’uomo sta pilotando un aereo. Al suo fianco, Dolores.

EUSEBIO

(parlando nel microfono) United States Air Force LQ-31-D chiama controllo traffico aereo Palm Springs. Passo.

All’altro

capo, una voce femminile.

DONNA

Palm Springs in linea. Passo.

EUSEBIO

Stiamo sempre aspettando quell’autorizzazione all’atterraggio. Passo.

DONNA

Permane situazione d’attesa. Passo. Eusebio ha una smorfia di frustrazione.

EUSEBIO

Controllo, non so in quali altri termini sottolinearlo. Su questo aereo, ho un carico che riguarda la sicurezza nazionale degli Stati Uniti! Volete che lo ripeta di nuovo? Passo. DONNA Non sarà necessario. Passo.

EUSEBIO

(alzando un po’ la voce) Per non parlare dell’incolumità degli Air Force Special Forces Operatores e degli uomini dell’equipaggio. Vi abbiamo dato tutti i codici, tutte le classificazioni. Al suolo, l’hangar della Mojave Air è già requisito e presidiato. Richiedo autorizzazione all’atterraggio immediata. Ripeto:

immediata. Passo.

DONNA

Abbiamo preso nota, LQ. Siamo ancora in attesa di conferma dal controllo traffico aereo militare di Coronado. Passo.

Eusebio stringe le dita attorno alla cloche. Dolores lo guarda, lui la ignora.

INT. TORRE DI CONTROLLO AEROPORTO

La mdp ci mostra Porterfield e DeBlenheim: il primo è arrabbiato, il secondo tranquillo. Porterfield è accanto alle console elettroniche, DeBlenheim gli dà le spalle. Assieme a loro, i controllori dell’aeroporto e uomini del SAS, muniti di corpetti antiproiettile, pistole-mitragliatrici

Heckler&Koch

Malcolm dà

MP-5, fucili

PORTERFIELD

Io esigo sapere che cosa cazzo significa tutto questo!

DEBLENHEIM

Si dia una calmata, Malcolm. Si goda lo spettacolo. un rapido sguardo agli uomini

PORTERFIELD

d’assalto.

del SAS.

Io non so che cosa lei stia cercando di fare, generale, ma posso garantirle che il suo governo sarà molto inquieto…

Peter

Una

si

volta: ha un impeccabile completo

DEBLENHEIM

E io posso garantirle che io suo governo è già inquieto. voce

UOMO

Porterfield.

scuro.

maschile.

Porterfield e DeBlenheim, inquadrati in piano americano, si voltano: il gruppo del SAS si sposta per far apparire un UOMO con barba e occhiali.

PORTERFIELD

(sorpreso) Signore, non mi aspettavo…

Porterfield si irrigidisce. L’uomo che è appena entrato è Helmut Costigan, direttore della CIA: Costigan gli va di fronte. La mdp li inquadra in primo piano.

COSTIGAN

Sono molte le cose che lei non si aspettava… Per questo lei è licenziato in tronco, giovane coglione.

Costigan

INT./EST.

PORTERFIELD

Lei non può fare questo! ha un

COSTIGAN

L’ho già fatto.

sorriso

sarcastico.

AEREO/TARMAC

Eusebio è in attesa. Ascoltiamo la stessa voce di prima.

DONNA

Controllo Palm Springs a LQ-31-D. Passo.

EUSEBIO

LQ in linea. Passo.

DONNA

Avete autorizzazione atterraggio Palm Springs International Airport…

Duran sorride. Dolores, vista in piano americano, si toglie la cintura di sicurezza e si sporge.

DONNA

… Pista Due. Punto di dispersione Due-H. Spiacente ci sia voluto tanto, LQ. Passo. Dettaglio della lingua di Dolores che lecca il lobo dell’orecchio destro di Eusebio, che la respinge.

EUSEBIO

Nessun problema. Controllo. Inizio approccio finale in tre-due-uno… Mark!

Vediamo il 737 atterrare. Siamo poi di nuovo nella cabina di pilotaggio.

EUSEBIO

LQ-31-D a controllo Palm Springs. Signore e signori l’atterraggio è andato benissimo. Apprezzato il vostro aiuto in materia.

Eusebio

sorride.

EUSEBIO

Da qui in avanti, il pallone resta nelle mani della US Air Force. LQ-31-D passa e chiuda. Eusebio chiude la radio. Stacco.

