Sul nero dello schermo, ascoltiamo due voci. Una maschile e una femminile.
Dissolvenza in apertura.
EST. GIUNGLA – ALBA
UOMO
Vento.
DONNA
Trenta chilometri orari, media standard. Raffiche a trentacinque.
UOMO
Deviazione anemometrica.
DONNA
Sud-sud-est.
Sono le primissime ore dell’alba. Una debole luce filtra tra gli enormi alberi della giungla del Messico del Nord. Il vento caldo agita le felci, che si perdono a vista d’occhio. Non capiamo che mese o anno sia.
UOMO
Campo di fuoco: distorsione trasversa. DONNA Tre click, senso antiorario. UOMO Valido: tre click antiorario. UOMO Distanza del bersaglio: riferimento lineare al baricentro. DONNA Ottocentoquaranta… al tempo, al tempo: sono ottocentoquaranta metri.
Con una dissolvenza incrociata, la mdp ci mostra due persone, ventre a terra sul basalto coperto di lichene. È una squadra di penetrazione: l’Uomo è uno Sniper, la Donna è uno Spotter. Entrambi indossano scarponi d’assalto, mimetiche a strisce di tigre, giubbotti e cinturoni tattici, pistole da combattimento.
L’Uomo si chiama RUSSELL BRENDAN KANE, tenente colonnello del SAS, ha poco più di 35 anni; la donna ha 25 anni circa, e si chiama ELLEN MYRA GRANT. Entrambi li vediamo in campo medio. Lo spotter osserva con un cannocchiale l’altro lato della cordigliera. Kane ha in mano un fucile.
KANE
Dislivello.
GRANT
Centottantacinque metri.
KANE
Rettifica verticale.
GRANT
Grant resta a guardare, a lungo.
GRANT
Negativo, ripeto: negativo. Bersaglio fuori focale. KANE (per nulla ansioso) Continua a osservare.
GRANT
(dura) L’ho perso…
Cinque click, ascendente.
La mdp stringe sui volti dei due: sono coperti di una mescolanza di tinte fangose, di fluido anti-insetti, sudore. Sono lì in attesa da tempo, si vede. Kane ha un volto duro, segnato da anni di esperienza sul campo, capelli castani corti (Christian Bale). Grant, invece, ha un volto giovane, pulito, capelli lunghi biondi arrotolati (Scarlett Johansson).
KANE
Valido: cinque click, ascendente.
La mdp inquadra per un istante il cielo: nubi color cenere. Comincia a piovere.
KANE
Campo di fuoco in reticolo. Ultima acquisizione bersaglio.
GRANT
Confermata. Bersaglio in focale… (poi, allarmata) Un momento, aspetta un momento.
Lo spotter osserva con più attenzione. Nella sua soggettiva, la mdp ci mostra il lato opposto del canyon.
La mdp ci mostra l’altro lato della cordigliera, al di là del baratro: fitta vegetazione tropicale continua a oscillare.
GRANT
(f. c.) L’ho proprio perso, merda!
Primo piano di Kane, impassibile.
KANE
Non l’hai perso. È lui che vuole farcelo credere.
GRANT
(dubbiosa) Non può sapere che l’abbiamo tracciato. KANE Lo sa. L’ha capito nel momento in cui siamo usciti dal suo reticolo. GRANT (c. s.) Ma tu riesci a vederlo?
Kane si avvicina al cannocchiale e scruta nel mirino.
KANE
Riesco a percepirlo: è sempre là fuori. Da qualche parte tra le rocce. Sai quello che devi fare.
Grant striscia in avanti, una progressione calcolata e controllata. Lo spotter si passa la lingua sulle labbra.
GRANT
Campo di fuoco in osservazione…
Lo spotter riposiziona il bipode d’appoggio e spinge il massiccio cilindro ottico del cannocchiale. Inquadra di nuovo il versante opposto del canyon.
GRANT
(scrutando) Acquisizione bersaglio rimane negativa.
Nulla si muove dall’altro lato del canyon.
KANE
Sei troppo vicina al vuoto. Sei anche troppo esposta.
GRANT
Ho un’ultima linea di piante davanti a me…
KANE
E lui potrebbe avere un mirino telescopico a scansione termica. Arretra, spotter. Fallo ora… Grant si appoggia su un gomito: si allontana dal telescopio e si gira per guardare Kane.
GRANT
Una domanda, colonnello: quando comincerai a fidar…
All’improvviso, le lenti del telemetro esplodono: frammenti eruttano e alcuni di essi colpiscono Grant alla guancia, che comincia a sanguinare. Un proiettile di grosso calibro la sfiora. Kane fa fuoco: il fucile a precisione spara più volte. Lo spotter, per proteggersi, schiaccia il volto sul lichene.
Vediamo l’altra parte del baratro. Qualcosa si muove: un UOMO, ghillie mimetico, capo e volto celati da un cappuccio a rete, fucile in braccio. L’Uomo barcolla, colpito in pieno: resta in bilico sull’orlo della voragine, poi cade nel vuoto.
Kane si rialza, si stiracchia, osserva l’altro lato a lungo. Poi si avvicina a Grant, ancora immobile a terra, scie minuscole di sangue sulla tinta mimetica del viso. Kane le offre la mano sinistra, inquadrata in dettaglio: è protetta da un guanto nero privo del solo dito indice, il dito con cui Kane spara.
Dissolvenza in chiusura.
KANE
Ti avevo detto di non esporti.
EST./INT. LOS ANGELES/CANTINA VALLEJO – MATTINA
La mdp mostra una panoramica di Los Angeles. Stacco.
La mdp con un totale ci mostra la Cantina Vallejo, un bar. Il bar è piccolo: il bancone da una parte, le finestre che danno sulla strada dall’altra, tavoli e sedie nel mezzo, antiquati ventilatori a pale. Muri e soffitto sono rovinati da numerose crepe e dai colori indefiniti. Kane è seduto a un tavolo. Una cameriera, una ragazza messicana sui 15 anni, con sandali di cuoio, gonna corta a fiori e camicetta di cotone bianco a spalle scoperte, gli si avvicina. In sottofondo sentiamo “Amor y control” di Ruben Blades.
CAMERIERA
Otra tequila, señor?
Kane, pantaloni kaki, camicia slacciata su tank-top grigio, risponde senza distogliere lo sguardo dalla finestra.
KANE
Sì, por favor.
La cameriera sistema uno spicchio di limone tagliato di fresco sul tovagliolo di carta e si protende verso Kane per riempirgli nuovamente il bicchiere. Nel farlo, gli offre la visione di un seno solido nella scollatura abbondante, i capezzoli eretti.
CAMERIERA
Provecho, señor.
Kane annuisce impercettibile, fa scivolare sul tavolo di legno una banconota da 20 dollari, inquadrata in dettaglio. La ragazza la prende e fruga nella tasca della gonna alla ricerca del resto. Kane però la ferma con un gesto della mano. Primo piano della ragazza: sorride.
CAMERIERA
Muchas gracias, señor.
KANE
De nada.
Kane continua a guardare oltre i vetri incrostati: ombre si muovono fuori del bar.
Kane beve la tequila in un solo sorso. La ragazza torna a portargli un altro spicchio di limone e a riempirgli il bicchiere. Notiamo solo ora che dietro il bancone c’è il barista: ha poco più di 50 anni, guance butterate dall’acne, la camicia chiazzata dal sudore. Asciuga in modo meccanico i bicchieri.
Verso il fondo del locale, avvolti nella semioscurità, tre uomini, ispanici dai lineamenti pesanti e con le barbe ispide, bevono scotch e birra messicana. La mdp ci mostra uno di loro: doppio mento, occhi porcini, giacca nera di pelle. Si guarda intorno, Kane però lo ignora.
All’improvviso, una voce maschile.
Primo piano di Kane.
UOMO
Oye, qué pasa, mi querida?
Un UOMO entra nella Cantina Vallejo, assieme alla polvere. La cameriera corre verso di lui: gli attorciglia entrambe le gambe attorno alla vita, le braccia al collo e lo bacia su entrambe le guance. Fine della canzone.
CAMERIERA
Eduardo!
L’Uomo si chiama EDUARDO MORENO RIVAS, 35 anni circa, barba curata, capelli castani mossi (Edgar Ramirez). Eduardo indossa pantaloni e una maglietta bianca. Sussurra qualcosa nell’orecchio della ragazza, che lo bacia di nuovo sulla guancia. Rivas, però, getta uno sguardo veloce ai tre uomini, poi rivolge la sua attenzione a Kane, immobile.
Eduardo mette la ragazza a terra e va a sedersi di fronte a Kane: offre la sua mano destra.
EDUARDO
Mi avevano detto che eri finito in paradiso, hombre.
KANE
(stringendo la mano) Il paradiso è una leggenda. L’inferno è in terra. EDUARDO Ah, sì? Non ci avevo fatto caso. KANE Siamo già tutti sull’altro lato, compadre. Il punto è accettarlo. EDUARDO Molto metafisico. Al passaggio di Tijuana, avevo sentito che i fratelli Colon ti stavano cercando.
KANE
Mi hanno trovato.
EDUARDO
Y qué pasó?
KANE
Uno credeva di essere a prova di proiettile, l’altro era convinto di poter volare… Eduardo ascolta, la mdp stringe su Kane.
KANE
Eduardo sorride.
Avevano entrambi torto.
EDUARDO
Niente male, hombre, niente male… Per un cadavere.
Eduardo toglie il bicchiere dalla mano di Kane, lo scola di un fiato e fa cenno alla cameriera per un altro giro. Kane guarda prima lei, poi lui.
Kane accenna alla cameriera.
Rivas è scandalizzato.
KANE
Stai commettendo un crimine, Eddie.
EDUARDO
Quale, scroccarti un altro drink?
KANE
La ragazza potrebbe essere tua sorella.
EDUARDO
Oye, hombre… È come se lo fosse, ok? Sono stato io a farle passare il confine. KANE Lo stesso vale per quelli che hai nel furgone? EDUARDO (stupito) Come diavolo hai fatto a vederli?
Kane resta in silenzio. Eduardo comprende. Kane resta in silenzio. Arriva la cameriera: riempie i due bicchieri, poi va via. Eduardo riprende.
EDUARDO
Sono una famiglia, nient’altro che una famiglia. Quello che ne resta. L’uomo si chiama Francisco Menendez, sua moglie è morta, come suo padre. KANE I padri di molti uomini sono morti. EDUARDO Questo qui lo hanno assassinato, Kane. Per farla pagare al figlio. KANE Vendetta trasversale. EDUARDO Esatto: Menendez era giornalista investigativo a Guadalajara. Non aveva paura di dire la verità sugli imperatori della neve messicana.
Kane dà un fugace sguardo ai tre uomini nel fondo del locale.
KANE
Chi ha cercato di sbattere in prima pagina: Hurtado, Duran o entrambi?
Eduardo beve un sorso di tequila.
EDUARDO
Duran. L’ordine è partito proprio da lui in persona. (scuote il capo) Menendez è rimasto a seccare al sole. I pezzi di merda della polizia della città gli hanno riso in faccia e l’hanno mandato a fare in culo. Il giornale gli ha voltato le spalle. I narcos lo stanno ancora cercando. Per questo il Comandante Orozco mi ha chiesto di portarlo fuori, lui e suo figlio.
Primo piano di Kane: beve.
KANE
E quanto fuori li stai portando, Eddie? Eddie, colto alla sprovvista, non risponde.
KANE
Gulfstream Mark-V.
EDUARDO
Hombre, ascoltami…
KANE
(senza badargli) Fuerza Aerea de Mexico. Siglia internazionale di navigazione: K-T-due-quattro-due-zero. EDUARDO Devi lasciarlo sepolto quel demone, hombre. Tutto il Messico del Nord è tappezzato dalla tua faccia: ogni cholo cabròn da Los Cabos a Matamoros è pronto a bere il tuo sangue per molto meno di 100.000 dollari americani.
Kane ha un sorriso distante.
KANE
Davvero? Anche i fratelli Colon avevano sete. E da te, Eddie, non ho ancora avuto una risposta.
Eduardo rotea gli occhi.
EDUARDO
A quale domanda?
KANE
Gulfstram Mark-V.
EDUARDO
Hombre, devi sapere che il Comandante Orozco non è del tutto d’accordo su questa cosa. Se deve accadere, accadrà negli Stati Uniti, oltre confine. KANE Non ci sono confini nel regno dei morti. EDUARDO Ma c’è comunque un problema. Un problema (calcando la parola) politico.
Per un istante, Kane sposta lo sguardo da Eduardo al fondo della Cantina Vallejo: i tre messicani continuano a bere.
KANE
Ti ordino un’altra tequila, Eddie.
EDUARDO
Stammi a sentire, cazzo! Se noi allarghiamo il campo di fuoco al di fuori del Messico, se la connessione zapatista arriva in superficie, gli americani sentirebbero puzzo di quella roba che li fa sempre incazzare…
Primissimo piano di Eduardo.
EDUARDO
Terrorismo, Kane! Terrorismo de mierda! Sono passati anni dal casino di New York, ma i gringos continuano ad avere il sangue agli occhi, cazzo.
Kane ha un sorriso sardonico.
KANE
Gli piace avere il sangue agli occhi. Fa un gran bene ai contratti degli armamenti. Eduardo resta serissimo.
EDUARDO
Il che sposta ma non modifica il problema. Lo Zio Sam continua a prometterci appoggio: tu crea qualche altro casino, e tutto finisce in fondo a un cesso intasato! KANE Le promesse sono altro materiale da regno dei morti: tu e il Comandante Orozco questo dovreste averlo imparato da molto tempo. EDUARDO Lo sappiamo, hombre, lo sappiamo! Ma abbiamo bisogno di tutto tra quelle montagne maledette: cibo, armi, munizioni, carburante, tende, medicinali! (calcando la parola) Di tutto, capisci? L’ultima volta che sono stato su al campo, ho visto bambini malati di tifo, di tubercolosi, di dissenteria. Orozco è costretto a muoversi sempre: sia l’esercito che i narcos continuano a darci la caccia. Senza l’aiuto americano siamo finiti.
Kane resta un attimo in silenzio.
KANE
Impressionami con un altro po’ con la politica, Eddie. Chi sarebbe a mandare avanti il negoziato di beneficenza sul versante del sempre munifico Zio Sam? EDUARDO (sporgendosi in avanti) Un pezzo da novanta della CIA. Un certo Porterfield.
Kane è decisamente sorpreso.
KANE
Malcolm F. Porterfield, direttore delle operazioni per l’America Latina?
EDUARDO
Allora lo conosci. Che tipo è? Ci si può fidare? Kane non risponde. Eduardo si spinge contro lo schienale della sedia, passandosi le dita tra i capelli.
Kane allunga una mano alla borsa di cuoio che ha ai suoi piedi: in dettaglio, vediamo scattare le fibbie a cerniera.
KANE
Gulfstream Mark-V. Il piano di volo.
Primissimo piano di Kane, serissimo.
EDUARDO
Non l’ho con me.
KANE
Eddie, non turbare Caino.
EDUARDO
L’ho lasciato nel furgone, con Menendez. Kane continua a fissarlo. Eduardo, alla fine, espira a fondo sconfitto.
EDUARDO
D’accordo, andiamo a prenderlo. Particolare della mano destra di Kane nella borsa.
KANE
Quanto ci vuole per estrarre?
EDUARDO
(non capendo) Cosa? (poi, teso) Ah, mierda… Diciamo un secondo e mezzo. KANE Al mio mark.
Ascoltiamo un secco scatto metallico dall’interno della borsa.
KANE
Tre, due, uno: mark!
Kane si alza per primo, un fucile d’assalto nero emerge dalla borsa e gli vortica in pugno: calcio estensibile, proiettile in canna, sicura tolta. Eduardo schizza verso destra, ruotando su se stesso: da sotto la camicia tira fuori un fucile a pompa Mossberg 590 calibro 12, canna segata, impugnatura a pistola, niente calcio. La mdp ci mostra i tre gorilla messicani, pistole di grosso calibro puntate: Giacca di Pelle ha una semiautomatica Ruger calibro 45, il secondo, 20 anni circa, capelli lunghi unti, una pistola mitragliatrice MAC-10 impugnata a due mani, il terzo, barbetta rada su una gola fitta di tatuaggi, una pistola mitragliatrice Heckler&Koch MP7 9mm parabellum.
La cameriera adolescente, pallida come il gesso, è addossata al bancone, nel bel mezzo delle bocche da fuoco. La mdp inquadra in dettagli rapidi e ravvicinati i grilletti delle armi, le canne, i calci, le bocche da fuoco. Inizia “Killed by Death” dei Motörhead
GIACCA DI PELLE
(a Eduardo)
Eduardo ride.
Te vai in culo, hombre. Noi vogliamo Menendez.
EDUARDO
Oye, maricón, chi cazzo è Menendez? CAPELLI UNTI Oye, pezzo di merda…
Capelli Unti si sposta verso il bancone, verso la ragazzina.
CAPELLI UNTI
Io lo chiedo alla chica aquí donde está Menendez. Kane ha seguito Capelli Unti puntandolo col suo fucile.
KANE
Questo dipende. Quanto ci tieni a saperlo? GOLA TATUATA Tu chi cazzo sei, hijo de puta? KANE Puoi chiamarmi Caino.
I tre si bloccano. Giacca di Pelle si passa la lingua sulle labbra, nervoso. Silenzio.
KANE
Due alternative: andare in pace. Oppure restare a crepare. Eduardo contrae l’indice sul grilletto del fucile.
EDUARDO
Andate via. Dimenticate Menendez, dimenticate che tutto questo sia mai avvenuto e andate via.
All’improvviso, accade qualcosa, alla sinistra di Kane e Rivas, alla destra dei tre gorilla: il barman ha afferrato per la gola la ragazza, trascinandola con la schiena a ridosso del bancone e puntandole alla gola un revolver 357 Magnum.
BARISTA
Io gli piscio in bocca a Menendez!
EDUARDO
Lasciala andare, amigo. Rivas stringe l’impugnatura del fucile: le dita scricchiolano.
EDUARDO
Lei non c’entra.
BARISTA
Ce la faccio entrare io! Caino vale 100.000 dollari! Kane sposta ancora l’angolo di tiro.
KANE
E il tuo cervello sul muro quanto vale? Il barista arma il cane del revolver, inquadrato in dettaglio.
BARISTA
Va’ a fare in cu…
Il fucile di Kane spara un solo colpo. Metà della testa del barista esplode e vola sulla parete, sangue finisce addosso alla ragazza. Kane cade nel momento esatto in cui Capelli Unti tira il grilletto della sua arma. I proiettili falciano i tavoli, schegge in tutte le direzioni.
Kane spara sette colpi col fucile: i proiettili colpiscono Capelli Unti al centro del corpo, facendolo caracollare all’indietro. Sangue e frammenti di ossa fuoriescono dalla schiena del messicano. Ci spostiamo su Eduardo: spara. Gola Tatuata incassa la prima scarica al ventre, la seconda lo centra al torace.
Gola Tatuata viene letteralmente sollevato da terra e viene catapultato attraverso la finestra fuori dalla Cantina Vallejo. Un momento di stasi. Giacca di Pelle guarda prima Kane, poi Rivas. Vuota a casaccio tutto il caricatore della sua pistola, coprendosi la ritirata verso l’uscita della Cantina Vallejo. Rivas spara per la terza volta: demolisce la porta e parte del muro, inondando Giacca di Pelle di legno e intonaco.
Giacca di Pelle esce. Kane va in strada, fucile puntato in alto. Attorno a lui si forma il vuoto: i passanti scappano, urlando. Vediamo Giacca di Pelle correre centocinquanta metri più lontano. Kane, inquadrato in figura intera, si posiziona al centro della strada e allinea il mirino telescopico, visto in dettaglio. Vediamo ancora una volta Giacca di Pelle: filtrato dalle onde termiche, è un’ombra tremolante. Restiamo su di lui. Un colpo. L’ombra sul crinale della collina si piega in due, barcolla e cade a faccia avanti. Fine musica.
NT. QUONSET – GIORNO
Un dettaglio ravvicinato della foto di un UOMO. La foto è in bianco e nero sgranato, sfuocato. L’Uomo ritratto nella foto ha folti capelli neri, un’età tra i 45 e i 50 anni, in giacca e cravatta. Ascoltiamo una voce maschile.
UOMO
Hurtado.
La mdp allarga a partire dalla foto: è appuntata su una lavagna di sughero poggiata su un treppiede metallico. Un UOMO in abiti civili, abito grigio, camicia azzurra, cravatta, è in piedi verso la parte più interna del quonset: è MALCOLM F. PORTERFIELD (Michael C. Hall).
PORTERFIELD
Xavier Reynaldo Hurtado. Breve pausa a effetto di Porterfield.
PORTERFIELD
Il bersaglio più grosso di tutti.
La mdp ora ci mostra tre uomini seduti al tavolo da campo, su cui ci sono mappe, diagrammi, altre foto, come sulle pareti del quonset. Il primo è Kane, in mimetica da combattimento nera, maniche sopra i gomiti. Il secondo uomo, seduto accanto a Kane, è poco oltre la sessantina, occhi azzurri, anche lui in mimetica nera: è SIR PETER CARVER DE BLENHEIM, Comandante in capo del 22° Reggimento Special Air Service (Malcolm McDowell).
Il terzo, invece, poco più di 40 anni, mascella quadrata, folti capelli castani, un accenno di barba, mimetica ricca di specializzazioni militari, è il Colonnello CRAIG MURRAY BAUMGARTEN, capo della Delta Force USA (Josh Brolin).
PORTERFIELD
Non conosciamo l’esatta entità dei capitali sotto il controllo di Hurtado. Porterfield guarda i tre uomini. Kane sembra sul punto di sbadigliare.
PORTERFIELD
Stime ragionate parlano di cifre comprese tra i 50 e i 70 miliardi di dollari. Più di Warren Buffett, più di Bill Gates, più del suo connazionale Carlos Slim Helú. A tutti gli effetti, Xavier Reynaldo Hurtado potrebbe essere l’uomo più ricco del pianeta.
La mdp ci mostra di nuovo la foto di Hurtado.
PORTERFIELD
Non quella che si definisce una nozione importante, considerando soprattutto da dove viene tutta questa prosperità…
La mdp stringe su Porterfield.
PORTERFIELD
Cocaina. (breve pausa) Il nome della grande macchina di Hurtado: Cartello di Palenque.
La mdp ci mostra un punto sulla mappa del Messico, nella parte meridionale: Palenque.
PORTERFIELD
La città è nel Chiapas, ma quasi tutte le operazioni chiave del Cartello si sviluppano tra i Monti Nombre de Dios, a tremila chilometri a nord-ovest.
La mdp passa in rassegna i volti di Kane, DeBlenheim e Baumgarten.
PORTERFIELD
In un limitato arco di anni, quasi dal nulla, Hurtado ha fatto del Cartello di Palenque il più
colossale impero mondiale della droga. Ha preso il posto di coloro che lo precedevano, ha conquistato i loro regni, la terra coltivabile e la manodopera. Ha comprato poliziotti, agenti della Narcotici, giudici, ministri. Persino capi di stato.
Porterfield siede.
Porterfield inarca le sopracciglia, perplesso.
PORTERFIELD
Potrebbe essere più chiaro, tenente colonnello Kane? La mdp inquadra Kane.
KANE
Siamo stati noi a creare quegli assassini.
PORTERFIELD
Kane non perde la sua calma mentre parla.
Kane guarda la foto di Hurtado.
KANE
L’Occidente, il Norte…
KANE
PORTERFIELD
Carlos Ortiz, penultimo presidente del Messico, costretto alle dimissioni in quanto sul libro paga del Cartello di Palenque.
Altro momento di silenzio.
PORTERFIELD
Non è fantapolitica, signori. Hurtado ha tutto, davvero: piantagioni di coca sui monti, raffinerie. Trasporto via terra, via mare e via aria. Vendita all’ingrosso, spaccio al dettaglio. E, naturalmente, a difesa di tutto ciò, un vero esercito di narcos: migliaia di uomini armati fino ai denti, ben addestrati da ex ufficiali usciti da tutte le peggiori dittature del Centro e Sud America. (altro silenzio) Assassini, signori. Autentici assassini. Loro e chi li comanda.
La mdp resta su Porterfield.
KANE
(f. c.) La catena della responsabilità.
Noi?
Abbiamo tenuto in piedi sanguinari figli di puttana come Pinochet, Somoza, Stroessner, Noriega, Hussein, bin Laden. A loro soldi. E alle loro squadre della morte soldi, armi, addestramento, strumenti di tortura.
Porterfield non sembra affatto colpito.
PORTERFIELD
A quel tempo, colonnello, era cruciale che quei governi contenessero l’avanzata comunista e castrista. KANE In questo tempo, cos’è cruciale?
Interviene DeBlenheim.
DEBLENHEIM
Brendan.
Kane lo guarda: DeBlenheim è l’unica persona nella stanza verso cui sembra mostrare del rispetto.
DEBLENHEIM
Lasciamo che Mr Porterfield termini il suo briefing.
KANE
Sì, signore.
PORTERFIELD
(mellifluo) La ringrazio, generale. Signori, parliamo di un apparato che ha ormai superato la penetrazione e l’influenza dei grandi cartelli colombiani di Cali e di Medellin. Ha anche superato il loro giro d’affari.
Porterfield mostra dei grafici, inquadrati in dettaglio: varie linee partono e si diffondono in varie direzioni da Palenque.
PORTERFIELD
La neve di Palenque fluttua su tutto il Nord America, l’Europa, su buona parte della Russia a Ovest degli Urali. E potrebbe addirittura essere arrivata alla Corea, al Giappone e al continente australiano.
La mdp mostra di nuovo la foto di Hurtado.
PORTERFIELD
Anche qui siamo a livello di stime, ma il fatturato annuo generato dalla tempesta di polvere bianca che il Cartello di Palenque scarica sullo scacchiere internazionale potrebbe essere compreso tra i 150 e i 200 miliardi di dollari.
Kane e DeBlenheim restano impassibili. Baumgarten invece è sorpreso.
BAUMGARTEN
Malcolm. Cerchiamo di essere cauti con i numeri: è quasi la metà del deficit federale degli Stati Uniti. PORTERFIELD
È così.
Baumgarten serra le labbra. Malcolm, stai dicendo che dei fottuti maricónes spacciatori di cocaina gestiscono qualcosa
BAUMGARTEN
di simile al bilancio di uno stato?
PORTERFIELD
Apprezzo la valutazione, colonnello, ed è per questo che il governo degli Stati Uniti (passa a guardare Kane e DeBlenheim) e il governo di Sua Maestà Britannica, in rappresentanza dell’Unione Europea Allargata, sono concordi nel riconoscere nell’attività del Cartello di Palenque un pericolo chiaro e palese alle rispettive sicurezze nazionali.
Primo piano di Kane.
KANE
Non fermeremo questo pericolo chiaro e palese, Mr Porterfield. Almeno non con i nostri metodi da Era Paleolitica. PORTERFIELD E per uscire dal Paleolitico, tenente colonnello Kane, quali metodi più evoluti suggerirebbe? KANE Quelli classici, ovvio: confiscare i conti in banca, come inizio. Poi incenerire le piantagioni con il napalm, bombardare le raffinerie, fucilare i trafficanti, piantare un proiettile nel cranio degli spacciatori, il prezzo della pallottola addebitato ai parenti superstiti. Se esistono. PORTERFIELD E dei tossicodipendenti, che dovremmo fare? KANE Dovremmo concedere loro un tentativo di riabilitazione, usando i fondi confiscati ai signori della droga. Un tentativo e uno solo. PORTERFIELD E se dovesse fallire? KANE Si ritorna al proiettile nel cranio.
Porterfield assume un’espressione acida.
PORTERFIELD
Già che ci siamo, colonnello Kane, perché non anche qualche bomba all’idrogeno su Città del Messico, La Paz e Bogotá? KANE L’idea del secolo, Porterfield. Pensi solo a tutti quei grassi contratti pubblicitari nei servizi della CNN da Ground Zero.
Porterfield sogghigna. La mdp ci mostra DeBlenheim: si concede un sorriso anche lui.
PORTERFIELD
Della CNN faremo a meno, ma rimuoveremo comunque dall’equazione il Cartello di Palenque. In realtà, l’uomo che i nostri governi hanno scelto per rimuoverlo è lei, tenente colonnello Kane.
Kane, stupefatto, fa per parlare, ma si blocca. Porterfield si protende verso di lui, la mdp lo inquadra in primissimo piano.
PORTERFIELD
E visto che l’idea le piace tanto, sarà lei a piantare un proiettile nel cervello di Xavier Reynaldo Hurtado.
Stacco.
La mdp mostra una mappa sistemata su una lavagna di sughero. Un piccolo punto luminoso color rosso di un puntatore laser indica una specifica coordinata sulla mappa. La voce di Baumgarten.
BAUMGARTEN
Aztlan. Il campo di fuoco conclusivo.
Nel quonset, oltre Baumgarten, sono presenti Kane e Porterfield. Kane segna un appunto sul suo taccuino.
BAUMGARTEN
Aztlan è un altopiano disabitato, quota 2100 metri. Non abbiamo una recon fotografica, ma l’analisi del satellite mostra tracce di antiche strutture in rovina, forse i resti di una chiesa. La Casa Alambrada, hacienda e quartier generale di Xavier Hurtado, è a oltre sessanta chilometri a sud-est, eppure Aztlan ha per quell’uomo un significato di estrema importanza. KANE Quale significato? BAUMGARTEN Non lo sappiamo. KANE E allora come fate a sapere che è così importante?
Baumgarten e Porterfield si scambiano un’occhiata.
PORTERFIELD
Temo che questa sia un’informazione top-secret. Kane guarda prima lui poi Baumgarten. Il disprezzo è evidente.
KANE
Porterfield, eviti il manuale idiota della spia idiota. Chi è la vostra gola profonda all’interno del Cartello di Palenque? PORTERFIELD Lei è al corrente, Kane, di ciò che disse quel saggio, non è vero? KANE Forse lo stesso che disse la buona donna: servizio completo, cento dollari?
Porterfield resta serissimo.
PORTERFIELD
Ciò che non si sa, non può danneggiare.
KANE
Lei è al corrente, Porterfield, che i pezzi di quel saggio finirono sparsi in un raggio di una
ventina di metri: il povero stronzo non sapeva di essere entrato in un campo di mine. Porterfield si irrigidisce.
BAUMGARTEN
Russell, ascolta. Abbiamo una gola profonda tra i maricónes. Ma nemmeno io so chi è: Malcolm e gli altri sono molto abbottonati al riguardo. Devi credermi. KANE Ok. Continua, Craig. BAUMGARTEN Aztlan è meta di un pellegrinaggio per Xavier Hurtado. Quello che potrebbe essere un rito di rimembranza, un rito che accade ogni anno, sempre nello stesso giorno.
Baumgarten dà uno sguardo al suo orologio.
Kane resta in silenzio.
BAUMGARTEN
Quasi esattamente 96 ore da adesso.
BAUMGARTEN
La Casa Alambrada è una fottuta fortezza. Impossibile colpirlo là. Invece, Aztlan è indifendibile.
Baumgarten sorride: Kane resta ancora in silenzio. Baumgarten sposta il puntatore su un diverso punto della mappa.
BAUMGARTEN
L’inserzione avrà luogo in questo quadrante: Barranca de Aguilar, la valle contigua all’altopiano, verso ovest. Stanotte, Russell: questo vuol dire che avrai un giorno per arrivare al campo di fuoco, più due interi giorni per fare tutte le recon ravvicinate che ti servono. KANE Come estraggo? BAUMGARTEN Evac primario, evac secondario.
Baumgarten muove di nuovo il puntatore, mostrando a Kane e a noi due diverse coordinate della mappa.
BAUMGARTEN
Ti diamo tutto il meglio dell’equipaggiamento, Russell: Delta Force ti porta dentro, Delta Force ti tira fuori.
Un momento di pausa. Torno a dirlo: abbattere Hurtado non servirà. Qualcun altro ha già la bava alla bocca per
KANE
salire al trono del Cartello di Palenque.
PORTERFIELD
Questo non è necessariamente lo scenario futuro che stiamo osservando.
Porterefield fruga tra le carte che ha davanti, prende un’altra foto e la porge a Kane che la guarda.
PORTERFIELD
Eusebio Lorenzo Duran y Ybarra. Quest’individuo è l’eminenza grigia alle spalle di Hurtado: laurea ad Harvard, Ph.D. al MIT, molto raffinato e senza alcun briciolo di coscienza.
Kane restituisce la foto.
PORTERFIELD
Con Hurtado rimosso dall’equazione, Duran cercherà di assumere il completo controllo dell’impianto. È inevitabile. KANE Ma la CIA non ritiene che ciò funzionerà. PORTERFIELD La CIA ritiene molto difficile che possa funzionare. All’interno del Cartello, Duran è temuto da quasi tutti, ma gradito a ben pochi. Questa donna, in particolare…
Porterfield prende una terza foto e la passa a Kane, che guarda e resta sorpreso. La mdp ci mostra la foto: vi è ritratta una DONNA sui 35 anni, lunghi capelli corvini, labbra turgide e sensuali, occhi bistrati, scollatura generosa, minigonna che fa risaltare le lunghe gambe (Paz Vega).
PORTERFIELD
Dolores Natalia Echevarria. Ex Miss Messico, ex soubrette della tv messicana, ex amante dell’ex presidente Ortiz deposto per corruzione. Pare voglia intraprendere la carriera d’attrice a Los Angeles.
La mdp inquadra per un attimo Baumgarten, poi Kane che annuisce.
PORTERFIELD
A Miss Echevarria, una sorta di ministro degli esteri di Hurtado, l’idea di essere scavalcata da un unto bastardo come Duran potrebbe non piacere.
Kane si alza e indossa il giubbotto sopra la casacca della mimetica.
KANE
Guerra tra bande all’interno del Cartello di Palenque?
PORTERFIELD
Qualcosa del genere. Lei vada dentro e abbatta il bersaglio grosso.
INT. TARMAC – ALCUNI MINUTI DOPO
Kane, in mimetica e col paracadute sulla schiena, seguito da DeBlenheim e Baumgarten si sta avvicinando al cargo in attesa: il primo trasporta il bergen, lo zaino tattico, di Kane, il secondo regge la custodia con dentro il fucile da tiro dello sniper.
Kane si ferma e si volta.
BAUMGARTEN
Russell, sta’ a sentire…
BAUMGARTEN
Non vogliamo credere che accadrà questa volta, ma le Black Ops sono le Black Ops… Kane controlla l’imbracatura dell’apparato a ossigeno.
KANE
Non sai mai come e quando la merda può finire nel ventilatore.
BAUMGARTEN
Infatti. Se dopo il tiro manchi entrambi i punti di estrazione, c’è ancora qualcuno che gioca nella nostra squadra nella cordigliera Nombre de Dios.
Kane resta in ascolto, mentre con le dita passa sugli alloggiamenti con le munizioni.
BAUMGARTEN
Orozco, Comandante Orozco. Non è il suo vero nome ma è così che si fa chiamare. Guida una banda di guerriglieri zapatisti antigovernativi: sono straccioni, d’accordo, ma hanno comunque dato qualche problema al Cartello e al movimento della cocaina. Dovesse andare tutto male, cerca di unirti a loro e trova il modo per comunicare: verremo a tirarti fuori. KANE Perché questo Orozco ce l’ha con Hurtado? BAUMGARTEN Non lo sappiamo. DEBLENHEIM Non sapete molto, Craig, o sbaglio? Il problema è che sarà uno dei miei uomini a pagare il prezzo della vostra ignoranza.
Rapidi sguardi silenziosi tra Baumgarten, DeBlenheim e Kane. La mdp ci mostra l’interno del tarmac: uomini in corsa lungo il perimetro della base. Altri uomini, mimetiche da combattimento e armi in pugno, sono appostati attorno a killing houses, strutture composte di copertoni di autocarro riempite di sabbia.
DEBLENHEIM
A questo punto, colonnello Baumgarten, scambierò qualche parola in privato col colonnello Kane.
Baumgarten annuisce e va via. DeBlenheim attende poi parla a Kane.
DEBLENHEIM
Brendan, ho metà del G Squadron nel Belize. Mi bastano dodici ore per far arrivare l’altra metà da Hereford, in pieno assetto da guerra.
Kane dà appena uno sguardo alla UMV che si avvicina a Baumgarten e alla rampa del cargo. Poi si rivolge a DeBlenheim.
KANE
Tu lo sapevi, Peter. Dall’inizio.
DEBLENHEIM
Lo intuivo. La scelta era tra te e Wolf Hellstrom, della Divisione L norvegese.
La mdp inquadra entrambi in piano americano di profilo. Vediamo scendere dalla UMV Porterfield e qualcun altro in mimetica. Kane ignora tutto.
KANE
Hellstrom non ci sarebbe stato, lo conosco bene. Non si fiderebbe mai di un fangoso figlio di puttana targato CIA. DEBLENHEIM Nemmeno noi ci fidiamo. Per questo, ti dicevo: chiama noi, piuttosto che loro.
Stacco.
Kane si sta avvicinando alla rampa di carico del C-130. Una ragazza è lì in attesa: indossa la mimetica ed è equipaggiata con fucile d’assalto, caricatore, giubbetto tattico, bergen, paracadute, apparato a ossigeno. Accanto a lei, Baumgarten e Porterfield. Inizia “I’m Nobody’s Baby” di Marion Harris.
RAGAZZA
Colonnello Kane?
KANE
L’intervista per Stars&Stripes dovrà aspettare. La ragazza, inquadrata in primo piano, saluta rigidamente.
RAGAZZA
Signore, non c’entra affatto con Stars&Stripes. Sono il capitano Ellen Myra Grant, Delta Force.
Kane ignora il gesto e passa oltre.
GRANT
Sono il suo spotter, signore. Kane lascia cadere il suo equipaggio.
KANE
Tu saresti il mio che cosa?
GRANT
Il suo spotter, l’osservatore…
KANE
Lo so che cosa è uno spotter. Kane passa con lo sguardo da Baumgarten a Porterfield.
KANE
Chi è il genio, Craig, tu o Mr CIA?
BAUMGARTEN
La direttiva viene dal Capo di Stato Maggiore.
KANE
Non il capo del mio Stato Maggiore. Ellen Grant sposta il suo peso: la sua bellezza si nota al di là dell’equipaggiamento.
GRANT
Signore, vorrei portare a sua conoscenza di essere in possesso di certificazione sniper Categoria A dal centro addestramento tiratori scelti dell’Esercito degli Stati Uniti di Fort Bragg, North Carolina. Sono anche qualificata come paracadutista in caduta libera HA-HO e HA-LO. Inoltre… KANE Me ne sbatto il cazzo delle tue qualifiche, Grant. Quanti uomini hai abbattuto?
Grant non risponde.
KANE
D’accordo, qualcosa di meno difficile: su quanti campi di fuoco sei stata? Di nuovo, Ellen non risponde.
KANE
(a Baumgarten e Porterfield) Riprendetevi la vostra dilettante e datele un lecca lecca.
Kane riprende la custodia del fucile di precisione, voltando le spalle a Baumgarten e Porterfield.
KANE
Io vado dentro da solo.
BAUMGARTEN
Russell, questa è un’operazione congiunta: Inghilterra e Stati Uniti.
KANE
Dovevate dirlo dal principio.
PORTERFIELD
Lo abbiamo detto dal principio, tenente colonnello Kane. Forse è lei a non aver capito bene. Per cui ora glielo stiamo ordinando.
Kane resta in silenzio e raccoglie il proprio equipaggiamento. Primo piano di Kane: è infastidito. Fine musica.
EST./INT. THERMAL, CALIFORNIA/CASA TANYA – PRIMO POMERIGGIO
Restiamo sul primo piano di Kane: alla guida della sua Defender scoperta, sta percorrendo una sterrata in salita. Poco dopo, il fuoristrada arriva nei pressi di una catena di colline. Vediamo due strutture che
sorgono ai contrafforti inferiori della cordigliera, seminascoste dalle frastagliate formazioni di roccia. Due igloo identici, in cemento armato sbiadito. Al lato del sentiero che unisce le strutture, pannelli solari e una parabolica di connessione satellitare.
Kane ferma il veicolo e scende. In dettaglio, vediamo i suoi stivaloni. Un rumore. Quello di un fucile a pompa caricato. Kane non si muove. Una voce femminile.
Kane inspira.
DONNA
In cosa credi, viandante?
KANE
Sesso, eccesso e decesso.
DONNA
Che uomo. Un altro scatto, quello del fucile messo in sicura.
DONNA
Proprio il tipo perfetto da presentare alla mamma di una brava ragazza timorata di Dio.
KANE
Sei certa di rispondere a questa descrizione? In dettaglio, vediamo degli stivali da cowboy.
DONNA
Credo proprio, colonnello, che invocherò il Quinto Emendamento.
La mdp inquadra in piamo americano una DONNA sui 30 anni, capelli castani lunghi raccolti a coda di cavallo, occhiali da sole. E’ TANYA B. HOLLITT (Eliza Dushku): Tanya indossa pantaloni e un reggiseno da ateltica di spandex nero. La donna il fucile a tracolla. I due alla fine sono faccia a faccia.
TANYA
Una domanda, colonnello. Mi avevi vista prendere posizione?
KANE
Da almeno un chilometro più indietro.
TANYA
Occhi da sniper. Occhi che vedono l’invisibile. Kane sposta lo sguardo sulla depressione alcalina di Thermal e sorride.
KANE
C’è solo il nulla nell’invisibile: è il visibile a essere molto più misterioso, Tanya, molto più terribile.
TANYA
Stai deviando, colonnello. Stai nuterndo gli incubi dell’esistenzialismo.
KANE
Stai attribuendomi i tuoi pensieri, tenente.
TANYA
Certo, colonnello, certo. Ma temo che tu dovrai comunque essere… sanzionato. Tanya gli passa il braccio sinistro attorno alla vita, con la mano destra gli afferra la nuca. Kane non
si oppone: Tanya lo attira a sé e incolla le labbra alle sue.
TANYA
Sei troppo teso, Russell. Tanya gli passa la lingua sulla gola, leccando i tendini che risaltano.
KANE
Il deserto…
TANYA
Sbagliato: è il crepaccio che continua a scavarti dentro. Tu lo sai, io lo so. Propongo di occuparci dell’elemento iniziale della tua fede. KANE Dammi un momento per mettermi il flak-jacket. TANYA Sto parlando di rilassanti bagni nelle sorgenti termali tra le rocce, più gin&tonic ghiacciato a volontà. KANE Niente alcol ai margini del campo di fuoco, tenente Hollitt.
Tanya gli mordicchia il lobo dell’orecchio.
TANYA
Quanto vicino al punto d’impatto?
KANE
(stringendola con forza) Molto. Troppo. TANYA Questo potrebbe non essere un problema.
Kane, quasi a malincuore, si scioglie dall’abbraccio di lei.
KANE
Lo è per me.
TANYA
Stai cercando di proteggermi, colonnello?
KANE
Nessuno può proteggere nessun altro.
TANYA
D’accordo, Russell. Le sorgenti termali e il gin&tonic un’altra volta.
KANE
Un’altra volta.
TANYA
Vieni a dare un’occhiata al sistema.
Stacco. Kane segue Tanya tra le rocce, lungo lo stretto camminamento che porta all’igloo in cui vive.
KANE
Come sta tua sorella Domino?
TANYA
Sempre la solita dura.
Kane si lascia sfuggire un sorriso.
TANYA
Un’unica precisazione, Russell.
KANE
Ti ascolto.
Tanya imposta la combinazione di apertura sulla piastra numerica a lato della porta corazzata e la apre. Noi restiamo su Tanya e Kane, che esplora l’interno dell’igloo, attento.
TANYA
L’unico collaudo possibile è quello sul campo di fuoco.
EST. SIERRA NOMBRE DE DIOS – NOTTE
Kane ed Ellen si sono appena paracadutati e sono appena giunti nella fitta giungla messicana. Primo piano di Kane.
KANE
Grant?
GRANT
Ci sono, ci sono…
KANE
Danni?
GRANT
Solo al mio orgoglio.
KANE
Classico materiale per epigrafi postume.
GRANT
I sempre allegri inglesi. Deve bruciarvi proprio di aver perso l’impero.
KANE
Scozzesi, bambina. Non inglesi.
Primo piano di Ellen: sorride.
Ellen
recupera
il paracadute.
L’uomo trova il nord Nel posto sbagliato.
GRANT
Qualche idea di dove accidenti siamo finiti?
Kane, da una tasca del giubbetto tattico, estrae la bussola e una mappa sigillata in una busta di materiale plastica.
KANE
e orienta la mappa.
(scrutando nel vento pieno di polvere) Al momento sbagliato.
Ellen segue la direzione dello sguardo di lui. Nubi pesanti, nere, stanno ammassandosi sulla cordigliera che sbarra l’orizzonte occidentale. Le nubi di un monsone.
Kane si
GRANT
Quanto fuori squadra?
KANE
Ottanta chilometri. Valutazione per difetto. passa la bussola attorno al collo.
GRANT
(grugnendo) Magnifico. Ricordami di sparare in bocca a quello stronzo dell’ufficiale di lancio quando rientriamo.
Kane estrae il fucile di precisione dalla custodia antiurto.
KANE
Al cuore, capitano Grant, sempre al cuore. A piantargli una palla in bocca, rischi di spezzargli solamente la mascella. Dando a lui almeno una possibilità per farti fuori. GRANT Antica regola degli scozzesi? KANE Antica regola dei tiratori scelti.
Kane
verifica
l’arma, cosa che fa anche Grant.
GRANT
Vuoi saperne una, colonnello? Kane torna a sigillare il fucile nella custodia, voltandosi verso di lei nell’oscurità.
GRANT
Tu andresti molto d’accordo con mia sorella.
Dallo zaino tattico, Kane toglie un altro fucile, semiautomatico e col calcio ripiegabile.
KANE
Anche tua sorella va in giro a sparare alla gente per mestiere?
GRANT
A ogni occasione. In dettaglio, vediamo la prima pallottola da 5.56 mm mandata in canna al fucile di Ellen.
KANE
(f. c.) Satana li fa.
In rapidi dettagli, vediamo le mani di Kane inserire nel suo fucile otto cartucce a pallettoni d’acciaio.
KANE
(c. s.) L’assassinio li accoppia.
Ellen torna a osservare il paesaggio desolato. Il vento sibila.
EST. CASA ALAMBRADA – POMERIGGIO
La mdp ci mostra in primo piano un UOMO sui 45 anni, capelli scuri corti, un volto magro e duro, dagli occhi di un nero intenso (Benicio Del Toro). L’uomo è seduto all’ombra di spessi teli di canapa intrecciati a mano, nel palmo della sinistra una statuetta incaica e lo lascia vagare oltre la terrazza. A ovest, le cime imponenti della Sierra Nombre de Dios.
La Casa Alambrada è un’hacienda che sorge alla base della montagna. Un vero e proprio castello: due piani a U aperta, alte terrazze e ampi tetti, vasti balconi, tantissimi fiori multicolori dovunque. Decine di uomini armati di fucili d’assalto, mimetiche verde palude e baschi neri, la sorvegliano: uomini dai lineamenti duri, di origine caucasica, stazionano nei punti chiave della terrazza e indossano jeans stinti, ampie sahariane, berretti a visiera. In pugno, fucili d’assalto, pistole- mitragliatrici, radio tattiche.
Oltre i soldati, i tetti, tutto il resto, un gruppo di bambini si rincorre sui prati. Alcune donne, ampie sottane a fiori e camicette bianche, li tengono d’occhio da sedie sdraio sistemate sotto alcuni ombrelloni. Torniamo sull’uomo: prende un pennello a setole fini e con calma e precisione rimuove i residui di polvere rossastra dalla statuetta. Il tavolo di fronte a lui è coperto di altri artefatti antichissimi. Poi torna a far vagare lo sguardo.
Il gruppo di bambini si ferma: silenzio assoluto. Poi i bambini lo salutano in coro.