Siamo ora nella sezione cargo dell’aereo. Jorge Gomez-Castro, divisa della USAF, guarda nell’oblò: nella sua soggettiva vediamo il jet raggiungere la fine della pista, continuando a muoversi fino ad arrivare a un hangar poco illuminato, che sembra abbandonato da tempo. Jorge si volta verso i narcos, una quarantina, mimetiche grigio-verde dell’aviazione militare USA, armati di fucili d’assalto, disseminati attorno gli involucri di cocaina.

Stacco.

JORGE

Amigos… Welcome to California!

Siamo all’esterno. L’aereo si ferma davanti al portale dell’hangar semichiuso. Siamo all’interno della cabina. Eusebio impreca qualcosa, mentre Dolores si alza ed esce. Eusebio prende un walkie-talkie.

EUSEBIO

Jorge, mi ricevi?

JORGE

Ci sono.

Nella soggettiva di Eusebio, vediamo Jorge a terra, con due uomini, che sistemano i bagagli di Dolores in una limousine. L’autista dell’auto è accanto al bagagliaio, ma non si vede il suo volto. Jorge chiude il cofano, quindi poco dopo l’auto riparte.

JORGE

Dolores è a pos…

EUSEBIO

Dolores si fotta. L’hangar è ancora chiuso e io non vedo nemmeno un cazzo di trattore per rimorchiarci dentro. Va’ a vedere, maricón!

Siamo ora all’esterno dell’aereo. Jorge chiude la comunicazione e fa cenno ai due uomini che sono con lui di seguirlo nell’hangar.

INT. HANGAR

L’hangar è semibuio e sembra non esserci nessuno. Inizia “In-A-Gadda-Da-Vida” degli Iron Butterfly.

JORGE

Ehi, c’è una qualche cazzo di persona qui?

L’uomo alla sinistra di Jorge ha un gorgoglio: dalla parte alta del suo torace zampilla del sangue. L’altro uomo fa per prendere la pistola, ma viene colpito alla gola e alla mandibola che scoppiano. Una voce maschile.

KANE

Benvenuto a Palm Springs, Jorge! Kane e Cassandra emergono dalle ombre: Kane alla destra, Cassandra alla sinistra. Entrambi in

mimetiche nere, corpetti neri, guanti neri. In mano pistole-mitragliatrici Heckler&Koch MP-5 silenziate. Kane e Cassandra sparano un paio di colpi. Jorge viene colpito al ventre. Jorge cade tra i cadaveri degli altri due uomini, ma resta ancora vivo.

Kane e Cassandra torreggiano su

CASSANDRA

Non adesso, Jorge. Cassandra si toglie la maschera. Jorge spalanca

CASSANDRA

gli

di

occhi,

lui.

sorpreso.

sinistra.

AEREO

C’è ancora tempo per morire. Tu con lei hai preso tempo, giusto, Jorge? Kane le passa il suo coltello serramanico.

Cassandra taglia la gola Stacco. INT.

di

Jorge

da

destra

a

Tre onde d’urto simultanee scuotono l’aereo. I due portelli per il personale sulla destra e il terzo portello cargo sulla sinistra, scoppiano. I narcos nelle loro prossimità vengono investiti dal fuoco e dallo shrapnel. Vediamo molte focali al laser nel fumo delle esplosioni. Uomini del SAS entrano nella carlinga e fanno fuoco: i narcos rispondono. Corpi che cadono, sangue che fuoriesce a spruzzi.

Dettagli degli oblò perforati, delle paratie distrutte, delle luci scoppiate. Gli involucri di cocaina vengono investiti dai proiettili: polvere bianca vola nell’aria oscura, mescolandosi col sangue. Vediamo Kane, cappuccio e maschera antigas, MP-5 imbracciata, entrare dal portello di sinistra: Cassandra gli copre le spalle. Quattro narcos appaiono tra i vapori: Kane alza il fuoco, alzo zero. Due dei narcos vengono colpiti al centro, Cassandra fa fuori gli altri due. Kane va con un ginocchio a terra sulla soglia del portello, si schiaccia al di sotto del campo di fuoco dei commandos alle sue spalle. I SAS maciullano gli ultimi narcos. La mdp inquadra tutto in piano sequenza. Kane e Cassandra si appiattiscono a sinistra. I SAS si dividono: quattro deviano a destra, i laser dei loro fucili che scrutano la carlinga, sangue sul pavimento e le paratie. Kane, Cassandra e i SAS sono al portello, che viene dilaniato dai colpi sparati da Eusebio con la sua MAC-10. Kane spinge Cassandra fuori dalla linea di tiro: nel farlo viene colpito al corpetto antiproiettile e trascinato indietro, rispondendo al fuoco. Fine

piano

CASSANDRA

Kane!