BAMBINI
Tío Xavier! Tío Xavier! Tío Xavier…
L’uomo posa la statuetta e si alza. Due dei soldati, istantaneamente, lasciano le loro posizioni per coprirlo ai lati. L’uomo alza la mano sinistra e i due si fermano. Senza guardare né loro, né le loro armi, l’uomo esce dall’ombra e si ferma a ridosso della balaustra. La mdp resta sull’uomo mentre risponde al saluto dei bambini che continuano a gridare e ad applaudire, con le loro madri che si uniscono all’applauso.
La mdp inquadra in primo piano Xavier Reynaldo Hurtado, Xavier sorride, ma il sorriso non arriva agli occhi. Una voce femminile lo chiama.
DONNA
Eccellenza. Xavier fa un ultimo cenno ai bambini sul prato e si volta.
XAVIER
Encantado, mí querida.
La mdp ci mostra una DONNA sui 35 anni, lunghi capelli corvini, labbra turgide e sensuali, occhi bistrati, scollatura generosa in un reggiseno di nylon: Dolores Natalia Echevarria. Dolores si inchina al cospetto di Xavier e gli bacia la mano destra con grande sensualità.
XAVIER
Sai che questo non è affatto necessario tra di noi, Dolores.
DOLORES
Io desidero che sia necessario, eccellenza.
XAVIER
Perché non ti accomodi, Dolores? Perché non ci accomodiamo tutti, possibilmente all’ombra?
La mdp ci mostra due uomini: uno, elegante in giacca e cravatta, coi capelli corti scuri, il volto quadrato, più o meno della stessa età di Xavier: Eusedio Lorenzo Duran y Ybarra (Nestor Carbonell).
EUSEBIO
Ti ringrazio, Xavier.
L’altro uomo, sui 50 anni, un po’ sovrappeso, con pizzetto e capelli castani corti, in pantaloni kaki e camicia bianca chiazzata di sudore, è Jorge Manuel Gomez-Castro (Demiàn Bichir).
XAVIER
Coraggio, Jorge. Anche tu.
JORGE
Muy obligado, excelentia.
Anche Jorge bacia la mano di Xavier, in modo fin troppo reverenziale. I quattro si avvicinano a un tavolo rotondo di vimini a lato di quello con le statuette. Eusebio scosta una delle sedie e fa accomodare Dolores, mentre Xavier fa un cenno a un giovane cameriere in attesa.
XAVIER
Ti faccio portare una bella birra ghiacciata.
JORGE
Muchas gracias, excelentia.
Duran apre un sottile portfolio e ne estrae alcuni tabulati oltre a una piccola carta geografica.
EUSEBIO
Abbiamo un ordine del giorno piuttosto fitto. Suggerisco, Xavier, di entrare subito in argomento.
DOLORES
C’è una brutta notizia, eccellenza. Ma anche molto buone. Primo piano di Xavier.
XAVIER
Sapete da quale cominciare.
EUSEBIO
Dopo il fiasco dei fratelli Colon a Tijuana, avevamo acquisito di nuovo Caino.
XAVIER
Dove?
EUSEBIO
Los Angeles, nel barrio.
XAVIER
Qualche idea del perché si trovasse là?
EUSEBIO
Forse un’altra azione contro il trasporto della nostra merce attraverso la frontiera americana.
DOLORES
Ma si tratta solo di un’ipotesi, eccellenza. Non lo sappiamo per certo. Il confronto è accaduto quasi per caso. XAVIER Caino non si sposta mai per caso.
Primo piano di Gomez-Castro. Una nostra squadra stava cercando di chiudere i conti con Francisco Menendez, quel periodista de
Xavier aggrotta la fronte.
mierda di Guadalajara.
XAVIER
Credevo di avervi detto di lasciarlo perdere.
JORGE
JORGE
Non abbiamo fatto in tempo a richiamare gli operatori.
EUSEBIO
E rimane il fatto che Menendez ha danneggiato la nostra immagine, e anche di molto…
Xavier resta in silenzio, negli occhi uno sguardo di disapprovazione che gela tutti.
XAVIER
Quanti uomini abbiamo perso?
JORGE
Tre.
XAVIER
Occupatevi delle famiglie.
EUSEBIO
Già fatto, Xavier. La brutta notizia è che Caino è ancora da qualche parte là fuori, pronto a continuare a uccidere.
Gli occhi taglienti come lame di Xavier passano da Eusebio a Jorge a Dolores: nessuno di loro
sostiene il
suo
sguardo.
coordinata.
Eusebio
Notizia vecchia, Eusebio. Vecchia almeno quanto gli eventi di Aztlan. (dopo una pausa) Mi avete parlato anche di buone notizie.
apre la mappa e con il dito indica una
EUSEBIO
XAVIER
Il Comandante Orozco. Abbiamo localizzato la sua ultima base d’oper… Xavier alza una mano, fermandolo. Un giovane cameriere è entrato nella stanza, con un vassoio con
una caraffa di margarita con ghiaccio e una di birra. Quando se ne va, Eusebio riprende a parlare.
EUSEBIO
Orozco e i suoi bandidos si stanno avvicinando, Xavier. E lo stanno anche facendo in modo pernicioso…
Jorge si versa un bicchiere di birra. Inizia “Camino al celo” di Vicente Fernandez.
XAVIER
Un dato numerico, Jorge. Qual è la forza a difesa della Casa Alambrada?
JORGE
Quattrocento uomini, eccellenza. Tutti motivati e ben equipaggiati. Più molte armi pesanti quali mortai, lanciafiamme, mitragliatrici anticarro… XAVIER (guardando Eusebio) La forza del Comandante Orozco? EUSEBIO Tra le cinquanta e le sessanta unità. XAVIER Quante in grado di combattere? EUSEBIO Venti, forse venticinque… contando anche alcune donne.
Xavier guarda oltre la mangrovia.
Hurtado
XAVIER
Contando le donne, certo. Procediamo oltre.
EUSEBIO
Xavier. Vorrei rimanere sull’argomento Orzco. Ritengo sia importante. beve un po’ di margarita, senza dire una parola.
EUSEBIO
Sappiamo che Caino e Orozco non solo sono entrati in contatto ma che addirittura operano assieme contro di noi. A partire da… dall’incidente di Aztlan, hanno distrutto due impianti di trattamento, intercettato trasporti di almeno cinquecento chilogrammi di merce altamente raffinata. JORGE Y matarón trenta y dos nostros hombres…
Un breve attimo di silenzio.
EUSEBIO
Xavier, tu conosci la magnitudine di ciò che stiamo preparando meglio di chiunque altro: sei stato tu a concepirlo. Per il Cartello di Palenque, Orozco è un pericolo. E Caino è un pericolo anche più grosso.
Xavier lo guarda.
EUSEBIO
Io dico di porre fine a Orozco.
XAVIER
(a voce bassa, distaccata) Tu non dici, Eusebio. Tu proponi. Qui sono io a dire chi pone fine a chi. E per ora, nessuno porrà
fine a un pugno di uomini, donne e bambini che stanno probabilmente morendo di stenti aggrappati a una montagna.
Xavier si alza. Gli altri si alzano in piedi a loro volta.
Dolores
mostra
un’altra
DOLORES
Eccellenza Hurtado…
XAVIER
Che altro, Dolores? mappa a Xavier, che la studia.
XAVIER
Chi ha preparato questo piano di volo?
DOLORES
Il colonnello Valdez, eccellenza.
XAVIER
Penetrazione sotto il radar nel quadrante del Salton Sea. Valdez è consapevole dei rischi di una violazione dello spazio aereo americano? EUSEBIO Questo volo deve essere fatto, Xavier. Tu lo sai, tutti noi lo sappiamo. Sarà la cartina di tornasole definitiva per il nostro uomo al Norte.
Dolores e Gomez-Castro vanno via. Restano solo Eusebio e Xavier. Eusebio ripone dei documenti nel portfolio, mentre Xavier guarda in basso, poggiato alla balaustra.
XAVIER
Eusebio. Eusebio gli si avvicina. Xavier continua a guardare le montagne.
XAVIER
Non provi mai un senso di vuoto? Vuoto dentro? Eusebio non risponde. Fine musica.
EST. GIUNGLA – SERA
La mdp inquadra in dettaglio uno sciame di vespe che ronza attorno a un albero, causando un grande rumore, distorto e amplificato. La terra trema, le felci si agitano. La mdp abbandona lo sciame e ci mostra un grossa jeep UMV dipinta di nero che emerge da destra. E dietro di essa, tre camion a tre assi. Un’altra UMV carica di narcos armati chiude il convoglio.
La mdp ci mostra Kane ed Ellen, nascosti nella giungla. Kane guarda di nuovo. I veicoli sono andati ad arrestarsi tra i quonset e l’hangar di un aeroporto. Parecchi dei narcos stanno raggruppandosi attorno al retro del camion, fucili d’assalto ad armacollo. Un altro motore, molto più potente. Kane riallinea fucile di precisione e mirino telescopico. Un muletto per carichi pesanti viene fuori dall’hangar: trascina sull’asfalto un learjet a due reattori.
KANE
Gulfstream-V. Sigla internazionale di navigazione: K-T-2-4-2-0. Spotter?
GRANT
Valido.
KANE
(continuando a guardare) Equipaggio: pilota, copilota…
Alcuni gorilla in abiti civili, occhiali da sole, mitragliette in pugno, seguono a piedi la lenta avanzata del learjet. Sono armati con mitragliatori UZI, pistole semiautomatiche calibro 9 parabellum. Impressa sulla carlinga del Gulfstream, la coccarda tricolore della Fuerza Aerea de Mexico.
KANE
Usano l’aviazione militare messicana come vettore di spostamento della droga.
GRANT
Kane… ore quattro, vicino al reattore di destra.
Kane, occhio al mirino telescopico, sposta la canna del fucile tra le felci. Due altri gorilla stazionano alle spalle di qualcun altro. Una donna, molto sensuale, con indosso un vestito a un pezzo di seta nera, scollatura profonda, tacchi alti.
GRANT
Dolores Natalia Echevarria.
I narcos la spogliano con gli occhi mentre Dolores segue le operazioni di carico della droga tenendosi in disparte.
GRANT
Affanculo anche l’immunità diplomatica del cazzo. Grant mette giù il binocolo e imbraccia il fucile d’assalto.
GRANT
Io adesso faccio un bel buco in quel suo bel vestitino da troia.
KANE
Cerca di non strafare, spotter. Ellen toglie la sicura al fucile d’assalto.
KANE
Sei davvero pronta a farlo? Sei davvero pronta ad assassinare la raffinata Ms Echevarria?
Un breve momento di pausa. Kane abbassa la canna del fucile di Grant. Vediamo di nuovo Dolores: qualcuno è emerso al suo fianco. Il corpo e la testa sono celati sotto un groviglio di frange di nylon, scaglie di stoffa, frammenti di reti militare: è lo sniper avversario. Ellen stringe il binocolo. Lo sniper avversario indica un ampio arco di direzioni verso il margine nord della pista.
GRANT
Figlio di puttana, come cazzo fa a sapere che siamo qui?
KANE
Identificazione e acquisizione bersagli. Lui sa, o forse intuisce, che cosa tu e io potremmo stare cercando.
I gorilla in abiti civili si stringono attorno a Dolores Echevvaria, ostruendo ogni campo di fuoco. Lo sniper avversario si sposta sul tarmac, dando ordini in spagnolo verso gli uomini sulla piattaforma della torre di controllo. Dalla pista,
UOMO
(f. c.) Fuego!
Dalla torre di controllo prorompe una grandinata di proiettili che falciano la giungla, squarciano felci, spezzano mangrovie, frantumano il legno. I resti delle cortecce degli alberi piovono su Kane ed Ellen, a terra, stretti uno all’altra. Poi, tutto tace. Kane solleva appena il volto.
KANE
Spotter? Ellen si muove sotto la vegetazione disseminata di frammenti di legno.
GRANT
Ci sono, uomo, ci sono…
Kane rimuove una scheggia di legno annerita andata a conficcarsi in profondità nel suo zigomo destro. Ne osserva la punta, gocciolante sangue. Un po’ di sangue cola dalla lacerazione. Ellen solleva una mano e tampona la lieve emorragia.
Ellen
GRANT
Lo hai veramente fatto, Russell.
KANE
Fatto cosa? gli sfiora la fronte con la punta delle dita.
GRANT
(sussurrando) Proteggermi.
Silenzio tra i due: poi, i narcos sulla pista si lasciano andare a un fragoroso applauso cui seguono risa, fischi, parole oscene.
GRANT
Ma quanto si divertono, i coglioni…
KANE
Facciamoli divertire ancora di più.
un urlo.
In un unico movimento, Kane riporta il calcio del fucile di precisione a contatto della spalla, fa scorrere il percussore e spinge nella camera di sparo il proiettile calibro 7.62. Inizia “Hysteria” dei Def Leppard. Ellen torna a puntare il telemetro: Dolores, i suoi gorilla e lo sniper avversario sono scomparsi. Solo i narcos sul tarmac.
Kane
accosta
l’occhio sinistro al mirino telescopico.
KANE
Dammi conferma sul campo di fuoco.
GRANT
Torre di controllo. Piattaforma.
KANE
Distanza.
GRANT
Seicentosessanta metri.
I narcos, sempre ridendo e parlando, riprendono a scaricare gli involucri di cocaina. Vediamo la piattaforma della torre di controllo: un uomo si ferma, poi a poco a poco si accartoccia su se stesso. Attorno a lui , si sparge il sangue. Kane mette un secondo proiettile nel fucile. L’involucro tra le braccia di uno degli uomini vicino al learjet esplode, come il suo ventre. Il sangue si mescola alla cocaina. La mdp inquadra in dettaglio la mescolanza. I narcos vanno faccia a terra. I pacchi di cocaina vengono buttati via, alcuni si rompono. Silenzio. Torniamo su Kane e Grant.
KANE
Era importante che tu vedessi, Ellen.
Kane si mette in piedi nella giungla. Sul tarmac, verso la coda del learjet, un movimento. Lo sniper avversario. Kane, seguito dalla mdp, si spinge fino al limite estremo della foresta, fucile imbracciato. Lascia che lo sniper avversario lo veda, per un momento.
KANE
Questo è il cuore nero di uno sniper. Kane inserisce un terzo proiettile. Fine musica.
INT. AEREO – SERA
La mpd inquadra in primo piano un UOMO sui 45 anni, con capelli neri corti e un pizzetto. L’Uomo si chiama GUILLERMO AURELIANO VALDEZ (David Zayas) ed è un pilota. Una voce maschile fuori campo.
UOMO
Comandante Valdez.
VALDEZ
L’ascolto, tenente Miller.
La mdp mostra un Uomo sui 26 anni, con capelli castani corti. L’Uomo fa scattare alcuni interruttori
sul proprio
pannello comandi.
Miller
VALDEZ
Li voglio seduti tutti quanti. E con le cinture di sicurezza ben allacciate. si alza dal sedile di
VALDEZ
Soprattutto Dolores Echevarria.
MILLER
copilota.
pilotaggio.
Mi rendo conto, comandante. Valdez si rilassa contro lo schienale. La voce di Dolores, fuori campo.
Valdez non si volta.
DOLORES
Io voglio guardare, Aureliano.
VALDEZ
Sul serio? E io che ero certo che guardare non ti piacesse. Dolores si mette tra i sedili di
Valdez la guarda.
DOLORES
Stai cercando di offendermi.
VALDEZ
MILLER
Uscita dal quadrante radare del controllo traffico di San Luis in tre secondi-due-uno… Mark.
VALDEZ
(annuendo) La ringrazio, tenente. MILLER Passiamo in silenzio radio, tenente.
Miller apre il circuito elettromagnetico primario sulla trasmittente di bordo.
MILLER
Silenzio radio in effetto.
VALDEZ
Inizio manovra di penetrazione in tre-due-uno… (dà uno sguardo all’orologio) Due minuti da ora.
Valdez accenna dietro di sé con un dito.
Ma perché dici così, mio delicato angelo? Non io, ti pare? Loro, forse.
DOLORES
E chi cazzo sarebbero questi loro?
VALDEZ
I miscredenti incapaci di saperti apprezzare. Sei particolarmente seducente, questa sera, mia leggiadra signora.
Valdez
Dolores,
le rivolge
un sorriso
acido.
la mano.
L’altro uomo parla.
MILLER
Donna Echevarria, la prego. Ritorni al proprio posto.
DOLORES
Levati dai piedi, coglione!
UOMO
Ora sono io a chiederle di tornare in cabina, Donna Dolores.
DOLORES
VALDEZ
Un vero e proprio inno all’estetica da bordello di Tijuana. furente, fa per schiaffeggiarlo, ma Valdez le ferma
VALDEZ
Non si parla al manovratore.
Vediamo Miller sulla soglia del portello di connessione. Ha accanto una figura imponente, minacciosa, dall’espressione truce.
Va’ a chiedere a tua madre di baciarmi il culo… Valdez continua a stringere il polso di Dolores.
VALDEZ
Dolores, non dirmi che sei così sboccata anche a tutte quelle pompose cene di protocollo. (poi, ai due) Mr Baroni, tenente Miller, avete sentito la signora, no? Vuole guardare. E allora che le sia concesso.
Valdez lascia la presa. Dolores, boccheggiando, si siede. Sia Baroni che Miller escono dalla cabina.
VALDEZ
(strizzando gli occhi a Dolores) Rossetto a posto, tortorella? DOLORES Cerca solo di non sbagliare, figlio di puttana. Abbiamo mezza tonnellata di cocaina su questo aereo.
La mdp mostra le mani di Valdez serrate sulla cloche. Valdez la spinge in avanti.
EST. BARRANCA DE AGUILAR – MATTINA
La mdp inquadra sangue disciolto sulla roccia, disperso a causa della pioggia che cade copiosa. Kane è immobile. Solleva il volto nel diluvio, la mdp lo inquadra mentre viene investito
dall’acqua. Poi Kane china il capo, lasciando che la pioggia ruscelli lungo le pieghe della bandana che ha avvolta attorno alla fronte. Kane è stanco. Nella sua soggettiva, vediamo, almeno duecento metri più in basso, i resti dello sniper avversario, il ghillie mimetico fradicio di sangue.
GRANT
(f. c.) Loro adesso ci staranno aspettando, non è vero?
Kane, il fucile imbracciato, torno dietro la copertura delle felci nane che dominano alle alte quote della gola. Ellen siede a terra, schiena contro la parete di roccia.
GRANT
Siamo arrivati in questo canyon fottuto con quarantott’ore di ritardo. I narcos figli di puttana hanno capito che stiamo andando all’ultimo campo di fuoco.
Kane siede accanto a lei. La mdp li inquadra in campo medio.
KANE
Ogni campo di fuoco è diverso da ogni altro campo di fuoco.
GRANT
Che cosa intendi? L’elemento sorpresa è saltato. L’operazione è compromessa…
KANE
Rimani sull’analisi degli obiettivi, spotter. Dal nostro punto di vista e dal loro. Primo piano di Ellen.
GRANT
Abbiamo trovato l’aeroporto. Abbiamo visto il Gulfstream e identificato Echevarria. Hai abbattuto il loro premiato cecchino. Tutti obiettivi riconoscibili. KANE E tutti incidentali. Ma questo i narcos non lo sanno, perché non sanno che siamo stati inseriti nel posto sbagliato.
Con la punta delle dita, Ellen sfiora le piccole ferite lasciate sul suo viso dalle schegge di vetro del telemetro.
GRANT
Pensano che siamo venuti nella Nombre de Dios alla ricerca del prossimo obiettivo riconoscibile. La grossa raffineria di droga.
Primissimo piano di Kane.
KANE
Ammesso che esista.
GRANT
Non ha importanza se esiste oppure no. La realtà è che noi stiamo andando da tutt’altra
parte.
KANE
E dov’è che stiamo andando?
GRANT
Ora giochi con le parole? Il vero obiettivo: Aztlan.
KANE
Luogo cancellato, su una mappa dimenticata. Ellen allunga una mano al bergen e lo apre.
GRANT
Molto melodrammatico.
Kane la osserva in silenzio. Ellen estrae i componenti di una radio e comincia ad assemblarli. Inizia “Last Goodbye” di Jeff Buckley
GRANT
Dò conferma a Craig Baumgarten che andiamo dentro. I narcos figli di puttana non ci arrivano a fare il mezzo passo di logica in più. KANE Nelle Black Ops, la logica è uno specchio incrinato.
Ellen
Kane
si ferma
e lo
guarda.
nubi.
Che stai cercando di dirmi, Russell? osserva il vento sfilacciare
KANE
le
GRANT
Hawr al-Whaan. Iraq, basso corso dell’Eufrate. Ci inserirono dietro le linee, molto in profondità. I clown dello spionaggio yankee avevano parlato di roba grossa: antrace, tossina botulinica, gas nervino. Obiettivo: trovare e distruggere. GRANT E c’era, la roba grossa? KANE Non c’era un cazzo, capitano Grant. Due capannoni ridotti a immondezzai, fosse piene di niente, mucchi di rottami. Non c’era stato mai un cazzo, su quella coordinata. GRANT A che punto ha cominciato ad andare male? KANE C’erano cinque compagnie della Guardia Repubblicana in quel quadrante, Divisione Hammurabi. Erano state appena spostate da qualche parte a nord. I coglioni dello spionaggio non sapevano nemmeno questo. Nemmeno noi sul campo di fuoco lo sapevamo.
Ellen inghiotte duro.
KANE
La coordinata di estrazione primaria era piena di indiani. Non ce la facemmo a raggiungere
quella secondaria. Finimmo trincerati in una rovina in bilico tra il deserto e il fiume.
GRANT
Hawr al-Whaan.
KANE
(annuendo) Un mausoleo assiro. Qualcosa vecchio di millenni. Noi dentro, in otto. Loro fuori, a centinaia. Chiunque ti dica che il soldato arabo non è capace di combattere, ti dice una grossa stronzata, capitano Grant. Quegli uomini non avevano paura di attaccare. E avevano ancora meno paura di morire. Saremmo stati distrutti. Questo almeno lo sapevamo.
Kane chiude gli occhi, poi li riapre, iniettati di sangue.
KANE
Peter DeBlenheim e gli altri pezzi da novanta del SAS riuscirono a mettere su una missione di soccorso. Gli elicotteri arrivarono all’alba, appena prima dell’assalto conclusivo. Io restai a coprire la ritirata. GRANT Riuscirono a estrarli?
La mdp stringe su Kane.
KANE
La Guardia Repubblicana aveva fatto affluire sull’Eufrate due interi battaglioni di artiglieria antiaerea. Aspettarono che gli elicotteri tornassero a sollevarsi. E a quel punto, li cancellarono dal cielo…
Kane appoggia la nuca alla roccia, chiude di nuovo gli occhi.
KANE
Ho guardato quegli uomini morire, Ellen. I miei uomini. Più gli uomini che erano venuti a tirarli fuori. Tutti quanti.
Fine musica. Stacco. Continua a piovere.
GRANT
Non avresti dovuto accettare questa missione. Kane sorride, per nulla divertito.
KANE
L’accordo era che sarei andato dentro da solo. Credo si chiami desiderio di morte.
GRANT
Tu hai le tue ragioni, Russell. Io ho le mie. Sono un soldato delle Forze Speciali degli Stati Uniti. Sono consapevole dei rischi, e sono soprattutto consapevole delle responsabilità.
Kane non
dice nulla.
Ellen non
dice nulla.
Che intendo assumermi fino in fondo.
GRANT
So che stai cercando di proteggermi, Russell. L’ho capito. Così come ho capito che uccidere un uomo è una di quelle stazioni senza ritorno. Ma quello che deve accadere, accadrà. Nessuno può impedirlo, è troppo tardi.
Kane la afferra per il bordo del giubbetto tattico. La mdp inquadra entrambi in primissimo piano.
KANE
Non è troppo tardi! Puoi ancora uscirne, Ellen. Puoi farti estrarre qui, adesso. A tutti gli effetti, l’operazione è compromessa. GRANT Farmi estrarre? E tu intanto cosa fai, colonnello Kane, rimani qui a coprire la ritirata? KANE (duro) Questa non è mai stata la tua missione. GRANT Russell, se credi che me ne salga su un merdoso elicottero, non hai capito proprio un cazzo di Ellen Myra Grant! KANE Non c’è niente di nobile e glorioso in tutto questo, Ellen Myra Grant! Andiamo dentro ad assassinare un gangster del cazzo: è solo un fottuto regolamento di conti. GRANT Loro vengono ad assassinare noi, Kane! Con la loro fottuta lercia polverina bianca. KANE Continueranno a farlo, non ti rendi conto? Non riusciremo a fermarli: troppi soldi, troppa avidità, troppa corruzione. Rimosso questo, di gangster, ce n’è dietro un’intera orda che non aspetta altro di affondare il grugno nello stesso piatto.
KANE
Questa guerra è già persa, Ellen. Era persa ancora prima di combatterla, è persa perché il sistema politico occidentale non vuole che venga vinta.
La pioggia ruscella lungo il volto scavato dalla fatica di Ellen.
KANE
Sono io il comandante della squadra, Ellen. E la mia decisione è che tu, capitano Grant, sei inadeguata ad affrontare l’ultimo campo di fuoco. Niente di personale.
Kane afferra il microfono della radio e si appresta ad attivarla.
KANE
Per te la guerra è finita.
Ellen prende allora la radio e mulina le braccia, con rabbia, gettando la radio nel vuoto. Kane resta a guardare con il microfono ancora in pugno.
EST. SILURIAN HILLS – NOTTE
Kane, Heckler&Koch G-3 in pugno, è in attesa. L’uomo si contorce sulla piattaforma di ossidiana, poi toglie il dito dal grilletto e posa il fucile contro la roccia vulcanica. L’unico suono che si ascolta nella notte inoltrata è il rado, irregolare battito d’ali di un pipistrello. Kane beve un sorso d’acqua da una borraccia. E torna in attesa.
INT. AEREO – NOTTE
La mdp inquadra le mani di Valdez contratte attorno alla cloche. Il Gulfstream, che ha iniziato la manovra di atterraggio, sussulta.
VALDEZ
(distaccato) Turbolenza. Quota mille metri, in diminuzione. Rilevamento radar avversario negativo. Ripeto: negativo. Novecento, ottocento…
Dolores, impietrita, muove le perline di una delle collane che ha al collo, preoccupata.
VALDEZ
… settecento, seicento, cinquecento metri…
Valdez guarda i rilevatori di onde hertziane.
VALDEZ
Radar sempre negativo. Inizio rientro in assetto di volo orizzontale in due-tre-uno… Mark! Vediamo il muso dell’aereo sollevarsi tra barriere evanescenti di polvere in sospensione.
VALDEZ
Inclinazione in discesa: quarantacinque gradi a quattrocento metri. Trentacinque gradi a trecento. Venti gradi a duecentocinquanta. Quindici gradi a centocinquanta metri…
Fuori, stormi di avvoltoi si levano in volo dalla superficie dell’acqua.
VALDEZ
Dieci gradi. Cento metri di quota. Radar sempre negativo. Penetrazione nella regione anomala in cinque-quattro-tre…
L’aereo scivola in mezzo a picchi di roccia vulcanica.
Dolores chiude gli occhi. Dettaglio della bocca di Valdez.
VALDEZ
… due-uno…
VALDEZ
Penetrazione. L’aereo sfreccia sulla sabbia, sfiorandola quasi.
VALDEZ
Regione anomala raggiunta. Assetto zero gradi. Quota settantacinque metri. Velocità al suolo in volo orizzontale duecentoottanta chilometri orari. Spazio aereo degli Stati Uniti d’America. Rilevamento radar…
Primissimo piano di Valdez, che verifica gli strumenti.
VALDEZ
(con enfasi) Negativo!
La cabina principale del Gulfstream si riempie di urla, fischi, applausi.
EST. SILURIAN HILLS
Un battito d’ali. Poi un altro. E un altro ancora. La mdp ci mostra un intero stormo di pipistrelli che sale dai contrafforti più bassi delle Silurian Hills. Kane li osserva, espressione indecifrabile sul volto. Poi lo sniper attiva il mirino telescopico attivato sull’arma, appoggia l’occhio sinistro alla diottria laterale ed esamina la prospettiva del Chuckwalla Walsh. Kane si protegge le orecchie con una cuffia afonica da poligono di tiro, mette la mano sinistra nel bergen e ne estrae un proiettile, calibro 30 mm. Inizia “Ramble On” dei Led Zeppelin (che continuerà nelle scene successive). In dettaglio, vediamo il proiettile scivolare nella camera di sparo. Kane spara e osserva.
INT. AEREO
Il Gulfstream sussulta, si sposta nel vuoto, la sua strumentazione impazzisce. Diversi allarmi si mettono a pulsare. Il proiettile sparato da Kane trapassa il Gulfstream da parte a parte, in diagonale sull’intera lunghezza dello scafo. Fuoriesce dalla sezione propulsione aprendo un foro slabbrato largo quanto un pallone da calcio.
Vediamo la turbina di destra esplodere. Valdez, calmo mentre Dolores comincia a urlare isterica, toglie alimentazione al reattore annientato, pigia il comando degli estintori automatici.
VALDEZ
Centrati! Colpiti in pieno!
Alcuni monitor diventano neri. Una dozzina di pannelli vanno in corto circuito. Valdez dà potenza massima al reattore superstite. Il Gulfstream scivola d’ala sinistra, sfiorando il crinale, calando inesorabilmente verso il fondo del Chuckwalla Wash. Altri strumenti scoppiano, il ponte di pilotaggio piomba nell’oscurità, spezzata da fiammate livide. Dolores urla frasi incoerenti.
Valdez si aggrappa alla leva dei freni ad aria. Il Gulfstream picchia contro il fondo dell’arroyo. Prima il sotto dell’impennaggio di coda, poi sulla parte inferiore delle ali. L’ala destra intercetta la carcassa di un camion cisterna: all’impatto, viene sradicata di netto. Corpi consunti di uomini, ancora legati ai sedili, volano. Valdez non molla la cloche. Un lampo di timore gli squarcia gli occhi. Dissolvenza in chiusura.
Dissolvenza in apertura.
Al ralenty, vediamo nella soggettiva di qualcuno la ricaduta lenta, impalpabile, appena perturbata dal debole vento della notte, di qualcosa simile a neve. Alcuni viticci arrivano fino al deserto. Candida, evanescente cocaina allo stato puro. L’immagine torna a velocità normale: Aureliano e Dolores sono ancora ai loro sedili, nel ponte di volo immerso nella semioscurità.
Dolores tossisce.
Valdez tossisce anche lui.
VALDEZ
Dolores…
VALDEZ
Puoi sentirmi?
DOLORES
Sí… te siento…
VALDEZ
Hai fratture? Riesci a muovere il collo?
DOLORES
Mueve, sí… Estoi bien, Aureliano.
VALDEZ
Dobbiamo uscire da qui, Dolores. Aureliano cerca di aprire le cinture di sicurezza che trattengono Dolores al sedile del copilota.
VALDEZ
Al decollo, ho riempito i serbatoi a un terzo, ma questa carcassa può ancora esplodere. Valdez fa forza, niente da fare: le fibbie di acciaio non cedono.
Lui
tenta
DOLORES
Qué pasa, Aureliano? di nuovo. Niente. Dolores si agita sulla poltroncina.
DOLORES
Qué pasa, Aureliano? VALDEZ Il metallo si è deformato.
Dolores impreca. Valdez fruga sotto il proprio sedile e trova la torcia elettrica, preme il tasto
d’accensione: la torcia si accende.
Dolores
VALDEZ
Io vado in cabina. Cerco qualcosa con cui tagliare le cinghie. lo afferra per un braccio.
DOLORES
Sei pazzo? Non puoi lasciarmi qui, Aureliano!
VALDEZ
Non ti lascio. Voglio vedere se anche qualcun altro ce l’ha fatta…
Gli occhi di Dolores si sbarrano, in preda al panico e alla paura. Gli getta un braccio attorno al collo, indicando con l’altro braccio.
DOLORES
Aureliano! Ho visto qualcosa muoversi!
Aureliano ruota su se stesso, torcia elettrica in pugno. All’esterno, che vediamo nella sua soggettiva, polvere, relitti metallici, rocce e tenebre. Valdez si muove verso il portello di connessione, malamente scardinato, ne afferra il bordo del portello scardinato, riesce ad allargare un varco sufficiente a infilarsi di traverso. Nella cabina, sangue dappertutto. Il sangue gocciola dal soffitto venato di crepe, dalle plafoniere folgorate, dalle paratie spezzate, inzuppa i sedili e la moquette. E oltre al sangue, parti di corpi. Valdez arranca lungo il corridoio, superando un cadavere irriconoscibile. Fine musica.
Una mano
VALDEZ
Kevin? Baroni? Ortega… lo afferra per la cintura.
UOMO
(voce soffocata) Spegni quella luce del cazzo, Valdez!
A parlare è stato Claudio Baroni, pistola-mitragliatrice M-12 in pugno. Baroni fa inginocchiare Valdez sul pavimento, sporco di sangue e cocaina mischiate. Restano dietro sedili sradicati, verso il varco nello scafo che ha preso il posto dell’ala destra. Inizia “Burn” dei Deep Purple.
BARONI
Lui è là fuori, non capisci? L’ho visto! Merda, merda, merda!
VALDEZ
Chi è là fuori!?
BARONI
Caino! Viene a finirci!
Baroni punta l’arma verso il buio oltre lo squarcio, apre il fuoco. Baroni poi smette di sparare, riprende copertura.
La voce di Dolores, fuori campo.
DOLORES
(isterica) Aureliano! Qué pasó, Aureliano! BARONI Chiudi quella cazzo di bocca, Dolores!
Baroni toglie il caricatore vuoto e ne inserisce uno pieno.
BARONI
Non lo so, cazzo! Non lo so se l’ho colpito…
Sul lato del sedile si apre un foro, improvviso. Nella gola di Baroni si apre un foro: l’urto spinge il suo corpo a crollare sugli altri corpi, mentre dalla gola zampilla sangue. Valdez cerca copertura lontano dal varco nello scafo.
DOLORES
(f. c.) Aureliano…
Valdez la ignora: striscia palmo a palmo nel corridoio sporco di cocaina, detriti, sangue e grumi organici. Trova l’arma di Baroni. Fine musica.
KANE
(f. c.) C’è una fine.
Valdez si inchioda tra corridoio, sedili e corpi, pistola-mitragliatrice in mano. La voce è controllata.
KANE
Non è necessario che questa sia anche la tua fine.
Un’arma: fucile d’assalto Heckler&Koch G-3, silenziatore, mirino telescopico. E dietro l’arma, Kane: la parte superiore della sua testa è nascosta da un apparato ottico a visione notturna.
KANE
Sei riuscito ad atterrare, colonnello Valdez. Sei riuscito a sopravvivere.
Valdez lascia cadere l’arma e chiude gli occhi. Lungo momento di silenzio. Kane sposta l’arma.
Valdez si rimette in piedi.
KANE
Non tornare mai più nel Norte.
VALDEZ
C’è un altro sopravvissuto…
KANE
No, non c’è…
VALDEZ
Caino, ascolta…
KANE
Donna Dolores Echevarria e io dobbiamo porre fine a una conversazione rimasta incompiuta. Comincia a camminare. Non voltarti indietro.
Valdez lo scruta negli occhi.
VALDEZ
Questo non posso farlo. Sono ancora il comandante di questo aereo. Ho ancora la responsabilità dei miei passeggeri. KANE Hai cojones, Guillermo. D’acciaio. VALDEZ Io ho fatto la mia scelta, Caino. Fa’ la tua.
Valdez a questo punto vola letteralmente fuori dal Gulfstream.
KANE
(f. c.) Sei rilevato dal comando, colonnello Valdez.
Stacco. Il portello della cabina di pilotaggio, sradicato, viene divelto e cade a terra con un grande tonfo.
KANE
(f. c.) Sarà rapido, Dolores.
Dolores, fradicia di sudore e scossa dai tremiti, smette di aprire le cinture di sicurezza. Kane le si para dinnanzi.
DOLORES
No me mata, no me mata…
Kane le infila la canna della pistola in bocca: Dolores cominicia a mugolare. Kane le copre gli occhi.
KANE
Molto più rapido, molto meno osceno di quanto avete fatto ad Aztlan.
I denti di Dolore strisciano sull’acciaio nero dell’arma, la mordono. Il corpo della donna trema, i capelli attaccati alla fronte per il sudore. Dettaglio del dito di Kane sul grilletto. Dettaglio degli occhi di Dolores, vitrei.
Dettaglio dei denti di Dolores sulla canna dell’arma. Primo piano di Kane. La carcassa del Gulfstream comincia a tremare. La vibrazione è tanto poderosa che uno dei parabrezza va in frantumi: Kane e Dolores sono inondati dai frammenti. Una luce abbacinante li investe. Ondate di sabbia si alzano. Kane va al portello, corre lungo la cabina, esce dall’aereo.
EST. CHUCKWALLA WASH
Il vento tormenta il Chuckwalla Wash: è prodotto da un mastodontico elicottero militare che fluttua a una ventina di metri. Figure in mimetica da combattimento, fucili d’assalto e maschere antigas, stanno scivolando da esso lungo funi di nylon. Altri soldati sono già al suolo, hanno formato un compatto perimetro difensivo e coperto tutti i campi di fuoco.
La luce sciabola sul Gulfstream, prendendo Kane in pieno.
UOMO
(dall’elicottero) Getta quell’arma! Non ci sarà un secondo avvertimento! Getta quell’arma, ora!
Kane butta il fucile d’assalto nella polvere. Altri commandos stanno scendendo lungo le funi. Quelli che sono a terra si avvicinano a Kane, fucili puntati, chiudendolo da tutti i lati. Dettaglio del simbolo della Delta Force sulle uniformi.
EST. AZTLAN – MATTINA
La mdp mostra in dettaglio tantissimi steli vegetali che oscillano. Kane, fucile da combattimento in mano, scivola attraverso l’erba: Ellen è dietro di lui a una ventina di metri. Il sole è alto. Kane è sudato, mentre Ellen respira affannosa, la tinta sul viso liquefatta a chiazze. Aztlan è un luogo largo quattro chilometri e lungo sette in bilico tra le gole di Barranca di Aguilar e la foresta di Joconoxtle.
GRANT
(con fatica) Merda, tutto terreno allo scoperto. Questo posto è un fottuto incubo di tattica…
Kane posa il fucile Remington calibro 12 nell’erba, si toglie lo zaino e lo apre.
GRANT
Kane, mi hai sentito?
Kane le getta un binocolo.
KANE
Dimmi qualcosa che non so, spotter.
Lei non lo guarda. Kane estrae il fucile di precisione dalla custodia antiurto e scruta Aztlan attraverso le lenti del mirino telescopico. Nella sua soggettiva, vediamo i resti di una piccola chiesa: mura diroccate, un campanile semidistrutto.
KANE
Ore due. Ultimo campo di fuoco. Ellen guarda il terreno a destra della chiesa: croci e lapidi.
Ellen avanza fino a lui.
GRANT
Va bene, Kane: io vado dentro.
KANE
Tu non vai da nessuna parte.
GRANT
Ellen
sposta di
colpo il binocolo.
Russell, ascoltami, ti prego: ho distrutto io la radio, ti ho costretto io a continuare…
KANE
Non mi hai costretto a fare niente.
Ellen fa per parlare, ma Kane la trascina al suolo. Vediamo apparire cinque UMV in carovana. I veicoli, marciando a velocità sostenuta, si fermano presso le rovine e ne scendono una trentina di narcos, tutti giovani, armati di AK- 47 e mitragliatori UZI. Torniamo
GRANT
Sembra un gruppo diverso dai gorilla dell’aeroporto.
KANE
(continuando a guardare) Lo è.
I narcos entrano nella chiesa abbandonata, controllano il piccolo cimitero.
su Kane ed Ellen.
KANE
(f. c.) Addestramento ricerca e distruzione. Questa è gente istruita militarmente.
GRANT
Aspetta un momento! Ma quell’uomo è…
Vediamo, in piedi accanto a una Range-Rover, Eusebio Duran: l’uomo inforca degli occhiali, mentre gli si avvicina un altro uomo, Jorge Manuel Gomez-Castro. I due si parlano, ma non ascoltiamo ciò che dicono: intorno a loro, i narcos continuano la perlustrazione. Torniamo su Ellen e Kane. Ellen abbassa il binocolo, Kane appoggia il fucile di precisione al bergen.
KANE
Devi tornare indietro.
GRANT
Che cosa? Indietro dove?
KANE
A quei veicoli distrutti che abbiamo visto.
GRANT
Sono almeno due chilometri ad andare e due a tornare, cazzo!
Kane toglie una delle borracce dal cinturone e gliela mette tra le dita.
Grant sembra
non capire.
Stacco.
KANE
Voglio che tu riempia questa di olio di macchine.
KANE
La nostra strategia iniziale è andata in pezzi. Dobbiamo trovarne un’altra.
Kane indica i narcos, che camminano attorno alle lapidi e alla chiesa distrutta.
KANE
L’ultimo campo di fuoco è compromesso. Siamo arrivati tardi ad Aztlan.
GRANT
Non è colpa nostra se i coglioni del C-130 ci hanno inseriti nel posto sbagliato!
KANE
Parlare di colpa non ha più alcun significato. Non qui, non ora. Torna a quei relitti.
GRANT
Mi stai chiedendo di abbandonarti!
KANE
No, ti sto chiedendo di coprirmi le spalle.
Ellen torna con la borraccia riempita, mentre Kane si toglie il giubbetto tattico e la giubba a striscia-di-tigre: comincia a ridurre la giubba a righe, che avvolge attorno al fucile, coprendolo del tutto. Kane annoda poi quanto rimane della stoffa attorno al capo, lasciando solo una fessura per gli occhi, quindi protende le mani a coppa verso Ellen, che versa il contenuto: olio per auto.
Kane se lo sparge sulle braccia e sul torace, sui pantaloni, gli scarponi, sugli stracci che avvolgono il fucile e il capo.
GRANT
Russell, non voglio che tu vada là fuori. Non voglio, cazzo! Kane non dice nulla.
GRANT
Avrei dovuto ascoltarti, sulla montagna. Questa non è la mia missione, non lo è mai stata. Silenzio.
Altro silenzio.
GRANT
Ma non è nemmeno la tua, Russell.
GRANT
(guardandosi attorno)
Rusell… Kane è scomparso. Nella soggettiva di qualcuno, vediamo Ellen.
EST. CIMITERO
La mdp inquadra in dettaglio una lapide, i cui nomi sono leggibili a stento: CAYETANO Y SOLEDAD
Eusebio la supera e le lancia un’occhiata indifferente. Poi qualcosa vibra: il suo cellulare. Eusebio lo estrae dal fodero di pelle e ascolta per qualche secondo, poi compone un numero.
All’altro capo, un uomo.
EUSEBIO
Sai chi sono.
UOMO
Tempo.
EUSEBIO
Il tempo è due minuti da adesso. Prevedi qualche problema?
UOMO
Solamente se sarai tu o uno dei tuoi primitivi a crearlo.
La comunicazione viene interrotta. Eusebio guarda verso la foresta che circonda il cimitero.
EST. FORESTA
Ellen, inquadrata in primissimo piano, stringe le palpebre, le riapre. Una UMV dei narcos, canne di armi automatiche che emergono dappertutto, si muove sulla sabbia. Ne vediamo l’interno: Jorge Gomez-Castro al sedile del passeggero. Quattro narcos, dita sul grilletto dell’AK-47, sono nel retro. Un quinto è in piedi al centro del vano di trasporto, il dito sul grilletto della mitragliatrice anticarro. Ellen segue lo spostamento della UMV.
EST. CIMITERO
Un elicottero scende dal cielo e atterra tra le rovine della chiesa e le lapidi del camposanto. I portelli dell’elicottero vengono aperti e scendono alcuni gorilla armati. Poi, dopo di loro, appare Xavier Reynaldo Hurtado. La mdp lo inquadra in figura intera: resta un attimo immobile, dietro la sua guardia personale di otto uomini.
Poi, Xavier scende dal predellino e comincia a muoversi verso il cimitero: al suo passaggio, i narcos abbassano le armi e si inginocchiano. Xavier sfiora le loro teste e i loro volti.
INT. QUARTIER GENERALE DELTA FORCE – MATTINO
Kane, inquadrato in piano americano, è seduto a una panca. Un gruppo di soldati della Delta Force, armati fino ai denti, lo sorveglia, standogli ai lati. Peter DeBlenheim e Craig Baumgarten sono in piedi al limite dell’hangar. Malcolm Porterfield invece cammina avanti e indietro davanti a Kane.
PORTERFIELD
Distorsione. Sappiamo che esiste. Perché se tale distorsione non esistesse, tenente-colonnello Kane, lei non sarebbe rimasto fuori da qualsiasi controllo per quattordici settimane. Se non esistesse, lei non sarebbe andato a combattere la terza guerra mondiale contro il Cartello di Palenque tutto da solo.
Dettagli delle armi e degli accessori dei soldati della Delta Force.
PORTERFIELD
Lei non avrebbe abbattuto un aereo dell’aviazione militare messicana, aprendo il fuoco con un fottuto cannone anticarro da 30 mm!
Kane non dice nulla.
PORTERFIELD
Schizofrenia paranoica, psicopatologia distruttiva e autodistruttiva, sindrome da onnipotenza, desiderio di morte… tutto questo e di più. Per cui, tenente-colonnello Kane…
Porterfield si piazza davanti a Kane e lo guarda con disgusto. Kane ricambia lo sguardo.
PORTERFIELD
Qual è la tua cazzo di distorsione, maledetto figlio di puttana?
KANE
Qual è il tuo cazzo di problema, piccolo stronzo senza coglioni?
Kane si alza e va a piazzarsi di fronte a Porterfield, faccia contro faccia. I Delta Force mettono le dita al grilletto, in allerta.
KANE
Cerchiamo di capirci, signori. Non mi avete mandato a raccogliere fondi per la Croce Rossa: mi avete mandato ad assassinare qualcuno. PORTERFIELD A rimuovere una grave minaccia per l’Occidente!
Kane
lo
KANE
L’ipocrisia del cazzo, Porterfield, va’ a cagarla sui divani di Langley.
guarda.
avanti.
Baumgarten si
fa
BAUMGARTEN
La realtà, Russell, è che quel qualcuno tu non lo hai assassinato.
KANE
La realtà, Craig, è che i tuoi geni del volo notturno non hanno fatto bene i compiti. Tutto è andato in fogna tossica fin dal principio. BAUMGARTEN Cioè? KANE Grant e io siamo stati inseriti a ottanta chilometri dall’ultimo campo di fuoco.
DeBleneheim guarda prima Baumgarten, poi Porterfield.
BAUMGARTEN
Merda, Russell, perché non hai deciso un abort mission? Perché, potevi farlo!
KANE
La radio è andata perduta, irreparabilmente danneggiata.
PORTERFIELD
Sia tu sia Grant avevate i radiofari di emergenza. Perché non li avete usati?
KANE
Non eravamo ancora in emergenza. Kane guarda l’elicottero che lo ha prelevato.
Primo
KANE
Siamo finiti in emergenza ad Aztlan.
BAUMGARTEN
L’analisi dell’orbita ha rilevato segni di combattimento lì. Duro combattimento.
KANE
Siamo stati costretti a fronteggiare il nemico. piano di Porterfield, furioso.
PORTERFIELD
Questo non sarebbe dovuto accadere, in teoria. In teoria, sarebbe dovuta essere una situazione one shot, one kill.
Dettaglio degli occhi di Kane.
KANE
Su un campo di fuoco, con la teoria si scavano le fosse.
BAUMGARTEN
Ma che cazzo, Russell! Uno dei miei migliori tiratori scelti non ha fatto ritorno da questa cazzo di missione!
Kane guarda prima DeBlenheim, poi Porterfield. Qualcosa, dietro l’elicottero, sembra muoversi nell’oscurità.
KANE
Io ti avevo avvertito, Porterfield.
PORTERFIELD
Avvertito? E di che cosa?