KANE

Non fermarti!

sequenza.

Cassandra fa fuoco: una ventina di fori si aprono nella spalliera del sedile del pilota. Il ginocchio sinistro di Eusebio parte, sangue sprizza sugli strumenti e sul vetro.

KANE

Va’ dentro, Cassandra. Finiscilo…

Cassandra spara tre raffiche nel ponte di volo: l’imbottitura dei sedili scoppia. Eusebio, colpito, urla forte. Seguiamo Cassandra: espelle il caricatore della MP-5 e ne rimette uno nuovo. Cassandra è ora di fronte a Eusebio, insanguinato, ansimante, sudato.

Vediamo Kane: apre il corpetto antiproiettile, fa scendere aria nei polmoni. Si rimette in piedi, la schiena appoggiata alla paratia distrutta. Nella sua soggettiva, vediamo Cassandra strapparsi maschera antigas e cappuccio. Eusebio, inquadrato in primissimo piano, spalanca gli occhi, per la sorpresa, per il terrore.

EUSEBIO

Muerta… tu estas muerta!

Eusebio tossisce della bava piena di sangue. Cassandra fruga nel cinturone e impugna qualcosa. Eusebio vede: le sue pupille, viste in dettaglio, si dilatano. Cassandra ha in mano un trapano, preme il grilletto, la punta sibila: il rumore viene amplificato. Cassandra guarda Kane, in copertura, poi inchioda con la suola dello scarpone la gola di Eusebio contro la plancia insanguinata. Eusebio urla, mentre Cassandra avvicina la punta del trapano al suo cuore.

INT. STANZA D’ALBERGO – NOTTE

Dolores è nella sontuosa suite di un albergo, immersa nella semioscurità. Una voce maschile, fuori campo.

Nell’oscurità

UOMO

Sei stata una bambina cattiva, Dolly. compare una mano che le cinge la vita.

UOMO

Credo che dovrai essere punita, severamente punita.

Dettaglio della bocca dell’uomo che lecca il collo di Dolores, mentre ascoltiamo un rumore metallico: manette, che cingono i polsi di Dolores.

Dolores sorride,

lasciva.

DOLORES

Tutto quello che vuoi, maschione…

La mdp inquadra Baumgarten, un po’ alticcio. Dolores si volta: Baumgarten le strappa il vestito. Dolores resta a seno scoperto e tanga. Craig le si avvicina e le mette le mani sul seno, le stringe i capezzoli.

BAUMGARTEN

Lo sai quello che voglio.

Baumgarten la piega in avanti di traverso alla spalliera di una poltrona e le toglie le mutandine. Lui si spoglia.

Stacco.

Dolores e Craig hanno smesso. La camera è un immondezzaio: avanzi di cibo, lattina di birra, birre di scotch, piste di cocaina sulle cassettiere e sul pavimento, banconote sparse dappertutto. La tv è accesa, l’audio basso. Vediamo cosa sta trasmettendo: vediamo poliziotti, pompieri, ambulanze. Dolores, senza dare uno sguardo alla tv, allunga la mano allo specchietto sul letto: ci sono un paio di linee di coca, lo reclina e inala. Craig dorme. Rivediamo la tv. In basso una

CNN BREAKING NEWS PALM SPRINGS AIRPORT – LIVE

Dolores guarda la tv, resta con lo specchietto a mezz’aria. Vediamo un aereo: 737-400, Boeing, US Air Force. E attorno, numerosi corpi sotto lenzuola arrossate.

DOLORES

Merda! Craig! Svegliati, stronzo! Craig si sveglia, la bocca impastata.

Dolores

Dolores

Baumgarten

Baumgarten

BAUMGARTEN

Che cazzo vuoi, troia. Che cazzo urli… lo schiaffeggia e gli

BAUMGARTEN

Ti hanno seguita? non

BAUMGARTEN

Rispondi, maledetta puttana!

DOLORES

No… si alza, indossa i pantaloni e

DOLORES

indica

la

tv.

risponde.

MAC-10.

Forse non sanno, forse non hanno capito… riempie l’arma: dettaglio del caricatore

DOLORES

Mi hai sentito, Craig?

BAUMGARTEN

inserito.