KANE
Non ricordi? I metodi classici: ho dato fuoco alle piantagioni di coca del Cartello di Palenque. Qualcuno ha cercato di fermarmi: li ho abbattuti. Ho intercettato i trasporti del Cartello. Qualcun altro ha cercato di fermarmi. Ho abbattuto anche loro.
Kane sorride, un sorriso grottesco.
PORTERFIELD
Tu sei un maniaco, Kane. Sei un assassino!
KANE
Sono uno sniper. Questa è una guerra. Il nemico è il Cartello di Palenque. Dovere di uno sniper: abbettere il nemico. PORTERFIELD Pazzo bastardo! Noi sapevamo tutto di quel dannato Gulfstream, Kane! Tutto quanto!
Kane
applaude in modo ironico.
KANE
Congratulazioni. Era tempo che concludeste l’accordo con il Comandante Orozco.
PORTERFIELD
Come fai a sapere dell’accordo con Orozco?
KANE
Solo un uomo può avervi detto della penetrazione del Gulfstream attraverso la regione anomala. Eduardo Moreno Rivas. E lui può aver avuto un’unica ragione per farlo: ottenere altro cibo, medicinali e armi per i guerriglieri di Orozco. Ottima ragione, in realtà. BAUMGARTEN Non ottima abbastanza. Non ti rendi conto, Russell? Abbattendo quell’aereo, hai spinto gli USA sull’orlo di una guerra di frontiera con il Messico. C’erano corpi umani macellati sparsi per tutto il fottuto Chuckwalla Wash!
Primo piano
di Kane.
KANE
Non c’era niente di umano in quei corpi. Guerriglieri narcos: bruciano villaggi, tagliano la gola a donne e bambini, torturano gente con trapani ad alta velocità… BAUMGARTEN Lo so quali atrocità commettono i narcos! KANE E allora se lo sai, Craig, risparmiami le cazzate del politicamente corretto. PORTERFIELD Il Segretario di Stato è stato costretto a scusarsi con il governo straccione del Messico! Il Segretario di Stato degli USA che si sparge il capo di cenere per una mandria di cholos di merda! KANE Che episodio increscioso. Si è anche scusato per tutti quei quintali di cocaina al massimo grado di raffinazione che la mandria di cholos di merda tentava di trasportare nella California dopo averne violato lo spazio aereo?
Lungo momento di silenzio.
KANE
E questo è solo l’inizio.
PORTERFIELD
Cosa è l’inizio?
KANE
La penetrazione del Gulfstream. Il Cartello lo farà di nuovo. Sanno che può essere fatto.
PORTERFIELD
Tu deliri davvero, Kane!
KANE
Continuiamo a delirare: Eddie Rivas vi ha anche detto da dove è decollato l’aereo? Altro lungo momento di silenzio.
KANE
Valle Temescal.
BAUMGARTEN
Russell, cazzo! Con i satelliti, abbiamo setacciato quel quadrante palmo a palmo. Non sono saltati fuori né aeroporti né aerei. KANE Mimetizzazione profonda: è da lì che è partito il Gulfstream. Ed è da là che partirà la roba grossa, veramente grossa. DEBLENHEIM Vieni al punto, Brendan. KANE Cocaina. Tonnellate di cocaina pura. La stanno ammassando nel loro luogo più difendibile: la Casa Alambrada. Dovranno muoverla, in un modo o nell’altro. E questa volta, non sarà per gettarla nel deserto del Mojave. PORTERFIELD Tu hai visto la Casa Alambrada? KANE Io vedo molte cose, Porterfield. PORTERFIELD (con un sorriso) Vedi anche gli spettri?
Kane osserva il buio sotto il rotore dell’elicottero: intravede una forma umana. Cammina, a passo lento. La forma è una donna, e prende forma a poco a poco davanti a Kane e a noi: stivali neri, jeans a tank-top neri, capelli rossi tagliati corti, occhi azzurri. Per un momento, vediamo il suo volto: il volto di Ellen.
KANE
(boccheggiando) Ellen…
La donna si ferma davanti a lui. E Kane riesce a distinguere alcune sottili differenze nel taglio degli occhi, agli angolo della bocca, all’attaccatura dei capelli. La donna ricorda molto Ellen. (Scarlett Johansson)
Kane resta
DONNA
Sono Cassandra.
CASSANDRA
in silenzio.
Tu mi parlerai dell’ultima vita di mia sorella, il capitano Ellen Myra Grant e della sua prima morte.
EST. CIMITERO
XAVIER
Troppe armi, in questo vecchio cimitero.
La mdp ci mostra Xavier, osserva il gruppo dei guerriglieri narcos, le loro armi. Accanto a lui, Eusebio.
EUSEBIO
Xavier, sai che c’è una ben precisa ragione per la presenza di queste armi.
Dettaglio degli occhi di Xavier.
XAVIER
Troppa gente, troppo caos.
Vediamo Jorge Gomez-Castro, alla sinistra dei narcos: l’uomo si produce in una goffa genuflessione alla quale Xavier non presta attenzione. Eusebio si avvicina a Xavier.
EUSEBIO
Ragione della quale tu sei del tutto consapevole.
XAVIER
Tra ciò di cui io sono consapevole, Eusebio, e ciò che apprezzo c’è un baratro molto profondo. EUSEBIO Sono stato contrario a questa tua venuta ad Aztlan fin dall’inizio: non è la giornata adatta.
Primissimo piano
di Xavier.
XAVIER
Non esistono giornate adatte su questa terra. Solo giornate meno maledette di altre. Mr Strauss.
Un UOMO di colore, pistola-mitragliatrice in pungo, si avvicina a Xavier.
STRAUSS
Eccellenza Hurtado.
XAVIER
Tra esattamente dieci passi, contando da questo punto, lei e i suoi uomini vi fermerete. E io continuerò da solo. EUSEBIO Xavier! Ti prego, non farlo!
Ma Xavier se li lascia alle spalle. La mdp lo segue in piano sequenza. Xavier avanza nel cimitero abbandonato. Si ferma davanti a una lapide, resta immobile e solleva lo sguardo
verso di essa. La
mdp ci mostra i nomi incisi CAYETANO Y SOLEDAD
sulla lapide:
EST.
FORESTA
Ellen sta osservando nel binocolo telemetrico Xavier: nella sua soggettiva lo vediamo sostare di fronte alla lapide e allungare una mano verso di essa, con lentezza, quasi con pietà.
UOMO
(f. c.) Ti ha dato una via d’uscita.
Ellen rotola sulla schiena, la mano destra abbandona un oggetto quadrato, vola alla pistola nella fondina. Uno scarpone da combattimento la centra al basso ventre, appena sotto la cintura.
Vediamo, sfuocato, un uomo avvolto in un
UOMO
Avresti dovuto ascoltarlo, Grant. L’uomo dà un altro calcio a Ellen, dritto alla base del cranio.
EST.
ghillie mimetico.
CIMITERO/FORESTA
Nella soggettiva di Kane, vediamo Xavier di fronte alla lapide, l’espressione assorta mentre con le dita tocca le lettere incise. Kane ha l’indice destro in appoggio sulla guardia del grilletto, alza quindi di poco la bocca da fuoco, porta il dita sul grilletto e torna a osservare Xavier nel mirino.
Dagli occhi di Xavier, fuoriesce qualcosa: lacrime. Hurtado si porta una mano alla faccia per asciugarsi gli occhi. Dettaglio del dito di Kane sul grilletto del fucile. All’improvviso, un suono si dilata su Aztlan. Il suono è prodotto dai motori di due UMV dipinte di nero. Vediamo Kane, che riprende a osservare nel mirino: Xavier non c’è più. Inizia “Warriors Code” dei Dropkick Murphys. Le UMV si fermano presso le rovine, dove ci sono moltissimi narcos. Dolores scende per prima, seguita dai narcos ammucchiati sui mezzi. I narcos a calci trascinano qualcun altro a terra: Ellen. Kane è sconvolto. I narcos rimettono Ellen Myra Grant in piedi e le urlano oscenità. Eusebio toglie un coltello dalla cintura di uno di loro e va di fronte a Ellen. Gocce di sangue, inquadrate in dettaglio, sporcano la terra polverosa di Aztlan. Xavier si avvicina a Eusebio, che ha le braccia allargate, la camicia schizzata, il pugnale gocciolante in mano.
Xavier indica Ellen.
XAVIER
Non qui.
EUSEBIO
Come dici, Xavier?
XAVIER
Non ad Aztlan.
EUSEBIO
Xavier, questa donna è venuta per uccidere te!
Duran apre la giubba mimetica di Ellen: il suo tank-top è intriso di sudore e sangue che fuoriesce dalle guance. Eusebio prende in mano le piastrine e le strappa.
EUSEBIO
Forse Speciali, Xavier! Forse Spciali USA! Xavier lo guarda negli occhi. Fine musica.
XAVIER
Tanto sangue è corso su questa terra. Tu lo sai meglio di chiunque altro, Eusebio. Tanto sangue e tanta morte. EUSEBIO Xavier, c’è uno sniper là fuori! XAVIER Non qui!
Hurtado guarda di nuovo Ellen: il sangue continua a colare dagli sfregi sulle guance. Di colpo, Hurtado arretra e poi le volta le spalle. Strauss e gli altri membri della guardia si stringono attorno a lui. Eusebio guarda Jorge Gomez-Castro.
EUSEBIO
Jorge, a te.
Jorge non risponde, ma una luce sinistra appare nei suoi occhi. Nella soggettiva di Ellen, distorta, vediamo Gomez-Castro prendere qualcosa che ruota, mentre i narcos urlano, fischiano, applaudono. Un trapano elettrico. Ellen capisce e comincia a urlare, mentre Gomez-Castro avvicina lo strumento al capezzolo destro. Primissimo piano di Kane: sta osservando tutto, scioccato e disgustato. I narcos sono ammassati contro il frontale di una delle UMV. Eusebio ha un megafono in pugno e si mette di fronte all’orda.
EUSEBIO
Ehi, sniper! Riesci a sentirmi, sniper!
L’orda alle sue spalle si apre: Ellen è stata denudata. La lamiera è coperta dai resti della mimetica, piena di sangue. Il corpo di Ellen è ridotto a brandelli. Inizia “Morte di un soldato” di Ennio Morricone.
EUSEBIO
Ce ne mette a crepare, la tua puttana! Vieni qui da noi a riprenderla, sniper!
Nella soggettiva di Kane, vediamo il volto di Duran.
EUSEBIO
Altrimenti noi andiamo avanti!
Sempre nella soggettiva di Kane, ci spostiamo su Gomez-Castro, che impugna ancora il trapano: vediamo il suo stomaco.
EUSEBIO
(f. c.) Perché noi tempo ne abbiamo, sniper!
Dolores afferra Ellen per il collo, la raddrizza a sedere sul metallo, le divarica le gambe piene di buchi. Gomez-Castro punta il trapano al basso ventre della ragazza, ma mentre sta per dare l’affondo, Xavier gli afferra il polso e gli strappa il trapano di mano e lo spinge via.
Trapano in pugno, punta rivolta in basso, Xavier urla qualcosa contro tutti. Non ascoltiamo quel che dice, perché le sue parole sono coperte dalla musica e da uno sparo. Ellen, vista in figura intera, sussulta. Sul parabrezza della UMV si apre un foro. La ragazza crolla in avanti, scivola sulla sabbia.
In dettaglio vediamo la sua mano sinistra, perforata in più punti: cade e non si risolleva. Fine musica.
STRAUSS
Sniper!
Strauss si avventa a tuffo su Hurtado, lo butta a terra. Gli altri membri della guardia li coprono. Eusebio, Dolores e Gomez-Castro si dispergono dietro la UMV, mentre i narcos si buttano in ginocchio.
La mdp inquadra uno di essi: è poco più che adolescente. Inizia “Bring Your Daughter… To The Slaughter” degli Iron Maiden.
RAGAZZO
Mira…
Il narcos indica a braccio teso: sfuocato, un uomo è in piedi nella terra di nessuno.
RAGAZZO
Es un…
Il ragazzo non completa la frase: tossisce due volte di seguito e vomita sangue, finendo nella polvere in una posa innaturale. Strauss tiene Hurtado.
STRAUSS
Formazione di copertura due per due! Ralston! Baroni! Avete la punta! Al mio mark: tre- due-uno.. Mark!
La guardia schizza in piedi, compatta, Hurtado al centro: corre verso l’elicottero, il cui
rotore principale sta raggiungendo la velocità critica. Uno dei membri viene colpito alla testa: schizzi di sangue volano sull’esterno della carlinga e sui sedili. Hurtado viene fatto sistemare nell’abitacolo, mentre un altro proiettile centra uno degli oblò: frammenti cadono su Hurtado e i soldati.
Stacco. Gomez-Castro, pistola in pugno, spara a casaccio contro il nulla.
JORGE
Vamonos, hijos de puta! Muevese!
Una ventina di narcos si muovono, sparando coi loro fucili. Salgono sulle UMV.
EST.
FORESTA/AZTLAN
JORGE
Muevese, hijos de puta!
Kane sta correndo nella foresta, fucile in pugno. Dietro di lui, il rombo delle UMV cresce di intensità. I narcos sparano nell’erba. Vediamo l’artigliere della prima UMV: prepara la mitragliatrice Browning calibro 50. Dettaglio del dito di Kane che preme un tasto.
In dettaglio vediamo le ruote di una UMV sull’erba. Un’esplosione fortissima. I parabrezza delle UMV vengono disintegrati, come gli uomini al loro interno: i narcos nei vani di carico vengono macellati. Una delle UMV si avvita su se stessa e si rovescia poco dopo. L’altra, il cui conducente è senza faccia, fa un testa-coda e si ferma sul confine dell’erba. Vediamo cinque narcos, all’interno dell’UMV, le divise con piccoli buchi strappati, piene di sangue: uno è cieco, un altro ha perso un orecchio e parte della faccia, uno ha perso tre dita, che pendono dalla mano trattenute a stento dai tendini, gli altri due hanno perso piedi e mani. Un’ombra li copre, emergendo dal nulla. Vediamo l’UMV dal di fuori: cinque assordanti rumori in rapida sequenza.
Stacco.
I narcos dietro uno dei muri smozzicati della chiesa vengono centrati da altri proiettili. I corpi volano in mezzo alla sabbia e ai mattoni distrutti. Eusebio, il volto una maschera di terrore, corre verso una delle poche UMV intatte, dove si trovano Dolores e Gomez-Castro al posto di guida.
La UMV si allontana. Alcuni narcos gettano le armi a terra e scappano: qualcuno viene colpito alla schiena, mentre l’ultima UMV va a fuoco. Alcuni narcos vengono investiti dalle fiamme. Fine musica.
INT. ELICOTTERO
Nella soggettiva di Xavier, vediamo auto distrutte, rottami, corpi carbonizzati, cadaveri. Sulla plancia di pilotaggio, si accende la spia luminosa di comunicazione radio in arrivo. Il copilota chiude il contatto, ascolta e terreo in volto tende a Xavier una delle cuffie collegate all’impianto di cabina da un lungo cavo. Xavier se le sistema.
KANE
Ho visto le tue lacrime.
XAVIER
Potevi uccidermi. Perché non l’hai fatto?
KANE
Per tutto quello che deve ancora venire, Hurtado, non ti basteranno tutte le lacrime dell’universo. XAVIER E che cosa deve ancora venire? KANE Incubi. XAVIER Hai un nome, uomo che mi parla di incubi? KANE Ho molti nomi, Hurtado. Ma tu puoi chiamarmi…
Dettaglio della bocca di Kane al microfono.
KANE
Caino.
INT. CELLA DI ISOLAMENTO – MATTINA
La cella di isolamento è lunga due metri e mezzo, larga uno e mezzo e alta due. Contro la parete di fondo, servizio sanitario e lavello integrati, erogatore d’acqua a cellula laser. La luce è data da una lampada incassata a soffitto, protetta da una griglia. Kane sta completando una serie di addominali. Nel frattempo, ascoltiamo un dialogo tra lui e Cassandra.
Kane
finisce ed
CASSANDRA
(f. c.) Kane. Tu l’hai vista morire. KANE Sì. CASSANDRA (c. s.) Che cos’altro hai visto?
estende le braccia fino a toccare il soffitto.
CASSANDRA
(c. s.) Sto ancora aspettando una risposta. KANE
Non fare questo a te stessa, Cassandra.
CASSANDRA
(c. s.) L’ho già fatto a me stessa. L’ho fatto anche ad altri, a molti altri.
Kane ha una barba ispida, appare più magre e profonde borse appaiono sotto gli occhi.
Kane si
avvicina al lavello, si lava la faccia.
CASSANDRA
(c. s.) Ho imparato tutto quello che c’è da imparare sulla morte. KANE Nessuno impara mai abbastanza sulla morte.
Kane passa un dito sulla barba folta. La porta d’acciaio viene aperta: sulla soglia, una mimetica a strisce-di-tigre, e poi scarponi da combattimento, cinturone, giubbotto tattico.
CASSANDRA
(c.s.) Evoluzione dei convincimenti, Kane: c’è davvero sempre qualcosa di nuovo da imparare sulla morte.
INT. CORRIDOIO
BLACK GAP
La mdp ci mostra Baumgarten, alla sua sinistra Kane, Cassandra alla sua destra. Dietro di loro, vari soldati. Baumgarten porta sulla schiena un bergen di 30 chili, ma corre, frenetico.
BAUMGARTEN
Non è stato facile, Russell. Non sulla base delle coordinate scarne che ci avevi dato.
CASSANDRA
Siamo stati costretti a mettere di mezzo il National Reconnaissance Office. A modificare i parametri orbitali di tre diversi satelliti e a passare alla scansione laser multispettrale.
Kane non
dice nulla.
BAUMGARTEN
Ma alla fine, uomo, lo abbiamo trovato, il tuo aeroporto fantasma. Proprio dove avevi detto.
CASSANDRA
Valle Temescal. Una cordigliera e un canyon a ovest di Aztlan. Baumgarten, Kane e Cassandra entrano in un hangar.
INT. HANGAR 4-B
Di fronte al portale dell’hangar, un elicottero le cui turbine sono in fase di preriscaldamento. I soldati vanno verso il portello di carico, mentre Baumgarten, Cassandra e Kane raggiungono Porterfield e DeBlenheim, in attesa.
PORTERFIELD
Altro giro, Kane. Ma non altro regalo. Niente one shot, one kill, stavolta.
Kane rimane
in silenzio.
PORTERFIELD
L’analisi è inequivocabile: secondo stime per difetto, nella sua piazzaforte della Casa Alambrada, Xavier Hurtado sta ammassando qualcosa tra otto e dodici tonnellate di cocaina al massimo grado di raffinazione. DEBLENHEIM Forse, Brendan, in un modo distorto, tu hai veramente cercato di fermare tutto questo. La verità è che dieci tonnellate di cocaina non sono più definibili come un chiaro ed evidente pericolo per l’Occidente. Sono una catastrofe sociale a livello biblico. PORTERFIELD Se anche solo un terzo di quella polvere finisce a riversarsi sui mercati americano ed europeo, il Collasso di Los Angeles apparirà come una novena di Natale eseguita dal coro dei boy scout del cazzo.
Kane
guarda
KANE
Qual è la scelta per la bomba?
PORTERFIELD
L’opzione è aperta, ma non ci sentiamo di metterla in atto.
KANE
l’elicottero.
Concordo. Mettiamola in atto quando comincerà la guerriglia urbana lungo Pennsylvania Avenue.
BAUMGARTEN
Ce l’abbiamo la bomba, uomo!
Baumgarten afferra Kane per un gomito e indica il tarmac. La mdp ci mostra un elevatore industriale che traina una massiccia torpedine verniciata di nero, lunga due metri e mezzo, diametro mezzo metro.
BAUMGARTEN
(f. c.) General-Dynamics MK-90, sistema di guida laser, telecamera in ogiva… e 500 fottuti chili di plasma-napalm ad alta concentrazione.
DeBlenheim corruga la fronte.
DEBLENHEIM
Credevo fosse ancora in fase sperimentale.
Baumgarten continua a guardare Kane.
BAUMGARTEN
È tempo di passare al collaudo sul campo. Se vogliamo incenerirli, abbiamo il potere per farlo.
PORTERFIELD
E soprattutto abbiamo la volontà politica per farlo. Ma non senza aver giocato prima tutte le carte.
Kane guarda Caino è la vostra carta sbagliata. Sul campo di fuoco sbagliato.
KANE
tutti loro.
Cassandra gli va di fronte.
CASSANDRA
Questo non è più il tuo campo di fuoco: è il mio.
BAUMGARTEN
E della Delta Force. Non ci sarà una seconda Aztlan, Russell. Non questa volta, non con i miei uomini. CASSANDRA Tu dovrai solo portarmi dentro. Tu conosci il terreno, conosci il nemico e conosci Orozco.
Kane segue il movimento dell’ordigno: quando l’elevatore raggiunge l’elicottero, personale a terra
comincia
le operazioni di aggancio allo scafo.
KANE
Orozco non dialoga con il Cartello.
PORTERFIELD
I tempi cambiano: Orozco e Hurtado sono direttamente connessi.
KANE
E bravo Rivas: sta scoprendo tanti scheletri negli armadi.
PORTERFIELD
radici
Kane
estrae
CASSANDRA
(sussurrando) Vibrazioni meccaniche. Ore due.
un binocolo a visioni notturne
KANE
Il tuo obiettivo secondario, Cassandra.
morte.
e scruta.
Per Orozco, la CIA è l’ultima spiaggia. Tutto il suo gruppo è sull’orlo dell’estinzione. Orozco e Rivas hanno già accettato di stabilire contatto con Hurtado. CASSANDRA E a quel punto, sarò io a dare a Hurtado il nostro ultimatum.
Kane scuote
la testa.
KANE
Gente come Hurtado non accetta nessun ultimatum. Gente come Hurtado non accetta nessun negoziato. Gente come Hurtado può solo essere abolita.
EST. GIUNGLA – SERA
La mdp mostra le fronde degli alberi della giungla messicana: ha smesso di piovere. Cassandra avanza, ventre a terra, CAR-15 nella destra, bussola nella sinistra. Kane, fucile calibro 12 imbracciato, le copre le spalle. Cassandra solleva il pugno sinistro: entrambi si fermano e prendono copertura dietro un intrico di
Kane scivola di lato, permettendole di guardare. Duecento metri più in basso, la pista dell’aeroporto di Valle Temescal.
EST. AEROPORTO
Parecchi guerriglieri, fucili d’assalto AK-47 e baschi neri, pattugliano la zona tra la base della torre di controllo e il portale dell’hangar. I guerrieri vengono visti nella soggettiva di Cassandra.
CASSANDRA
Uno scozzese psicopatico ha fatto sprofondare nella sabbia quel loro Gulfstream così fico.
KANE
Che mondo ingiusto.
Cassandra e Kane sono ventre a terra, molto vicino al bordo del cemento, celati dall’ultima barriera di felci.
CASSANDRA
Il Cartello di Palenque deve avere un nuovo aereo, Kane. Notiamo solo ora che l’aeroporto è pervaso da una vibrazione, sovrapposta a un ronzio meccanico.
Kane annuisce. Cassandra
Cassandra
mette un silenziatore sulla canna del fucile
CASSANDRA
E io devo avere una risposta, prima del confronto con Hurtado.
KANE
Meglio trovarla in fretta, prima che sia la risposta a trovare noi.
segue lo sguardo di Kane. L’oscurità comincia a
CASSANDRA
Ci muoviamo in recon ravvicinata, Kane. Adesso.
d’assalto.
diradarsi.
Kane annuisce ed estrae una pistola Heckler&Koch USP calibro 45. Kane si muove. Noi restiamo su Cassandra. Ascoltiamo due spari, una pausa, altri due spari. A meno di dieci metri da loro, due corpi sussultano e vanno giù. Cassandra scivola dietro un tronco, allineando mirino e tacca d’alzo del CAR-15. Uno dei due narcos vomita sangue mentre cerca di raggiungere la sua arma. Un altro sparo e lui si ferma del tutto. Kane si appiattisce contro il cingolo di uno dei caterpillar, verifica oltre il veicolo, tra le felci verso la pista. Cassandra va a schiacciarsi a ridosso del metallo, fucile in basso, occhi guardinghi.