E tieni chiusa la fogna, stronza! Baumgarten punta la pistola contro Dolores.

prende

la

sua

scritta:

Dettaglio del dito dell’uomo sul grilletto. Dettaglio della bocca di Dolores. Primo piano di Craig, la fronte imperlata, i capelli arruffati. La testa di Craig salta: la mdp viene inzaccherata dal sangue e dai grumi cerebrali del colonnello. Alcuni schizzi di sangue finiscono sul letto, sporcando il corpo di Dolores. Dolores urla e trema. La donna viene colpita alla gola, da cui zampilla sangue, poi al torace tre volte. La mdp inquadra in campo medio la stanza: i corpi senza vita di Baumgarten e Dolores, la grande

vetrata

EST.

Primo

bucherellata.

Cassandra.

Fine

“Calling

musica.

piano

di

Inizia

To

You” di Robert Plant.

CASSANDRA

Non c’è stata alcuna sensazione a vederli svanire.

La mdp ci mostra Cassandra e Kane, sono in piedi sul tetto del palazzo di fronte l’albergo: indossano ancora le tute nere mimetiche. Primo piano di entrambi: i volti sono scavati dalla tensione e dalla stanchezza.

CASSANDRA

Tu questo lo sapevi, non è vero, Russell? Kane non

CASSANDRA

Russell?

KANE

risponde.

Non c’è mai nessuna sensazione. Ombre, nient’altro che ombre al centro di un reticolo.

Cassandra lo abbraccia e chiude gli occhi: qualche lacrima fa capolino.

KANE

(asciugandole) E tu, dall’altra parte, vuoi solo una cosa: che quelle ombre cessino di trovarsi là.

La mdp ce

Cassandra

li mostra abbracciati, mentre si ascoltano

CASSANDRA

C’è stato un momento, Russell, in cui ci ho pensato, sai? Non può esistere, Kane. Davvero non può. KANE

Non in questo tempo, non in questo spazio. lo

CASSANDRA

In un tempo diverso, in uno spazio diverso. Forse…

KANE

Sì, Cassandra: forse…

delle sirene.

bacia.

TETTO

Kane le bacia la fronte. Fine

musica.

INT. HANGAR – MATTINA

La mdp inquadra in piano americano Guillermo Valdez in tuta, sudato.

La

Valdez

voce di Kane, fuori

KANE

Hai cojones, Guillermo. D’acciaio. si gira e sorride

VALDEZ

a

campo.

Kane.

Mi avevano detto che Caino era morto. Vediamo Kane: volto scavato, barba lunga, jeans stinti, logoro giubbotto. In mano un bergen di

nylon,

INT.

un

altro più grande appoggiato

sul

tarmac.

MATTINO

Kane

Kane

Kanne

EST.

viene investito dal

VALDEZ

Oye, Brendan!

si

VALDEZ

Aureliano Valdez ti porterà dentro ogni volta che vuoi!

vento.

volta.

salta.

AZTLAN

annuisce con

un breve cenno.

VALDEZ

Vajas con Dios, amigo.

CIMITERO

Poi

AEREO

VALDEZ

Che cosa accade adesso?

KANE

Devo tornare dentro.

Valdez è al posto di pilota. Kane è nella carlinga, indossa il paracadute, innesta le fibbie, verifica l’altimetro, abbassa gli occhiali, poi fa scattare la leva del portello.

La mdp inquadra in campo lungo Kane, immobile tra le lapidi del cimitero di Aztlan.

KANE

Avrei dovuto venire da te prima. Kane ora è inquadrato in primo piano. KANE

Kane,

visto dal lato della lapide, sistema

KANE

(sorride) Ehi, almeno non mi ha sparato.

l’oggetto

nome su

sulla

di

tomba.

essa:

l’aria.

Kane ammucchia un po’ di terreno, sistema qualche pietra.

Poi

Kane

Kane

arretra

e

guarda

resta

la lapide. Un

ELLEN

respira

KANE

Adesso, dormiamo… immobile,

Ti ringrazio per essere stata paziente.

Kane mette un ginocchio a terra accanto a una tomba senza nome e guarda quella che le è accanto, le lettere incise su di essa inquadrate:

CAYETANO Y SOLEDAD

Dal bergen, Kane estrae qualcosa. Credo di essere andato d’accordo con tua sorella… in qualche modo.

KANE

Dissolvenza in chiusura. Partono i titoli di coda, con in sottofondo “When I Was Young” di Eric Burdon&The Animals.

pensieroso.

Di Giuseppe Bonsignore

Fondatore di Cinematik.it nel lontano 1999, appassionato di Cinema occupa il suo tempo impiegato in un lavoro molto molto molto lontano da film e telefilm. Filmaker scadente a tempo perso, giornalista per hobby, recensore mediocre, cerca di tenere in piedi la baracca. Se non vede più di 100 film (al cinema) all'anno va in crisi d'astinenza.

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