CASSANDRA
Lo hai fatto anche con Ellen?
KANE
Cosa?
CASSANDRA
Proteggerla.
Primo piano Nessuno può proteggere nessun altro.
Cassandra gli stringe il gomito.
KANE
di
Kane.
Fermo, Kane si libera della presa.
Stacco.
CASSANDRA
Era lei a dirlo!
KANE
Aveva ragione.
Kane e Cassandra hanno trovato copertura appiattendosi contro le pareti esterne dell’hangar. La vibrazione si ascolta ancora, più forte. Kane esce allo scoperto, pistola in pugno, aggira una piramide di fusti di kerosene vuoti e prende posizione a fianco di una porta. Cassandra va a piazzarsi di schiena sull’altro lato dell’ingresso, fucile in presa alta. Inizia “Painkiller” dei Judas Priest. La porta è sigillata da lucchetto e catena. Kane infila la pistola nel cinturone, estrae un paio di corte tronchesi industriali e con esse taglia la catena. Un guerrigliero, AK-47 ad armacollo, sigaretta in bocca, appare da dietro un’altra catasta di taniche. Cassandra si riposiziona, sollevando il fucile: Kane si accuccia. Il narco si accorge di loro, cerca di mettere mano all’arma. Cassandra apre il fuoco tre volte. Il corpo del narco cade a terra. Kane scatta in avanti e trascina il cadavere in un luogo scuro, prende il suo fucile e torna da Cassandra. Entrambi entrano nell’hangar. Kane arriva a ridosso di una teoria di container di alluminio, pistola in presa bassa a due mani. Cassandra gli è vicino. Vediamo nella soggettiva di Cassandra un Boeing 737-400, versione cargo: verso la sezione frontale, un grosso compressore diesel. Cavi di potenza alimentano due stazioni mobili di pompaggio sistemate sotto i reattori. Almeno due dozzine di narcos in tute da lavoro sporche di sudore e di vernice sono attorno al cargo. Hanno tutti pistole a spruzzo, e stanno cambiando il colore dell’aereo. Poco lontano dal compressore, un lungo tavolo. Un uomo è chino e controlla qualcosa. L’uomo alza la testa, la mdp ce lo mostra in primo piano: è Guillermo Valdez.
KANE
Non farlo, hombre. Non tornare nel Norte…
CASSANDRA
Di chi parli?
KANE
Guillermo Aureliano Valdez, Fuerza Aerea de Mexico, pattuglia acrobatica, Barone Rosso del Cartello di Palenque. CASSANDRA Potevi ucciderlo sul Gulfstream, ma non l’hai fatto. Perché?
Kane non risponde. Valdez dice qualcosa in spagnolo e indica un punto specifico della carlinga. Uno dei narcos sale sullo scafo e piazza qualcosa, poi dà una rapida spruzzata: l’emblema della US Air Force.
CASSANDRA
Stupidi. Non funzionerà mai.
KANE
No? Con il Gulfstream stava funzionando.
CASSANDRA
Cosa stai cercando di dire, Kane?
KANE
Sono andato nel sottosuolo. Nessun contatto, nessuna connessione con il sistema del Norte. Per quale ragione credi che lo abbia fatto, Cassandra?
Cassandra appare dubbiosa. All’improvviso, una voce maschile sovrasta il rumore del compressore.
UOMO
Intrusos! Allá abajo! Intrusos!
Al sentire la voce, tutti si inchiodano. A parlare è stato un narco, con pistola a spruzzo, in piedi sullo scafo, in prossimità del timone di direzione.
UOMO
Espias! Matelos! Matelos!
Continuando a urlare, indica frenetico verso Kane e Cassandra, che cominciano a fare fuoco quasi nello stesso momento. Il narco è strappato dalla carlinga e viene catapultato all’indietro, sangue e vernice si mischiano. Dal giubbetto tattico, Cassandra strappa una granata sferica, toglie la sicura e la lancia oltre i containers.
Guillermo vede la granata, fa per urlare, ma l’esplosione lo anticipa: il pilota rovescia il tavolo e si protegge con esso. Gli altri narcos vengono investiti dalle fiamme. Kane infila la pistola nel cinturone e prende l’AK-47 preso al narco ucciso.
Per un momento, gli occhi di Kane si incrociano con quelli di Valdez. Stacco. Kane arriva sulla soglia dell’accesso laterale, scrutando la torre di controllo e la pista dell’aeroporto.
Cassandra è dietro di lui, CAR-15 pronto.
KANE
Cassandra.
CASSANDRA
In linea.
KANE
Al mio mark: tre-due-uno… (allinea lo AK-47) Mark!
Cassandra e Kane scattano allo scoperto. Kane si riposiziona, spara, alcuni uomini cadono a terra. Cassandra si attesta dietro una catasta di profilati di alluminio, tiene la canna del fucile in appoggio sul metallo, spara quattro raffiche una dietro l’altra. Un gruppo di narcos viene colpito dai proiettili: tre di loro cadono, perdendo tanto sangue, altri si
disperdono dietro i bidoni, sparando dove capita.
Kane
Cassandra
li
colpisce alle
gambe
e al ventre.
toglie
Cassandra! Vai! il caricatore, ne pianta
CASSANDRA
Dov’è che vado, Kane?
KANE
un altro nell’arma.
KANE
La giungla… Kane e Cassandra si schiacciano dietro la catasta di alluminio. I narcos sparano.
KANE
(vuotando l’AK-47) Questa è la fine della strada. Ti copro l’estrazione.
Kane prende il fucile da combattimento.
CASSANDRA
Come hai fatto ad Hawr al-Whaan… oppure come hai tentato di fare con Ellen?
Kane serra la mascella, poi fa fuoco, due colpi in rapida successione. Cassandra spara a raffica.
Kane inserisce altre cartucce nel fucile.
KANE
Vattene, Cassandra.
KANE
Trova Orozco…
Il cemento comincia a vibrare, molto più del compressore. Se ne accorgono anche i narcos. Cassandra sorride. Dalla giungla, emergono una decina di cavalli, con sopra uomini vestiti di cenci, mascherati e armati alla bell’e meglio con fucili e pistole. I cavalieri superano Kane e Cassandra e vanno verso i narcos: alcuni di essi vengono colpiti e muoiono.
L’aria si riempie di bottiglie molotov: fiamme avvolgono i narcos restanti. I sopravvissuti scappano. Il capo dell’assalto arriva di fronte alla catasta di alluminio e si toglie il cappuccio nero: è un UOMO sui 50 anni, capelli corti scuri, viso spigoloso, baffi leggeri (John Leguizamo). Il
Comandante
Kane osserva
Orozco. Fine musica.
OROZCO
Oye! Caino, my hermano!
(sorride) Perché ci hai messo tanto ad arrivare, compadre?
il campo di battaglia e mette la sicura al fucile.
EST. ACCAMPAMENTO COMANDANTE OROZCO
L’accampamento del Comandante Orozco sorge su una corta collina, il terreno cosparso di rifiuti. Pentole bollono su un paio di fuochi. Tutt’attorno, poche tende coperte da fogli di plastica corrosa, la stoffa squarciata in più punti e rappezzata alla bell’e meglio. Più avanti, qualche approssimativo telaio ad a.
Kane si issa il bergen sulla spalla sinistra.
KANE
(a Cassandra) Il tuo caro amico Porterfield aveva ragione.
Cassandra tira fuori di tasca alcune tavolette di cioccolato deformate dal calore.
CASSANDRA
Non è mio amico.
Nell’accampamento del Comandante, una trentina di persone, la maggior parte donne e bambini, difesi da un paio d’uomini con fucili d’assalto a tracolla. Gente vesita poveramente, sfiancata dagli stenti e dalla fame. Kane fruga in una delle tasche interne del bergen e passa quello che trova a una ragazza di 16 anni incinta, mentre Cassandra distribuisce le tavolette di cioccolata ai ragazzini, che rispondono con grida di giubilo.
Kane si
Orozco prende
avvicina a
KANE
Come stanno i malati, Comandante?
OROZCO
Siamo ancora tutti vivi. in braccio uno
OROZCO
dei
Orozco.
bambini.
Ed è a te che lo dobbiamo, ai medicinali e al mangiare che il compañero Rivas ha comprato con il tuo dinero. KANE Non era il mio, era di Hurtado.
Kane
guarda
i
bambini.
KANE
Continuate a purificare l’acqua. Solo questo ha importanza.
Vediamo Rivas, stivali infangati e berretto dei Mets, venire incontro a Kane e a Orozco, con un largo sorriso e la mano protesa.
EDUARDO
Benvenuto all’inferno, mi amigo.
KANE
Il pardadiso è una leggenda, l’inferno è in terra, amigo. Kane parte in un corto uncino sinistro: Eduardo rotea e cade a terra. Orozco si inchioda, parecchi
suoi soldati si irrigidiscono. Vediamo la mano di Cassandra spostarsi al calcio del CAR-15.
EDUARDO
Oye, maricón! Qué fucking pasó!
KANE
La prossima volta, Eduardo, noi due ci intendiamo prima sui piani di volo del cazzo. Claro? Pausa. Poi Rivas sorride di nuovo. INT. TENDA COMANDANTE OROZCO
Kane e Cassandra sono alla destra dello schermo, Rivas e Orozco alla sinistra, un piccolo fuoco tra loro. La pioggia gocciola dagli orli del nylon, ruscellando sulla terra di montagna. La mdp inquadra i quattro in campo medio. Cassandra dà una boccata alla sigaretta arrotolata a mano.
CASSANDRA
Fermare la spirale della morte: è questa l’unica direttiva primaria, Comandante Orozco. Dal nostro lato della barricata come dal vostro. OROZCO Questo suona molto incoraggiante, señora Hill. E anche molto ambiguo. CASSANDRA Cercherò di rimuovere l’ambiguità: niente più cocaina nel Norte. OROZCO In cambio di? CASSANDRA Niente più matanzas nella Tierra de la Raza.
Orozco e Rivas si scambiano un’occhiata.
OROZCO
Señora Hill, lei conosce quei cartelli innalzati da alcuni dei nostri campesinos?
CASSANDRA
Coca o muerete?
OROZCO
Esatto. Io e i miei compañeros non siamo d’accordo. Il Messico è un grande paese pieno di problemi, è vero. Ma il Messico può e deve andare oltre la coca. Quindi non è con me che deve parlare, ma con Xavier Hurtado. CASSANDRA Comandante, questa è precisamente la ragione che mi ha portato qui: Rivas dovrebbe averglielo detto. OROZCO Lo ha fatto.
Cassandra getta il mozzicone nel fuoco.
CASSANDRA
Lei è davvero in grado di comunicare direttamente con Hurtado, Comandante?
OROZCO
Señora Hill, che cosa fa credere all’intelligencia americana che Hurtado sia disponibile a negoziare una sua uscita dal mercato più ricco del mondo?
CASSANDRA
Le garantisco di avere argomenti molto convincenti da presentargli. E conclusivi.
OROZCO
Quali?
CASSANDRA
Mi permetta di esporli direttamente a lui, se l’incontro avverrà, è chiaro.
Orozco e Cassandra si guardano negli occhi. Kane beve un sorso da una bottiglia avvolta nella canapa.
OROZCO
Immagino, señora Hill, che lei abbia argomenti molto conclusivi da presentare anche a me quale riconoscimento della mia… mediazione. CASSANDRA Aiuti, comandante. Vasti e senza limite di tempo. Fondi, medicinali, cibo, risorse, interventi politici presso il suo governo per un’amnistia… Tutto quello che lei chiede.
Cassandra si accende un’altra sigaretta.
Cassandra
Kane
KANE
Non dovresti inalartela nei polmoni, quella schifezza.
CASSANDRA
Non dovresti sparartela nel fegato, quella mierda.
EDUARDO
No es mierda, mujer! Quello è mescal che ho fatto io! esala fumo verso
CASSANDRA
Ah, sì? E con che cosa l’avresti distillato? gli passa la
KANE
Non parlare, Eddie. La risposta potrebbe non piacermi.
di lui.
bottiglia.
Tutt’e quattro ridono per qualche secondo. Poi, improvvise, delle grida dalla distanza. Orozco e Rivas scattano in piedi. Un giovane soldato arriva di corsa fino al telo, va da Orozco e parla con lui nel suo dialetto montanaro.
OROZCO
Maricela, la ragazza incinta: ha rotto le acque. Cassandra comincia a frugare nel suo bergen, alla ricerca del kit di pronto soccorso.
Dettaglio degli
Lei
occhi di
KANE
Cassandra. lo
Kane.
guarda.
CASSANDRA
Dimmi.
KANE
Nel mio bergen c’è una mimetica di ricambio. Asciutta, pulita. Tirala fuori e riducila in brandelli.
Cassandra
Kane apre
KANE
Eddie. Quanto ne hai di quel mescal fatto da te?
EDUARDO
Quanto ne vuoi. il suo coltello
KANE
annuisce.
a serramanico.
Ci serve del disinfettante. Porta un paio di bottiglie alla tenda di Maricela.
Eddie sorride e va via. Kane comincia a passare la lama del coltello sulla fiamma del fuoco.
Primo
EST.
E quello a che ti serve? piano
Kane.
NOTTE
KANE
Cassandra.
SIERRA
KANE NOMBRE DE DIOS
–
CASSANDRA
di A tagliare il cordone ombelicale.
Panoramica della Sierra Nombre de Dios immersa nell’oscurità più fitta. Silenzio. Poi il primo vagito di un bambino riempie la vallata.
INT. TENDA
Primo piano
CASSANDRA
Sei una contraddizione che cammina. Kane le offre la bottiglia avvolta nella canapa.
KANE
Speravo di sentirtelo dire. Un brindisi alla contraddizione. Cassandra scuote il capo.
CASSANDRA
Non conosco molti uomini in grado di condurre un parto al fondo del buco del culo del mondo, salvando madre e bambino.
Cassandra gli va di fronte.
di
Kane
Pausa.
Kane
beve,
senza rispondere.
CASSANDRA
Tu sei un medico. Un medico, cazzo! E anche bravo.
CASSANDRA
Lo Special Air Service. Le marce forzate, la guerra, la morte… lo sniping. Perché?
KANE
Che differenza fa, qui e ora?
CASSANDRA
Ne fa per me.
KANE
Università di Edimburgo, Facoltà di Medicina e Chirurgia. beve un altro sorso.
CASSANDRA
Non hai ancora risposto: cosa ha innescato la contraddizione.
Primissimo piano di Kane. Inizia “Father and son” di Cat Stevens.
KANE
La memoria di mio padre: è morto.
CASSANDRA
Mi dispiace.
KANE
Come fa a dispiacerti? Non l’hai mai conosciuto. Non conosci nemmeno me. Cassandra spinge all’indietro la testa.
CASSANDRA
Conosco la sofferenza. La sofferenza si fa beffe del tempo e dello spazio. Non lo sapevi?
KANE
Mi sembra di non sapere nient’altro.
Kane alza lo
sguardo al cielo.
KANE
Mio padre insegnava fisica. Ci conoscevamo poco e ci capivamo anche meno. Non capiva il perché mi fossi messo in testa di diventare medico, di coesistere ogni giorno con il dolore degli uomini… CASSANDRA Glielo hai spiegato? KANE Non credo di averlo fatto nel modo giusto. Forse un modo giusto nemmeno c’era. In ogni modo, non ho avuto il tempo di trovarlo. CASSANDRA Cosa accadde?
La mdp stringe su Kane.
KANE
Metastasi. Incurabile, inarrestabile. Gli ho letto il suo ultimo articolo di giornale, gli ho dato il suo ultimo cibo. Alla fine, l’ho guardato andarsene.
Kane lancia la bottiglia vuota.
KANE
Ancora adesso, dopo tanto tempo, ritorna. (lacrime sul viso) Continuo a chiedergli dove ho sbagliato. Se fossi stato più presente, se fossi stato più dalla sua parte, se avessi pensato meno a me stesso e alle mie pseudoconvinzioni umanitarie del cazzo…
Kane asciuga le lacrime.
Primo
piano
CASSANDRA
Hai trovato una risposta?
KANE
Non esiste risposta. Non è mai esistita.
CASSANDRA
Sei comunque un privilegiato, Kane.
KANE
Non me n’ero accorto. di Cassandra. Fine musica.
CASSANDRA
Quando se n’è andato, hai avuto il privilegio di essere con lui. Io non ero con Ellen.
EST. CASA ALAMBRADA – MATTINA
La mdp inquadra la terrazza della Casa Alambrada. Xavier è seduto a un tavolo, ai cui lati sono seduti Eusebio Duran e Jorge Gomez-Castro (a destra) e Dolores (alla sinistra). Tutti e quattro mangiano l’abbondante colazione. In piedi, Guillermo Aureliano Valdez.
XAVIER
E quindi hanno visto il 737.
VALDEZ
Sì, eccellenza.
XAVIER
Hanno visto anche quella che sarà la sigla di navigazione del 737?
VALDEZ
No, eccellenza, non l’hanno vista. Quando Caino è apparso, non l’avevamo ancora dipinta sullo scafo. Ma Caino ritornerà… Caino ritorna sempre.
Intorno al Cartello di Palenque, guardie armate fino ai denti: Scott Strauss staziona sull’angolo tra la terrazza e la scala in pietra bordata di fiori, in mano una mitragliatrice. Eusebio sorseggia il suo mint julep ghiacciato.
EUSEBIO
Xavier, s’impone una decisione. E tu sai di che sto parlando.
Xavier guarda
Duran si
i
XAVIER
Sul serio lo so, Eusebio?
reperti archeologici che sono sul
EUSEBIO
Quattordici tonnellate di cocaina pura. alza e indica a
EUSEBIO
tavolo a
braccio
fianco.
teso.
Il Cartello di Palenque è alle soglie della più grande operazione di trasporto clandestino nella storia del mercato mondiale della droga. E, potenzialmente, anche alle soglie della sua più grande catastrofe. XAVIER Questi patetici colossi dai piedi di argilla. EUSEBIO Detesto riprendere un certo argomento con te, Xavier, ma con gli eventi di ieri il Comandante Orozco e la sua banda di bandidos straccioni sono diventati una reale minaccia!
Dettaglio della bocca di Xavier.
XAVIER
Venti, forse venticinque uomini in grado di combattere. Non è questa la tua stima, Jorge? Jorge annuisce e mangia un po’ di uova producendo un gran rumore.
XAVIER
(a Eusebio) Sarebbe questa la tua reale minaccia, Eusebio? EUSEBIO Sapevano già dell’aeroporto nella Valle Temescal. Adesso sanno anche del 737. Hanno addirittura aiutato Caino ad attaccarci! JORGE E ad ammazzare i nostri uomini!
Primo piano di Guillermo.
VALDEZ
Questo non è del tutto esatto.
EUSEBIO
Un momento solo, Valdez…
XAVIER
Sto ascoltando, Guillermo.
VALDEZ
I cosiddetti bandidos del Comandante Orozco sono intervenuti dopo, molto dopo, che Caino e l’altro commando che era con lui sono penetrati nell’hangar.
Eusebio ha un sorriso sarcastico.
EUSEBIO
Ma tu, signor colonnello-pilota Valdez, da quale cazzo di parte stai?
VALDEZ
Non dalla tua, di parte del cazzo.
Xavier continua a mangiare, mentre assiste al confronto.
VALDEZ
Tu continui a parlare di questo nostro uomo al Norte: continui a dire che quest’uomo può bloccare radar, far passare aerei, evitare controlli. Ma nulla di tutto questo è accaduto, Mr Duran. Né in quel fiume di merda piena di rottami, né nella Valle Temescal. Il che apre tre alternative…
Primo piano di Duran, furioso.
EUSEBIO
Non dire nulla di cui potresti pentirti, hijo de puta!
VALDEZ
Va’ a minacciare qualcuno a cui frega un qualche cazzo, coglione. Io parlo, cammino, respiro, perché Caino, non tu, non nessun altro, ha permesso che io continuassi a farlo! Io sono un fottuto morto che cammina. (guarda Dolores) E non sono certo l’unico. (torna a guardare Duran) Mi capisci, stronzo?
Dolores inghiotte quel che mangia, e distoglie lo sguardo.
XAVIER
Torniamo a quelle tre alternative, Guillermo. VALDEZ La prima: l’uomo di Eusebio Duran al Norte semplicemente non esiste. La seconda: l’uomo esiste, ma fa il doppio gioco. (guarda Eusebio) La terza: è Eusebio Duran a fare il doppio gioco.
Eusebio gli si pone di fronte, entrambi si guardano in cagnesco. Xavier si alza dal tavolo e fa cenno al cameriere di sparecchiare il suo posto.
XAVIER
Quanto misteriosa e affascinante è la logica.
Durante il suo discorso, Xavier si sposta alle spalle di Duran, Valdez, Gomez-Castro e Dolores.
XAVIER
Alternative insidiose, reali minacce di bandidos, contraddittori doveri delle forze speciali americane.
Xavier raggiunge l’altro tavolo e prende una statuetta.
XAVIER
E tutto questo inquietante labirinto in nome di cosa?
Xavier esamina a lungo la statuetta. Tutti restano in silenzio. Xavier posa la statuetta e si volta: la mdp lo inquadra in primissimo piano.
Xavier lo guarda.
XAVIER
Polvere.
VALDEZ
(f. c.) Eccellenza.
VALDEZ
Nel nome della tua polvere, ho già affrontato una prima morte. Credo che per la mia seconda morte sceglierò qualcosa di molto, molto diverso.
Con molta calma, Valdez va alla scala. Xavier schiocca le dita. Valdez si volta.
XAVIER
Vajas con dios, hombre.
Valdez fa un breve inchino e se ne va. Eusebio si pone di fronte a Xavier.
EUSEBIO
Sono turbato, Xavier: molto turbato.
XAVIER
Sorprendente: prima la tua reazione col colonnello Valdez, ora il turbamento. Da quando l’uomo di ghiaccio per antonomasia soccombe all’emotività? EUSEBIO Da quando tutto ciò che è stato costruito in questa valle, e molto al di là di questa valle, rischia di venire annientato.
Xavier torna a sedersi. Dolores e Gomez-Castro hanno smesso di mangiare e ascoltano.
XAVIER
Stai suggerendo che sia io l’artefice dell’annientamento?
EUSEBIO
Sto dicendo che permettere a Valdez di andarsene potrebbe essere uno dei catalizzatori. Quell’uomo sa tutto di noi.
Primo
Xavier
piano
di
Xavier.
XAVIER
Valdez non ci tradirà. Lo so, e siccome sono il capo del Cartello, tanto basta.
EUSEBIO
Orozco e Caino. Devono essere distrutti. sembra stanco della discussione.
XAVIER
Per aver visto un aereo con il quale non sono comunque in grado di interferire in alcun modo?
EUSEBIO
Abbiamo rinunciato al nostro miglior pilota. Ora ci troviamo a confrontare ancora una nuova infiltrazione da parte di spie degli USA, che agiscono con i nostri nemici più pericolosi nel territorio messicano. Sei davvero disposto a esporre tutto e tutti a questo simile pericolo?
Primo piano
di Xavier.
XAVIER
Il mio bisnonno ha combattuto nella Rivoluzione. Pancho Villa gli insegnò molte cose. Sulla vita, ma soprattutto sulla morte. Villa gli disse: “Per ordinare a qualcuno di morire, devi prima dimostrargli di essere pronto a morire anche tu.”
Duran, Gomez-Castro e Dolores si guardano, incerti.
XAVIER
Tu ritieni, Eusebio, che io abbia dimostrato qualcosa del genere alla gente di questa valle, e molto al di là di essa? EUSEBIO Lo hai fatto, Xavier, molte più volte di quante chiunque di noi riesca a ricordare. XAVIER Tu sei molto intelligente, Eusebio, molto ambizioso: è venuto il tuo turno di farlo.
Breve
pausa.
XAVIER
Se non sbaglio, Eusebio, tra i tuoi molti traguardi c’è anche un brevetto di pilota. Sarai tu a pilotare quel 737. Sarai tu a portare a termine la più grande operazione di trasporto clandestino nella storia del mercato mondiale della droga. (sorride) E se, come ipotizza il colonnello Valdez, in questo sistema che coinvolge il tuo uomo al Nord c’è qualcosa di sbagliato, sarai tu ad assumertene la responsabilità di fronte al Cartello. E di fronte a me personalmente.
Eusebio non
EST. FORESTA
dice nulla.
– MATTINA
La mdp inquadra in campo medio una colonna, aperta dal Comandante Orozco: a seguirlo, Kane, affiancato da Cassandra, e Rivas. Sono tutti a cavallo. Il gruppo arriva ad Aztlan. Ad attenderli, Xavier Hurtado (inquadrato in figura intera) con tre uomini della sua guardia personale.
EST. AZTLAN
La mdp inquadra Xavier, con dietro le sue tre guardie (Strauss e altri due uomini), e il Comandante Orozco, con dietro Kane, Cassandra e Rivas.
Sono
Xavier
sotto
la torre
XAVIER
Molto tempo, Comandante.
OROZCO
Troppo.
XAVIER
campanaria.
selciato.
Tale è stata la tua decisione. Io ho chiamato, ma tu non hai mai risposto. fa alcuni passi sul
Primo
XAVIER
E adesso cosa è cambiato? piano
OROZCO
di
Orozco.
Kane
si ferma a fianco di
KANE
Il mio nome è Russell Brendan Kane. E ti ucciderò un altro giorno, perché (indica Orozco) ho dato la mia parola a quest’uomo.
Orozco.
Kane.
OROZCO
Non ero ancora pronto a farlo.
L’equilibrio tra la vita e la morte.
XAVIER
Quell’equilibrio, Comandante, è stato infranto molto prima che la nostra memoria avesse inizio. Forse non è nemmeno mai esistito. OROZCO E forse mai esisterà. Può darsi che non faccia parte della natura umana. Da parte mia, ho sempre ritenuto giusto cercarlo.
Durante tutto il dialogo, Orozco e Xavier sono avanzati fino a finire faccia a faccia. Xavier guarda Kane.
XAVIER
E in questa tua edificante ricerca, Comandante, tu hai trovato l’uomo venuto a uccidermi!
KANE
Io potevo ucciderti, Hurtado: tu lo sai, io lo so.
XAVIER
In questa tua ricerca, hai trovato Caino!
Kane avanza verso Xavier. Cassandra lo afferra per un braccio, per fermarlo, ma lui si libera della presa. Le guardie del corpo di Hurtado portano le dita ai grilletti delle armi.
Xavier lo guarda: dettaglio degli occhi di Xavier e
XAVIER
Davvero? Quanto vale la tua parola, Mr Russell Brendan Kane? E quanto sai di quest’uomo al quale l’hai data? KANE Solo quello che lui mi ha concesso di sapere. XAVIER Il che non è molto, credo.
Xavier
guarda
di nuovo Orozco, a lungo.
XAVIER
O forse mi sbaglio, Luis Guzmano, mi hermano? Per un lungo momento, si ascolta solo il vento. Kane guarda prima Orozco e poi Xavier. XAVIER
Tu leggi poesia, Mr Kane? Kane scuote
la testa. Peccato: tutte le domande e tutte le risposte si trovano nella poesia. Lo sapevi, Mr Kane?
Di nuovo, Kane
scuote la testa.
XAVIER
XAVIER
Ieri si è preparata la follia di oggi, il trionfo e il dolore, e il silenzio di domani. Omar Kayyam.
Xavier volta loro le spalle e si avvia. Senza guardare Orozco e gli altri, Kane lo segue tra le lapidi.
XAVIER
Lascia che ti mostri le radici profonde della follia di oggi. Erano giovani: 19 anni lei, 21 lui. Venivano da lontano, dal cuore della foresta di Palenque…
Campo medio di Kane che segue Xavier.
XAVIER
Tutto quello che volevano era un futuro. Per i loro figli, per la loro gente. Tutto quello che cercavano era una terra, un luogo in cui gettare qualche seme, su cui costruire una casa. Ma questa cosa così semplice, così elementare, fu loro negata. Latifondo, Mr Kane. La terra è di pochi, pochissimi. La fame è di tutti quelli che restano. Una qualche idea di che cosa stia parlando? KANE Feudalesimo. Avidità. Repressione.
Xavier
sorride.
XAVIER
Da uomo che conosce la morte, devi sapere che cosa accadde a quei due ragazzi e agli altri che erano con loro. KANE Vennero distrutti.
Xavier
Xavier
sorride di nuovo. Kane lo
XAVIER
Vennero distrutti, in un’unica grande festa di morte! si ferma, si volta e afferra Kane per
XAVIER
raggiunge.
una spalla.
(indicando la foresta) È accaduto là fuori, Mr Kane. Prima dell’erba. Poveri campesinos di Palenque. Famiglie, vecchi, gente inerme. Ci pensò l’esercito. Morti di fame contro altri morti di fame. La cosa bella dei morti dei fami, scrisse un saggio, è che è sempre possibile pagare una metà di loro per sterminare l’altra metà. Quelle carcasse di veicoli sono quanto rimane di quella festa rossa. E questa pietra…
Xavier accenna alla lapide di fronte alla quale si sono fermati. La mdp inquadra i nomi scritti su di essa:
CAYETANO Y SOLEDAD
La mdp inquadra in primo piano Xavier.
XAVIER
…è quanto rimane dei miei genitori.
Xavier si volta di scatto verso Orozco, pugno contratto.
XAVIER
(gridando) I tuoi genitori, fratello! Ogni anno io ti ho aspettato in questo cimitero, per non dimenticare. E ogni anno tu mi hai deluso. Fino a quando non è arrivato quest’uomo.
Xavier lascia la spalla di Kane e lo abbandona in mezzo alle lapidi. In piano sequenza, seguiamo Xavier che si dirige verso Orozco: il piano sequenza termina quando Xavier e Orozco sono faccia a faccia.
XAVIER
Perciò parlami, fratello mio. Parlami qui, ora. Potrebbe non esserci nessun’altra possibilità di dialogo tra noi.
Primo piano
di Orozco.
OROZCO
Tu hai combattuto nel tuo modo, Xavier, io nel mio. Tu hai scelto di vendere la polvere della morte. Io no. Non può esserci dialogo tra noi. XAVIER Io ho fatto la scelta di combattere con gli strumenti del potere, e di vincere! Il marxismo è tramontato, il capitalismo è in crisi, la società post-industriale stenta a reggersi. Solo la grande macchina della cocaina funziona. Funziona perché nel Norte ci sono 200 milioni di poveri patetici figli di puttana che preferiscono bruciarsi il cervello piuttosto che usarlo per pensare! Funziona perché non conosce menzogne ipocrite, ambiguità, problemi di bilancio, controversie sindacali. Io pago i campesinos 7 dollari all’acro per coltivare cocaina. Pago l’assistenza sanitaria per le loro famiglie. Pago le rette scolastiche per i loro figli. I luridi politicanti del governo danno loro 4 dollari all’acro e un proiettile in testa dagli squadroni della morte! Io ho fatto la scelta di dare alla gente del Messico una speranza!
Primo piano
di Orozco.
OROZCO
La tua speranza è fatta di sangue, corruzione e blue-jeans, è fatta di corruzione assassinio e tortura.
Orozco guarda la lapide con i nomi dei loro genitori.
OROZCO
Non ricordiamo i loro volti e le loro voci, ma io rifiuto di credere che i nostri genitori, se fossero vissuti, ci avrebbero insegnato questo! XAVIER
Xavier
Cassandra
Xavier
Non avremo mai una risposta, Luis.
OROZCO
Per questo combattiamo battaglie diverse, in modi diversi.
fa un gesto della
XAVIER
E allora torna alla tua montagna, Luis. Io tornerò alla mia hacienda.
mano.
loro.
guarda.
Silenzio.
CASSANDRA
(f. c.) Non è più così semplice, Mr Hurtado.
si frappone
CASSANDRA
I termini sono radicalmente cambiati. la
XAVIER
tra
Qualcun altro… con il tuo volto. Cassandra esita, guarda Kane, poi Hurtado.
CASSANDRA
(mostrandogli la tessera di identificazione) Agente Speciale Cassandra Hill, CIA. Lei non è un uomo facile con il quale comunicare, signore. XAVIER Non comunico con chi cerca di uccidermi.
CASSANDRA
Dobbiamo molto al Comandante Orozco per aver organizzato questo incontro.
XAVIER
Dobbiamo chi, Agente Speciale Hill?
CASSANDRA
Il governo degli Stati Uniti. E il Cartello di Palenque.
Xavier le rivolge un’occhiata furiosa. Orozco arretra, lasciandole campo libero. Cassandra, dalla giubba mimetica, estrae alcuni documenti piegati.
CASSANDRA
(porgendogliene uno) Questa foto è stata scattata da un’orbita geostazionaria alla quota di 250 chilometri, scansione a raggi X. Riconosce la planimetria di quel complesso?
Xavier guarda la foto e non risponde.
CASSANDRA
È il suo campo d’aviazione, signore. Quello che lei ha costruito nella Valle Temescal. Poco più di 24 ore fa, la sagoma dai contorni poco definiti visibile all’interno dell’hangar è stata identificata come un Boeing 737-400. XAVIER (furioso) Da lei e da Mr Kane, non è così? Uccidendo molti miei uomini.
Senza battere ciglio, Cassandra prende la foto e gliene porge una seconda.
CASSANDRA
Questa è la Casa Alambrada: dall’analisi delle emissioni termiche, riteniamo che la popolazione, militarizzata e non, si aggiri sulle 500 unità.
Hurtado non dice nulla. Cassandra gli porge una terza foto.
CASSANDRA
Questo è un ingrandimento del quadrante L-6. Alla data di 36 ore fa, sempre scansione a raggi X, stimiamo che la tettoia che si vede riparasse fino a 12 tonnellate di cocaina a elevato grado di raffinazione. XAVIER Tutta questa tecnologia è molto d’effetto, Agente Speciale Hill. Mi dica, allora: che intenzioni avrebbe il governo degli Stati Uniti, bombardare al napalm sia il mio aeroporto, sia la mia casa?
Cassandra annuisce. Hurtado guarda il fratello, che distoglie lo sguardo.
CASSANDRA
E devo precisare, signor, che non è napalm standard, ma plasma-napalm. Molto più efficace.
Primo
piano
di
Xavier.
Xavier
resta in silenzio.
XAVIER
Mi sta offrendo un affare, Agente Speciale Hill?
CASSANDRA
OROZCO
Sono pronti a farlo, Xavier. Alcuni di loro vogliono già farlo.
XAVIER
E allora cosa aspettate, Agente Speciale Hill?
CASSANDRA
Non vogliamo una strage di innocenti. Al tempo stesso, non vogliamo che 12 tonnellate di cocaina entrino nel territorio degli Stati Uniti. (pausa) Due miliardi di dollari.
Le sto offrendo una via d’uscita. A lei e a tutti quei bambini di cui si prende cura pagando loro le rette scolastiche. Un miliardo a lei. Personalmente. Esentasse, su un conto di sua scelta, in un paese a sua scelta. A
noi non interessa: il punto nodale è che quelle 12 tonnellate di cocaina vengano incenerite sotto la nostra supervisione. XAVIER
Il secondo miliardo?
CASSANDRA
Al governo del Messico, sotto il controllo delle Nazioni Unite. Per finanziare programmi di sviluppo agricolo, scolastico e sanitario agli attuali coltivatori di coca degli stati del Durango e dello Zacatecas.
Primo piano di Xavier.
XAVIER
Agente Speciale Hill, siete consapevoli che due miliardi di dollari è il valore sul mercato delle strade di una sola di quelle tonnellate di cocaina?
Cassandra
Stacco. Primo
intasca le
foto.
Orozco.
piano
CASSANDRA
La decisione spetta a lei, signore.
di
OROZCO
Ti distruggeranno, Xavier.
XAVIER
Non ne avranno il coraggio. Sarebbe un atto di guerra contro il Messico.
OROZCO
Il Norte non ha più nulla da perdere. Non sotto la spada di Damocle di 12 tonnellate di cocaina che si abbatta sulle loro strade. E dopo che sarai distrutto, anche io sarò distrutto. La mia gente sta morendo su queste montagne.
Xavir distoglie lo sguardo da Orozco. Guarda Cassandra, in disparte. Poi guarda Kane, ancora tra le lapidi, anche se sembra essersi spostato. Orozco gli mette una mano sulla spalla.
Stacco.
OROZCO
I guerrieri sono stanchi, fratello… davvero stanchi…
Una 4×4 con Hurtado e i tre uomini della scorta si allontana da Aztlan. Orozco e Cassandra la guardano.
Cassandra
OROZCO
Avremo la sua risposta.
CASSANDRA
Va bene, Comandante. gli volta le spalle.
CASSANDRA
È tempo che io abbia la mia, di risposta.
Cassandra Stacco. Primo
Kane
Cassandra mani dalle Cassandra
Ho avuto accettare.
Cassandra
Cassandra
Cassandra
si dirige verso Kane, nel cimitero abbandonato. Inizia “Crucify” di Tori Amos.
guarda
L’hai vista morire. davanti a sé.
KANE
piano
di Cassandra.
CASSANDRA
Mi hai già fatto questa domanda. L’ho vista morire.
CASSANDRA
È morta qui, ad Aztlan.
estrae la pistola. Kane non risponde, ma fa cenno a Orozco e a Rivas di distogliere le loro armi.
gli punta l’arma in faccia.
CASSANDRA
di fronte tutto quanto fin dall’inizio. Forse non volevo vedere, o forse mi sono rifiutata di Tu che vai nel sottosuolo, il tuo desiderio di morte, il tuo voler coprire la ritirata, qualcun
altro con il mio volto, la tua scelta terribile. mette il colpo in canna.
gli
CASSANDRA
Parlmene, Caino, assassino di mia sorella… punta la pistola
KANE
L’avevano presa. Le stavano facendo…
CASSANDRA
Che cosa le stavano facendo? Cosa?
KANE
Ho posto fine. comincia a
CASSANDRA
in faccia.
piangere.
Brillante operazione, Caino. Dove glielo hai piantato quel proiettile? Qui, forse? Cassandra mette la pistola in mezzo agli occhi di Kane.
CASSANDRA
Le hai fatto scoppiare la testa? È questo che hai fatto?
Con lentezza, Kane solleva una mano, stringe la canna dell’arma e la riporta in basso, poi indica con la stessa mano il proprio torace.
KANE
Al cuore, Cassandra.
Cassandra ha un gorgoglio strozzato, si vota di scatto e si allontana, mentre il vento solleva la polvere di Aztlan. Kane torna a guardare le lapidi. Fine musica.
EST. ACCAMPAMENTO COMANDANTE OROZCO – NOTTE
Vediamo Cassandra sotto un telo mimetico: ha in mano una ricetrasmittente. Piove.
Rumori gracchianti. Dettaglio
degli
CASSANDRA
Sierra Alta a Flagman. Passo. occhi di Cassandra, gonfi.
CASSANDRA
Sierra Alta a Flagman…
Altri rumori gracchianti, poi una voce, quella di Baumgarten: noi restiamo su Cassandra.
BAUMGARTEN
Flagman in linea!
CASSANDRA
Ti ricevo, Flagman. Riparo la mongolfiera in volo. Passo.
BAUMGARTEN
È un roger, Sierra Alta. Tempo stimato per l’atterraggio? Passo.
Un tuono squarcia la notte.
CASSANDRA
Non disponibile. Passo.
BAUMGARTEN
Il cavallo non beve, Sierra Alta. Passo.
CASSANDRA
Negativo! La mongolfiera può ancora atterrare! Passo.
BAUMGARTEN
Ma il cavallo non può più aspettare: bracconieri stanno avvicinandosi allo stagno. Passo. Cassandra stringe l’intercom, avvicina la bocca al microfono.
CASSANDRA
Dammi un limite critico, Flagman. Passo.
BAUMGARTEN
Prime luci. Limite non perforabile. A quel punto, il cavallo parte al galoppo. Passo e chiudo.
CASSANDRA
Flagman, no! Aspetta…
Ma dall’altro lato, nessuno.
Cassandra
spegne
la
radio.
Una
Vediamo
Cassandra:
si volta,
CASSANDRA
(rabbiosa) Merda!
voce
EDUARDO
(f. c.) Qué pasó, mujer?
pistola in pugno.
EDUARDO
Oye, sono io, Eddie.
CASSANDRA
Eduardo solleva
maschile.
le mani.
Eduardo ha un sorriso.
Stacco. Eduardo sta
parlando
EDUARDO
Mi sente, eccellenza Duran?
EUSEBIO
Alla perfezione, Eduardo.
EDUARDO
al cellulare.
(riponendo la pistola) La prossima volta, Eddie, prima di entrare, bussa.
Eddie continua a sorridere. Poi, lesto, colpisce Cassandra al sopracciglio sinistro. La ragazza rotola sulle rocce, trascinando l’intero sistema di trasmissione. Cassandra fa per prendere di nuovo la pistola, ma Eduardo le ferma il polso e la colpisce più volte al ventre.
È accaduto esattamente come lei aveva previsto, eccellenza.
EUSEBIO
La donna della CIA ha stabilito il contatto con il grosso della forza americana. Eduardo prende un grosso ramo sradicato e lo batte sulla ricetrasmittente.
EDUARDO
Sì, signore.
EUSEBIO
Flagman non è un problema per noi, Eduardo.
EDUARDO
Ovvio, signore. Eduardo batte a lungo la ricetrasmittente, fino a quando non è fuori uso.
EUSEBIO
Che altro?
EDUARDO
Questa donna è la sorella dell’altra.
EUSEBIO
Quale altra donna?
Rivas getta il ramo e allunga il piede contro il corpo di Cassandra, a faccia in giù.
EDUARDO
Quella venuta la prima volta.
EUSEBIO
Lo spotter di Caino?
EDUARDO
Sì, signore. Ha altri ordini per me, signore?
EUSEBIO
Distruggi la radio. E della donna, fa’ quello che vuoi.
Eusebio chiude la comunicazione. Rivas osserva per un momento il cellulare, lo rimette in tasca e afferra Cassandra per le ascelle.
KANE
(f. c.) Qué pasó, compañero?
Rivas si volta, la pistola di Cassandra in pugno. Kane emerge dall’oscurità, sorridendo, e si ferma.
KANE
Te la sei già sbattuta, Eddie?
EDUARDO
Non è come pensi! Stava parlando con Duran, Eusebio Duran, capisci?
Cassandra si muove, gemendo. Kane si toglie la bandana che porta al collo e la getta a Rivas.
Primo
Kane
Kane
piano
raccoglie
KANE
Mettile questa qui in bocca. di Eduardo,
KANE
Alla prima occasione, lei mi ammazza.
frastornato.
Eduardo.
palpebre.
il ramo
gettato via
da
Prima le sfondo il cranio, poi mi faccio il cadavere. ammicca. Eduardo stringe
EDUARDO
le
KANE
Cristo, Kane, sei proprio matto…
Primo piano di Kane che sorride in modo malsano. Cassandra si muove di nuovo, alla ricerca di un appiglio. Rivas le infila in bocca la bandana: lei riprende a lottare, gorgogliando. Rivas la trascina contro la pietra e si siede sulla sua schiena.
KANE
Pronto, Eddie?
EDUARDO
Pesta, Kane! Spacca tutto! In campo medio, vediamo Kane muovere il bastone: colpisce Eduardo al gomito destro. Le ossa
squarciano la pelle, schizzando sangue. Eduardo cade nel
fango.
piedi.
Eddie.
KANE
Che cazzo, Eddie, ti sei mosso proprio all’ultimo momento. Eddie fa per parlare ma Kane è più veloce di lui e lo colpisce al torace.
Cassandra si toglie la
bandana dalla bocca
CASSANDRA
Kane… aspetta! Deve dirci… Lo vediamo calare il bastone sul
KANE
e si rimette
torace di
in
Ma Kane non la ascolta.
Quei tre, a Los Angeles, non potevano sapere della Cantina Vallejo. Sei stato tu a dirglielo. Eduardo ansima.
In
dettaglio,
vediamo
CASSANDRA
(f. c.) Kane, non ucciderlo!
la punta del bastone
EDUARDO
coperta
esamina
di sangue.
l’ecchimosi.
nulla.
KANE
Era me che volevano. Per questo hai aspettato a darmi il piano di volo del Gulfstream.
Sparami, Kane, sparami… Ma Kane continua a calare la mazza, inesorabile.
Stacco. Kane passa
Kane
le
dita sul volto di Cassandra,
CASSANDRA
Kane, sto bene… non dice
CASSANDRA
È accaduto anche l’altra volta, vero? L’altro lato sapeva.
Kane toglie un cerotto dalle tasche, lo mette sulla contusione.
KANE
Tutto, da prima che la missione avesse inizio. Bisogna portare via la gente di Orozco. Adesso, Cassandra…
Un rombo insostenibile copre il rumore della pioggia. La mdp ci mostra un grosso elicottero militare che viene su dalla Barranca de Aguilar: l’elicottero esegue una virata sopra le rocce vulcaniche, assumendo configurazione d’attacco.
CASSANDRA
Tempo finito, Kane!
L’elicottero sale ancora più di quota, allineandosi alla dorsale della montagna. Kane prende Cassandra per il braccio, la spinge a terra. Qualcosa scende dall’elicottero. Si sente una denotazione fortissima.
Lo schermo diventa bianco per alcuni
INT./EST. STANZA DA LETTO DI XAVIER/TERRAZZA –
secondi.
NOTTE
Vediamo Xavier: si sveglia di soprassalto, la fronte sudata, ansimante. Xavier beve un sorso d’acqua, si alza dal letto, attraversa la stanza e apre le tende, trovandosi quindi sulla terrazza. Vede la Sierra Nombre de Dios avvampare in un incendio. Xavier sposta lo sguardo in basso: tutta la sua residenza brulica di centinaia di fiaccole, fin verso la tettoia che ripara la cocaina. Da lì proviene una voce, rabbiosa.
EUSEBIO
(nel megafono) …lottato per anni, sofferto per anni nel nome dell’uomo che credevamo essere il mentore, il fratello, il padre di tutti noi. Lo abbiamo fatto per difendere la risorsa della nostra terra!
Xavier stringe le palpebre: Eusebio è in piedi su una catasta di pacchi di cocaina. Ai suoi lati, in
basso, Jorge
e Dolores.
EUSEBIO
Ma nostro padre, nostro fratello, ci ha traditi! Il vostro, il nostro tío Xavier ha incontrato Caino! Ha fraternizzato con il Comandante Orozco e i suoi straccioni! Perché?
Con un gesto teatrale, Eusebio (visto in campo medio), straccia la plastica di uno degli involucri, prende un pugno di cocaina e lo getta addosso ai narcos.
EUSEBIO
La sola vera ricchezza della nostra terra non interessa più a tío Xavier! Lui è pronto ad accettare un miliardo di dollari dai gringos! Un miliardo di dollari per voltare le spalle, per distruggere, per incenerire! Guardate!
Eusebio indica il cielo.
Vediamo un elicottero, che perlustra l’hacienda.
EUSEBIO Stanno arrivando! Le Fuerzas Especiales de los gringos! Xavier li ha chiamati! Loro credono che sia tutto concluso! Loro credono che siamo sottomessi alla volontà di Xavier! Credono di essere i
nostri padroni! Non permettiamo loro di schiacciarci di nuovo, compadres! L’elicottero continua a sorvolare sull’hacienda.
EUSEBIO
Combattiamo, compadres! Combattiamo per la nostra ricchezza! Combattiamo per la nostra terra! Un’ovazione parte dai narcos.
Eusebio, in figura intera, alza entrambi i
EUSEBIO
QUÉ VIVA LA COCAINA! QUÉ VIVA LA MUERTE!
INT. CAPPELLA –
pugni.
MATTINA
Kane e Cassandra hanno trovato un riparo di fortuna in una cappella. I due sono svegli dopo aver dormito su dei giacigli sistemati accanto a un piccolo fuoco dietro l’altare, l’unica cosa che resta assieme a una statua della Madonna e un crocifisso. Il pavimento è zuppo d’acqua.
CASSANDRA
Hai parlato, stanotte. Ho udito un nome. Kane la
CASSANDRA
Ellen. Tu e lei avete…
KANE
guarda.
Avevamo un’unica direttiva primaria, Cassandra: restare in vita. Non c’è stata la possibilità per nient’altro. CASSANDRA E se ci fosse stata?
KANE
Un’altra risposta che non esiste. Che mai esisterà.
Kane si volta verso l’ingresso della cappella. Cassandra gli sfiora il volto.
CASSANDRA
Allora perché non vuoi dimenticarla?
Kane le fa cenno di fare silenzio e si alza, andandosi ad appostare alla porta, pistola in presa bassa a due mani. Cassandra getta terriccio sul fuoco e si posiziona sull’altro lato della porta, pistola in pugno. Kane guarda fuori.
Nella sua soggettiva, vediamo una UMV carica di narcos armati che percorre la radura. Un camion a tre assi segue l’UMV: una seconda UMV segue il camion.
KANE
Si dirigono alla Valle Temescal.
CASSANDRA
Prima dà fuoco a suo fratello, adesso trasporta la cocaina: Hurtado ha proprio scelto la linea dura.
Siamo
KANE
Oppure qualcun altro l’ha scelta per lui. fuori: la colonna dei narcos passa oltre la cappella.
CASSANDRA
Lotta per la successione all’interno del Cartello di Palenque?
KANE
Golpe all’interno del Cartello di Palenque. La CIA ha una gola profonda nel gruppo: qualcuno che ha informato dei pellegrinaggi di Hurtado ad Aztlan.
Cassandra e Kane, in figura intera, rinfoderano le pistole.
CASSANDRA
Chi?
KANE
Top secret: sia Porterfield che Baumgarten non me l’hanno detto. Al tempo stesso, il papabile al trono sarebbe Eusebio Duran. CASSANDRA Tutto questo è stato bruciato al plasma-napalm, Kane.
KANE
Non tutto. Sappiamo che Hurtado era con le spalle al muro, sappiamo che Rivas faceva il triplo gioco e infine sappiamo che Duran è dietro tutto questo.
Cassandra, inquadrata in primo piano, ha una smorfia.
CASSANDRA
Il figlio di puttana voleva inchiodare Hurtado fin dall’inizio: è lui la gola profonda della CIA nel Cartello di Palenque. KANE
Esiste un’altra gola profonda, Cassandra. Del Cartello nella CIA. L’uomo che ha distrutto la prima missione, l’uomo che poteva far filtrare il Gulfstream attraverso i radar al confine con gli USA, e che farà lo stesso con il 737. L’uomo che ha incenerito Orozco. CASSANDRA L’uomo che potrebbe aver incenerito anche Hurtado. Ci hanno mandato alla demolizione: Ellen, te, me, Orozco, la Delta Force, la CIA. Vogliono il Cartello, vogliono il potere. Tu lo avevi capito.
Kane è sulla soglia della porta, si volta verso Cassandra. Li vediamo da fuori.
KANE
I guerrieri sono stanchi, ma la guerra continua.
EST./INT. CASA ALAMBRADA – POMERIGGIO
La scena seguente è inquadrata in piano sequenza. Kane avanza per primo, Cassandra, UZI imbracciato, lo copre. Inizia “Rainy Night In Soho” dei Pogues.
Gli acciottolati del cortile sono pieni di crateri, bossoli di armi, detriti, sangue. Un intero blocco della hacienda è ridotto a macerie brucianti, un altro continua a bruciare. Tra la piattaforma di atterraggio degli elicotteri e il bunker arsenale, il Pave Low della Delta Force, spezzato in due, consumato dalle fiamme.
Intorno al relitto, decine di cadavari di narcos. Kane e Cassandra, circospetti, entrano nella abitazione principale della Casa Alambrada. Sui muri dell’abitazione, uomini della Delta Force denudati e inchiodati, altri invece giacciono a terra mutilati dai machete: i cadaveri dei Delta Force e dei narcos sono tormentati da numerosi sciami di insetti. Un sibilo si ascolta dall’alto, e poi un debole urlo. Kane si appiattisce contro la balaustra della scalinata che porta alla terrazza. Un nuovo sibilo. E un nuovo, ancor più debole, urlo. Kane va su a due gradini alla volta, fucile verso l’alto. Cassandra lo segue. La mdp segue entrambi, sempre in piano sequenza. Altri sibili, altre urla, poi qualche parola biascicata in spagnola cui seguono risa da ubriachi. Kane arriva alla terrazza: altri corpi, altri bossoli, altro sangue schizzato sui muri e gli oggetti. La mdp scavalca Kane e Cassandra e ci mostra due narcos, fucili d’assalto a tracolla, che armeggiano attorno a un tavolo al centro della terrazza. Uno di essi si volta e vede Kane e Cassandra: ha in una mano una bottiglia di tequila e nell’altra un trapano. Il narcos sorride, fa per parlare, ma Kane apre il fuoco: entrambi i narcos cadono a terra. Kane e Cassandra si avvicinano al tavolo, ma quando vedono ciò che vi è sopra si fermano: Xavier Hurtado macellato in più parti del suo corpo dal trapano, nudo, il volto una maschera di sangue e tessuti scoperti. Fine del piano sequenza.
Xavier
guarda Kane e Cassandra.
XAVIER
(con grande fatica) Kane… Luis… donde es, mi hermano? KANE Non è più su quella montagna.
Hurtado sputa sangue. Kane strappa un brandello della tenda, Cassandra lo imbeve d’acqua. Kane
passa
Primo
la
piano
pezzuola sul volto
KANE
Chi ti ha fatto questo, uomo? Duran?
XAVIER
Spri… Spri… Coca… Norte… CASSANDRA La coca! Parli della cocaina diretta al Norte…
di
Xavier.
Xavier
sorride.
di
Xavier, tenta di
XAVIER
Spings… Palm…
KANE
Stanno andando a Palm Springs!
annuire.
XAVIER
Kane, amico… mata todos… KANE Hai la mia parola, Xavier. XAVIER Kane… poni fine…
Vediamo Cassandra allontanarsi dal tavolo, mentre ascoltiamo lo scatto del carrello di armamento della pistola di Kane e uno sparo. Fine musica.
Stacco.
Primo piano di un narco strafatto e ubriaco, seduto al sedile di guida di una Ferrari Testarossa. L’uomo muove a destra e a sinistra il volante e fa versi con la bocca.
NARCO
Monza! Brrrmmmm! Schumi!!!!
Due ombre gli si parano davanti. Il narco sorride: ascoltiamo uno sparo. Il narco, colpito alla testa, caracolla all’indietro. Vediamo Kane e Cassandra: il primo spinge il cadavere e va al volante, trova le chiavi e le mette nell’accensione.
CASSANDRA
Ora so perché non vuoi dimenticarla. Ma non so quale scelta io avrei fatto. Un’altra domanda la cui risposta non esiste, non è vero, Kane? KANE
Tu non vuoi che una risposta esista.
Dettaglio delle chiavi che girano. L’auto
INT. AEREO –
parte.
NOTTE
La mdp inquadra in primo piano Eusebio: l’uomo sta pilotando un aereo. Al suo fianco, Dolores.
EUSEBIO
(parlando nel microfono) United States Air Force LQ-31-D chiama controllo traffico aereo Palm Springs. Passo.
All’altro
capo, una voce femminile.
DONNA
Palm Springs in linea. Passo.
EUSEBIO
Stiamo sempre aspettando quell’autorizzazione all’atterraggio. Passo.
DONNA
Permane situazione d’attesa. Passo. Eusebio ha una smorfia di frustrazione.
EUSEBIO
Controllo, non so in quali altri termini sottolinearlo. Su questo aereo, ho un carico che riguarda la sicurezza nazionale degli Stati Uniti! Volete che lo ripeta di nuovo? Passo. DONNA Non sarà necessario. Passo.
EUSEBIO
(alzando un po’ la voce) Per non parlare dell’incolumità degli Air Force Special Forces Operatores e degli uomini dell’equipaggio. Vi abbiamo dato tutti i codici, tutte le classificazioni. Al suolo, l’hangar della Mojave Air è già requisito e presidiato. Richiedo autorizzazione all’atterraggio immediata. Ripeto:
immediata. Passo.
DONNA
Abbiamo preso nota, LQ. Siamo ancora in attesa di conferma dal controllo traffico aereo militare di Coronado. Passo.
Eusebio stringe le dita attorno alla cloche. Dolores lo guarda, lui la ignora.
INT. TORRE DI CONTROLLO AEROPORTO
La mdp ci mostra Porterfield e DeBlenheim: il primo è arrabbiato, il secondo tranquillo. Porterfield è accanto alle console elettroniche, DeBlenheim gli dà le spalle. Assieme a loro, i controllori dell’aeroporto e uomini del SAS, muniti di corpetti antiproiettile, pistole-mitragliatrici
Heckler&Koch
Malcolm dà
MP-5, fucili
PORTERFIELD
Io esigo sapere che cosa cazzo significa tutto questo!
DEBLENHEIM
Si dia una calmata, Malcolm. Si goda lo spettacolo. un rapido sguardo agli uomini
PORTERFIELD
d’assalto.
del SAS.
Io non so che cosa lei stia cercando di fare, generale, ma posso garantirle che il suo governo sarà molto inquieto…
Peter
Una
si
volta: ha un impeccabile completo
DEBLENHEIM
E io posso garantirle che io suo governo è già inquieto. voce
UOMO
Porterfield.
scuro.
maschile.
Porterfield e DeBlenheim, inquadrati in piano americano, si voltano: il gruppo del SAS si sposta per far apparire un UOMO con barba e occhiali.
PORTERFIELD
(sorpreso) Signore, non mi aspettavo…
Porterfield si irrigidisce. L’uomo che è appena entrato è Helmut Costigan, direttore della CIA: Costigan gli va di fronte. La mdp li inquadra in primo piano.
COSTIGAN
Sono molte le cose che lei non si aspettava… Per questo lei è licenziato in tronco, giovane coglione.
Costigan
INT./EST.
PORTERFIELD
Lei non può fare questo! ha un
COSTIGAN
L’ho già fatto.
–
sorriso
sarcastico.
AEREO/TARMAC
Eusebio è in attesa. Ascoltiamo la stessa voce di prima.
DONNA
Controllo Palm Springs a LQ-31-D. Passo.
EUSEBIO
LQ in linea. Passo.
DONNA
Avete autorizzazione atterraggio Palm Springs International Airport…
Duran sorride. Dolores, vista in piano americano, si toglie la cintura di sicurezza e si sporge.
DONNA
… Pista Due. Punto di dispersione Due-H. Spiacente ci sia voluto tanto, LQ. Passo. Dettaglio della lingua di Dolores che lecca il lobo dell’orecchio destro di Eusebio, che la respinge.
EUSEBIO
Nessun problema. Controllo. Inizio approccio finale in tre-due-uno… Mark!
Vediamo il 737 atterrare. Siamo poi di nuovo nella cabina di pilotaggio.
EUSEBIO
LQ-31-D a controllo Palm Springs. Signore e signori l’atterraggio è andato benissimo. Apprezzato il vostro aiuto in materia.
Eusebio
sorride.
EUSEBIO
Da qui in avanti, il pallone resta nelle mani della US Air Force. LQ-31-D passa e chiuda. Eusebio chiude la radio. Stacco.
Siamo ora nella sezione cargo dell’aereo. Jorge Gomez-Castro, divisa della USAF, guarda nell’oblò: nella sua soggettiva vediamo il jet raggiungere la fine della pista, continuando a muoversi fino ad arrivare a un hangar poco illuminato, che sembra abbandonato da tempo. Jorge si volta verso i narcos, una quarantina, mimetiche grigio-verde dell’aviazione militare USA, armati di fucili d’assalto, disseminati attorno gli involucri di cocaina.
Stacco.
JORGE
Amigos… Welcome to California!
Siamo all’esterno. L’aereo si ferma davanti al portale dell’hangar semichiuso. Siamo all’interno della cabina. Eusebio impreca qualcosa, mentre Dolores si alza ed esce. Eusebio prende un walkie-talkie.
EUSEBIO
Jorge, mi ricevi?
JORGE
Ci sono.
Nella soggettiva di Eusebio, vediamo Jorge a terra, con due uomini, che sistemano i bagagli di Dolores in una limousine. L’autista dell’auto è accanto al bagagliaio, ma non si vede il suo volto. Jorge chiude il cofano, quindi poco dopo l’auto riparte.
JORGE
Dolores è a pos…
EUSEBIO
Dolores si fotta. L’hangar è ancora chiuso e io non vedo nemmeno un cazzo di trattore per rimorchiarci dentro. Va’ a vedere, maricón!
Siamo ora all’esterno dell’aereo. Jorge chiude la comunicazione e fa cenno ai due uomini che sono con lui di seguirlo nell’hangar.
INT. HANGAR
L’hangar è semibuio e sembra non esserci nessuno. Inizia “In-A-Gadda-Da-Vida” degli Iron Butterfly.
JORGE
Ehi, c’è una qualche cazzo di persona qui?
L’uomo alla sinistra di Jorge ha un gorgoglio: dalla parte alta del suo torace zampilla del sangue. L’altro uomo fa per prendere la pistola, ma viene colpito alla gola e alla mandibola che scoppiano. Una voce maschile.
KANE
Benvenuto a Palm Springs, Jorge! Kane e Cassandra emergono dalle ombre: Kane alla destra, Cassandra alla sinistra. Entrambi in
mimetiche nere, corpetti neri, guanti neri. In mano pistole-mitragliatrici Heckler&Koch MP-5 silenziate. Kane e Cassandra sparano un paio di colpi. Jorge viene colpito al ventre. Jorge cade tra i cadaveri degli altri due uomini, ma resta ancora vivo.
Kane e Cassandra torreggiano su
CASSANDRA
Non adesso, Jorge. Cassandra si toglie la maschera. Jorge spalanca
CASSANDRA
gli
di
occhi,
lui.
sorpreso.
sinistra.
AEREO
C’è ancora tempo per morire. Tu con lei hai preso tempo, giusto, Jorge? Kane le passa il suo coltello serramanico.
Cassandra taglia la gola Stacco. INT.
di
Jorge
da
destra
a
Tre onde d’urto simultanee scuotono l’aereo. I due portelli per il personale sulla destra e il terzo portello cargo sulla sinistra, scoppiano. I narcos nelle loro prossimità vengono investiti dal fuoco e dallo shrapnel. Vediamo molte focali al laser nel fumo delle esplosioni. Uomini del SAS entrano nella carlinga e fanno fuoco: i narcos rispondono. Corpi che cadono, sangue che fuoriesce a spruzzi.
Dettagli degli oblò perforati, delle paratie distrutte, delle luci scoppiate. Gli involucri di cocaina vengono investiti dai proiettili: polvere bianca vola nell’aria oscura, mescolandosi col sangue. Vediamo Kane, cappuccio e maschera antigas, MP-5 imbracciata, entrare dal portello di sinistra: Cassandra gli copre le spalle. Quattro narcos appaiono tra i vapori: Kane alza il fuoco, alzo zero. Due dei narcos vengono colpiti al centro, Cassandra fa fuori gli altri due. Kane va con un ginocchio a terra sulla soglia del portello, si schiaccia al di sotto del campo di fuoco dei commandos alle sue spalle. I SAS maciullano gli ultimi narcos. La mdp inquadra tutto in piano sequenza. Kane e Cassandra si appiattiscono a sinistra. I SAS si dividono: quattro deviano a destra, i laser dei loro fucili che scrutano la carlinga, sangue sul pavimento e le paratie. Kane, Cassandra e i SAS sono al portello, che viene dilaniato dai colpi sparati da Eusebio con la sua MAC-10. Kane spinge Cassandra fuori dalla linea di tiro: nel farlo viene colpito al corpetto antiproiettile e trascinato indietro, rispondendo al fuoco. Fine
piano
CASSANDRA
Kane!
KANE
Non fermarti!
sequenza.
Cassandra fa fuoco: una ventina di fori si aprono nella spalliera del sedile del pilota. Il ginocchio sinistro di Eusebio parte, sangue sprizza sugli strumenti e sul vetro.
KANE
Va’ dentro, Cassandra. Finiscilo…
Cassandra spara tre raffiche nel ponte di volo: l’imbottitura dei sedili scoppia. Eusebio, colpito, urla forte. Seguiamo Cassandra: espelle il caricatore della MP-5 e ne rimette uno nuovo. Cassandra è ora di fronte a Eusebio, insanguinato, ansimante, sudato.
Vediamo Kane: apre il corpetto antiproiettile, fa scendere aria nei polmoni. Si rimette in piedi, la schiena appoggiata alla paratia distrutta. Nella sua soggettiva, vediamo Cassandra strapparsi maschera antigas e cappuccio. Eusebio, inquadrato in primissimo piano, spalanca gli occhi, per la sorpresa, per il terrore.
EUSEBIO
Muerta… tu estas muerta!
Eusebio tossisce della bava piena di sangue. Cassandra fruga nel cinturone e impugna qualcosa. Eusebio vede: le sue pupille, viste in dettaglio, si dilatano. Cassandra ha in mano un trapano, preme il grilletto, la punta sibila: il rumore viene amplificato. Cassandra guarda Kane, in copertura, poi inchioda con la suola dello scarpone la gola di Eusebio contro la plancia insanguinata. Eusebio urla, mentre Cassandra avvicina la punta del trapano al suo cuore.
INT. STANZA D’ALBERGO – NOTTE
Dolores è nella sontuosa suite di un albergo, immersa nella semioscurità. Una voce maschile, fuori campo.
Nell’oscurità
UOMO
Sei stata una bambina cattiva, Dolly. compare una mano che le cinge la vita.
UOMO
Credo che dovrai essere punita, severamente punita.
Dettaglio della bocca dell’uomo che lecca il collo di Dolores, mentre ascoltiamo un rumore metallico: manette, che cingono i polsi di Dolores.
Dolores sorride,
lasciva.
DOLORES
Tutto quello che vuoi, maschione…
La mdp inquadra Baumgarten, un po’ alticcio. Dolores si volta: Baumgarten le strappa il vestito. Dolores resta a seno scoperto e tanga. Craig le si avvicina e le mette le mani sul seno, le stringe i capezzoli.
BAUMGARTEN
Lo sai quello che voglio.
Baumgarten la piega in avanti di traverso alla spalliera di una poltrona e le toglie le mutandine. Lui si spoglia.
Stacco.
Dolores e Craig hanno smesso. La camera è un immondezzaio: avanzi di cibo, lattina di birra, birre di scotch, piste di cocaina sulle cassettiere e sul pavimento, banconote sparse dappertutto. La tv è accesa, l’audio basso. Vediamo cosa sta trasmettendo: vediamo poliziotti, pompieri, ambulanze. Dolores, senza dare uno sguardo alla tv, allunga la mano allo specchietto sul letto: ci sono un paio di linee di coca, lo reclina e inala. Craig dorme. Rivediamo la tv. In basso una
CNN BREAKING NEWS PALM SPRINGS AIRPORT – LIVE
Dolores guarda la tv, resta con lo specchietto a mezz’aria. Vediamo un aereo: 737-400, Boeing, US Air Force. E attorno, numerosi corpi sotto lenzuola arrossate.
DOLORES
Merda! Craig! Svegliati, stronzo! Craig si sveglia, la bocca impastata.
Dolores
Dolores
Baumgarten
Baumgarten
BAUMGARTEN
Che cazzo vuoi, troia. Che cazzo urli… lo schiaffeggia e gli
BAUMGARTEN
Ti hanno seguita? non
BAUMGARTEN
Rispondi, maledetta puttana!
DOLORES
No… si alza, indossa i pantaloni e
DOLORES
indica
la
tv.
risponde.
MAC-10.
Forse non sanno, forse non hanno capito… riempie l’arma: dettaglio del caricatore
DOLORES
Mi hai sentito, Craig?
BAUMGARTEN
inserito.
E tieni chiusa la fogna, stronza! Baumgarten punta la pistola contro Dolores.
prende
la
sua
scritta:
Dettaglio del dito dell’uomo sul grilletto. Dettaglio della bocca di Dolores. Primo piano di Craig, la fronte imperlata, i capelli arruffati. La testa di Craig salta: la mdp viene inzaccherata dal sangue e dai grumi cerebrali del colonnello. Alcuni schizzi di sangue finiscono sul letto, sporcando il corpo di Dolores. Dolores urla e trema. La donna viene colpita alla gola, da cui zampilla sangue, poi al torace tre volte. La mdp inquadra in campo medio la stanza: i corpi senza vita di Baumgarten e Dolores, la grande
vetrata
EST.
Primo
bucherellata.
Cassandra.
Fine
“Calling
musica.
piano
di
Inizia
To
You” di Robert Plant.
CASSANDRA
Non c’è stata alcuna sensazione a vederli svanire.
La mdp ci mostra Cassandra e Kane, sono in piedi sul tetto del palazzo di fronte l’albergo: indossano ancora le tute nere mimetiche. Primo piano di entrambi: i volti sono scavati dalla tensione e dalla stanchezza.
CASSANDRA
Tu questo lo sapevi, non è vero, Russell? Kane non
CASSANDRA
Russell?
KANE
risponde.
Non c’è mai nessuna sensazione. Ombre, nient’altro che ombre al centro di un reticolo.
Cassandra lo abbraccia e chiude gli occhi: qualche lacrima fa capolino.
KANE
(asciugandole) E tu, dall’altra parte, vuoi solo una cosa: che quelle ombre cessino di trovarsi là.
La mdp ce
Cassandra
li mostra abbracciati, mentre si ascoltano
CASSANDRA
C’è stato un momento, Russell, in cui ci ho pensato, sai? Non può esistere, Kane. Davvero non può. KANE
Non in questo tempo, non in questo spazio. lo
CASSANDRA
In un tempo diverso, in uno spazio diverso. Forse…
KANE
Sì, Cassandra: forse…
delle sirene.
bacia.
TETTO
Kane le bacia la fronte. Fine
musica.
INT. HANGAR – MATTINA
La mdp inquadra in piano americano Guillermo Valdez in tuta, sudato.
La
Valdez
voce di Kane, fuori
KANE
Hai cojones, Guillermo. D’acciaio. si gira e sorride
VALDEZ
a
campo.
Kane.
Mi avevano detto che Caino era morto. Vediamo Kane: volto scavato, barba lunga, jeans stinti, logoro giubbotto. In mano un bergen di
nylon,
INT.
un
altro più grande appoggiato
sul
tarmac.
MATTINO
Kane
Kane
Kanne
EST.
viene investito dal
VALDEZ
Oye, Brendan!
si
VALDEZ
Aureliano Valdez ti porterà dentro ogni volta che vuoi!
vento.
volta.
salta.
AZTLAN
annuisce con
un breve cenno.
VALDEZ
Vajas con Dios, amigo.
CIMITERO
Poi
AEREO
–
VALDEZ
Che cosa accade adesso?
KANE
Devo tornare dentro.
Valdez è al posto di pilota. Kane è nella carlinga, indossa il paracadute, innesta le fibbie, verifica l’altimetro, abbassa gli occhiali, poi fa scattare la leva del portello.
La mdp inquadra in campo lungo Kane, immobile tra le lapidi del cimitero di Aztlan.
KANE
Avrei dovuto venire da te prima. Kane ora è inquadrato in primo piano. KANE
Kane,
visto dal lato della lapide, sistema
KANE
(sorride) Ehi, almeno non mi ha sparato.
l’oggetto
nome su
sulla
di
tomba.
essa:
l’aria.
Kane ammucchia un po’ di terreno, sistema qualche pietra.
Poi
Kane
Kane
arretra
e
guarda
resta
la lapide. Un
ELLEN
respira
KANE
Adesso, dormiamo… immobile,
Ti ringrazio per essere stata paziente.
Kane mette un ginocchio a terra accanto a una tomba senza nome e guarda quella che le è accanto, le lettere incise su di essa inquadrate:
CAYETANO Y SOLEDAD
Dal bergen, Kane estrae qualcosa. Credo di essere andato d’accordo con tua sorella… in qualche modo.
KANE
Dissolvenza in chiusura. Partono i titoli di coda, con in sottofondo “When I Was Young” di Eric Burdon&The Animals.
pensieroso.